trans
RN 7 - Emozioni Oscure e Desideri Proibiti
di giorgal73
13.01.2025 |
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"La donna indossa dei stivali rossi di pelle che arrivano fino alle ginocchia, coordinati con dei guanti a mezza-dita sempre rossi e sempre di pelle..."
La serata è stata piena di emozioni devastati e di situazioni così perverse che anche il Marchese De Sade impallidirebbe. Comincio ad essere stanco e anche completamente svuotato. Tuttavia, i miei occhi e i miei sensi continuano ad essere sollecitati. Scendo al piano di sotto per andare a prendere qualcosa da bere e la prima cosa che vedo è una coppia che gioca e una pletora di spettatori intorno che completano la scena erotica e spregiudicata. La donna indossa dei stivali rossi di pelle che arrivano fino alle ginocchia, coordinati con dei guanti a mezza-dita sempre rossi e sempre di pelle. Calze a rete nere tenute da uno stilosissimo reggi-calze a forma di rosa. Unghie lunghissime rosse, almeno 4 cm; sembrano dei bisturi. Nella parte alta indossa un corpetto di cinghie che le fasciano l’addome e i seni. Dei copri-capezzoli neri con punta metallica d’argento riprendono il disegno del collare che porta. Il compagno è praticamente vestito uguale a lei, la differenza è che lui è tutto nero. Altra differenza importante è che l’uomo è legato alla gogna in mezzo alla sala e la donna lo sta percuotendo con una frusta rossa lamellare.
Intorno a loro ci sono sei coppie che si toccano e si masturbano mentre assistono alla tortura.
La frusta colpisce ripetutamente la schiena e i glutei dell'uomo legato, lasciando segni rossi sulla sua pelle. Lui geme di dolore e piacere ad ogni colpo, il suo membro eretto si è liberato dalla costrizione del body e pulsa all’ aria aperta. La donna aumenta il ritmo e l'intensità delle frustate, eccitata dai lamenti del suo sottomesso. Alcune volte le frustate lambiscono la delicata carne e l’uomo sussulta con grande intensità
Le coppie che li circondano diventano sempre più audaci nei loro tocchi reciproci. I seni vengono strizzati, i capezzoli pizzicati. Mani si infilano sotto gonne e dentro pantaloni per raggiungere zone umide e tese. Alcuni hanno tirato fuori i loro membri e li stanno accarezzando apertamente. Altri spingono dita dentro vagine bagnate. I gemiti e i sospiri di piacere si mescolano allo schiocco della frusta sulla pelle.
La tensione erotica nella stanza è palpabile. Guardo la scena davanti a me sorseggiando il mio drink, sento il mio stesso membro indurirsi nei pantaloni. La combinazione di dolore, sottomissione e piacere è inebriante. Non riesco a distogliere lo sguardo mentre la donna dominante continua a frustare spietatamente il suo schiavo. Mi sorprendo al pensiero di voler provare la stessa cosa, ma la curiosità rimane tale.
La torturatrice in rosso punta un uomo che si sta masturbando e con il dito gli fa il verso si avvicinarsi e gli sorride in modo sadico. L’uomo si avvicina a lei, ma subito viene dirottato davanti la bocca dell’ uomo alla gogna.
La Mistress ordina all'uomo di infilare il suo membro eretto nella bocca dello schiavo, che non può far altro che accettarlo. L'uomo inizia a spingere, affondando sempre di più nella gola del sottomesso che si contrae intorno a lui. Nel frattempo, la donna riprende a frustare il sedere dello schiavo, alternando le sferzate con carezze lascive.
Dopo averlo frustato a lungo, la donna in rosso si avvicina all'uomo legato. Gli accarezza il corpo , graffiandolo leggermente con le unghie affilate. Poi afferra il suo pene tra i guanti di pelle e inizia a masturbarlo con movimenti lenti e sensuali. L'uomo si contorce contro i suoi legacci, desiderando di più.
La donna si inginocchia davanti a lui e prende il suo membro in bocca, succhiandolo avidamente. L'uomo continua a succhiare il cazzo, mentre viene accolto nella bocca della compagna.
La donna continua a massaggiare il pene dell'uomo con la sua lingua esperta, portandolo sull'orlo dell'orgasmo. Poi si ferma all'improvviso, lasciandolo ansimante e frustrato. Si alza in piedi e osserva compiaciuta i due uomini eccitati e sottomessi al suo volere. Comincia a fissare gli altri maschi intorno a lei e ne individua uno vestito completamente di latex con una parrucca bionda. Gli cattura il pene esposto e lo trascina verso il culo esposto dello schiavo.
"Ora voglio vedervi scopare," ordina con voce autoritaria. "Tu, scopalo con forza." Indica l'uomo con la parrucca, poi quello legato alla gogna.
L'uomo obbedisce prontamente, posizionandosi dietro lo schiavo esposto. Con una spinta decisa, affonda il suo membro nel sedere arrossato dalle frustate. Lo schiavo geme, un misto di dolore e piacere.
La padrona li osserva, accarezzandosi lentamente attraverso la tuta attillata. La visione dei corpi maschili che si congiungono la eccita immensamente. Afferra una frusta e la fa schioccare, incitandoli ad aumentare il ritmo.
L'uomo spinge sempre più forte, i suoi fianchi sbattono contro i glutei segnati dai colpi. Lo schiavo si spinge contro di lui per quanto consentono i legacci, desiderando sentirlo più a fondo dentro di sé.
I loro gemiti e grugniti riempiono la stanza, insieme allo schiocco della frusta e alla musica martellante.
La Mistress in rosso torna a succhiare il cazzo dell'uomo legato con voglia, le sue labbra umide si stringono attorno al suo fusto rigido. Contemporaneamente, l'uomo di fronte a lui continua a penetrare la bocca del prigioniero, mentre quello dietro lo incula senza pietà, i suoi movimenti iniziando a diventare più veloci e selvaggi. Il prigioniero sobbalza e geme, le sensazioni contrastanti del piacere e del dolore mescolandosi in maniera indistinta nel suo cervello. Un altra donna si avvicina.
La nuova ospite si porta dietro il prigioniero inculato. Accarezza i suoi glutei arrossati, poi improvvisamente gli sferra uno schiaffo forte, lasciando un'impronta della sua mano sulla pelle già maltrattata. Il prigioniero sobbalza e geme sulla l'uccello che gli riempie la bocca.
La donna sorride maliziosamente. Infila due dita nell'ano già occupato dal cazzo dell'altro uomo e inizia a massaggiare la prostata del prigioniero. Lui trema e si contorce, sopraffatto dal mix di dolore e piacere intenso.
"Vi piace essere usati così, vero schiavi?" Domanda la Padrona, la sua voce un sussurro crudele.
"Siete solo dei buchi da riempire per il nostro divertimento."
Gli uomini gemono in risposta, i loro corpi scossi da brividi. La donna con le dita nel culo dello schiavo le flette, stuzzicando spietatamente il suo punto più sensibile. Allo stesso tempo, la Mistress in rosso succhia più forte, portando il prigioniero legato verso l'orlo dell'orgasmo.
L'uomo che lo scopa aumenta ulteriormente il ritmo, le sue spinte ora irregolari e disperate. Con un grido animalesco, viene nel culo stretto dello schiavo, riempiendolo con il suo seme caldo. La stimolazione della prostata e la sensazione dello sperma dentro di lui sono troppo per il prigioniero sovra-stimolato. Anche lui viene con un lamento soffocato, il suo cazzo pulsante svuotandosi senza essere toccato.
La scena è forte, ma vedere tre uomini che scopano tra di loro non è proprio di mio interesse. Quello che mi eccita è la dominazione e la perversione delle due donne. Ad un certo punto sento una presenza dietro di me. Percepisco un respiro caldo sul mio collo. Il rumore di una profonda annusata e il passaggio della lingua mi danno un preciso indizio. Una seconda annusata, mi da la certezza che la mia sniffatrice è la donna conosciuta poco prima che impazziva per il mio profumo e che grazie a lui mi ha sedotto.
Un sorriso malizioso si forma sulle mie labbra. Mi giro lentamente per affrontare la donna misteriosa.
"Non ne hai mai abbastanza, vero? Almeno ora mi dici come ti chiami?"
I suoi occhi scintillano di desiderio mentre mi fissa intensamente. "Mi chiamo Elisa" mormora con voce roca. "E hai ragione, non ne ho mai abbastanza del tuo profumo inebriante..."
“Che fine ha fatto il tuo compagno?”
“Chi? Cazzo moscio? E’ stato il peggior incontro delle mia vita. Neanche un drink mi ha offerto e a sesso è scarso e monotono.”
“Mi dispiace, intanto posso rimediare offrendoti io qualcosa da bere.”
“Dai non serve e poi non vorrei distrarti dallo spettacolino, vedo che ti piace molto.”
“In realtà mi piace la donna e la situazione, ma la scena omo non mi aggrada.”
Nel frattempo, scorgo in lontananza Alessia che si sta avvicinando. Il naso di Elisa prende la residenza sul mio collo e mi genera dei brividi.
Alessia si avvicina con un sorriso affascinante e mi strizza l'occhio. “Piacere di conoscerti, sono Alessia, una cara amica di Giorgio. E tu sei...?”.
Elisa la valuta dalla testa ai piedi con uno sguardo di sfida. “Elisa. E da quanto tempo conosci il bel Giorgio?”, chiede con tono tagliente.
“Oh, da una vita ormai! Da circa un paio d'ore. Siamo praticamente migliori amici, quasi inseparabili”, risponde Alessia con una risata. Poi si rivolge a me, ammiccando scherzosamente. “Ma non sapevo che avessi una nuova fiamma, birbante!”.
Arrossisco leggermente, sentendomi un po' in imbarazzo. “In realtà, l'ho conosciuta proprio oggi, praticamente pochi minuti prima di te... A Elisa piace molto il mio profumo”, rispondo con un sorriso.
“Oh, è davvero buono , anche a me piace un casino e mi fa venire voglia di scoparti solo per annusarlo”, commenta Alessia, facendomi l'occhiolino.
“Beh, in realtà l'ho già fatto io, una scopata in cambio di sniffate infinite per tutta la sera!” ribatte Elisa, continuando a valutare Alessia. “Pensavo che ti piacessero le donne, Giorgio, ma ora posso dire che a quanto pare sei piuttosto fluido”.
“La prima ipotesi è corretta. Con Alessia non abbiamo fatto nulla. Beh, tecnicamente abbiamo scopato insieme una schiava formosa e molto vogliosa nel privé. Appena ha visto il cazzo di Alessia è impazzita e ci ha travolto entrambi, ma tra noi due non c'è stato nulla”, spiego.
“Come niente? Ti ho leccato le palle”, dice Alessia.
“Sì, mentre il mio cazzo era nel culo della schiava”, chiarisco.
Elisa cambia espressione, appena le parlo della dotazione di Alessia e subito le chiede: “Quindi hai una dote nascosta là sotto?”
Alessia sorride compiaciuta e si accarezza il rigonfiamento sopra la minigonna. "Diciamo che il mio regalo è piuttosto generoso. Vuoi dare un'occhiata?"
Eliza annuisce con entusiasmo. Senza esitazione, Alessia alza la gonna e abbassa il perizoma, tirando fuori il suo membro semi-eretto. È lungo, spesso e venoso.
Gli occhi di Elisa si illuminano di lussuria mentre lo fissa avidamente. "Mhmm, hai proprio ragione. È magnifico... Non vedo l'ora di sentirlo dentro di me."
Mi giro subito verso Elisa e con tono scandalizzato, ma giocoso: “Ti facevo una donna di sani principi morali, non una ninfomane, che appena vede il tronchetto della felicità, perde la ragione”
Elisa mi lancia uno sguardo malizioso. "I miei principi morali sono molto sani e poco morali. Ma una donna ha anche i suoi bisogni... e il tuo amico qui sembra avere proprio l'attrezzatura giusta per soddisfarli."
Alessia inizia ad accarezzarsi lentamente il membro, che si sta rapidamente indurendo sotto il suo tocco. "Allora, bella, ti piace quello che vedi? Vuoi assaggiarlo?" le chiede con un sorriso provocante.
Elisa si lecca le labbra. "Mhmm, non sai quanto..." Si inginocchia tra le gambe di Alessia e prende delicatamente il suo pene in mano, guidandolo verso la sua bocca.
Inizia a leccare la punta, facendo gemere Alessia di piacere. Poi lo avvolge con le labbra, prendendolo sempre più in profondità. Guardo la scena, sentendo il mio stesso membro reagire a quella vista così erotica. Elisa lavora il cazzo di Alessia con evidente gusto ed esperienza, facendola contorcere sulla sedia.
"Oh sì, così... sei una succhiacazzi fantastica, Elisa", geme Alessia.
Dopo averlo succhiato avidamente per un po', Elisa si stacca con uno schiocco umido. Alza lo sguardo verso di me con aria maliziosa, una mano che continua a pompare lentamente Alessia.
"Beh Giorgio, ti va di unirti a noi? O preferisci solo guardare?"
“Sono un po’ provato dalla serata, ma l’idea non mi dispiace. Andiamo sopra in una stanza, così tanto per avere un po’ di privacy, va bene?”
“Io invece direi di andare sui divanetti della sala cinema” Propone Alessia, “Magari troviamo qualcun altro che si unisce al gioco“
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Settima parte dell' esperienza intensa che ho avuto durante l'evento Regina Nera al Bolero Palace. Questo è il mio centesimo racconto che pubblico su questo portale, spero vi possa piacere come i precedenti. La storia purtroppo sta per finire, purtroppo da quel giorno non ho più rivisto Elisa, che se è una mia lettrice, la prego di contattarmi. Anche Alessia ho perso di vista, ma dopotutto è stata un esperienza unica che non potrebbe ripetersi, infatti il successivo evento del Regina Nera per me è stato normalissimo e senza particolari emozioni.
Bene, ora tocca a voi giudicare se sono un genio incompreso o solo un tizio che si crede uno scrittore. Un voto, dai, non fate i tirchi! E se vi va, lasciate pure un commento, anche uno di quelli che fanno ridere.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi sognare, ma anche perché mi piace farmi un po' di pubblicità. Diciamo che sono un po' come un venditore ambulante di sogni proibiti. E sì, ho un debole per le donne, ma non sono fissato su un solo tipo. Anzi, mi piace sperimentare!
Se vi va di far parte della mia cerchia di ammiratori (o complici), contattatemi pure. Magari insieme possiamo inventare o vivere(meglio) una storia ancora più pazza.
Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su T G con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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