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incesto

, Lago Maggiore la zia


di Membro VIP di Annunci69.it Angel1965
23.04.2025    |    45    |    1 6.0
"Sotto di loro, il letto fradicio..."
Luca lo tirò fuori e glielo spinse in bocca.
Lei lo prese fino in gola, sbavando, strozzandosi.
Non si fermava. Lo voleva tutto.
Lo voleva inghiottire vivo.

«Voglio la tua sborra. Fammi bere.»

Luca ansimava.
Un gemito profondo, poi esplose.
Tre fiotti densi, bollenti, che Viviana raccolse senza sprecare nulla.

Poi si stese nuda sul tappeto.
Il corpo scosso, la pelle sudata, i capelli sfatti.

«E questo era solo il pomeriggio» sussurrò.
«Stanotte… voglio vedermi mentre mi scopi il culo con il vibratore dentro. Davanti allo specchio.»



Ore 23:37.

La casa era immersa nel silenzio. Solo il bagno padronale era illuminato da una luce calda e morbida.

Viviana era a quattro zampe sul tappeto, di fronte allo specchio.
Le chiappe alzate, le labbra della figa lucide di piacere.
Lo sguardo torbido.
Il seno penzolante.

Luca, dietro di lei, la osservava nudo, il cazzo già gonfio. In mano aveva il dildo nero, lungo e lucido.

Viviana si voltò leggermente.

«Sputami addosso.»

Lui lo fece.
Tre volte: tra le chiappe, sul buco, sul clitoride.
Viviana gemette, allargandosi con le mani.

«Spingilo dentro… e poi dammi anche il tuo. Tutto. Voglio svenire di piacere.»

Luca infilò il dildo nel suo culo, lentamente, centimetro dopo centimetro.
Lei si contorceva, mormorava parole senza senso.
Poi prese il cazzo di Luca in bocca.

Era una bestia.
Si masturbava con una mano, aveva il vibratore nel culo e la bocca piena.
La testa andava su e giù con un ritmo furioso.
La saliva colava, il respiro era afono.

«Non fermarti!» gridava tra un colpo e l’altro.
«Usami! Fammi tua troia personale! Fammi venire come non sono mai venuta!»

Luca tolse tutto.
La mise sul letto, le legò le mani con la cintura del suo accappatoio, e glielo infilò di nuovo.
Prima nella figa, poi nel culo.
Alternava, cambiava, entrava e usciva senza pietà.

Viviana si contorceva.
I seni tremavano, i suoi urli riecheggiavano per tutta la casa.

«Ti prego… vieni in me… voglio esplodere con te dentro…»

Luca le prese il viso tra le mani.

«Ti apro. Ti sfondo. Ti faccio venire come nessun altro.»

Ultimi colpi.
Violenti.
Bestiali.

Viviana squirtò ancora.
Un’esplosione. Un fiume. Le gambe che tremavano.
Il corpo che crollava.

Luca urlò, e venne anche lui.
Dentro. Tutto.
Riempiendola.
Svuotandosi.

Rimasero immobili.
Incollati. Ansanti.
Due corpi uniti, devastati.
Sotto di loro, il letto fradicio.

Viviana lo guardò con gli occhi pieni.
Sorrise, esausta.

«Ora sì… ora puoi dire che sono tua.»

Luca la baciò sulla fronte.
Poi la prese in braccio e la portò nella doccia.
Le gambe le tremavano ancora.
Ma il sorriso… era quello di una donna che aveva finalmente goduto come mai prima.



Finale epocale.

L’alba trovò Viviana nuda, in cucina, con addosso solo un grembiule.
Luca alle sue spalle, ancora duro, pronto a riprenderla.

Lei si piegò sul tavolo della colazione, senza dire una parola.

«Ancora?» chiese ridendo.

Lui la prese per i fianchi.

«Fino a quando non dimenticherai tutti gli altri uomini. Tutti.»

E così ricominciarono.
La giornata era appena iniziata.
Ma loro due erano già oltre ogni limite.

Fine (per ora).
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