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Gay & Bisex

IL WW CARAVELLE


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
25.04.2022    |    993    |    0 9.6
"Gli aprii la zippo della patta e lo tirai fuori, wuauuu che mostro che aveva ne avevo visti molti e grossi ma anche questo non era da meno, ancora..."
Rimasi in Germania e lavorai nella segheria di uno dei 2 amici che mi ero fatto al campeggio di Monaco, per circa 6 mesi.
In quei mesi mi divertii parecchio sia col proprietario della segheria , che con boscaioli ed operai del posto, Kassel era una bella città, ma un po’ monotona per i miei gusti , cosi un giorno salutai gli amici che mi ero fatto li e girai per la Germania lavoricchiando di città in città fino alla fine dell’anno, poi decisi di rientrare in Italia, non avevo trovato quello che cercavo e cioè una stabilità economica da rendermi indipendente del tutto da mio padre.
Nel frattempo anche mio padre , stufo di andare sempre in trasferta in altre città decise di fermarsi per sempre nella città natia , dove apri una sua officina, cosi da non dipendere sempre da diversi datori di lavoro.
Rientrai quindi a casa e devo dire che anche lui ne fu contento e nella nuova casa c’era anche una stanza solo per me, già pronta ed arredata, probabilmente lui aveva il presentimento che sarei tornato.
Ormai coi miei 24 anni dovevo per forza trovarmi un lavoro stabile, cosi partecipai a vari concorsi pubblici e privati, finché , ad uno di questi riuscii a superare anche l’ultima prova che mi condusse all’assunzione in un ente pubblico.
La città in cui vivevamo era di provincia, non certo quello a cui anelavo ma mi dava quell’indipendenza tale da poter viaggiare e comunque farmi i miei fine settimana libero di poter fare ciò che volevo.
Lasciai anche casa di mio padre e ne presi una in affitto, un poco periferica al centro storico ma funzionale per immettermi subito in autostrada e poter andare altrove.
Le esperienze passate col mio vecchio furgone, mi fecero optare a comprarne un altro sempre usato , ma già attrezzato a camper e comprai un WW Caravel attrezzato a camper, mi era comodo anche per piccoli viaggi di fine settimana.
All’interno c’era un letto matrimoniale che si ricavava tirando giù lo schienale dei posti indietro , un cucinino e vari armadietti e panche dove mettevo tutto quello che mi serviva.
La mia prima uscita fu un sabato pomeriggio, avevo ritirato il camperino al mattino, lo avevo riempito di quello che mi serviva e soprattutto del mio piccolo guardaroba di intimo e qualche rossetto e trucchi vari , la parrucca non la usavo perché i miei capelli lunghi bastavano per eventuali travestimenti.
Imboccai l’autostrada , il casello era a 1 km da casa ed attraversarlo mi diede quel senso di libertà che da tanto aspettavo. Le direzioni che potevo prendere erano diverse, ma scelsi di andare verso sud, l’istinto e l’esperienza di cazzi del sud non mi fece dubitare.
Feci circa un centinaio di kilometri , eravamo quasi a fine Marzo , le temperature già permettevano di indossare solo una calzamaglia strettissima che mi fasciava bene gambe e culo ( oggi si dicono leggins ), Un giubbotto jeans corto che mi lasciava nuda una parte di schiena prima del culo, un tanga che davanti teneva stretto il pisello che quasi non si notava e dietro metteva in evidenza le forme del mio culo.
Era l’imbrunire, e alla prima area di sosta che trovai mi fermai per fare un poco di pipì, c’era solo un bar tabacchi ma niente distributori di benzina, mi misi un poco in ordine , legai i capelli a coda di cavallo col mio elastico rosa ( lo conservavo da tempo ) che era anche il mio portafortuna, un poco di fondotinta e giusto un poco di color rosa sulle palpebre senza esagerare, il giusto che si notasse ai piedi le ballerine bianche che risaltavano con la calzamaglia nera e mi avviai al bar.
Entrando notai poca gente all’interno, un paio di bambini che frignavano, la madre incazzata ed il padre al bar che beveva un caffè, alla cassa davanti a me 2 ragazzoni sui 30 anni che facevano a gara per pagare i caffè ed in un angolo intento a sfogliare qualche rivista, un tipo sui 50 anni vestito in modo un poco trasandato ma dignitoso, aveva l’aria del camionista con la solita pancetta che boccheggiava dalla cintura dei pantaloni ma ben fatto, capelli lunghi fino alle spalle con qualche riga grigia che scendeva di lato, gli dava un’aria da motociclista, ma non avevo visto moto e neanche camion fermi fuori.
Presi le sigarette e pagai un caffè che mi fu servito al banco bar in direzione del tipo capellone, ero girato di fianco apposta nella sua direzione in modo da poterlo osservare meglio mentre bevevo il caffè.
Lo guardavo con aria disinvolta, mentre lui girandosi di tanto in tanto mi aveva squadrato da capo a piedi senza farsi notare da chi lavorava al bar e dagli altri avventori.
Prese una rivista arrotolandola e pagò alla cassa passandomi di fianco , nel farlo il suo gomito mi tocco leggermente. Era un modo per farmi capire qualcosa o era solo fortuito? Mi girai ma lui tirò dritto verso l’uscita senza chiedere scusa o altro.
Bevvi il caffè velocemente e lo seguii, andava dal lato opposto al mio camper, mi fermai per capire se saliva in qualche macchina ma lui continuò fino a scomparire dietro il caseggiato del bar.
Ma dove va? Pensai che forse li dietro ci fossero in bagni, ma no io li vedevo alla mia sinistra quindi? Decido di andare anche io li dietro e facendo finta di passeggiare arrivo all’angolo, la mia sorpresa fu quando capii che l area di sosta continuava dietro l’angolo con una strada in discesa fino ad una radura abbastanza grande per i camion.
Feci la discesa e lo vedi li appoggiato al camion che sfogliava la rivista, era ormai buio e quindi decisi di tornare al camper e spostarmi a qualche metro dal camion in posizione per poterlo osservare in cabina.
Arrivai col camper e mi parcheggiai sul lato desto del suo camion di fianco alla rete di recinzione , spensi fari e motore e scesi, lui mi vide e capi che il camper era mio, mi stiracchiai allungando le braccia in alto mettendo a nudo il mio ombelico, poi mi girai con le spalle a lui e mi piegai con le braccia tese fino ai piedi, il mio culo era a tutta vista e anche il solco delle chiappe si notava con la stringa del tanga rosa che tirava fra esse.
Mi rigirai in piedi e prendendo le sigarette dal cruscotto ne accesi una, mi poggiai al camper sollevando un ginocchio , lo guardai senza dargli importanza , aprii la porta scorrevole del camper accendendo la luce interna e salendo mi misi sul letto già pronto all’uso.
Lasciai la portiera aperta, tolsi le scarpe e mi distesi a pancia in giù con le gambe che a metà restavano fuori dal letto e giocai coi piedi incrociandoli e portandoli a toccare il culo alternatamente , con la coda dell’occhio osservavo le sue mosse che non tardarono ad arrivare, andava su e giù allungando il collo per vedere meglio.
Mi rigirai di scatto e lo vidi a pochi passi da me fermo e con la mano sul pacco che se lo palpava in modo evidente , gli feci cenno di avvicinarsi e lui un poco timidamente si avvicinò e mi chiede cosa stessi facendo li ……”ginnastica” gli dissi, ed allargando le gambe verso l’alto gli mostrai quanto snodata ero a gambe aperte .
Poggiando un piede sull’entrata del camper allungò una mano e me la poggiò sul culo e con un dito palpò il mio buco, gli presi la mano e tenendola ferma fra le mie chiappe gli dissi “ vuoi solo giocare col dito?”, saltò sul camper chiudendosi la portiera alle spalle, mi si butto fra le gambe e simulando di scoparmi potei sentire il suo cazzo duro nei pantaloni.
Era a dir poco esagitato, allungando la mano sul suo pacco cercai di tirarglielo fuori, ma non ci riuscii cosi decisi di togliermi da quella posizione e tirandomi indietro sul letto riuscii a girarmi a pancia in giù verso di lui.
Gli aprii la zippo della patta e lo tirai fuori, wuauuu che mostro che aveva ne avevo visti molti e grossi ma anche questo non era da meno, ancora incappucciato lo avvolsi con le mie labbra e con la lingua entrai nel suo prepuzio leccandogli la cappella grossa e tonda come poche, che di solito sono più ovali o a punta , era in piedi e slacciandosi la cintura calò le braghe fino ai piedi .
Dopo aver giocato con la sua cappella mi girai sulla schiena e con la testa fuori dal letto me lo feci ficcare tutto fino in gola, ora mi scopava la bocca come fosse una figa, la sua faccia quasi sul mio cazzo ogni tanto con la punta del naso lo toccava ancora chiuso nella calzamaglia.
Un bel 69 ma con solo il suo cazzo nella mia gola , scopava proprio come in una figa larga e calda , gli piaceva affondarlo tutto in gola e poi toglierlo di botto , la mia saliva lo faceva scivolare tutto in gola alla grande , quando si fermava in fondo i miei conati di vomito erano tali da farmi sobbalzare.
Le sue mani mi tolsero la calzamaglia in un solo colpo e poi il suo dito iniziò a intrufolarsi nel mio buco ancora stretto e asciutto.
Uno sputo sonoro fece si che il suo dito trovò il varco affondando dentro e giocando ad allargarmelo trovò spazio per altre 2 dita che quasi mi fotteva solo con loro, si tirò su in piedi e facendomi mettere a pecorina , restando in piedi fuori dal letto ero col buco giusto all’altezza del suo cazzo.
Mi sputò ancora sul buco 2 volte e poi con estrema destrezza mi impalò tutto in un sol colpo, tenendomi il bacino con le mani grosse e callose mi scopò come una troia quale ero . Dava colpi decisi e il mio culo lo accoglieva allargandosi sempre più .
“ che troietta che sei” “ sei meglio di quella stronza di mia moglie”
“ si dai fottimi , fottimi, non pensare a lei”
Un sonoro schiaffone sul mio culo mi fece urlare
“ zitta troia , che un cazzo cosi non lo trovi più”
“AH belloooo vabbhe lasciamo che lo creda pensai in quel momento”
“ dimmi che ti piace, dimmelo”
“ si si dammelo tutto, fammi godere come una cagna”
E di nuovo un altro schiaffone, e poi un altro ed un altro
Spinse dentro fino in fondo e sbuffando come un treno a vapore mi sborrò dentro , lo tirò fuori che ancora skizzava e mi bagnò tutte le chiappe col suo latte caldo.
Gli passai dei tovaglioli per pulirsi , e feci lo stesso anche io . tirandosi su i pantaloni , mi confessò che al bar gli era venuto duro a guardare il mio culo , Toccandogli il cazzo ancora fuori , gli dissi che avevo notato i suoi sguardi e che anche io desideravo quello che era successo.
Usci chiudendosi la portiera alle spalle, in quel momento realizzai che io ero rimasto all’asciutto, non avevo avuto il tempo di godere appieno di quella inculata, mi accesi una sigaretta ed uscii dal camper a prendere aria. Guardai in giro e mi resi conto che altri camion si erano fermati li intorno.
Feci un giretto sculettando un poco intorno a qualche camion con la luce accesa in cabine , ne notai uno con un tipo intento a fissarmi dal lunotto, gli passai intorno un paio di volte, il tipo scese dal camion e spostandosi dietro dal lato della recinzione se lo tirò fuori per pisciare, mi appoggiai alla recinzione e fissandolo la mia lingua iniziò il gioco della seduzione.
Non ci volle molto che il tipo si girò verso di me col cazzo duro invitandomi a succhiarglielo, 2 passi ed ero li in ginocchio a godermelo tutto in gola , afferrandomi la testa l’omaccione mi scopava la bocca mentre io mi appendevo con le mani alla sua cintura dei pantaloni, era un bel cazzo normale ma bello duro che riuscivo a ingoiarlo senza fatica e conati di vomito.
Lui era molto eccitato, si capiva che aveva le palle piene e sicuramente non gli sarebbe bastato sborrarmi in bocca, mi afferrò la coda dei capelli tirandomi su per poi farmi girare , mi spinse contro il camion e con una mano mi calò la calzamaglia , mi tirò leggermente indietro tanto da arrivare col suo cazzo al mio buco , con una mano mi tenne la testa e con l’altra afferrandosi il cazzo mirò dritto al mio buco , allargai leggermente le gambe e lui fu subito dentro di me .
Mi scopò selvaggiamente , sentivo il rumore del mio buco ormai largo che sembrava scoreggiasse , il tipico rumore di un buco ormai largo da potersi infilare una mano, le sue mani si appoggiarono sulle mie spalle e fottendomi con forza mi trattenevano dallo sbattere la testa sul camion.
Mi sentivo davvero una puttana che si fa sbattere dal camionista di turno , e cosi fu , la sua sborrata copiosa mi invase lo sfintere , manco ebbi il tempo di accorge mene che sentii entrare un altro cazzo nel mio culo.
Era di un altro camionista che era in attesa dietro di noi , mi impalò noncurante della sborra che aveva lasciato il suo compare, il suo cazzo scivolò dentro che manco potei girarmi a vedere chi era, anche lui mi scopò violentemente , ma questo mi aveva eccitato da morire, il mio cazzo era duro e volevo sborrare anche io .
Mi impalò con un ritmo veloce e continuo finché anche lui sborrò copiosamente dentro di me, rimasi li a segarmi appoggiato al camion con la speranza che ci fosse un terzo pronto a fottermi ancora , e cosi fu,
sentii la cappella di un cazzo che si appoggiava lentamente al mio buco bagnato di sperma ed entrare dolcemente fino in fondo, mi segavo e stavo per sborrare a quell’inculata fantastica che me lo faceva sentire scivolare dentro fino in fondo .
Ancora 2 colpi ed avrei goduto come una cagna in calore , lo sento irrigidirsi e fermarsi dentro di me , la sua sborrata precede la mia di un soffio.
Finalmente skizzoai tutto come una fontana , mi soddisfatta e rilassata mi girai e vidi alle mie spalle i 3 camionisti che ridevano soddisfatti di avermi quasi violentata .
Tornai al camper e mi accesi la mia solita sigaretta

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