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Gay & Bisex

la mia prima crociera 2


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
15.04.2022    |    570    |    0 9.3
"Con la coda dell’occhio cercavo di capire cosa facessero i cugini, eheheh erano li coi cazzi in mano che si segavano e mi guardavano il culo..."
Avevamo navigato tutta la notte e mezza giornata del giorno seguente quando attraccammo per la nostra prima tappa a Tunisi, era tardo pomeriggio , dopo aver messo a posto la cucina e dopo aver servito una merenda agli ospiti, il comandante ci disse che sarebbero scesi a terra e che non avrebbero cenato a bordo perché invitati da amici del posto e che sarebbero rientrati molto tardi.
Potevamo scendere anche noi , la barca sarebbe stata custodita dai marinai del posto addetti alla sicurezza, potevamo rientrare il giorno successivo per ora di cena .
Wuauu avevamo abbastanza tempo libero, non pensavo fosse possibile, io non avrei saputo dove e cosa fare , pensai di farmi un giro li intorno per poi chiedere informazioni e e visitare la città.
Era molto caldo, indossai solo pantaloncini bianchi un poco stretti , avrebbero messo in risalto il mio culo, una maglietta e sandali, inoltre portai con me anche un asciugamano e qualche cosina per eventuali necessità , il tutto messo nello zainetto.
Ci stavamo salutando , quando il ragazzo di cui finalmente avevo saputo il nome " AMIR ", prendendomi per il braccio mi fece capire che voleva portarmi con lui.
Battendosi la mano sul petto e poi sul mio capii che dovevo andare con lui , continuava a dire CASA-CASA . Realizzai che era di Tunisi e mi stava invitando a casa sua.
OK bene, almeno ho un cicerone che mi farà da guida pensai, Mi prese per la mano e ci avviammo verso il centro della città. Mi teneva sempre per mano, sembrava che per lui fosse un fatto naturale ed era cosi. Infatti potei notare che molti ragazzi fino ai 20 anni circa, camminavano fianco a fianco tenendosi a volte per mano ed altre con un braccio attorno al collo dell’amico.
Wuauuu se in Italia noi ragazzi avessimo passeggiato in quel modo, ci avrebbero riempiti di insulti. Invece li nessuno ci faceva caso, era del tutto naturale quel comportamento fra ragazzi.
Camminando per strade, piazze, e vicoli stretti, non potevo fare a meno di notare quanti bei ragazzi ed anche uomini adulti, vestivano con abiti fatti di cotone che arrivavano fino ai piedi, Amir disse che era il loro modo di vestire, ma sotto i CAFTANI non indossavano nulla se non erano trasparenti, altrimenti solo un paio di pantaloni larghi sempre in cotone.
EH si tanto era vero che potevo vedere cazzoni che ciondolavano a destra e sinistra come nulla fosse, i miei occhi traballavano al passare di tutto quel bel vedere.
Ai lati delle strade, sempre seduti ai bar uomini di ogni stazza e fattura fumavano e bevevano the, quando passavamo potevo sentire i loro sguardi addosso, talvolta mi sembrava che nella frenesia del via vai di gente, di avvertire toccate e sfioramenti al culo ed ogni volta che mi giravo c’era sempre qualcuno che si girava a sua volta e mi fissava.. Insomma, fino a che non arrivammo a casa di Amir mi palparono il culo almeno 20 persone e la cosa mi eccitò molto. Ero apprezzato e questo mi fece capire che avrei avuto molte possibilità di farmi qualche bel Tunisino heheheh.
Arrivammo a casa di Amir, era alla periferia della città recintata da muri alti che racchiudevano un cortile molto grande, la casa su 2 piani ed al centro del cortile un enorme albero che faceva ombra.
Capre, galline, cani e gatti ci accolsero facendo un casino tale che una donna uscì urlando non so cosa e tutto si tranquillizzò. Era la madre di Amir che allungandogli le braccia al collo lo strinse a se.
Amir nella sua lingua mi presentò dicendo che lavoravo con lui e la madre con estrema gentilezza ci accompagnò all’interno preparandoci subito del the, ci sedemmo quando entrarono 2 ragazzi che indossavano i caftani e non potei fare a meno di notare il ciondolio dei loro cazzi. Salutarono Amir, e si sedettero anche loro, parlavano e parlavano, io non capivo un cazzo, poi la madre portò da mangiare e finalmente potevano riempirsi la bocca e stare un poco zitti, io mangiai tutto avidamente dalla fame.
Dopo cena Amir sempre tenendomi per mano, mi portò in una stanza li vicino e prendendomi lo zaino mi face cenno che potevamo farci una doccia. La stanza era grande , tanti tappeti a terra e 3 letti posti a terra disposti a ferro di cavallo.
Wuauuu qui dormono in 3 , ed io? Arrivarono gli altri 2 tenendo insieme un materasso, lo misero a terra a chiudere il tutto come un quadrato.
Ecco avrei dormito li, bhe di compagnia ce n’era , ma chi erano i 2 ? Cercai di farmi spiegare da Amir chi fossero, riuscii a capire che erano cugini e che abitavano tutti insieme anche con la loro famiglia.
I 2 ragazzi iniziarono a togliersi i caftani, anche Amir si spogliava, li guardavo mentre rimanevano nudi tutti e 3 , ok va bene e mi spogliai anche io , Amir tirò fuori 4 asciugamani da un baule e ce li porse.
Tenendomi sempre per mano mi portò in una parte della casa che era aperta sul cortile , la doccia era coperta da stuoie di paglia e neanche tanto grande, ci si stava in 2 ma molto stretti, intanto i cugini ci avevano raggiunto e li nudi con i cazzi moschi fra le gambe e con le braccia conserte mi fissavano.
Entrammo in doccia io ed Amir, senza nessun pudore iniziò a insaponarmi tutto, non capivo, ma ? qui è tutto così normale? Cominciai ad insaponarlo anche io, Amir mi passava la mano fra le chiappe mentre il suo cazzo cominciava e tirarsi su, girandomi lo solleticavo con il culo e dopo poco lo avevo dietro di me puntato sul culo , bello dritto e duro come già lo conoscevo.
Con la coda dell’occhio cercavo di capire cosa facessero i cugini, eheheh erano li coi cazzi in mano che si segavano e mi guardavano il culo. Bhe cosa dovevo fare? Mi abbassai e presi il cazzo di Amir in bocca , iniziai a succhiarlo come sapevo io e lui con le braccia sollevate, si era appeso ad una sbarra trasversale che sorreggeva una tettoia in plastica.
Lo succhiavo e con lo sguardo invitante verso gli altri 2 li provocavo muovendo la lingua sulla cappella di Amir. Non poterono stare li fermi a lungo, si avvicinarono e si misero a chiudere l’entrata della doccia coi cazzi duri davanti a me e con le braccia che avvolgevano uno le spalle dell’altro. Li insaponai e cominciai a segarli mentre succhiavo Amir poi ne presi prima uno in bocca e poi l’altro , alternando i 3 cazzoni nella mia bocca, li succhiavo e me li godevo.
La loro complicità mi eccitava , ridevano e si guardavano uno con l’altro felici di godere della mia bocca insieme, uno dei cugini però sembrava più prepotente, voleva che succhiassi di più il suo.
Lo accontentai e segando gli altri mi dedicai a lui, la mia bocca affondava su quel bel cazzone circonciso,, non ci volle molto, afferrandomi la testa me la trattenne fino a che non mi sborrò tutto in gola. Amir intanto mi era venuto su una spalla, l’altro mi girò la testa e ficcandomelo in bocca mi sborro anche lui.
Finimmo di lavarci , ma le loro mani non stavano mai ferme , mi palpavano il culo di continuo, mi avvolsi nell’ asciugamano e corsi in camera dove sapevo che sarebbero stati più tranquilli per paura che la madre ci sentisse.
Io mi misi su le mutande, avevo degli slip abbastanza attillati , e spostando la parte posteriore fra le chiappe sembravano quasi un tanga. A quel punto cominciai a giocare sculettando e saltando sul materasso messo a terra.
Amir cercava di fermarmi mentre i due cugini si divertivano ridendo simulando una specie di danza del ventre.
Era divertente, ma d’improvviso entrò in stanza un omone sui 50 anni, che alla vista di quello che stava succedendo redarguì i ragazzi per poi lanciarmi un’occhiataccia che rimasi impietrito.
I ragazzi si buttarono sui letti e lo feci anch’io, loro chiacchieravano sottovoce era evidente che temevano quel signore. Chiesi ad Amir chi fosse il tipo e fra mille gesti con le mani riuscii a capire che si trattava del padre dei ragazzi , quindi lo zio di Amir.
Spensero la luce, ma io non avevo sonno e frugando nello zaino, presi le sigarette poi
alzandomi senza far rumore andai dove c’era la doccia per fumare.
Mi accorsi che qualcuno era sotto l’acqua , il rumore lo avvertii ancor prima di arrivare ma nonostante ciò, ero curioso di vedere chi si stava lavando.
Lentamente arrivai a circa un metro di distanza, mi appoggiai all’angolo del muro che limitava l’uscita e sporgendo la testa vidi lo zio.
Quando era entrato in stanza indossava anche lui un caftano, dalla paura che avevo avuto non lo avevo guardato molto, ma ora li nudo sotto la doccia potei notare la sua virilità.
Era alto un poco più di me, un fisico da muratore, aveva i segni dalla canottiera un poco più chiari rispetto alla carnagione già scura , muscoli tonici, le gambe pelose ma il torace senza l’ombra di un pelo.
Mentre si insaponava, le sue mani scivolavano fra palle e il cazzo, 2 palle enormi che non facevano risaltare bene il cazzo perché moscio sembrava quasi che fosse trattenuto dai coglioni, ma la cappella era bella grossa e risaltava fra le palle,, era circonciso come del resto tutti gli arabi che avevo già conosciuto.
In quel momento mentre sbirciavo, mi cadde l’accendino, il rumore ha attirò la sua attenzione e girandosi di botto disse qualcosa che non capivo.
A quel punto uscii fuori dall’angolo , e mostrando la sigaretta gli feci capire che volevo fumare. Mi guardò socchiudendo gli occhi con fare minaccioso, venne verso di me cosi nudo come era sotto la doccia , mi mise una mano sulla spalla, sentii il peso di quella mano rugosa che mi scuoteva.
Farfugliò qualcosa che non capivo , poi mi girò come per mandarmi via, e io feci 2 passi per andare, quando lui mi raggiunge e tirandomi un lembo degli slip, mi rigirò di nuovo verso il suo sguardo.
Tenendo la mano sui miei slip li agitò dicendo qualcosa che capivo non era di suo gusto, poi mi diede uno schiaffo e strinse una chiappa, mi prese da dietro per il collo e mi spinse, camminammo cosi fino ad arrivare ad una portoncino basso in cortile, lo aprì e mi ci fece entrare e chiudendo la porta dietro di se mi sbattè su dei sacchi pieni di non so cosa .
Cazzo, vuoi vedere che mi lascia qui tutta la notte? No no , Mi tolse via le mutandine da dietro , mi allargò le gambe e sputandosi sulla mano cominciò a ravanare nel mio buco del culo,. Mi mise a 90° e tirando con una mano il mio bacino i indietro e con l’altra tenendosi il cazzo lo spinse sul mio buco, sento la sua enorme cappella che cercava di entrare , ma non riuscì, si sputò ancora sulla mano per lubrificarsi il cazzo, ci riprovava con insistenza fino a che il mio sfintere riescì ad accoglierlo tutto in un colpo solo.
Cominciò a sbattermelo dentro senza sosta, mi tenne il bacino fermo e affondò il suo cazzo con colpi duri e decisi, il mio culo lo accoglieva sempre con più facilità, cercai di aiutare i suoi movimenti e a mia volta quando tirava fuori il cazzo io spingevo indietro il mio buco per facilitargli l’affondo.
Mi sentivo quasi violentato, mi eccitava di come mi aveva preso cosi quasi fossi una puttana al suo servizio, ci dava dentro con foga , potevo sentire il suo respiro che ansimava di piacere, mi mise una mano dietro il collo e lo strinse, con l’altra mi teneva fermo il bacino e con gli ultimi 3 colpi affondò l’ultimo sborrandomi dentro.
Si trattenne fermo aspettando che anche l’ultima goccia fosse versata dentro di me, poi lentamente lo tirò fuori.
Mi girò e mettendosi un dito dritto sul naso mi fece cenno di stare zitto, piano piano uscimmo da quel posto, io tornai verso la stanza da letto e lui di nuovo sotto la doccia.
Rientrai in stanza, e nella penombra vedi i tre ragazzi a pancia in su che si stavano segando., mi avvicinai al mio materasso , e uno di loro precedendomi saltò sul mio restando disteso col cazzo dritto.
Gli altri 2 con un salto vennero anche loro, Amir mi poggiò le mani sulle spalle e volle farmi sedere sul cazzo del cugino disteso, ero già bello che aperto ed anche lubrificato dal latte dello zio , poggiai le ginocchia sul materasso portando il mio buco sul suo cazzo.
Cominciai ad andare su e giù facendomi fottere a spegni candela, Amir mi si piazzò davanti alla bocca, l’altro di fianco .
Si mi piace , di nuovo tutti e 3 che mi fottono bocca e stavolta anche il culo, Poi cambiammo posizione mi misi a pecora ed Amiri mi scopava dietro mentre uno restava disteso e l’altro in piedi davanti alla mia bocca, succhiai a turno tutti e due , ma avevo voglia anche io di svuotarmi , Amir ormai era a limite, anche i ragazzi erano pronti , li faci mettere entrambi davanti alla mia bocca in piedi, e mentre mi segavo anche loro segandosi mi schizzarono tutto in faccia , mentre raccoglievo il loro seme con la lingua, Amir mi sborrò dentro , con la mano volevo skizzare anche io, uno dei ragazzi mi si stese davanti ad accogliere il mio nettare sulla pancia per non farlo cadere sul letto e sporcarlo.
Uno alla volta tornammo a farci la doccia, poi appagati e stanchi ci addormentammo.
Il mattino dopo mi svegliai col belare delle pecore e l’abbaiare dei cani, mi guardai in giro e non c’era nessuno in stanza,
andai in cucina , la madre stava già cucinando qualcosa , mi vide e con un gran sorriso mi passò del the .
S mi piace la cultura araba, per certi versi sembra tutto normale scopare e farsi scopare, e tenersi per mano.
Quando andammo via, i cugini insieme al padre ci vennero incontro, lo zio aveva fra le mani qualcosa, me la porse con un sorriso.
Apri la busta che la conteneva e vedi un CAFTANO, mi dissero che la prossima volta dovevo indossarlo anche io.
Quasi piangevo ma poi sorridendo a tutti li ringraziai ......
Certo che torno e chi se le perde queste scopate ehehehehe



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