Gay & Bisex
Il bulletto del mio quartiere 1
di matupas
02.12.2021 |
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"Pensai che fosse sceso e quindi la mia fantasia fini di colpo..."
Storia vera di adolescenza.....Avevo 16 anni, e non ero per nulla vergine, avevo già avuto contatti con altri ragazzi già da 1 anno, ma quasi tutti al di fuori del mio quartiere eccetto un paio con cui ho sperimentato i primi approcci per capire se la mia bocca ed il mio culetto fossero in grado di soddisfare le voglie di qualcuno più grande di me. Infatti i primi 2 del mio quartiere erano entrambi sopra i 20 anni, e devo dire che fui molto bravo con loro tanto da essere apprezzato anche altre volte ,sempre dopo essermi fatto desiderare per un po. Ma torniamo indietro, dicevo che avevo 16 anni e come tanti ragazzi di allora avevo i capelli lunghi fino alle spalle, vestivo sempre con jeans attillati e che finivano a campana. ogni tanto però mettevo anche pantaloni super attillati, con canotte o magliettine molto stravaganti, tanto che alcuni amici ignari delle mie preferenze, mi dicevano che ero troppo appariscente e a volte li mettevo in difficoltà con altri gruppi di ragazzi della zona che chiedevano loro se ero gay o no. A me interessava poco a dire il vero mi sembrava di vestire come tanti , ma mi fecero notare che proprio un ragazzo che stava spesso al bar vicino la fermata dell'autobus, più di una volta aveva detto loro che se la facevano coi froci. Nel quartiere ci conoscevamo quasi tutti quelli della mia età, quindi non riuscivo a capire chi fosse il bulletto che faceva arrabbiare i miei amici. Decisi allora di fare un giro con loro per farmelo indicare se lo avessero visto al bar. Eravamo quasi arrivati al bar, che uno del gruppo mi fa cenno con la testa indicandomi il TIPO. Non ne fui sorpreso, infatti ogni volta che andavo a prendere l'autobus, e costretto a passare davanti al bar, avevo notato il bulletto, anche a volte guardandolo forse qualche secondo in più del necessario visto che mi attizzava. Di solito era sempre appoggiato ad un pilastro, con un piede che gli faceva da appoggio, la sigaretta in bocca e una delle mani sempre sul suo pacco, con quella mano lo stringeva, lo spostava, se lo palpava sempre quasi a masturbarsi, ed infatti molte volte mi accorsi che era quasi duro....come facevo a non guardare? In quei momenti avrei voluto essere la sua mano per sentire quanto grosso e duro fosse, e per aiutarlo in una dolce masturbazione. ho poi ricordato che quando passavo davanti al bar ..a volte sentendo delle risatine alle mie spalle mi voltavo ed era lui sempre li, un paio di volte mi sono anche accorto che rideva e mi fissava il culo, per poi far finta di nulla voltandosi dall'altra parte. Bulletto ed anche vigliacco pensai .I miei amici li rassicurai dicendo che sapevo già chi era, e che dovevano stare tranquilli perchè il TIPO era solo invidioso del nostro gruppo, e che forse gli sarebbe piaciuto stare con noi. Loro mi fecero notare che sembrava impossibile quello che dicevo, lui era molto più grande di noi ...aveva circa 24 anni ...dall'aspetto a me sembrava un 18enne, cmq non ne discutemmo più e fini lì, Un pomeriggio che tornavo in autobus da scuola, mi accorsi che c'era anche lui, l'autobus era strapieno e fra noi c'erano 4 persone che ci separavano , ero accerchiato avrei voluto avvicinarmi e con la scusa della folla riuscire a sfiorare almeno la sua gamba, ma era impossibile, quindi senza mai guardare nella sua direzione me ne stavo li fermo. Il tratto da fare era ancora lungo, la gente scendeva ma ne saliva altrettanta, con la coda dell'occhio cercavo di vedere se era ancora li, ma mi accorsi che non c'era. Pensai che fosse sceso e quindi la mia fantasia fini di colpo. Dopo un paio ancora di fermate, fra gli spintoni della gente che cercava di farsi spazio, sentii qualcosa che mi toccava il culo, non era una cosa fissa sul mio culo ma mi dava colpetti ritmici, come se qualcuno dietro simulasse una penetrazione. Sentivo solo i colpetti sulle natiche, ma nulla dietro la schiena o le gambe, quindi chi mi stava dietro aveva lo spazio per fare questo senza toccarmi del tutto. Cercavo di spostarmi in avanti ,ma una signora piena di borse della spesa non me ne dava la possibilità. Quindi restai fermo li in quel posto sperando che qualcuno intorno si spostasse. La sensazione di quello che accadeva, mi mise anche una certa libidine addosso, la cosa mi intrigavo anche, ma non sapendo chi stava dietro di me non riuscivo ad ottimizzare questa mia goduria momentanea. Improvvisamente sento un sussurro al mio orecchio destro.....mi dice ....ti piace vero? Lo sapevo che sei uno di quelli. In quel momento ho raccolto tutta la mia zoccolaggine, e senza dire una parola ho inarcato la schiena ed ho appoggiato con forza il mio culo sul quel pacco dietro di me. .......segue
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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