trio
Lucia, la mia compaesana


19.02.2025 |
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"Continuammo per circa quindici minuti, in un abitacolo letteralmente asfissiante dal calore che si era sprigionato..."
Due anni fa mentre ero in Sardegna per una quindicina gi giorni di vacanza , dopo molti, tentativi sono riuscito ad organizzare un incontro con una mia compaesana, fidanzata da tempo con un ragazzo di un paese limitrofo.Avevo sondato il terreno diverse volte facendo il provole e chiedendole in chat facebook se le piacevo, se le suscitavo qualche interesse, ed una volta capito che anche lei provava qualcosa per me, le ho dado appuntamento per un venerdì pomeriggio, all’imbrunire.
Andai a prenderla fuori dall'ingresso del supermercato dove lavorava come cassiera , i suoi fantastici riccioloni dorati si agitavano al vento, il suo abbigliamento non era granché, a dispetto della maggior parte delle sue coetanee che si vestono tutte da zoccole.
Giaccone, jeans, pullover, scarpetta con tacco basso, un look da lavoro e non da appuntamento nascosto.
Appena salita in macchina il suo atteggiamento si mostrò subito molto timida, la paura di essere scoperti, il piccolo rimorso al pensiero di tradire per la prima volta il suo ragazzo che era fidanzata da 3 anni, la fecero rimanere quasi inebetita ed assorta.
Dopo qualche chiacchiera e percorsi circa 10 km, mi fermai in un angolo del parcheggio dietro il centro sportivo, sapevo essere poco frequentato a quell'ora, era buio, fuori faceva discretamente freddo, presi l’iniziativa e la baciai.
Dopo qualche piccola resistenza, si lasciò andare.
Ci baciammo con passione per una decina di minuti, accarezzandoci a vicenda senza spogliarci. Il mio pene era duro, mi premeva contro la zip dei pantaloni e lei non pote non notarlo.
Iniziai a spogliarla, togliendole il maglione, baciando ogni centimetro della sua pelle. Le sfilai il reggiseno, aveva una seconda abbondante, ma dura come mai avevo sentito in vita mia.
Mi sfilò il maglione baciandomi sul collo, mi sbottonò la camicia e baciandomi il petto. Oramai non resistevo più, così le infilai una mano nei jeans. Aveva un perizomino di pizzo, ed era letteralmente fradicio!, Non esitai a toccarla e farla gemere, infilandole e sfilandole le mie lunghe dita nella sua fighetta ultra lubrificata. Era totalmente nelle mie mani, così mi slacciai i pantaloni ed accompagnai la sua testa fino a farle ingoiare tutto il mio bel cazzo turgido, fino a farle sfiorare le mie gonfie palle con le labbra. Se lo lasciò sfilare, “Mirko è grosso il tuo fratellino, eh!?” esclamò, “E’ tutto merito tuo, mi fai eccitare molto” fu la mia risposta.
Era duro come non mai, trascorsi circa due minuti di pompino afferrai il suo culetto piccolo e sodo e la posizionai davanti a me, sfilandole non senza difficoltà ( essendo in macchina non è semplice) i pantaloni. Le scostai il perizoma e non appena le sfiorai la fighetta con le labbra fui investito da un piccolo getto di umori vaginali.. uno squirting in piena regola!
“Ti adoro Lucia ”, le sussurrai, “Adesso posso, voglio assaporarti tutta”.
La leccai per 5 minuti buoni, anche se non ce n’era alcun bisogno, data l’abnorme quantità di lubrificante naturale che aveva appena emesso.
Decisi che era giunto il momento di scoparla, le infilai dentro tutto il cazzo senza alcuna fatica, lei apprezzò moltissimo, l'emozione, l'eccitazione, che stava provando la facevano ansimare e gridare, “oh si, ti prego …..oh si ti prego....., fammi venire, scopami tutta, da quanto tempo sognavo questo momento, siiiii ….....ancora.. ma come fai??..... riempimi tutta!” erano le sue urla da vera porca arrapata..
Continuammo per circa quindici minuti, in un abitacolo letteralmente asfissiante dal calore che si era sprigionato.
“Tra poco dobbiamo rientrare, io potrei continuare a scoparti così per almeno mezzora senza venire” le dissi. …..Lei mi rispose: “Hai due alternative o me lo metti in bocca, o nel culo!”
Da sempre ho sempre sognato di farlo anale, di fare sesso anale fino alla fine, “ma sinora l'ho praticato in sole due occasioni con Franco mi disse Lucia”. Non me lo feci ripetere due volte, il mio cazzo puntò il suo culetto, ampiamente bagnato dalla colata di umori vaginali, e senza molti sforzi la punta della cappella si fece largo tra le sue chiappette sode. Iniziai a pomparla come mai avevo fatto in vita mia… “godooooo, aprimi il culooooo ..mmmmmm l’ho capito che ti piace, sono la tua troia, rompimelooooooo tutto!”......... dopo poco venni inondandole l’intestino con una colata di sperma caldo, quantità che non pensavo di poter produrre!.....
Mentre ci rivestivamo per rientrare a casa, Lucia mi disse, Mirko ti posso fare una confessione!, mi raccomando tieni il segreto, le rispondo si tranquilla Lucia, dimmi, “sai da ragazzina sognavo sempre che mi sarebbe piaciuto di essere stata la tua fidanzata, crescendo quando ti vedevo in paese mi venivano i brividi, mi eccitavo solo guardandoti, ho sempre desiderato che un giorno facciamo l'amore insieme, Franco e un bravo ragazzo, maaaaaaa oltre ad avere il pene piccolissimo, non sa neanche scoparmi , io con lui faccio finta di godere, spesso quando sono sola nella mia camera mi lascio andare e incomincio a torturarmi la figa, ultimamente mi sono comprata anche un vibratore e quando ne sento la voglia lo uso, cosi ho incominciato a capire cosa vuol dire un orgasmo femminile, cos'è un squirt , vedendo che usciva continuamente schizzi dalla mia figa bollente, con te stasera finalmente e stato bellissimo , tu siiii che sai come scopare una donna e farla godereeeeeee”.
L'ho accompagnata nei pressi di casa sua , durante quella vacanza ci incontrammo altre cinque volte a casa mia, godendo come pazzi, ma la prima volta con Lucia dentro la macchina è sempre stata la migliore, non potrò scordarla mai!......
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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