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“Sofia – La Vergine di Famiglia”


25.04.2025 |
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"La sua voce si spezza in un urlo gutturale..."
PrefazioneNon tutte le vergini sono innocenti.
Alcune aspettano. Ascoltano. Guardano.
Sofia era una di quelle.
Silenziosa. Obbediente. Ma con gli occhi pieni di fuoco e la pelle assetata.
Non aveva ancora conosciuto nessun uomo.
Né tra le cosce.
Né in bocca.
Né nel culo.
Ma quella notte…
Quella maledetta, divina notte…
Ha consegnato tutto.
E noi ce lo siamo presi.
Fino all’ultima goccia.
⸻
Racconto completo
Siamo ancora a letto, nudi, sudati, appiccicati.
Io, Paula e Nicole.
Il mio cazzo ancora duro, ancora dentro Paula che ansima.
Nicole stesa accanto, il viso sporco e la figa aperta come un invito.
Nicole si lecca due dita e mi sussurra all’orecchio:
— Sta arrivando. La piccola troia che ti guarda ogni notte da dietro la porta.
Paula ride:
— È vergine. Ovunque. Ma oggi vuole diventare come noi.
La porta si apre piano.
Eccola: Sofia.
Diciannove anni, maglia lunga e nient’altro.
Capelli spettinati, labbra morse. Occhi persi.
E sotto quella maglia… solo pelle.
— Entra, puttanella — le dice Nicole, sedendosi sulle ginocchia. — Non devi più guardare. Devi imparare.
Sofia si avvicina lentamente. Ma senza tremare.
Si inginocchia tra le mie gambe.
— Posso cominciare da qui? — chiede, sfiorandomi il cazzo con le dita inesperte.
— Mostra cosa sai fare — mormoro.
E lei apre la bocca. Lo prende tutto. A fondo.
Non si ferma. Non tossisce.
Lo ingoia come se lo sognasse da mesi.
Paula si inginocchia dietro di lei, le alza la maglietta.
Il culo di Sofia è uno spettacolo: teso, pallido, perfetto.
Nicole le accarezza le natiche e ci sputa sopra.
Poi le infila un dito nel buchino vergine.
— Non lo hai mai usato, vero?
Sofia scuote la testa.
— Ma lo voglio. Voglio tutto.
Mi alzo. Le afferro i fianchi. Nicole la guida.
Appoggio la punta al suo ano stretto.
Entro. Piano.
Lei geme forte. Ma non si tira indietro.
Il suo corpo si apre per me. Per noi.
Paula la guarda. Nicole si masturba davanti ai suoi occhi.
Sofia lecca il mio cazzo e prende il mio nel culo, insieme.
E poi lo dice. Lo chiede.
— Voglio due cazzi… voglio il doppio… nel culo…
Nicole si prepara con il suo strap-on.
Paula le spalanca le chiappe.
Io sono già dentro. Nicole mi segue.
Il culo di Sofia si apre per entrambi.
La sua voce si spezza in un urlo gutturale.
Siamo dentro fino all’osso.
Sofia trema, gronda, viene.
Ma manca ancora qualcosa.
Il suo ultimo buco.
La sua figa vergine.
Intatta. Stretta. Calda. Mia.
La sollevo. La guardo.
Lei spalanca le gambe.
La punta scivola tra le labbra bagnate.
E poi… sangue.
Un gemito profondo.
Le tolgo anche quello.
Sofia si lascia andare.
Il mio cazzo dentro la sua figa appena aperta, il ricordo del doppio nel culo ancora vivo, la bocca sporca di Nicole.
— Sei nostra, adesso — dice Paula.
— La nostra puttana — aggiunge Nicole.
E Sofia… sorride.
Stremata. Sfinita. Soddisfatta.
Posseduta. In ogni buco. In ogni respiro.
Per sempre.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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