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Gay & Bisex

MILITARI AL CINEMA


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
07.05.2022    |    1.989    |    2 9.5
"“ Che bella sborrata eh Luca? “ Disse Ciro , Luca farfugliando stanco e stremato disse qualcosa che nessuno di noi capì, Ci lavammo sotto la doccia del..."
A volte basta un flash visivo può riportarci indietro con la memoria , il nostro cervello ha dei feedback che ti riportano indietro nel tempo e subito le immagini di quei momenti si palesano vive come se fosse il presente.
Oggi guardando la tv ho visto un servizio in cui facevano vedere dei militari in divisa per non so quale commemorazione. Mi sono ricordato di quando io ho fatto il militare, ma poi il mio pensiero è andato un po’ più avanti a qualche anno dopo , e cioè ad un giorno piovoso primaverile dove la mia giornata di lavoro in ufficio era stata monotona e noiosa e tornando a casa finito di lavorare, sentivo il bisogno di svagarmi un po’ ma la pioggia non dava molte alternative se non quella di chiudersi in un luogo al chiuso.
Il mio pensiero fu quello di andarmene al cinema, ma non volevo vedere le solite cose, quindi comprai un giornale per dare un’occhiata su cosa c’era in programmazione.
A quei tempi era il modo più semplice per decidere cosa vedere, internet e smartphone ce li sognavamo e quindi sfogliai la pagina dei cinema ma nulla mi attraeva particolarmente.
Poi scorsi la lista fino in fondo dove c’erano i cinema di ultima visione ( sui giornali c’erano i cinema di 1-2- e 3 visione giusto per i meno vecchi di me eheehhe ), nelle 2 righe in fondo c’erano 2 cinema porno, il primo era a circa 6 -7-kilometri fuori città in periferia in una zona dove c’era anche una caserma militare
Il secondo invece era addirittura ancora più lontano.
Per arrivare al cinema in periferia non occorreva prendere il camper ci si arrivava col bus, ma salire con la pioggia e magari in un bus affollato mi fece optare a prendere il camper, corsi a casa e dopo essermi fatto una doccia mi cambiai indossando una tuta leggera con i pantaloni color fuxia e la felpa nera con richiami fuxia, semplice e non stretta , ma i pantaloni mi mettevano ben in risalto il culo allenato ore ed ore sulla cyclette in palestra.
Arrivai fuori dal cinema e non trovai lo spazio giusto per parcheggiare, quindi facendo un giro allontanandomi non molto capitai fuori dalle mura della caserma , c’era uno spiazzo adatto a parcheggio probabilmente per i militari graduati e per visitatori ed io ne approfittai.
Lasciato il camper, mi avviai verso il cinema, il mio percorso mi obbligava a passare davanti al cancello di entrata dove c’era il piantone di guardia ad una sbarra che impediva l’accesso senza permesso. Mi voltai a guardarlo e pensai ai miei giorni in caserma come ho scritto in racconti precedenti, in quel momento l’adrenalina invase tutto il mio corpo ed il mio pisello ebbe un’erezione che se non avessi indossato il tanga sarebbe risultato evidente a chi mi passava vicino.
Feci appena 100 metri quando un vociare anche ad alto volume mi fece girare incuriosito e fu allora che vidi una marea di ragazzi in divisa che uscendo dalla caserma si agitavano dall’euforia della libera uscita.
Erano tanti e tutti in fila si avviavano verso il centro, non rompevano le righe neanche fuori in libera uscita, lo ricordo benissimo perchè anche noi facevamo lo stesso sempre quando si usciva, ma poi allontanandosi dalla caserma si formavano gruppi o coppie ed anche qualche solitario .
Passandomi di fianco ed anche superandomi sentii qualche commento , non sempre gradevole, ma anche qualche apprezzamento al mio fondo schiena , di sicuro non feci nulla per nascondere la mia troiaggine , sculettavo ma non vistosamente diciamo il giusto per attirare l’attenzione dei più sgamati della truppa.
Avvertii anche qualche tocco di mano e qualche spallata leggera di chi voleva farsi notare da me per poi toccarsi il pacco fugacemente per non insospettire i compagni. Davanti all’entrata del cinema che era sulla strada per il centro, ci fu chi continuò dritto e chi si infilò subito al cinema, ne saranno entrati almeno un trentina prima che potessi anche io avvicinarmi alla cassa e fare il biglietto.
Quando entrai tutte le luci erano ancora accese, avevano appena aperto ed ancora ci voleva qualche minuto prima del 1 tempo che iniziasse il film , Molti ancora prendevano posto e come sempre i militari si sedevano nelle file in modo alternato lasciando sempre un posto vuoto fra loro in modo da potersi segare senza essere disturbati da qualche civile come me che magari poteva allungare la mano.
C’erano pochi civili , qualche vecchietto ancora arzillo e qualche marito insoddisfatto, pochi ragazzi giovani forse 3 ed il resto tutti militari.
Presi posto nell’angolo della fila in alto a destra , era il punto migliore per avere tutto sotto controllo e un solo vecchietto mi sedeva a distanza di almeno 8 posti prima del corridoio che dava l’accesso ai bagni dietro a enormi tende pesanti di velluto viola le quali separavano a loro volta un altro corridoi dove si poteva fumare ed accedere ai bagni in fondo ad esso.
Mentre si aspettava tutti che spegnessero le luci , c’era chi si guardava in giro chi si voltava a parlare con chi sedeva dietro e chi voltandosi furtivamente mi lanciava già messaggi con sguardi a dir poco accondiscendenti .
Si spensero le luci ed il film iniziò con una scena del tutto irreale, dove pochi attimi dopo il pornoattore bello e super dotato era già in bocca ad una cameriera di hotel che lo sukkiava voracemente, i commenti furono subito i classici “ che troia , quello la sfonda” e poi uno dei militari che giratosi verso le file dietro commenta “ Vittorio ..quello c’ha il cazzo come il tuo, ma che siete elefanti?” una risata generale riempi la sala , che subito dopo cominciò a riempirsi di rumori di seghe senza nessuna possibilità che qualcuno potesse reclamare di fare silenzio.
Questo cinema era davvero il plus ultra per militari pieni di ormoni e con il cazzo duro dalla mattina alla sera, Non avevo bisogno di alzarmi per vedere meglio cosa succedeva, l’armeggiare con le mani scuoteva i loro corpi nel modo più eloquente del caso.
Fine primo tempo luci accese , e tutti che si mettevano il cazzo nei pantaloni, qualcuno alzandosi mostrava il pacco duro agli altri vantandosi delle dimensioni, anche 2 di loro fecero lo stesso gesto ma con discrezione girandosi verso di me e senza che nessuno dei vicini potesse capire che fosse indirizzato a me .
Mi alzai ed andai in corridoio dei cessi a fumare , mi misi proprio all’entrata dei bagni chiusi da una porta che oscillava avanti e indietro senza mai chiudersi del tutto e che dava la visuale su 2 orinatoi proprio ben in vista all’entrata.
I primi a correre nei bagni furono quelli che avevano già sborrato e la necessità di pisciare era visibile dalla corsa che facevano per svuotarsi , arrivò anche uno dei 2 che mi puntavano dal primo momento ed entrando fece in modo che la porta oscillasse a lungo prima di socchiudersi , nel frattempo sempre guardandomi si era tirato fuori l’uccello semi duro e sbattendoselo sulla mano mi faceva sentire il peso e quanto fosse bello grande.
Posizionatosi all’orinatoio pisciò e poi cominciò a menarselo sapendo che riuscivo a vederlo chiaramente dalla porta non chiusa perfettamente, mi guardava e se lo menava , poi con il cenno della testa mi fece capire che potevo entrare . non mi feci pregare, e spalancando la porta mi avvicinai e prendendoglielo in mano lo strinsi forte carpendone tutta la sua rigidità.
Con un movimento fulmineo , mi afferrò per un braccio e mi tirò verso un bagno alla turca con la porta spalancata, mi fece entrare veloce prima che qualcuno potesse vederci, chiuse la porta che non aveva il lucchetto e si poggio ad essa con le spalle per non farla aprire da altri.
Mi spinse giù a sukkiargli il cazzo che già gocciolava di precum dall’eccitazione , non volevo sporcarmi la tuta mettendomi in ginocchio, restai piegato sulle gambe ed il suo cazzo fu subito inghiottito dalla mia gola senza indugio.
Bel cazzo davvero , la cappella usciva dal prepuzio esponendosi alle mie labbra che la riempivano di saliva dopo essere stata leccata dalla mia lingua che faceva strada alla sua asta dritta e dura tutta in gola , raccoglievo in una mano le sue palle pelose e morbide piene di nettare che mi avrebbe riempita la gola.
Il suo piacere nel farsi sukkiare il cazzo lo faceva genere con un filo di voce tenue per non farsi sentire da chi nel frattempo pisciava all’orinatoio poco distante dalla porta, la mia posizione senza poter poggiarmi sulle ginocchia aveva indolenzito le mie gambe piegate sui piedi e facevo fatica a stare in equilibrio.
La sua perspicacia mi sorprese quando spostandosi dalla porta mi ci fece appoggiare con la schiena in modo da alleviare la forza sulle gambe e potermi rilassare mentre lui poggiando le mani alla porta me lo sbatteva in bocca senza darmi la possibilità di tirarmi indietro. Solo la mie mani riuscivano ogni tanto a farlo rallentare per poter prendere fiato mentre gli leccavo cazzo e palle.
Ormai era al limite e lo avvertivo dal suo inarcarsi indietro lasciandomi affondare la mia bocca a raccogliere il suo nettare che sgorgò a fiotti caldi e cremosi dal gusto dolciastro , ingoiai tutto senza dargli modo di tirarsi fuori dalla mia bocca e continuai a sukkiarlo.
Non si tirò indietro come fanno tanti dopo sborrato ma continuò subito a stantuffarmi in bocca col cazzo ancora duro, poche volte mi era capitato e devo dire che se poi continuavo riuscivo sempre a far sborrare ancora chi non si sottraeva.
E cosi fu anche per lui che dopo averlo sukkiato ancora a cazzo duro mi skizzò ancora in gola con la stessa capacità di prima , me ne diede ancora tanta da farmi sbalordire da come fosse ancora densa e gustosa di un dolciastro probabilmente dovuta a qualche abbuffata di dolci della pasticceria di fianco alla caserma.
Era li che me lo gustavo ancora prima che si riducesse ai minimi termini che qualcuno iniziò a spingere la porta , lui la respingeva per non farla aprire mentre io la tenevo ferma con la mia schiena dal basso.
Dopo 3 tentativi si senti una voce che sussurrando alla porta diceva” Pino, Pino sono io Enzo fammi entrare “ Pino guardandomi dall’alto con lo sguardo di chi chiede cosa fare mi interrogava se poteva aprire.
Con un cenno della testa ed alzando le spalle gli feci capire che per me non c’era problema e che sarebbero potuti entrare anche altri 10 che a me andava più che bene eeheheheh ,, cosi mi alzai da quella posizione e lui aprì la porta.
“ Ecco lo sapevo che ti facevi sbocchinare da sta troia senza dirmelo” Disse Enzo con uno sguardo furioso come se fosse una moglie tradita, e poi continuò “ sei il solito egoista, potevi chiamarmi e ce lo facevamo sukkiare insieme come le altre volte”
Pino abbasso lo sguardo consapevole di aver tradito l’amico di branda con cui divideva la naia dall’inizio, e poi sommessamente gli rispose che non aveva avuto tempo per chiamarlo, ma ora che aveva finito poteva farselo sukkiare anche lui.
Guardai Enzo , e con la mano afferrai il suo pacco tirandolo dentro nel cesso , Pino chiuse la porta e ci si appoggiò con le spalle, io mi misi giù con le spalle appoggiate alla parete di fianco ed Enzo in un lampo era già col cazzo fuori pronto ad essere ingoiato.
Il suo cazzo non raggiungeva le misure di Pino , ma era comunque bello grosso di spessore anche circonciso e scuro rispetto alla sua carnagione cosa che mi colpì molto, non mi era mai capitato un cazzo nero di un bianco.
Aveva le palle piene e la voglia di svuotarsele era grande , lo sukkiai senza che lui potesse fare il minimo movimento, restò li appoggiato al muro finché la mia bocca si riempì del suo caldo latte, lui non riuscì a resistere e subito dopo si ritrasse col cazzo moscio già pronto a tornarsene nelle mutande.
Contenti ed appagati uscimmo dal cesso, altri 2 militari erano fuori a fumare si guardarono consapevoli e complici si strinsero la mano e tornarono a sedersi a godersi gli ultimi minuti del film che ormai era alla fine.
Tutti alla fine del film uscirono dal cinema ed anche io feci lo stesso, i 4 militari Pino, Enzo e gli altri 2 si avviarono verso un bar poco distante , altri militari sostavano fuori sul marciapiede io restavo indietro per non dare modo agli altri di poter pensare che fossimo insieme, ma una volta raggiunto il bar quel gruppo di militari mi guardò come se fossero consapevoli di ciò che era accaduto nei cessi del cinema.
Entrai ed ordinai un caffè, Pino ed Enzo si avvicinarono e mettendomi in mezzo a loro mi avvolsero con le loro braccia le spalle, con fare disinvolto iniziarono a chiacchierare con me e mi offrirono anche il caffè, il signore al banco mi guardò con aria di chi sapeva tutto, e che era abituato a vedere militari che fraternizzavano con quei pochi civili che entravano in quel bar.
Fra una chiacchiera e l’altra si fece ora del rientro in caserma, io dovevo tornare al camper e così facemmo la strada insieme, poche centinaia di metri prima del cancello si fermarono e indicando il mio camper mi chiesero se era mio. Era ovvio che lo sapessero già, ma io feci finta di nulla e confermai che era mio.
Mi dissero che se venivo altre sere col camper potevo aspettare che uscivano per poi andare a fare un giro insieme, fui felice di acconsentire e la settimana dopo ci tornai, aspettai l’orario della libera uscita , alle 18,30 circa se ricordo bene e li vidi venire subito verso di me entrambi con altri 2 commilitoni , gli stessi che erano fuori i cessi del cinema .
Quando furono al camper volevano salire tutti e 4 , mi presentarono Ciro napoletano , Luca di Firenze e poi Pino Catanese ed in fine Enzo Palermitano.
Dissi che in 4 sarebbe stato bello ma che preferivo andare solo con 2 di loro a fare un giro, confabularono fra di loro per un po’ anche alterandosi un po’ che sembrava stessero quasi per picchiarsi. Fui un attimo intimorito da quello che succedeva e cosi decisi di intervenire per calmarli.
Avevo capito che i 2 nuovi pretendevano di venire loro perché Pino ed >Enzo erano già stati con me, quindi dissi loro che sarebbe toccata a loro stavolta con gran dispiacere di Pino li feci salire e partii, ma prima dissi a Pino che se voleva aspettare al bar forse poi ritornavo per prendere a bordo loro 2 .
Ci muovemmo e loro mi facevano da guida per raggiungere poi un posto non lontano dove percorrendo una stradina sterrata ci fermammo in uno spazio nascosto sotto alberi e circondato da rovi e siepi selvatiche.
Manco avevo tirato il freno a mano che i due erano già dietro nudi come mamma li aveva fatti , i cazzi in tiro e stravaccati sul mio letto matrimoniale, avevo messo la tuta con sotto il tanga e le calze autoreggenti, sotto la felpa avevo messo il corpetto che mi teneva su i pettorali facendoli sembrare tette, mi spogliai lentamente , dando loro la schiena .
Li sentii sobbalzare sul letto e mettersi seduti esclamano a bocca aperta a ciò che vedevano , Ciro subito disse “ uuuaaa che zoccola, però tiene nu culo bellissimo” Luca invece fu educato e disse solo “ ma che bella fughetta che sei, ti scoperò il culo come una cagnetta in calore”.
Mi distesi in mezzo a loro che con i cazzi in tiro se lo menavano per paura di far brutta figura se non fossero stati duri e pronti alle mie voglie.
Li feci alzare in piedi e cominciai a sukkiarli entrambi alternandomi con la lingua sulle palle di uno e poi ingoiando il cazzo dell’altro , erano eccitatissimi , leccavo le loro cappelle avvicinandole entrambe alla mia bocca per poi succhiarle insieme , impazzivano Ciro accennò al fatto che gli sembrava di stare in un film porno , e prendendosi il cazzo con la mano me lo sbatteva sulla lingua.
Luca Invidioso lo scostava per fare lo stesso , sembravano due moschettieri con i cazzi in mano che cercavano la mia bocca, Li sukkiavo entrambi quando Ciro più spavaldo si pose dietro di me e spostandomi il filo del tanga iniziò a leccarmi le natiche e a sculacciarle, ordinò a Luca di stendersi e farsi sukkiare il cazzo mentre lui mi leccava il buco del culo.
Cazzo se era bravo a leccare il culo, la sua lingua entrava ed usciva dal mi sfintere e mi faceva impazzire ,poi succhiava quasi come una ventosa sentivo che il mio buco si stringeva e la punta della lingua solleticava il centro…..che goduria di leccata , mentre mi godevo il cazzo di Luca tutto in gola da farlo urlare di piacere .
Sentii poggiare la cappella di Ciro sul mio sfintere e spingere lentamente , non era grosso il suo cazzo ma bello regolare leggermente curvo a destra ma di quei cazzi che se ti sfondano il culo non ti fanno mai male perché hanno una struttura dura ma allo stesso tempo che si adatta al culo che lo prende.
Non ci volle molto che lo sentii penetrarmi con calma come se volesse godersi ogni centimetro che riusciva a portarlo alla fine del percorso fino in fondo dove la sua misura potesse arrivare.
Che gli piacesse scoparmi lo si capiva dalla sua voce che ad ogni affondo affermava quello che faceva “ SI; SI; SI; CHE CULO CHE TIENI “ Luca intanto incrociandosi le mani dietro la testa si godeva la mia sukkiata pacifico e calmo non diceva nulla, era davvero una scopata tranquilla senza eccessi e senza pretese, anche a me piaceva e me la godevo , penso che i due sarebbero andati avanti cosi per ore ma io no.
Decisi di prendere l’iniziativa per ravvivare un po’ la situazione , cosi cambiai i ruoli anche perché il cazzo di Luca era più grosso e lungo e di sicuro me lo avrebbe fatto sentire meglio nel culo. Mi girai togliendomi Ciro da dietro e senza troppi indugi affondai il cazzo di Luca in un sol colpo sedendomi sopra , Ciro deluso lo feci alzare in piedi e mentre mi scopavo il cazzo di Luca sukkiai quello di Ciro.
Saltavo sul cazzo che Luca dovette trattenere le mie chiappe con le mani tanto forte e deciso affondavo il mio culo , Ciro mi aveva preso la testa con le mani per seguire meglio il mio andar su e giù , ma non riusciva a tenermelo in bocca e cosi cominciò a segarselo per poi skizzarmi in faccia mentre ero a bocca aperta aspettando che la mirasse giusta tutta sulla mia lingua che dopo averla raccolta tutta la ingoiai assaporandone il sapore burroso. Luca aveva avvertito la sborrata di Ciro dal suo urlo di goduria ma anche da uno skizzo che lo aveva colpito su una gamba , questo lo fece eccitare da afferrarmi il bacino e cominciare a fottermi lui da sotto, e dopo colpi ben assestati anche lui mi sborrò dentro inondandomi del suo nettare, tirandomi fuori il cazzo dal culo gliela restituii tutta colandogliela sul cazzo che si era già abbandonato di traverso sulla sua pancia.
“ Che bella sborrata eh Luca? “ Disse Ciro , Luca farfugliando stanco e stremato disse qualcosa che nessuno di noi capì, Ci lavammo sotto la doccia del camper di cui tenevo sempre il serbatoi pieno
Fumando , e ridendo soddisfatti tornammo al bar dove Pino ed Enzo ci aspettavano nervosi, mancava poco tempo al rientro in caserma e delusi per non essere tornato a prenderli , andarono via imbronciati, mentre camminavano sul marciapiede li affiancai , e con un sorriso gli promisi che sarei tornato il sabato della settimana dopo , contenti di sentirmelo dire ripresero a ridere e scherzare come sempre .
La settimana dopo di sabato alle 18.00 ero fuori alla caserma e loro uscirono.









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