Gay & Bisex
UNA BELLA ESTATE 5
di matupas
07.07.2022 |
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"La grotta era anche bella fresca e confortevole, un enorme scoglio quasi piatto dava la possibilità di stendersi all’ombra, e la risacca di pietrisco..."
Non mi ero mai avventurato oltre lo stabilimento balneare, e quel giorno non avevo voglia di starmene al sole aspettando gli ormai soliti maschietti arrapati, così in sella alla mia bici continuai a pedalare. Dopo qualche chilometro oltre i numerosi stabilimenti balneari, vidi una fitta boscaglia ed auto parcheggiare in uno slargo adiacente, le persone poi si incamminavano all’interno della boscaglia portando con loro ombrelloni e cose necessarie a passare la giornata al mare.Mi fermai, legai la bici ad un palo segnaletico e seguii alcuni di loro che si incamminavano per un sentiero. Dopo poco mi resi conto che il sentiero era a picco su di una scogliera, le persone scendevano poi per un camminamento molto arduo, ma non impossibile da percorrere. Già a poche decine di metri dagli scogli, riuscii ad intravedere gente nuda stesa sugli scogli. Wuauuu che posto stupendo, un’immensa scogliera con anfratti e grotte incavate nella parete rocciosa, il posto ideale per fare nudismo e magari anche altro.
Tolsi i sandali che non erano adatti per camminare sugli scogli, e mi incamminai cercando un posto dove potermi stendere al riparo da occhi indiscreti. C’era anche qualche famigliola giovane con prole, non volevo stare troppo nei loro paraggi, anche se qualche papà meritava di essere osservato ed anche circuito. Fra gli scogli scorgevo anche uomini soli, al mio passare sembravano molto interessati e curiosi di vedermi lì.
Dopo aver superato un enorme scoglio che fiancheggiava la parete rocciosa, vidi una piccola grotta che limitava poi la possibilità di andare oltre, e che solo immergendosi la si poteva aggirare. Avevo trovato il posto giusto, evidentemente nessuno arrivava fino a lì conoscendone già la sua ubicazione limitativa. La grotta era anche bella fresca e confortevole, un enorme scoglio quasi piatto dava la possibilità di stendersi all’ombra, e la risacca di pietrisco facilitava l’immersione.
Feci un bel bagno ristoratore e mi stesi fumando, di tanto in tanto qualcuno faceva capolino da dietro lo scoglio per poi tornarsene indietro, ma c’era anche chi si soffermava sbirciando, alcuni entravano in acqua fino alle ginocchia per poi girarsi e mostrarmi i loro attributi. Era davvero un via vai continuo, ero nuovo del posto ed attiravo l’attenzione dei più audaci maschietti vogliosi.
Mi ero seduto su uno scoglio immerso a metà in acqua, da lì potevo vedere chi girava fra gli scogli e chi si avvicinava, quando qualcuno mi interessava mi alzavo in piedi e con fare disinvolto mi mettevo in mostra. C’ erano un bel po' di tipi che mi attizzavano, ma nessuno si faceva avanti, forse perché in pieno giorno sarebbe stato arduo scopare rischiando di essere visti.
Per ammazzare il tempo, iniziai a fare una classifica di chi più mi attizzava, questo si, questo no, questo forse etc.. etc.. Mancava poco al tramonto, le famigliole coi bimbi erano già andate tutte via, fra gli scogli scorgevo solo pochi maschietti che stando in piedi guardavano verso di me, fra di loro erano tre quelli che più mi interessavano. Un 50enne dal fisico asciutto e con un cazzo notevole, un ragazzotto sui 30 cicciottello glabro, ma con un cazzo davvero grosso ed un tipo barbuto dall’età indefinibile tra i 40 e i 60 ma comunque molto sexy.
Era quasi l’imbrunire quando mi stesi a pancia in giù sulla pietra piatta nella grotta, con la coda dell’occhio riuscivo a vedere chi eventualmente si fosse avvicinato, non mancò molto che il 50enne, ( lo smilzo ) emergendo dall’acqua e risalendo la risacca mi si avvicinò di spalle. Feci finta di dormire, avvertii la sua presenza ma non riuscivo a vederlo, il gocciolio dell’acqua sulle mie gambe mi diceva che era proprio sopra di me.
La sua lingua iniziò a leccarmi la schiena, un brivido percorse tutta la mia spina dorsale, piccoli baci sul mio culo fecero rizzare il mio cazzo premuto sulla roccia, allargai le gambe ed inarcai il culo, con la lingua iniziò a solleticarmi il buco ficcandola dolcemente dentro, iniziavo a gemere di piacere quando le sue mani afferrarono i miei fianchi per tirarmi su il culo e la sua bocca risucchiò il mio sfintere mordendolo con passione.
Ero a pecorina mentre la sua mano scivolò fra le mie cosce ad afferrare il mio cazzo duro, mi leccava le palle risalendo poi al buco ficcandogli sempre più dentro la lingua, mi faceva impazzire ed avrei voluto che mi scopasse subito senza aspettare oltre.
Due passi dietro di noi mi fecero voltare, il cicciottello si poggiò sulla parete di fianco masturbandosi il cazzo grosso e poderoso, lo guardai con occhi languidi di libidine e mostrandogli la lingua lo supplicai di ficcarmelo in gola. Lo avvicinò alla mia bocca brandendolo nel pugno della mano, con la lingua giocai col suo frenulo, leccai la sua cappella mentre lui me la sbatteva sulla lingua, afferrò la mia testa e la spinse verso le sue palle gonfie. Le accolsi in bocca succhiandole entrambe, e mentre cercavo di ingoiare il cazzo, dietro di me lo smilzo spingeva la sua cappella sul mio buco e con un colpo preciso penetrò dentro di me fino in fondo.
Davanti a me, quel grosso cazzo cicciotto aspettava di essere ingoiato, lo leccai tutto riempendolo di saliva, le mani di lui tennero ferma la mia testa mentre la mia bocca spalancata lo accoglieva avidamente. Essere scopato culo e bocca non era la prima volta, ma lì in quella grotta, l’atmosfera era sublime, il rumore della risacca sembrava seguire in contemporanea le penetrazioni. Mi fottevano ed io ero in estasi, cercavo il mio cazzo per segarmi ma non potevo, avvertii lo smilzo ritrarsi, per poi sentirmi penetrare da un cazzo ancora più grosso, quando lo smilzo fu in piedi a fianco del cicciottello, capii che chi mi scopava era il barbuto.
Colpi precisi e decisi affondavano dentro di me senza pausa, il cazzo in gola non mi dava tempo per respirare, lo smilzo avvicinò anche il suo cazzo, afferrandoli entrambi mi tenevo in equilibrio ingoiandoli una alla volta senza trascurare nessuno dei due, una goduria immane mi pervase facendomi sentire come una gran troia,. Fu la volta del cicciottello, sostituì il barbuto, e con il suo ancor più enorme cazzo entrò dentro di me allargando il mio buco accogliente e caldo. Il barbuto si era messo di fianco allo smilzo ed entrambi segandosi chiedevano la mia lingua, anche io mi segavo aspettando che la loro sborra mi riempisse la faccia.
Il cazzo cicciotto in culo scorreva liscio dentro e fuori, stavo per esplodere, non potevo più aspettare, supplicandoli di sborrarmi in faccia mugugnavo di piacere, fu il barbuto il primo a skizzarmi tutto sulla lingua, ma poi subito dopo il cicciotto con un grugnito trattenuto in gola, mi inondò del suo nettare caldo senza fermarsi, lo smilzo ritardò fino che anche io skizzai sui suoi piedi, fu quello il momento che mi sentii arrivare in bocca tutta la sua sborra con skizzi lunghi e ripetuti.
Appagati e soddisfatti ci tuffammo in mare, li vidi nuotare allontanandosi, stetti ancora un po' li a rilassarmi fumando, poi col buio risalii per il sentiero e in sella alla mia bici tornai a casa ansioso di ritornare li anche il giorno dopo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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