Gay & Bisex

MUNCHEN


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
14.05.2022    |    8.914    |    13 9.7
"Iniziò a capire e cosi anche per lui divenne più divertente e godurioso, cominciò a scoparmi nel modo giusto, imparò presto che il suo cazzone entrava ed..."
Finalmente dopo aver lavorato ininterrottamente è arrivato il momento di andare in ferie, avevo accumulato più di 20 giorni in permessi e più di 2 settimane di ferie estive cosi cominciai a programmare un viaggetto col mio Motorhome .
Devo dire che in estate preferisco andare in posti dove il caldo è sopportabile, tanto al mare ci andavo sempre nei fine settimana e farmi una vacanza al mare mi sembrava sprecata.
Decisi di tornare in Germania a Monaco di Baviera, c’ero stato anni prima facendo autostop , quell’avventura mi piacque molto ed il camping in cui ero stato era bello grande, nella zona dello Zoo.
Partii di mattino presto ed a metà giornata avevo già passato la frontiera con l’Austria, mi dirigevo verso Monaco. Il viaggio era ancora lungo ma mi restavano ancora 300 kilometri circa, cosi decisi di fare una pausa in una area di sosta .
In Germania a quei tempi sull’autostrada c’erano delle aree di sosta molto belle ed organizzate con i bagni sempre puliti e zone con tavoli e panche per le famiglie che potevano pranzare comodi , in più erano sempre vicine a zone boschive con sentieri per fare passeggiate e sgranchirsi le gambe.
Fermai il camper poco lontano dai bagni, avevo la visuale giusta per controllare chi entrava ed usciva, inoltre mi ero parcheggiato anche vicino l'inizio di un sentiero che portava in una vegetazione fitta di alberi e sottobosco. Cucinai qualcosa velocemente , mangiai e scesi per fare due passi nel bosco,
Si avvicinava il tramonto e già nella vegetazione la luce filtrava poco, non volevo addentrarmi troppo cosi mi fermai in un piccolo prato che si apriva fra gli alberi dove la luce era ancora buona.
Mi ero disteso sul prato e fumavo guardando il cielo ancora non coperto dall’imbrunire, indossavo solo pantaloncini e canotta e l’erba umida mi rinfrescava dal caldo della giornata. Stavo per rialzarmi quando intravidi sul sentiero un tipo vestito con pantaloni di cuoio che si fermavano alle ginocchia ed al posto della solita patta con zippo o bottoni aveva un quadrato di cuoio dello stesso cuoio del pantalone che si chiudeva all’insù come i pantaloni dei marinai, a sorreggerli 2 bretelle indossava anche una camicia a quadri ed un cappello con una piuma.
Di certo era del posto , avevo già visto uomini sia in Austria che in Germania vestire cosi. Camminava guardando in alto fra gli alberi e quando mi alzai in piedi per andar via attirai la sua attenzione, mi guardò come meravigliato di vedermi li.
Mi avviai verso il sentiero per tornare al camper, lui si fermò un attimo e poi tornando indietro mi si avvicinò. Disse qualcosa in tedesco ma gli feci cenno con la testa che non capivo. Lo guardai meglio e mi resi conto che sotto quel cappello che gli nascondeva per metà il viso c’era un bel ragazzo dagli occhi azzurri e con capelli biondi, questi gli sbucavano da sotto il cappello formando dei riccioli simpatici.
Aveva circa 30 anni ed era davvero bello, la mia libidine cominciò a farsi strada tanto da farmi balbettare quando gli rispondevo in inglese , lui lo parlava perfettamente mentre io lo masticavo a livello scolastico. Mi disse che era li con amici e che loro stavano mangiando in prossimità dell’inizio del sentiero e che lui era li per pisciare.
Gli dissi che poteva farla tranquillamente, li c’erano tanti alberi dove appartarsi a farla, mi guardò sorridendo e pensai subito che qualcosa di me doveva aver attirato la sua attenzione, tanto da farlo tornare indietro invece di continuare avanti per pisciare.
Fece 2 passi e si avvicinò all’albero giusto a 2 metri da noi, sbottonò il quadrato che aveva davanti tirando fuori l’uccello e si mise a pisciare come una pompa dei pompieri. Innaffiò l’albero fino a che girandosi verso di me se lo scrollò guardandomi e sorridendo.
Aveva un proboscide notevole , i miei occhi non smettevano di fissarla , mi si avvicinò e sbattendola su e giù disse “ do you like it?” Afferrandolo con la mano e accennando una leggera sega gli risposi, “ Yes i do, it is so big , can i kiss it?”
Non si fece pregare e poggiandomi una mano sulla spalla mi spinse giù a prenderglielo in bocca, aveva appena pisciato e non volevo ficcarmelo in bocca cosi , lo segai per farlo diventare duro al punto giusto, poi gli sputai sulla cappella un paio di volte e la maneggiai finché l’odore ed il sapore di urina fosse sparito, leccai la sua cappellona enorme ed inghiottendola feci poi scivolare il suo cazzo fino in gola.
Lo succhiavo e me lo godevo mentre lui ansimava di goduria all'improvviso una voce dal fondo del sentiero iniziò a chiamarlo, “ Gunter, Gunter”, cazzo i suoi amici lo cercavano, cosi frettolosamente ci ricomponemmo per nasconderci dietro una siepe di arbusti poco distante.
I suoi amici arrivarono fino a pochi passi da noi ma non vedendo nessuno tornarono sui loro passi. Nascosti dietro la siepe restai in ginocchio sull’erba mentre lui alzatosi tirò fuori di nuovo il cazzo e me lo ficcò in bocca cominciando fottermela con veemenza .
Ci volle poco che stringendo i denti con un grugnito esplose tutto il suo seme, lo mandai giù senza lasciare che tirasse il cazzo fuori dalla mia bocca, uscì dalla siepe abbottonandosi i pantaloni e corse velocemente dai suoi amici.
Lo seguii dopo 5 minuti e lo vidi seduto a bere con loro, uno dei ragazzi si girò verso di me incuriosito dal vedermi venir fuori di li dopo il suo amico , ma poi continuò a bere senza dare più peso a me.
Tornai al camper ma ormai era già buio e non volevo rimettermi a guidare, cosi bevvi una birra e fumai ascoltando musica alla radio.
Non avevo sonno e quel pompino mi aveva fatto venire ancora più voglia, scesi dal camper per fare due passi , c’erano poche auto parcheggiate, ed il piccolo INBISS ( chiosco per hot dog e bevande) stava chiudendo, mi avvicinai per vedere se c’era qualcosa di dolce da mangiare, il tipo che gestiva il chiosco mi guardò interrogandomi se volevo qualcosa, mi voltai e tornai indietro.
In quel momento due fari enormi riempirono di luce il piazzale, era un camion che entrava per parcheggiare, non riuscii a vedere chi guidasse , ma quando fu fermo sul lato opposto al mio camper intravidi due persone in cabina.
Salii sul camper e sedutomi alla guida scrutavo i due per capire che tipi fossero, uno di loro scese e con andatura veloce si avviò verso i bagni, lo seguii con lo sguardo , era sui 40 anni capelli biondi lunghi fino alle spalle, indossava una canotta che da quel punto in cui stavo lasciava intravedere delle braccia grosse e muscolose.
Mi diedi subito una messa a punto, cambiai i pantaloncini rossi con un paio bianchi che mettevano in risalto il mio culo nel buio della notte, legai i capelli a coda e corsi nei bagni. Lui era già al lavandino che si lavava le mani ed inumidiva i capelli portandoseli indietro. dallo specchio notò la mia entrata da troietta mentre andavo agli orinatoi posizionati alle sue spalle.
Tirai giù i pantaloncini a metà delle chiappe in modo da far intravedere il mio tanga rosa , non sapevo quale fosse la sua reazione guardandomi attraverso lo specchio, per cui dovetti ricompormi quasi subito e girarmi per vedere la sua espressione di disappunto o di approvazione.
Attraverso lo specchio il suo sguardo fu furtivo, poi asciugandosi con la carta si votò verso di me scuotendo la testa su e giù da farmi capire che aveva intuito tutto.
Usci e si diresse al camion dove il suo collega intanto era sceso e fumava, vidi che era più giovane, poteva avere massimo 20 anni, ne fui meravigliato perché camionisti cosi giovani non ne avevo mai visti.
Salii sul camper e mi misi seduto al tavolo dalla parte da cui attraverso l'oblò potevo vedere la loro cabina, erano intenti a mangiare e bere ma di tanto in tanto il tipo dai capelli lunghi girandosi guardava verso di me.
Ormai era chiaro che avesse capito ed aveva voglia di farselo succhiare, i suoi sguardi diventavano sempre più insistenti ma probabilmente non voleva che il ragazzo capisse aspettai finché vidi che si preparavano per andare in cuccetta. Non sapevo che potessero avere 2 cuccette i camion , ma quello era davvero grande e contrariamente a quelli che vedevo di solito, aveva la cabina col muso allungato anziché quadrato o tondo.
Spensero la luce, pensai che ormai non sarebbe successo più nulla, cosi scesi dal camper e poggiatomi davanti accesi una sigaretta. Stavo per rientrare quando sentii la portiera del camion aprirsi, lo vidi scendere in mutande, un paio di boxer a fiori che sembrava la primavera.
Chiuse la portiera delicatamente, il ragazzo evidentemente dormiva poi lo vidi avvicinarsi al mio camper , mi spostai da li ed andai verso il sentiero ma con la coda dell’occhio riuscivo a capire se mi seguiva. Mi addentrai per circa 50 metri e mi fermai poggiato ad un albero aspettando che arrivasse.
Mi vide li fermo e subito senza perdere tempo mi si avvicinò già col cazzo fuori dalle mutande, lo aveva duro e dritto in una mano e camminando se lo segava, mi abbassai prima che mi raggiungesse e cosi lo ebbi subito davanti alla bocca per iniziare a leccargli la cappella girandoci intorno con la lingua.
Non diceva nulla, solo il suo respiro mi dava la possibilità di capire quanto godesse a quel mio lavoro di lingua, raccolsi le sue palle pelose nella mia mano e voracemente ingoiai il suo cazzo fino in gola, inarcava la schiena ogni volte che lo prendevo giù fino in gola. Lo bagnai tutto di saliva e lo preparai per poi farmelo affondare tutto nel mio antro ingordo che già da un po’ palpitava per sentirselo dentro.
Con destrezza ormai acquisita nel tempo , tolsi i pantaloncini che erano già alle mie caviglie, mi diedi una passata di saliva sul buco del culo e mettendomi a pecorina sull’erba fredda del prato lo invitai a fottermi come una cagna.
La sua cappella si avvicinò al mio sfintere ancora umida della mia saliva, con piccoli colpi penetrò del tutto, sentii il suo cazzo scivolarmi dentro ed un mugugno di soddisfazione usci dalla sua gola. Le sue mani mi tenevano forte i fianchi mentre il suo cazzo mi trapanava senza sosta, lo sentivo bello duro che scivolava dentro con facilità, ero largo abbastanza da poter a mia volta stringere e rilassare i muscoli dello sfintere per accoglierlo e lasciarlo uscire .
Questo fece si che dopo pochi minuti il suo orgasmo arrivò inondandomi del suo caldo seme, restò dentro di me finché dopo l’ultimo colpo di reni mi crollò sulla schiena esausto ed appagato di quella bellissima goduta .
Si rialzò, e mentre stavo per seguire i suoi passi si voltò e facendomi un cenno con la mano mi disse di aspettare. Pensai che non volesse farsi vedere con me ,e restai li a fumare godendomi i postumi di una bella scopata inattesa. Stavo per poi tornare al camper quando a metà del sentiero vidi una figura che avanzava verso di me, riconobbi il ragazzo che anche lui in mutande bianche e ciabatte mi veniva incontro.
Mi fermai aspettando che fosse davanti a me , il suo cazzo nelle mutande era gonfio da non poter restare dentro di esse, mi afferrò per un braccio e mi trascinò di nuovo indietro verso l’albero, tolse via le mutande e tenendosi il cazzo duro in mano mi afferrò la testa portandomela giù in basso a succhiarglielo.
Che cazzone! Riuscivo a tenerlo con il palmo della mano alla base dell’asta e potevo ancora aggiungere l’altra mano ma ne rimaneva ancora fuori la cappella. Aveva una leggera curva verso il basso, e questi sono quei cazzi che stando in ginocchio si riescono a prendere fino in gola facendogli fare un percorso naturale .
Lo inghiottii subito senza preamboli, i conati mi impedivano di trattenerlo a lungo in gola ma a me piaceva e lo ingoiavo sempre di più incurante di potergli vomitare addosso.
Il ragazzo impazziva e cercava di trattenermi la testa tenendola premuta con le mani. Riuscivo a malapena ad allontanarlo solo spingendolo con fermezza, poi lo ingoiavo di nuovo. WUAUUU mi piaceva da morire , più lo succhiavo e più la voglia cresceva , non volevo che finisse subito cosi, ogni tanto lo leccavo riempendogli anche il cazzo di saliva.
Lo volevo tutto nel culo senza dargli la possibilità di negarmelo, mi alzai e girandomi di spalle poggiai le mani all’albero, inarcai la schiena allargando le gambe , ero già largo da prima ed il suo cazzo entrò dentro di me senza che potessi dargli il via.
Mi fotteva velocemente, avvertivo la sua inesperienza e trattenendolo con le mani cercavo di dargli il ritmo giusto, sembrava scopasse come i conigli, a mitraglietta, ma era anche la sua voglia di sborrare che lo faceva scopare in quel modo. Riuscii a fargli capire che doveva rallentare perché anche io volevo godermelo bene . Ricordo che anche un’altra volta mi trovai nella stessa situazione, e quando riuscii a far capire che scopare un culo deve essere fatto con il ritmo e d i tempi giusti, quel qualcuno disse che ero come la Vespucci,( nave scuola della marina militare) .
Iniziò a capire e cosi anche per lui divenne più divertente e godurioso, cominciò a scoparmi nel modo giusto, imparò presto che il suo cazzone entrava ed usciva dal mio culo con estrema goduria di entrami, ormai anche il mio cazzo era duro e voglioso di sborrare, riuscì anche a scoparmi tirandolo fuori del tutto e rificcarlo dentro aiutandosi con la mano per centrarmi ci dava dentro ed iniziò a prenderci gusto a scoparmi cosi, anche io godevo alla grande facendomi fottere da vera troia come piace a me.
Ero davvero eccitato che sborrai sotto i suoi colpi senza aspettare che godessimo insieme, ma non lasciai il suo cazzo, e prendendoglielo in bocca senza dargli tregua feci si che mi sborrasse tutta la sua crema bianca e densa in bocca gustandomela tutta fino all’ultima goccia.
Rimise il cazzo nelle mutande e senza neanche dire ciao se ne tornò al camion, anche io tornai al camper e dopo essermi fatto una doccia, accesi la mia solita sigaretta standomene a letto a ricordare ogni attimo di quelle due scopate .
Il mattino seguente ripartii per Monaco che mi aspettava per qualche nuova avventura .



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