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Quella notte in treno


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
05.07.2024    |    261    |    5 9.4
"Entrai per prendere l'accendino, e me lo ritrovai dietro di me che aveva già chiuso la porta e le tende..."
Da ragazzo viaggiavo spesso in treno, per i tratti lunghi preferivo gli orari notturni perché di notte era più facile fare incontri eccitanti. Quella volta il treno partì alle 22.30 e sarei arrivato a destinazione poco dopo le 6.00.
Di solito ispezionavo i vari vagoni cercandone uno con uno scomparto vuoto, a quei tempi c'era la possibilità di chiudersi dentro con una porta scorrevole, tirate le tende si allungavano i sedili ed il gioco era fatto.
Fui fortunato, una carrozza era semivuota, anche gli scomparti non erano tutti occupati, scelsi quello in mezzo perchè confinava su un lato con uno vuoto e con l'altro occupato da due ragazzotti niente male. Li avevo già notati prima sulla banchina e mi era parso che anche loro avessero notato me.
All'epoca avevo 21 anni circa, era estate ed io preferivo sempre indossare pantaloncini con lo spacco laterale come si usavano a quei tempi, una canotta bianca aderente ed i capelli lunghi legati a coda con un'elastico.
Di certo non passavo inosservato, ma non eccedevo mai nel mostrarmi, solo nel caso che volessi attirare ancor più l'attenzione. In quel caso, sulla banchina avevo adottato la tattica di non curanza verso i due ragazzotti, ma ero certo che mi avessero notato.
Sul treno passai davanti al loro scomparto senza degnarli di uno sguardo, ma con la coda dell'occhio vidi che mi avevano visto, li sentii commentare " E' la fighetta succhiacazzi " e poi una risatina sommessa, quasi timorosi che avessi potuto sentirli.
Entrai nel mio scomparto, posai il borsone in alto e mi accorsi di essere osservato. Alle mie spalle uno dei due era in corridoio poggiato con la spalla alla porta del mio scomparto, fra le labbra una sigaretta spenta e con le mani gesticolava chiedendomi se avessi da accendere.
Lo guardai con aria un pò infastidita, cercai l'accendino nel marsupio e glielo porsi senza profferir parola. " Grazie, siamo in due e nessuno di noi ha da accendere, meno male che ci sei tu" disse accennando un sorrisetto.
"Ah, bhe! E come fate tutta la notte senza un accendino?" Risposi un pò impettito, "verrete mica da me ogni volta?" Il suo amico intanto gli si era affiancato e con aria insolente sbuffò dicendo, " sarai mica l'unico che fuma sul treno, e poi che fai? Ti metti a dormire? Se sei sveglio che ti costa farci accendere?"
Presi la palla al balzo, e guardandoli da capo a piedi risposi, " e io? Che ci guadagno a darvi fuoco ogni volta?" Si guardarono sbalorditi da quella mia domanda, vidi i loro volti arrossire immaginando cosa avessi voluto intendere, iniziarono a balbettare senza riuscire a dar risposte, ma le mie mani si erano già posate a coppa sui loro pacchi scuotendoli per capirne l'abbondanza.
Sconvolti dalla mia audacia, si rifugiarono nel loro scomparto, li sentivo farfugliare e borbottare per poi cadere in un silenzio tombale. Il treno era partito già da un pò, era anche passato il controllore e mi accingevo a stendermi per dormire. Chiusa la porta e le tende avevo spento la luce, neanche cinque minuti dopo sento bussare sui vetri della porta, " scusa, dormi? Mi faresti accendere?
Mi ero steso sui sedili con la testa alla porta, allungai il braccio e aprii la porta il giusto per vedere chi fosse dei due. Era il più caruccio, lo vidi in piedi sull'uscio, spostando la tenda di quel poco, notai subito il suo pacco gonfio, mi misi seduto, con una mano gli allungai l'accendino acceso e con l'altra gli palpai il cazzo già duro nei jeans stretti.
Non ci fu reazione, rimase li fermo a fumare mentre gli facevo scorrere giù la zip, poi lo afferrai per la cintura e lo tirai dentro chiudendo la porta alle sue spalle. Fumava nervosamente, non diceva nulla, gli abbassai i jeans alle ginocchia ed iniziai a leccargli il cazzo dentro le mutande bianche, era duro come il marmo, lo leccai fino a bagnare del tutto le mutande.
Lentamente feci scorrere giù le mutande, il cazzo gli uscì di botto come una molla, bello grosso e duro mi colpì sul viso, iniziai a leccargli la cappellona gonfia e liscia, era circonciso e mi fu facile giocarci un pò prima di ficcarmela in bocca. Mugugnava di piacere, mi afferrò la testa con una mano e mi spinse ad ingoiarglielo tutto in gola.
Davvero un bel cazzo, i suoi 19 cm erano davvero giusti da ingoiare, gli stringevo le palle e andavo su e giù godendomelo tutto, ad ogni affondo la peluria mi solleticava il naso, mi fermavo e lui mi tratteneva facendomi fare conati di vomito. Mi piaceva e sarei andato avanti per ore, ma dopo l'ultimo affondo si ritrasse schizzandomi il suo nettare sulla lingua e sul viso. Non ne avevo abbastanza, lo riafferrai ficcandomelo di nuovo tutto in gola, sobbalzava cercando di ritrarsi dalla mia presa vorace, poi sommessamente disse" cazzo che sborrata, sei bravissimo, la notte è lunga e dovrò fumare ancora, ci vediamo più tardi".
Certo era stata una bella succhiata, ma non ero soddisfatto, mi ristesi nella speranza di rivederlo presto. Mi ero appena appisolato, dei rumori in corridoio mi svegliarono da un sonno che mi era parso eterno. Il treno era fermo, aprii leggermente la tenda e vidi persone che andavano su e giù, pensai che fosse salita altra gente ed un pò mi seccava perché qualcuno avrebbe potuto entrare nel mio scomparto.
Mi alzai ed uscii fuori, anche i due ragazzi erano in corridoio, ci guardammo con aria interrogativa per capire cosa stava accadendo. Niente, quelli che erano su erano scesi ma nessuno era salito, ci rendemmo conto che eravamo gli unici su quella carrozza, eravamo contenti, e i due mi guardarono con fare ammiccante. Ero sicuro che anche l'altro voleva fumare, neanche a dirlo di li a poco mi si avvicinò con la sigaretta in bocca. Entrai per prendere l'accendino, e me lo ritrovai dietro di me che aveva già chiuso la porta e le tende.
" E il tuo amico non fuma con te?" Dissi sornione, " no lui ha già fumato prima, ora tocca a me", rispose spingendomi a sedere, " fammi sentire se sei davvero così bravo come dice il mio amico". Tirò giù i pantaloni fino alle caviglie e sbattendosi il cazzo nelle mutante mi palesò tutta la sua voglia di essere pompato.
Non stetti li a guardare, gli abbassai le mutande e rimasi sbigottito dal suo enorme cazzo, se lo scappellò e tirandomi a se con una mano, me lo sbatté in faccia con vigore. " "Succhia, succhia troietta", lo avevo capito da prima che lui era più bulletto, " leccami le palle, piglialo tutto in gola", ripeteva di continuo come un'ossessione. Più lo succhiavo e più si agitava, non riuscivo a farlo stare fermo e tranquillo per gustarmelo anche io.
Mi alzai di botto, lo afferrai per la spalle e lo spinsi a sedersi sul sedile dietro di lui, mi inginocchiai e cominciai a pomparlo come piaceva a me. Gli afferrai le mani stringendole ferme sul sedile, affondai la mia gola su quel palo dritto e duro senza mollarlo mai. " Cazzo che troia che sei, come lo ingoi bene tutto, mi fai impazzire",
Wuauuu che cazzone, me lo godevo davvero bene, ma iniziai ad avere la voglia di ficcarmelo tutto in culo, gli mollai le mani giusto il tempo di togliermi pantaloncini e mutande. Nel farlo percepii il suo sguardo interrogativo, non aveva ancora realizzato la mia voglia, afferrò la mia testa e se la spinse sul cazzo incitandomi a succhiarlo ancora.
Riempivo sempre di più il suo arnese di saliva, mi pregustavo quel palo dritto tutto in culo, con la mano facevo scivolare bene tutta la saliva per tutta l'asta. Ogni tanto ne spalmavo sul mio buco del culo ficcandomi anche due dita dentro a prepararmi per l'evento. Lui aveva notato i miei movimenti, " che vuoi fare troia? Dimmelo, lo vuoi in culo? Ti sfondo tutta se riesci a prenderlo".
Lo lasciavo parlare mentre mi preparavo per bene, ero quasi pronto ma volevo aspettare ancora, quel cazzone in gola mi piaceva e volevo godermelo al massimo. Avvertii dei rumori in corridoio, spostai lentamente la tenda e vidi l'altro ragazzo che cercava di sbirciare attraverso le tende.
Era arrivato il momento giusto, mi alzai dando le spalle al cazzone, allargai le gambe e cominciai a sedermi sopra. Lentamente sentii la sua cappellona varcare il il mio antro, scesi di più fino a prenderlo per metà, mi rialzai per poter dare l'affondo, ancora un pò di saliva sul cazzo e fu tutto dentro.
" Cazzo che bello, sei proprio una troia sfondata, dai, dai, fottiti sto cazzone, ti piace vero troia?" Non riusciva a stare zitto, intanto il suo amico fuori sentiva tutto, spostando la tenda lo vedevo palparsi il cazzo. Aprii per metà la tenda mostrandogli quello che succedeva, lo vidi agitarsi mentre il suo amico mi scopava e lo irrideva attraverso i vetri.
A quel punto aprii la porta tirando dentro anche lui, aveva già il cazzo fuori dai pantaloni che si menava, glielo presi in bocca mentre spegnevo col culo il candelotto del suo amico.
" Voglio il culo anche io" disse eccitato, non glielo feci ripetere due volte, mi misi in ginocchio sul sedile e lo incitai, " dai, dai, fottimi, fottimi," fu dentro di me senza preamboli, fotteva dentro e fuori come uno stallone, il suo amico si mise in piedi sul sedile ficcandomi il cazzone tutto in gola.
Che goduria.....non riuscivo a fermarli, la libidine li aveva presi entrambi ed io godevo da vera troia. Facevano a turno, si scambiavano i ruoli e mi facevano impazzire .....poi il bullo decise che era ora di sborrarmi in gola, mi afferro la testa e la trattenne ficcandomi il cazzone fino in gola......" SSSSIIIIIII troia ingoia tutto, ssiiiii ", una quantità enorme di latte caldo mi riempi la bocca, riuscii a ingoiarla quasi tutta mentre una parte mi colava dalle labbra.
In quel momento un affondo dietro di me sfociò in da un grugnito di piacere, feci appena in tempo ad esplodere anche io trattenendo il cazzo dentro di me con i muscoli dell'ano.
Schizzai tutto sul sedile trattenendo a stento un grido di piacere. Rimasi in ginocchio sul sedile, ascoltando i commenti goduriosi dei due. Si ricomposero, uscendo dallo scomparto mi diedero due pacche sul culo....." Hey attento arriva il controllore .........
Mi alzai di botto infilandomi i pantaloncini, mi sedetti senza accorgermi che lo facevo su tutta la sborra che avevo schizzato.....
BIGLIETTI PREGO..........


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