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Prime Esperienze

LA MIA NAVE SCUOLA (1/2)


di Grande_Bruno
10.01.2025    |    75    |    0 6.0
"– “Mia mamma ha parlato con te del mio…?”, – “Wow, è meglio di quel che pensavo!!”, esclamò quando il mio cazzo balzò fuori dalle mutande..."
Sembrerà strano ma, negli anni ’60, essere un adolescente, era meno piacevole di quanto si possa pensare. A quei tempi le ragazze non erano certo disinibite come oggi e trovarne qualcuna per fare sesso era già molto difficile. Avevo 15 anni, fisico da atleta per lo sport che facevo a livello agonistico e, oltre alla mia immotivata timidezza, sembrava che le ragazze della mia classe non fossero interessate a me.

Nell’appartamento a fianco al nostro c’era una coppia di coniugi coetanei dei miei genitori e quindi tra di loro era nata una buona amicizia. Probabilmente proprio per questo motivo mia madre, che era sempre stata la mia confidente, ebbe modo di rivelare alla sua amica i miei problemi con le ragazze.

La signora Cristina era una bella donna sui 42/45 anni, mora, alta 1.68 circa, non proprio magra ma rotonda nei punti giusti, belle gambe, un seno della quarta ed un culo invitante.
Devo dire che più di una volta la Cristina era stata la protagonista dei miei sogni erotici e mi ero masturbato pensando alle sue tettone. Non avrei mai immaginato però che un giorno i miei sogni sarebbero divenuti realtà.

Un giorno Cristina disse a mia madre che doveva riporre alcuni scatoloni in alto nell’armadio e, poiché il marito era fuori per lavoro, chiedeva se ero disponibile ad aiutarla. Ovviamente fui ben felice di darle una mano, cosa che mi permetteva di ammirarla con comodo. Infatti, visto che voleva sistemare lei gli scatoloni, il mio compito fu quello di passaglieli mentre era in alto sulla scala e potete immaginare quale vista ebbi da sotto la sua gonna. Finito il lavoro mi offrì una coca e quindi ci sedemmo in salotto. Indossava una gonna a portafoglio, come si usava a quel tempo ed una camicetta aperta sul seno florido sorretto da un reggiseno a balconcino. Nel sedersi accavallò le gambe e la gonna scivolò di fianco dandomi il modo di ammirare nuovamente le sue belle cosce fasciate in un paio di calze autoreggenti nere.

– “Allora Bruno, come vanno le cose a scuola? … tutto bene?”,
– “Si grazie, va abbastanza bene. In questo momento non ho molto da studiare!!”,
– “Allora sarai occupato con qualche bella ragazza!! … un bel giovane come te, non dovrebbe avere difficoltà!!”, diventai tutto rosso dalla vergogna perché questo era un argomento molto delicato per me.
– “Ma… veramente... insomma… io!!”, balbettavo e Cristina si alzò venendomi pericolosamente vicina.
– “Non dirmi che hai qualche difficoltà?”,
– “Difficoltà? … ma… sai… io!!”, ero proprio imbarazzato, come facevo a dirle che a causa della mia timidezza non riuscivo a scopare con nessuna.
– “Tranquillo, la mamma mi ha detto… lo so qual’é il tuo problema!!”, mi disse mentre era sempre più vicina.
– “Che cosa… cosa ha detto ha detto la mamma?”. Cominciò ad accarezzarmi una gamba risalendo verso la zona pericolosa finché raggiunse il cazzo che nonostante l’imbarazzo si era indurito.
– “Parlavo proprio di questo!!”, continuò accarezzandolo per tutta la sua lunghezza. Poi si accucciò tra le mie gambe iniziando a slacciare i pantaloni. Ero come paralizzato e la lasciai fare.
– “Mia mamma ha parlato con te del mio…?”,
– “Wow, è meglio di quel che pensavo!!”, esclamò quando il mio cazzo balzò fuori dalle mutande.
– “Cioè…?”, lo prese in mano cominciando a segarlo lentamente.
– “Bello, grosso… mmmhhh… ragazzo mio sei messo molto bene!!”,
– “Sì, ma non serve… non scopo mai!!”, esclamai con aria delusa “per le ragazze sembra che non esisto!!”,
– “Adesso c’è zia Cristina... vedrai che mettiamo a posto le cose!!”, poi aprì la bocca cogliendo la cappella tra le labbra.

Sentii il calore del suo alito e la pressione delle sue labbra che mi stringevano il cazzo e soprattutto il guizzare della sua lingua sul frenulo e sul meato. Non avevo mai provato una sensazione simile ed, eccitato come un mandrillo, dopo poche pompate sborrai anche l’anima nella sua bella bocca.

– “Scusa, scusa… io… io non...”, ero imbarazzatissimo.
– “Tranquillo amore, va tutto bene… non preoccuparti!!”, mi disse accarezzandomi le palle subito dopo aver ingoiato tutto il mio sperma. “Va tutto bene… mmmhh… buona… abbondante!!”, continuò leccando le ultime gocce per poi rimettersi in bocca il cazzo come se niente fosse riprendendo a succhiare. La mia giovane età e la voglia accumulata, impedirono al cazzo di ammosciarsi. “Bene, così va meglio… hai un cazzo favoloso. Vuoi che ti insegni come usarlo?”,
– “Cristina!! sarebbe meraviglioso… io... io non osavo… sei una donna bellissima!!”,
– “Allora è meglio se ci trasferiamo di là!!”, mi disse indicandomi la sua camera da letto. Appena entrati iniziò a slacciarsi la camicetta restando col solo reggiseno a balconcino.
– “Per prima cosa vediamo come baci!” e, prendendomi il viso tra le mani, incollò le sue labbra alle mie.

Preso un po’ alla sprovvista restai un attimo interdetto ma poi l’abbracciai e cominciai ad insinuare la lingua nella sua bocca incontrando la sua. Iniziammo a giocare con la lingua inseguendoci nelle nostre bocche. Mugolavamo entrambi.

– “Non male ma si può migliorare!!”. Le ragazze con cui avevo limonato mi avevano fatto i complimenti su come baciavo, sicuramente non avevano l’esperienza di Cristina, ma restai comunque deluso. Lei mi lesse sul volto la delusione e mi abbracciò. “Tranquillo, sei bravo, ma si deve sempre migliorare. Per esempio dovresti essere meno irruento… almeno all’inizio. Sii più dolce… bacia le labbra, leccale, lievemente... prima di mettere dentro mezzo metro di lingua!!!”,
– “ok! Ho capito. Possiamo riprovare?”,
– “Ci hai preso gusto!!?”,
– “Si!!”.

Riprovammo e sicuramente i suoi consigli si rivelarono molto utili, mi resi conto che il bacio era diventato molto più sensuale e coinvolgente. Intanto le mie mani iniziarono ad esplorare il suo corpo, sentivo sotto le dita la delicatezza della sua pelle ed ero sempre più eccitato. Le slacciai il reggiseno e così potei finalmente vedere le sue bellissime tettone. Due globi di carne tondi e sodi con i capezzoli rosei e già durissimi.

– “Mamma mia che tette!!”, esclamai,
– “ti piacciono?… ti andrebbe di baciarmele?!”,
– “e me lo chiedi? …sant’... che meraviglia!!”. Iniziai ad accarezzarle con entrambe le mani soffermandomi poi sui capezzoli molto sensibili.
– “Bravo… così… ora prendili tra le dita e strizzali un po’... ma piano!!”, obbedii e le presi un capezzolo tra i polpastrelli mentre imprigionavo l’altro fra le labbra.

«Mmmmhhh... bravo… così… mmh… che piacere!! … sono già tutta bagnata!!». Continuai per un po’, leccando e titillando quei capezzoli che erano diventati lunghi e duri poi le slacciai la gonna che cadde ai suoi piedi. «Mmmh… porcellino vai subito al sodo!!», disse, scavalcando la gonna. Indossava un paio di mutandine nere di pizzo e le autoreggenti, mi sembrava di vivere sul set del film «Malizia». «Toglimi gli slip!!», mi disse, cosa che feci con mani febbrili. Mi apparve così la sua figona coperta da un folto triangolo di vello nero come il carbone.

– “Che bella figa!!”, esclamai.
– “Ti piace?… baciala allora che aspetti... leccami!!”. Si sdraiò sul letto spalancando le gambe.

Vidi le grandi labbra schiudersi mostrandomi l’interno lucido di umori. «Leccami… dai che aspetti!!», mi esortò. Mi tuffai letteralmente tra le sue cosce iniziando a spatolare la lingua su e giù in quel mare di libidine leccando e suggendo i suoi abbondantissimi succhi. «Così… cosìììì... bravo… ancora… siiiiiiii... aaaahhh… godo… godoooooooo!!», urlò imprigionandomi la testa tra le cosce impedendomi di allontanare la lingua dal suo clitoride. «Hai una lingua favolosa ragazzo mio!!… ma ora dammi il cazzo. Lo voglio tutto dentro… devi sbattermi come una vacca!!». Non credevo alle mie orecchie la signora Cristina mi parlava come la più navigata delle troie con una strana luce negli occhi.
Comunque non mi feci pregare oltre ed appoggiai la cappella all’entrata della sua figa cominciando a spingerle dentro il mio cazzo. «Ooooohhh! Siii… che cazzo… dai… bello… spingi… non aver paura… sbattimelo dentro tutto!!». Venni letteralmente risucchiato nella sua vagina fino a toccare con le palle le sue chiappe sode. Per la prima volta in vita mia il mio cazzo era penetrato per intero nella figa di una donna, finalmente stavo scopando sul serio!!!

– “Ok, bravo, ora muoviti lentamente… fallo uscire quasi tutto e poi rimettilo dentro… siiii… cosììììì… ooohhhh… alterna il ritmo… più forte ora… cosììì… ancora… siii… più forte… piano ora… mamma come godo!!”. Seguivo alla lettera le indicazioni di Cristina che mi guidava verso il piacere. “Parlami… dimmi qualche cosa!!”, mi spronò. In effetti ero concentratissimo ed impegnato a seguire i suoi consigli che non avevo detto una parola.
– “Bello… siii… che bella figa!!”, iniziai a dire timidamente.
– “Insultami cazzoo… dimmi che sono la tua troia… sbattimi!!”, mi urlò Cristina.
– “Ti piace il cazzo è? Troiona… sei una puttana… ti scopo come una vacca!!”,
– “bravo… sfondami… riempimi di cazzo!!”,
– “dimmi chi sei?”, ormai avevo preso in mano la situazione.
– “Sono una troia!!”, rispose,
– “la troia di chi?”,
– “la tua troia!!”,
– “brava puttanona… ora vienimi sopra… sfondati da sola!!”.
– “Siiii, porcellino mio”. Mi sfilai e mi sdraiai sul letto mentre Cristina in un batter d’occhio si impalava sul mio cazzone dandomi le spalle.
– “Voglio vedere quella tua faccia da troia mentre godi… girati!!”. Senza sfilarsi si girò mostrandomi il suo volto stravolto dagli orgasmi.
– “Mmmmmhhh... mi fai godere come una vacca!!”. Incredibilmente stavo resistendo più di quanto avessi mai pensato e questo mi permise di portare Cristina all’orgasmo più e più volte. Ma anche io al fine giunsi al capolinea ed iniziai a sentire l’orgasmo crescere.
– “Cazzo sto per sborrare... vengo… troia…. sborrooooo!!”, in un barlume di lucidità cercai di disarcionare la donna che invece non aveva nessuna intenzione di togliersi.
– “Sborra amore… riempimi tutta… fammi sentire la tua potenza!!”. Mi lasciai andare riempiendole l’utero con una quantità enorme di sborra bollente.
– “Vengoooooo… ti sborro tutta!!”, contemporaneamente Cristina ebbe l’ennesimo orgasmo,
– “siiiii… anch’io… siiii… riempimi… mammma quanta sborra… siii!!”. Alla fine si accasciò sul mio petto completamente disfatta e lentamente il mio cazzo si sfilò perdendo pian piano consistenza. “Wow amore,,, per fortuna non scopi mai!!!… mi hai letteralmente sfondata!!”,
– “allora ti è piaciuto?”, chiesi ingenuamente.
– “Tanto che lo rifaremo presto!!”, mi disse con una faccia da troia appagata, “la prima lezione è andata benissimo!!”,
– “e quando ci vediamo?”, dissi impaziente di rifare l’esperienza,
– “domani mio marito parte e starà via un paio di giorni; potremmo fare domani notte!!”,
– “e con i miei come faccio?”,
– “tranquillo a tua madre penso io!!”, rispose con aria sorniona. Capii immediatamente che non ci sarebbero stati problemi, mi rivestii e la salutai dandole una bella pacca sul culo.
– “Ci vediamo bella puttanona!!”,
– “ci vediamo stallone!!”.

Continua...
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