Gay & Bisex
Il ricordo da una telefonata
di matupas
05.06.2024 |
88 |
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"" Hey ciao come stai? Quanto tempo è passato, cosa mi racconti?"..."
Mentre sono seduto in casa davanti alla tv, ecco che mi squilla il cellulare, prendo il telefono e vedo che è Salvo. Avevo ancora il suo numero in rubrica, non lo sentivo da molti anni e per me è una vera sorpresa. Ho pensato subito al peggio, forse gli è successo qualcosa, col cuore in gola rispondo. " Hey ciao come stai? Quanto tempo è passato, cosa mi racconti?". Per fortuna, non è nulla grave, è solo curioso di sapere come me la passo, sono molti anni che viviamo lontani in città diverse, e non c'è stata mai occasione di rivederci.Salvo, lo avevo conosciuto quando vivevo sull'adriatico, c'eravamo incontrati una notte mentre entrambi eravamo a caccia di cazzi lungo il litorale in una zona boschiva frequentata da maschietti delle zone limitrofe. Era un bel posto molto frequentato, ai margini di una statale molto trafficata di giorno, ma tranquilla (per cosi dire) di notte. C'era posto per parcheggiare le auto per poi infilarsi nel boschetto, dove vari sentieri portavano in spiaggia.
Io ci arrivavo in autobus, ed anche Salvo faceva lo stesso, cosa che scoprii quella notte che ci incontrammo. C'eravamo diverti molto a succhiare cazzi e farci fottere il culo, dai vari avventori di quella notte. C'eravamo messi a distanza di una decina di metri uno dall'altro, ciò ci dava modo di non disturbarci a vicenda, ma anche di vedere tutto quello che facevamo, eccitandoci e gustandoci ogni cazzo che riuscivamo a soddisfare, tenendo il conto l'uno con l'altro di quanti erano.
Passammo tutta la notte nel boschetto, fino a che non giunse il momento di rientrare. Purtroppo l'ultimo autobus era passato, e non ci restò altro da fare che incamminarci lungo la statale nella speranza di prendere un passaggio facendo autostop.
Vivevamo in due zone diverse della città, così ci separammo in modo da trovare ognuno il passaggio più consono alla propria zona. Fu lui il fortunato a trovare uno strappo per primo, e mentre si allontanava in macchina mi urlò " Troiaaaaaaaa", ricambiai urlandogli " Puttanona".
Mentre urlavo, non mi ero reso conto che dietro di me si era fermata un'auto, nel girarmi i fari mi accecarono. Ero li in bella mostra sul lato della strada e mi resi conto che la mia tutina attillata sembrava fluorescente. Mettendomi la mano sugli occhi mi avvicinai di lato per capire chi fosse all'interno, i fari si spensero permettendomi di accostarmi più facilmente sul fianco dell'auto. Mi avvicinai, al finestrino del lato guida, un braccio sbucò fuori con la mano che dondolava nel gesto di saluto, poi una voce molto gutturale disse" Ciao hai bisogno di un passaggio? " Mi avvicinai per vedere meglio chi fosse all'interno e vidi che erano due ragazzotti di circa 30 anni.
Avevo già fatto autostop il quella zona, e poi a quei tempi non c'erano i pericoli che ci sono oggi. Ma sono stato sempre sul chi va là, di certo soldi non ne portavo con me, nella mia piccola tracolla avevo solo lubrificante, fazzolettini e la carta di identità per le varie occasioni. I due tipi non sembravano loschi, ma se lo fossero stati mi avrebbero eccitato ancora di più. " Da che parte andate? ", dissi accentuando la frase con una leggera femminilità. " Tu dove devi andare ?". Ti portiamo dove vuoi se ci fai prima divertire un poco", disse il ragazzo lato passeggero , e capii subito che era il più scaltro dei due. " Volete che vi faccio un balletto, o che vi canto una canzone", risposi con un poco di malizia. " Dai hai capito cosa vogliamo, non fare la furbetta, scendiamo e andiamo li fra gli alberi, cosi non ci disturba nessuno."
Dopo un pò di tira e molla, li convinsi a parcheggiare l'auto in un anfratto adiacente il boschetto, li avremmo potuto usare anche l'auto come riparo da occhi indiscreti, e il bagliore delle auto di passaggio ci avrebbe dato anche la luce giusta per vederci bene mentre facevamo i porcellini. Si convinsero facilmente, anche eccitati dal poter usare anche l'interno dell'auto, cosa peraltro a cui avevo già pensato io.
Si accostarono nel punto da me indicato e scesero dall'auto, nel vederli in piedi restai estasiato da quanto fossero ben fatti, quello scaltro coi capelli ricci era di sicuro magrebino, bello con un fisico asciutto e muscolosetto, l'altro invece bassino, ma dal fisico di un calciatore, bambe belle grosse e culo tondo e sodo.
Poggiarono la schiena alla fiancata dell'auto e senza dir parola si abbassarono i pantaloni alle caviglie restando in mutande, il bianco di esse metteva in risalto il gonfiore dei loro arnesi, mi avvicinai carezzandoli entrambi con delicatezza. I due nerbi diventarono subito duri mentre le mie mani li avvolgevano in strette delicate. Poi le feci scivolare all'interno degli elastici, afferrandoli e segandoli, con le dita riuscivo a percepire le due cappelle già umide di precum, lo scaltro impaziente fece scivolare giù lo slip fino alle caviglie, ponendomi una mano sul capo mi indicò la via che dovevo seguire.
Non opposi resistenza, mi inginocchiai e iniziai a leccargli le palle, lui mi sbatteva il cazzo in faccia spingendolo verso le mie labbra, lo ingurgitai tutto in un solo colpo, bello lungo, dritto e circonciso. Con l'altra mano segavo l'altro che impaziente mi si era messo di lato puntandomi il cazzo scappellato sulla guancia gonfia del cazzo magrebino. Iniziai a succhiare anche lui, mi alternavo e loro collaboravano attivamente, di certo non era la loro prima volta insieme, erano affiatati e non si intralciavano, li sukkiavo alla grande ascoltando i loro mugolii di piacere.
La mano del calciatore iniziò a palparmi il culo infilandosi ogni tanto nella tuta, con le dita mi solleticava il buchetto inumidendolo di saliva. Io ero già pronto a riceverli, mi avevano già scopato in due prima nel boschetto, ero anche abbastanza lubrificato e largo che le sue dita entravano con estrema facilità.
Mentre continuavo a succhiare il magrebino, mi posi a 90° verso il calciatore, con estrema accuratezza mi abbassò la tuta fino alle caviglie, allargò le mie chiappe ed iniziò a leccarmi il culo ficcandomi la lingua dentro mi faceva gemere dal piacere. " "Senti come gli piace a sta puttanella la tua lingua nel culo, figurati se le rompi il culo come se lo gode," disse lo scaltro. Poi allungando le sue mani, afferrò le mie chiappe e le allargò a facilitare la leccata del suo amico lo incitava a scoparmi, ma al calciatore pareva non interessasse, era intento a leccarmi il culo mentre si segava e mugugnava beandosi della leccata. La cosa mi faceva impazzire, era abile di lingua, entrava ed usciva dal mio buco come se lo stesse scopando.
Il magrebino d'un tratto si tolse dalla mia bocca, e spostandosi aprì la portiera posteriore dell'auto. Disse all'amico di smettere di leccarmi perchè adesso voleva scoparmi lui sul serio. mi fece inginocchiare sul sedile posteriore sporgendomi col culo fuori, mi tolse completamente la tuta e le scarpe e si piazzò dietro di me. Il calciatore capii che doveva andare a sedersi in auto dove avrei potuto dedicarli a lui con la mia bocca, in un attimo era pronto ed afferrandomi la testa se la porto sul cazzo che svettò dritto nella mia bocca.
Uno sputo fu il preludio alla ficcata di due dita dentro di me, ruotarono ficcandosi dentro con destrezza al fine di dare accesso all'enorme cappella. Non entrò subito, ma giocò dentro e fuori dal buco con la punta del cazzo, mi faceva mugugnare di piacere mentre avevo il cazzone duro in bocca del calciatore.
" lo so, lo so che lo vuoi tutto dentro, sei un bella troietta in calore, ma devi aspettare .....quando vorrò lo sentirai tutto fino in gola." Quelle parole aprirono in me un senso di attesa e frenesia di sentirmelo dentro, spingevo indietro il culo facendomi entrare ed uscire la cappellona, ero in estasi da quanto godevo, il calciatore inarcava il bacino ficcandomi il suo cazzone in gola ad ogni mio andare avanti e indietro. Nel silenzio della notte si sentivano solo i nostri mugolii di piacere, il magrebino che continuava a dire " si cosi, cosi , muovi il culo, scopati il mio cazzone dentro e fuori, sei una troietta sei bravissima non ti fermare," il calciatore mugugnava accennando qualche parola sconnessa, " sei una porcona, mmmm prendilo tutto in gola..m si cosi , cosi, che golosa che sei ......Non volevo fermarmi, stavo godendo come una cagna in calore, dal mio cazzo iniziavano e uscire gocce di precum, sarei venuto senza toccarmi da lì a poco.....aspettavo il momento fatidico ...poi giunse.
L'asta penetrò in me lentamente .....la sentii scivolare dentro a poco a poco fino a raggiungere il suo limite, si fermò ed un fiotto caldo skizzo dentro di me, le mani del magrebino afferrarono i miei fianchi con forza tenendomi fermo e spingendo più in fondo che poteva. Spinsi fuori l'ano facendo uscire il suo seme che gocciolò sul sedile. In quel momento il calciatore si sentì inondare dagli skizzi del mio latte sulle cosce e con un grido soffocato mi inondò la gola del suo seme, lunghi e continui skizzi caldi continuavano a riempirmi. Continuai a sukkiarlo fino all'ultima goccia, poi la lasciai colare lungo tutta la asta ancora rigida e gonfia.
Crollai su di lui dopo che il magrebino mollò la presa, restammo così per un poco, riprendemmo fiato ricomponendoci....fumammo una sigaretta senza dire una parola....ripartimmo che era quasi l'alba, mi portarono fino a casa .....le loro ultime parole furono ...ciao bella torneremo a cercari qualche volta .........
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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