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Mirko e la mia ex suocera Marta


di Membro VIP di Annunci69.it Joel22
11.04.2025    |    8    |    0 6.0
"Visto che non è ancora molto tardi mi permetto di invitare mia suocera a cena fuori tanto per rompere un po' l’imbarazzo di vederla girare per casa..."
Estate inoltrata del 2023. Linda la mia compagna al momento era ormai prossima al parto e già da qualche settimana evitiamo pericolosi rapporti completi che io sopporto abbastanza bene grazie anche alla discreta presenza di mia sorellastra che cerca di sopire in me gli ardori riuscendoci benissimo.
Vivo nell’eccitante e un po’ preoccupante attesa di diventare padre ma sono anche eccitato all’idea che mia sorellastra verrà a casa mia per sistemarmi casa e preparare qualcosa da mangiare, durante la permanenza di Linda in ospedale. Mi aspetto di passare giornate memorabili che mi riempiranno il cuore di gioia e svuoteranno i coglioni pieni a causa della prolungata astinenza dovuta allo stato di mia compagna e che è destinata a rimanere tale ancora per qualche altra settimana. Ma ho fatto i conti senza l’oste, Elena mi chiede se non ho nulla in contrario a che sua madre Marta venga a passare a casa nostra i giorni del suo ricovero così che potrà esserle più vicina all’ospedale e sollevare il marito, mio suocero, dall’accompagnarla visto che abitano molto distanti da noi.

Le rispondo, seppur a malincuore e maledicendo la cosa, che sono d’accordo.





Avverto anche mia sorellastra che accetta malvolentieri la cosa.
Il giorno previsto per il ricovero di Linda, a metà mattinata, il campanello della porta mi annuncia l’arrivo dell’amata suocera.

Esco ad accoglierla per aiutarla a portare dentro una valigia che mi pare esageratamente grande per solo un paio di giorni di permanenza. L’abbraccio con rispetto e ci scambiamo un bacio sulla guancia in segno di benvenuto.
Contrariamente al solito, non indossa i pantaloni ma una gonna sotto il ginocchio che per una signora di nemmeno 48 anni mi sembra anche molto castigata, anche se, e da poco tempo che la conosco, non ha mai indossato nulla di particolarmente attraente e mai ha messo in mostra il suo fisico, visto che è una donna alta con un bacino importante e un seno abbondante.



Salutata la figlia con molto affetto, si chiude nella cameretta dove le abbiamo preparato il letto per mettere a posto le sue cose.
Nel primo pomeriggio, come da programma, entrami accompagniamo Linda in clinica dove, subito dopo la visita da parte del ginecologo, lascio madre e figlia per fare alcune commissioni.
Alle diciassette sono di nuovo in clinica per portare a casa mia suocera non prima di aver salutato e baciato Linda che mi raccomanda di fare il bravo e non contrariare sua madre.
Visto che non è ancora molto tardi mi permetto di invitare mia suocera a cena fuori tanto per rompere un po' l’imbarazzo di vederla girare per casa. Mi risponde che preferirebbe cenare a casa, magari mangiando una pizza, accetto volentieri e dopo averla accompagnata, esco di nuovo a prendere le pizze per la cena.



Al mio rientro il tavolo è già apparecchiato e mi premuro di togliere le pizze dal cartone per metterle nei piatti che Marta ha messo in tavola, apro due una bottiglie di birra e una di acqua minerale.





“Mi sono messo in libertà Mirko”, sento che mi dice mentre esce dalla cameretta con addosso una maglia abbottonata sul davanti che le arriva a malapena alla vita e un paio di leggins che le fascia bacino e gambe in modo cosi perfetto che se non fosse per il colore grigio parrebbe essere nuda. Per la prima volta la vedo sotto un’altra angolatura, quella di una donna.


Mi soffermo a cercare di indovinare che tipo di mutande abbia indosso dato che nessun segno traspare dagli aderente leggins . Anzi siccome il mio sguardo cade proprio al cavallo rimango affascinato dalla protuberanza del suo pube che mai mi era parso, nemmeno quando un paio di volte siamo stati al mare in costume da bagno, essere cosi voluminoso.

I primi bottoni della maglia sono slacciati e la scollatura mette in mostra il profondo solco delle suo seno enorme e mi parse anche di indovinare, credendola senza reggiseno, le punte di due grossi capezzoli che guardano un po' in basso rispetto a quelli della figlia e della mia sorellastra.



Sarà che sono a digiuno da giorni ma mai avrei pensato di apprezzare le fattezze di Marta in particolare e di una donna matura.
Mangiammo le nostre pizze con una certa voracità e io non ho occhi che per le tette di mia suocera che si è accorta del mio sguardo fisso all’altezza del suo prosperoso seno.

Non riesco a capire se ne è compiaciuta o no, ma non fa nulla per sottrarsi ai miei sguardi.
Finito di cenare mi accomodo sulla poltrona davanti alla TV e chiamo Linda per sincerarmi delle sue condizioni, tutto procede per il meglio. La stavano già preparando al cesareo che le praticheranno all'indomani in mattinata. Le passo il telefono sua mamma a Marta che a finito di sistemare il cucina, si è già accomodata sul divano.

Per prendere il cellulare si sporge verso di me e mi permette una visione molto più profonda delle sue tette, per la prima volta, incrociando il suo sguardo, noto una certa soddisfazione e un sorrisino malizioso nel suo sguardo.



Preso il cellulare si appoggia allo schienale del divano e inizia la sua conversazione con la figlia lasciandosi andare scivolando fino ad appoggiare la testa sul cuscino posteriore, con le gambe leggermente aperte e il bacino leggermente più sollevato del ventre, lo spettacolo che mi si appariva davanti è veramente da togliere il fiato.
Il pantalone della tuta da ginnastica che indosso si gonfia del mio pene e non riesco a nascondere l’erezione che sto avendo.

Lo sguardo di Marta si è fatto lucido e malizioso, pur continuando a parlare dolcemente con la figlia. Non riuscivo a capacitarmi di tale atteggiamento di mia suocera.



Termina la telefonata dicendo a Linda che l’indomani alle otto del mattino sarà in clinica per assisterla e le augura una buona notte.

“ Mirko Linda mi ha detto di vedere se avevi bisogno di qualcosa e di tranquillizzarti che lei sta bene”, mi dice posando il cellulare al suo fianco “come hai ascoltato, le ho detto che avrei provveduto io”.
“Sai Mirko, non sono nata ieri per non aver capito cosa ti preme di più in questo momento”.



Così dicendo scivola dal divano, come una gattina, si avvicina a me, mi si pone in ginocchio davanti e mi mette le mani sulle ginocchia, iniziando a risalire fino a constatare con le mani lo stato del mio pene.

Io avevo ho la gola asciutta e la bocca impastata da non riuscire a dire parola.
Con una abilità di cui non la facevo capace mi abbassa la cintola della tuta mettendo in libertà il mio cazzo già bello dritto che incomincia ad accarezzare con gli occhi sgranati constatandone la grandezza.

“Affinché Marta mi dice, Mirko credimi, e più di un anno che invidio mia figlia ogni volta che ti vedo”.
“Adesso è giunto il momento che anche tu inizi ad invidiare tuo suocero”, “mi dice alzandosi e iniziando a sbottonarsi la maglia dalla quale esplodono due tette quinta misura abbondante, avevo intuito bene, i suoi capezzoli che hanno iniziato a guardare verso terra ma si preannunciano soffici e morbide, come per il seno avevo intuito bene anche per il fatto che non indossava intimo”.


Alzandosi davanti a me inizia a sfilarsi i leggins che al cavallo sembra essere molto umido essendo di un tono più scuro.
Un triangolo di pelo nero mi si para davanti agli occhi, carnose e prominenti le piccole lebbra, si fa per dire, della sua figa fanno capolino dalla folta peluria.

Trovo la forza di alzarmi anche io mentre mi sfilò la maglietta, ci urtiamo per la vicinanza e il mio pene,
Invito Marta di nuovo a sedersi sul divano e lei cade a gambe larghe così che io possa inginocchiarmi fra di esse e poter finalmente ammirarle per la prima volta nella mia vita, una figa matura e carnosa che emana un profumo di dolce.





Le sue mani dividono il pelo nero e mi permettono di ammirare le rosse labbra già umide di piacere. Affondo la mia bocca, la mia lingua e assaporo fin dentro l’anima il gusto dolciastro e leggermente acido della figa di mia suocera che inizia ad accarezzarmi i capelli guidando nella giusta posizione la mia testa.

La mia lingua incontra anche il clitoride dritto durissimo di Marta ed inizio succhiarlo con forza, che ha uno scatto di piacere quando inizio a solleticarlo prima con la punta della lingua poi mettendomelo tra le mie labbra. In pochi minuti le regalo un orgasmo intenso e un fantastico squirt di cui non pensavo potesse essere capace.



“Come gli spasmi del piacere iniziano a placarsi approfitto della posizione e le sollevo le gambe come a volerla scopare e lei agevola la cosa pensando già di sentirsi penetrata”.
“Ma il mio intento è quello di saggiare di testare il suo bel culetto sempre con la mia bocca”.

“Siccome alla figlia piace molto sentirsi leccare il buco del culetto, penso debba essere lo stesso per sua madre. Il mugolio di piacere che ascolto quando la punta della mia lingua inizia a frullare sul suo grinzoso buchetto posteriore, conferma la mia supposizione.

“Per diverse volte percorro volutamente la via che va dalla clitoride all’ano fino a quando con il mio dito medio inizio a tastare la resistenza del suo culetto che si dimostrava piuttosto resistente”.


“Per non raffreddare la situazione con un suo probabile diniego alla pratica appena incominciata, torno ad usare la lingua sino a sentirla vibrare e di nuovo godere ancora più di prima, ed ecco ancora dei fantastici schizzi di squirt e ne mentre continuo a leccarle il culetto”.

Essendo inginocchiato sul pavimento, mi facevano male e quindi, lascio quel paradiso di piacere e mi siedo accanto a lei è stravolta dal piacere dagli squirt e varii orgasmi, uno spettacolo Marta si è abbandonata sul divano a gambe larghe con le belle tette che sono scivolate a destra e sinistra del petto.



La sua mano subito cerca il mio cazzo che non si sottrae alle sue carezze. Inizia una dolce e lenta masturbazione che, poco dopo, mi fa pensare che la Marta non vuole prenderlo in bocca.

Marta, non e restia, ma solo paura di sfigurare perché non ha molta familiarità con i pompini, visto che da quello che sapevo da una sua confidenza, mio suocero resiste solo pochi secondi quando glielo succhia.

“Le dico , Marta con me puoi tranquillamente lasciarti andare che io non faccio mai paragoni e il mio cazzo non si tira mai indietro”.

“Sorride maliziosamente, e rincuorata e si lascia scivolare a terra per mettersi tra le mie gambe, prende tra le mani il mio enorme cazzone e lo porta sulla bocca e inizia un po' nervosamente il suo andirivieni con i suoi capelli che quasi mi impediscono di guardarla”.

“Le scosto i capelli per ammirare il suo lavoro di bocca ma lei quasi vorrebbe nascondersi “.
Marta, non farlo per il mio piacere ma solo se provi tu piacere a farlo”, le dico.
E’ come se avessi abbattuto una barriera, Lascia la presa e si alza scomparendo per pochi secondi, ritorna poco dopo e noto che si è legata i capelli dietro la nuca, poggia un cuscino a terra e mi invita ad alzarmi dal divano. Faccio come dice e, inginocchiatasi davanti a me, inizia a leccarmi le palle mentre con le mani risale lungo le mie gambe fino ad arpionare il mio sedere.
Solo allora mi chiede di infilarle il cazzo in bocca e si lascia come scopare dando lei il tempo spingendo con le mani le mie chiappe.
Dopo alcuni minuti, avvertendo che mi ha portato al limite, si sfila il cazzo dalla bocca e torna a succhiarmi le palle.


“Poi, soddisfatta, mi invita a sedermi di nuovo e si infila il cazzo tra le sue burrose tette iniziando una spagnola che mi manda in visibilio. Dopo un paio di minuti di andirivieni nel suo seno sento che ha un improvviso e godurioso orgasmo, Marta stava godendo di nuovo, ed un altro ennesimo squirt”. “Nonostante la mia esperienza con vari incontri con singole e coppie, mai ho assistito ad una cosa del genere e la cosa mi prende al punto che anche io godo all’inverosimile e le inondo la bocca e faccia con una enorme sborrata”

Ci accasciamo sul divano per riprenderci e sento il desiderio di baciarla per assaporare anche io l’umidità di quella bocca ancora tutta bagnata di sborra.


Con la lingua iniziai a leccarle il viso per poi affondarla nella sua bocca che, volutamente Marta lascia semi aperta, mi succhia per assaporare il mio piacere e mi dice che quasi mai lo ha fatto.......
Come passano i minuti la passione si calma e decidiamo di andare a letto dopo aver ripulito il divano e il pavimento delle tracce dello squirt del nostro piacere.

Marta vorrebbe farsi una veloce doccia ma la convinco a rimandare a domattina.
“Posso venire in camera tua?”, mi dice Marta..
“Se non ti da disagio giacere nel talamo di tua figlia”, le rispondo..
“Perché mai Mirko?, sto facendo quanto lei mi ha chiesto sai, soddisfare i tuoi bisogni”....

“I miei bisogni Marta?.... Diciamo pure i nostri”, le rispondo sorridendo malizioso.

“Ci siamo appena coricati e le sto accarezzando la figa che umida com’è ancora eccitata Marta, non oppone resistenza alla presenza delle mie dita. La sua mano sta giocando con in mio pene che è di nuovo duro.
Le chiedo di mettersi a cavalcioni su di me e nel giro di pochi istanti la mia cappella avverte il calore della sua figa, dove, con una certa maestria, lei infila il suo desiderato cazzo” .

E’ una cavalcata profonda e lenta mentre io affondo la faccia tra le sue tette e mordicchio i capezzoli duri........ops ops... Squilla il cellulare.
Mio suocero sta chiamando. Senza scomporsi più di tanto Marta si china a prendere il cellulare e risponde alla chiamata.
Parla con lui come se niente fosse e intuisco che la conversazione sta diventando intima.


“Si caro, tutto a posto”
“Certo, certo, faccio tutto quello che mi dovesse chiedere”
“Ma certo caro, te l’ho già detto a casa”.
“Lo sai amore mio che non mi faccio mancare nulla”...
“Se gliel’ho detto?, No, non ancora non gliel’ho detto ma non ti preoccupare sono certa che adesso già lo avrà intuito, anzi diciamo che credo di non doverglielo più dire”...

“Buona notte, nonno”
Posa il cellulare e si butta su un lato portandomi sopra di lei.
“Mirko.. Mirko......Adesso. Dai adesso scopami bene e a fondo”...
“Che cosa non mi dovresti più dire?”
“Che tuo suocero è un cornuto” .. SCOPAMI SENZA PIETA...

E cosi e successo, abbiamo scopato tutta la notte, regalandomi tantissimi orgasmi e bagnandomi spesso la faccia e la bocca dei suoi continui squirt, Abbiamo passato 5 giorni insieme fino a quando e rientrata Linda a casa, e tutti i giorni a fare sesso sfrenato, Regalandomi in suo fantastico culetto vergine come ringraziamento che l'avevo fatta impazzire di orgasmi e ricordo del nostro amore.... Ricordandomi che ,, di invitarla a casa mia tutte le volte ne volevo e lei mi averebbe tranquillamente soddisfatto ancora di pii di sua figlia Linda.

Grazie Marta ,, sei veramente una donna insaziabile..
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