incesto
Nicole – La mia nipote non è mai sazia


27.04.2025 |
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"Nicole gemeva forte, senza alcun freno..."
PrefazioneCredevo di averla posseduta abbastanza.
Credevo che dopo giorni di scopate furiose, motel luridi e corpi sudati, Nicole avrebbe avuto bisogno di fermarsi.
Di riposare.
Mi sbagliavo.
Nicole non era più una ragazza.
Non era più una moglie.
Era la mia troia personale.
E adesso, ogni singolo giorno, me lo dimostrava.
Senza vergogna.
Senza pudore.
Perché Nicole, la mia puttanella preferita, non era mai sazia.
⸻
Racconto
Ci svegliammo nel letto sfatto di un motel, con le lenzuola appiccicose di sudore e sperma secco.
Io ero ancora mezzo addormentato, esausto.
Nicole invece era sveglia.
Già pronta.
Seduta sul bordo del letto, completamente nuda, le gambe larghe, la figa gonfia e rossa della notte precedente, mi guardava sorridendo.
Non disse una parola.
Si inginocchiò accanto a me e, con una lentezza studiata, prese il mio cazzo molle tra le mani.
Lo accarezzò, poi lo prese in bocca, succhiandolo dolcemente.
⸻
Il mio cazzo iniziò a gonfiarsi tra le sue labbra.
In pochi secondi era di nuovo duro, teso, vivo.
Nicole sentì la pulsazione crescere e sorrise maliziosa.
Senza dire nulla, salì a cavalcioni su di me.
Sollevò il bacino e si abbassò lentamente, inghiottendomi tutto dentro di sé.
Un gemito profondo le sfuggì dalle labbra.
⸻
Iniziò a muoversi piano, affondando ogni volta più a fondo.
Si fermava con il cazzo tutto dentro, poi risaliva, poi di nuovo giù.
I suoi seni ballavano a ogni discesa, il sudore faceva brillare la sua pelle liscia.
Io restavo fermo, la guardavo dominarmi.
La mia troia personale, la mia rovina.
⸻
Tra un movimento e l’altro, Nicole gemeva:
«Zio… non mi basta mai… Non mi basta mai il tuo cazzo… Non mi basta mai la tua sborra… Voglio sentirti dentro sempre, ogni ora, ogni minuto… Voglio che mi scoppi dentro!»
Le sue parole mi accendevano ancora di più.
La presi per i fianchi, la buttai di schiena sul letto.
Le spalancai le gambe e iniziai a scoparla con tutta la forza che avevo in corpo.
⸻
Ogni colpo faceva schioccare il mio bacino contro il suo culo.
Nicole gemeva forte, senza alcun freno.
I suoi occhi si rovesciavano, il suo corpo si scuoteva a ogni orgasmo che la travolgeva.
⸻
Gridava come una troia indemoniata:
«Più forte, zio! Spaccami! Distruggimi! Fammi a pezzi! Voglio il tuo cazzo nel mio cuore! Voglio la tua sborra nei miei sogni!»
Non c’era più vergogna.
Solo voglia.
Solo bisogno.
⸻
Quando sentii l’orgasmo esplodere, spinsi ancora più forte.
Venni dentro di lei con violenza, riempiendola completamente.
Nicole avvinghiò le gambe intorno a me, bloccandomi dentro di sé.
Tremava, venendo ancora mentre il mio sperma la invadeva.
⸻
Mi ritirai lentamente.
Il mio seme iniziò subito a colarle dalla figa devastata.
Nicole si accarezzava piano, sporcandosi le cosce, il ventre, i seni con la mia sborra.
Mi guardò, con quegli occhi persi, lucidi di piacere e sussurrò:
«Non basta, zio. Non mi basta mai.
Voglio che mi scopi di nuovo.
E poi ancora.
E ancora.
Fino a non camminare più.»
⸻
Finale
Sorrisi.
Non servivano altre parole.
Mi chinai su di lei, le leccai il seno sporco di sperma, sentendo il suo corpo fremere sotto il mio.
Il cazzo già stava tornando duro, pronto per darle tutto quello che mi chiedeva.
Perché Nicole, la mia nipotina puttanella, non sarebbe mai sazia.
E io?
Io non avrei mai smesso di riempirla.
Ovunque.
Sempre.
Per sempre.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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