Racconti Erotici > Prime Esperienze > La Mamma Proibita: Una Notte Senza Ritorno
Prime Esperienze

La Mamma Proibita: Una Notte Senza Ritorno


di Membro VIP di Annunci69.it Angel1965
28.04.2025    |    18    |    0 6.0
"Spinsi piano, facendomi largo nel suo ano stretto, mentre lei ansimava mordendo il cuscino..."
Non pensavo sarebbe mai successo.
Guardavo Micaela da anni, desiderandola in silenzio, incolpando la mia giovinezza, la mia fame di esperienze proibite.
Micaela, la madre del mio migliore amico, non era solo una donna bellissima. Era l’incarnazione viva della tentazione: capelli castani che le cadevano morbidi sulle spalle, un sorriso che prometteva peccati, curve piene e provocanti sotto abiti troppo leggeri per non essere voluti.

Quella sera, a casa loro, l’atmosfera cambiò.
Mentre il mio amico si chiudeva in camera sua con le cuffie, io rimasi in cucina a sistemare, solo con lei.
Quando le nostre mani si sfiorarono, i nostri sguardi si incatenarono.
Fu come accendere una miccia.

Non resistemmo.

Mi avvicinai lentamente, come in un sogno.
Lei non si mosse. Mi aspettava.
Le presi il viso tra le mani e la baciai con fame repressa. Le sue labbra erano morbide, calde, e la sua lingua trovò la mia con una naturalezza sconvolgente.

Le mani mi scivolarono sotto il suo top bianco.
Non portava il reggiseno: i suoi seni erano perfetti, i capezzoli già duri contro i miei palmi.

La spinsi delicatamente contro il tavolo della cucina.
Con un gesto deciso le abbassai gli shorts di jeans e le strappai via il perizoma sottile, scoprendo la sua fessura lucida di eccitazione.

Senza una parola, guidato solo dall’istinto, la presi.
Affondai dentro di lei con un solo movimento, lento, deciso.
La sua fica mi accolse come se mi avesse aspettato da sempre: calda, stretta, pulsante.

Iniziai a scoparla lì, sul tavolo della cucina.
Movimenti lenti, profondi, studiati per farla sentire piena, invasa, amata e dominata allo stesso tempo.

«Dio… Angelo…» gemette, affondando le unghie sulle mie spalle. «Non fermarti… voglio tutto…»

Ogni suo gemito era benzina sul mio fuoco.

La sollevai di peso, il cazzo ancora piantato dentro di lei, e la portai in camera.
La buttai sul letto, nuda, aperta, perfetta.

Mi inginocchiai tra le sue gambe, le aprii le labbra gonfie con le dita e mi gettai su di lei con la bocca.
La leccavo lentamente, con dedizione, spingendo la lingua in profondità, assaporando il suo sapore dolce e sporco insieme.

Micaela tremava sotto la mia lingua, si torceva, gemeva, si perdeva.

«Continua… continua… sto venendo…» ansimava.

La tenni ferma mentre godeva sulla mia bocca, un’esplosione liquida e intensa che mi eccitò ancora di più.

La ribaltai a pancia in giù.
Le sollevai il bacino, esponendo il suo culo perfetto.
Lo guardai un attimo, poi, spinto dalla lussuria, glielo sputai sopra, facendolo brillare.
Le infilai un dito nel culo lentamente, preparandola mentre la scoprivo ancora.

Lei non protestava, anzi: gemeva, ansimava, spingeva il bacino contro di me, assetata di più.

Quando mi sentii pronto, posizionai il cazzo alla sua porta stretta.

«Lo vuoi, Micaela?» sussurrai, il fiato caldo contro la sua schiena.

«Sì… Angelo… scoprami tutta… anche lì…» mi implorò.

Spinsi piano, facendomi largo nel suo ano stretto, mentre lei ansimava mordendo il cuscino.
Il suo culo si adattò lentamente, aprendosi per ricevermi.
Quando fui completamente dentro, iniziai a muovermi, lento e profondo.

Era una sensazione divina: caldo, stretto, proibito.

La scopai così, in culo, con forza crescente, mentre le mie mani stringevano i suoi fianchi e i suoi gemiti soffocati riempivano la stanza.

Quando sentii che stavo per venire, le afferrai i capelli, la tirai indietro e venni con un grido, riempiendo il suo culo di sperma caldo, senza trattenermi, senza nessun freno.

Rimanemmo lì, immobili, sudati, ansimanti.

Poi, come svegliandoci da un sogno, ci rivestimmo in silenzio.

Micaela mi lanciò uno sguardo carico di dolcezza e malinconia.
Sorrise appena.

Io capii.
Era finita.
Era stato solo un momento.
Un momento proibito e perfetto.

Uscii da casa sua senza voltarmi indietro.
La vita mi aspettava.
Lei tornò a essere la madre del mio amico.

Ma dentro di noi, quel segreto bruciava ancora.
Un fuoco che nessuno avrebbe mai potuto spegnere.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La Mamma Proibita: Una Notte Senza Ritorno:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni