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Prime Esperienze

Mirko e le sorelline Giorgia e Betty....


di Membro VIP di Annunci69.it Joel22
15.04.2025    |    9    |    0 6.0
"“No, no Mirko lo metta pure nella cassetta delle posta, oppure lo porti stasera”, mi disse, cercando di ricomporsi e mostrarsi distaccata, non..."
Da anni ormai 30 anni lavoro nel settore alberghiero e per lavoro vado in giro per l'Italia e all'estero, per poter fare al meglio il mio lavoro o dovuto fare oltre tanti aggiornamenti e convegni sull'alberghiero , dei cosi di aggiornamento di informatica.

Un mattina di agosto dell'anno scorso il signor Morelli , mio vicino di casa , suona al mio citofono, dicendomi che aveva bisogno di un favore se lo potevo aiutare.
Notai che aveva un PC portatile dicendomi che e della figlia maggiore e che aveva dei problemini di funzionamento, se potevo guardare un attimo.
La famiglia Morelli viveva al terzo piano di una palazzina di fronte a casa mia, una famiglia modesta, lui insegnante , sua moglie commessa, e due figlie, Giorgia la maggiore di 21 anni e Betty, la più piccola, di 18.

Il signor Morelli mi disse che stava per partire per le ferie con la moglie, invitandomi gentilmente a dare un colpo di telefono alle figlie, visto che abitavano di fronte a casa mia.
“La mia Giorgia a ha bisogno del computer, mi raccomando, se riesci a sistemarglielo prima di partire per le ferie”
Lo tranquillizzai, appena pronto lo avrei portato personalmente alla figlia, montato e installato.


Mi ringraziò e insistette per pagarmi per il disturbo, ma io lo pregai di lasciar perdere.
Nel pomeriggio appena ho avuto un po di tempo libero gli detti un’occhiata, aveva preso un virus e aveva bisogno di essere riformattato telefonai alla figlia maggiore, spiegandole che era un’operazione molto semplice, avrei poi reinstallato i programmi, le chiesi solamente se dovevo salvarle ciò che aveva in memoria che altrimenti rischiava di andare perso.


“No, no cancelli pure tutto e mi reinstalli i programmi, grazie Mirko” mi rispose un po agitata.
Pensai che e timida, in fondo io ho oltre 20 anni più di lei, abitando di fronte a loro, con le ragazze con eravamo mai andati oltre uno scambio di saluti.

Devo dire che Giorgia mi stava antipatica, aveva costantemente una espressione altezzosa, accentuata dagli occhiali da professoressa.
Nonostante questo non posso negare che una bella ragazza, alta, capelli lunghi biondi e occhi verdi, pelle chiara, lunghe gambe e un bel seno.


La sorella Federica invece non le somigliava molto, era più bassa e più scura di carnagione, capelli ricci e mori e caratteristiche più mediterranee. Non era slanciata come la sorella maggiore ma aveva fianchi generosi e un bel sedere pienotto...
Inoltre era più simpatica, quando ci incontravamo mi salutava sempre ridendo e dandomi del tu, mentre la sorella maggiore manteneva una fredda distanza dandomi del lei.
Cominciai l’operazione, ripromettendomi di terminarla prima del cena e di portarle il computer o in serata o alla mattina sucessiva.
Per scrupolo scaricai su un CD alcune cartelle che aveva in memoria alla voce Documenti, e poi svuotai il computer e lo reinstallai da capo, accertandomi che l’operazione procedesse regolarmente.

Le installai anche un nuovissimo antivirus , poi i programmi che aveva in precedenza.


Avevo fatto assai in fretta avendo internet molto veloce, arrivato all’ora di pranzo il giorno successivo , riconsegnai il computer ad Giorgia.
“Tutto a posto?”, mi chiese con un certo imbarazzo.
“Tutto a posto Giorgia ora funziona a meraviglia”.
La vidi tranquillizzarsi e riassumere la sua espressione tipica di sufficienza con cui di solito mi salutava.
“A proposito Giorgia, ti ho anche salvato la cartella documenti, ma ho lasciato il CD a casa, che sbadato...più tardi nel pomeriggio te lo porto, oppure te lo metto nella cassetta della posta”... se ha te va bene..

La vidi sbiancare , poi esclamò, “Oddio, oddio Mirko, ti avevo detto di cancellare tutto”
“Ed io . Giorgia sinceramente pensavo di farti un favore, magari c’era qualche documento che ti serviva, comunque non c’è problema, lo tiro via”...
“No, no Mirko lo metta pure nella cassetta delle posta, oppure lo porti stasera”, mi disse, cercando di ricomporsi e mostrarsi distaccata, non facendomi intuire la sua ansia.




Uscii dall'appartamento dei Morelli con una certa curiosità, mi era chiaro che nei documenti c’era qualcosa che Giorgia aveva paura fosse visto da qualcuno.
Finii di mangiare in fretta, ultimai dei lavori al PC per il mio lavoro, presi il CD che avevo appoggiato sulla scrivania , con su scritto “Documenti Giorgia M”
Stavo per metterglielo nella posta, ma poi mi trattenni, visto la mia curiosità e lo infilai nel mio computer, per vedere che files contenevano quelle cartelle.
Erano quasi tutti documenti di studio, la ragazza frequentava giurisprudenza e aveva scaricato tantissimi articoli e codici, oltre a qualche lettera.
Un ultima cartella era denominata “foto”, la aprii e vidi che era suddivisa a sua volta in vacanze, montagna, mare e altre voci.
Evidentemente si era salvata nella memoria del computer alcune foto per stamparle, oppure utilizzarle come sfondi o scrensaver, o magari inviarle per posta agli amici.
L’ultima cartella era nominata semplicemente Giorgia, la aprii e faticai a credere a quello che vedevo.....


Le prime foto la ritraevano in una stanza con indosso solamente un paio di slip e reggiseno, poi altre due la ritraevano a seno scoperto, e le successive cinque completamente nuda e in posizioni assai esplicite, a gambe aperte o a quattro zampe con il suo bel sedere bene in evidenza.
Ma quelle veramente notevoli erano le successive, era infatti un vero campionario di foto porno, che ritraevano Giorgia in compagnia di due ragazzi a cui lei a turno prendeva il cazzo in bocca e da cui si faceva penetrare.
Calcolai il numero dei ragazzi dopo aver visto le foto più volte, infatti erano due volti differenti anche se nelle foto non comparivano mai più di uno alla volta, capiii che uno a turno restava fuori per scattare le foto.
Ridevano, sembrava dalle espressioni che fossero abbastanza tutti un po’ ubriachi e sfati.


Passato lo stupore mi misi a ridere, avevo capito il vero motivo la mia vicina voleva in un primo momento che la cartella fosse cancellata, e poi, saputo che era stata salvata, voleva tornarne in possesso.

Decisi di farla soffrire e che gliela avrei riportata solamente la sera al mio rientro a casa dal lavoro, ma poi nel corso del pomeriggio un idea molto più perversa si fece strada nella mia testa.
Duplicai il CD, volevo approfittare della situazione, non sapevo ancora come.
Volevo vedere come avrebbe reagito, e che piega avrebbero preso gli avvenimenti, ma almeno il gusto di farle capire che avevo scoperto tutto mi eccitava moltissimo.




Sapendo che i suoi genitori non c’erano, mi presi la cosa con comodo, tornai a casa, mi feci la doccia, cenai e poi, armato di CD le suonai.

Mi venne ad aprire la porta Betty, la sorella più piccola, che mi sorrise chiedendomi il motivo della visita.
Le dissi che dovevo vedere la sorella Giorgia per consegnarle un dischetto per il computer, e lei l’andò a chiamare.
Giorgia venne subito, ma appena vide il CD nella mia mano si tranquillizzò e riassunse la sua espressione di sufficienza.

“Ah, grazie, grazie Mirko mi ero già dimenticata…se nel caso ti deve pagare il disturbo poi ci pensa papà”..
Io la guardai negli occhi, facendole capire che c’era ben dell’altro.
Giorgia mi ricambiò lo sguardo con aria interrogativa.
“Pensa papà anche a queste?”, le chiesi con un sorriso malizioso, facendole scivolare in mano un due foto che la ritraevano impegnata con un paio di cazzi.


Lei sbiancò, ma si riprese appena la sorella si avvicinò per vedere cosa teneva in mano.
“Sì, sii Mirko a queste fatture penserà papà…a proposito, mi fa vedere come funziona il nuovo antivirus?. Ho il computer in camera”, e così dicendo mi prese per mano, cercando di accompagnarmi verso la sua camera.
Accortasi che la sorellina ci seguiva, la apostrofò “cazzz....ma te non dovevi andare dalle tue amiche Betty?”..
Betty ricordò alla sorella maggiore che doveva essere lei ad accompagnarla, perché mamma e papà non volevano che uscisse da sola specialmente alla sera.


“No, vai pure da sola, tanto la tua amica abita qui vicino. Poi ti fai riaccompagnare dai genitori delle tue amiche, perché io vado a ballare” le disse Giorgia, in maniera autoritaria.

A Betty non parve vero di avere quella libertà, a cui evidentemente non era abituata, ed uscì velocemente.
Appena uscita la sorella, Giorgia perse tutta la sua sicurezza, e mi implorò di darle le foto che ho in mio possesso “Mirko credimi ...I miei si incazzerebbero e ne sarebbero sconvolti, non sapevo quello che facevo quella sera, eravamo in gita e avevamo bevuto, poi qualche canna e non ho capito più nulla”....

La cosa mi intrigava sempre di più, vedevo Giorgia completamente a mia disposizione e decisi di continuare a giocare.
Le dissi....“Tuo papà dovrebbe sapere che razza di zoccoletta sei, ed io penso proprio che glielo farò presente”...
“No, no, no…Mirko.. no .. no” ed incomincio a piangere... Mirko ti prego.... ”faccio tutto quello che vuoi, ma non dare quelle foto a nessuno”....
“Bene, bene Giorgia.... allora vediamo come potresti comprare il mio silenzio”. e così dicendo le cinsi i fianchi con le mani e cominciai a tastarle il sedere.
Lei si irrigidì ma non oppose nessuna resistenza.


La baciai, tirandola a me con forza, e cominciai a spogliarla, indossava una maglietta, che volò via e dei jeans, che sbottonai.
Lei allora oppose resistenza, “No, no , no Mirko ma che sta facendo?”

Io allora decisi di giocare pesante.
Quindi l'afferrai per i lunghi capelli biondi con una mano, le portai il viso a contatto con una delle foto.
“Sei te questa troia che succhia un cazzo mentre un altro vi fa le foto e poi si danno il cambio e te lo infila tra le gambe, vero?...
A proposito, ma i tuoi amici non le hanno queste foto?, Sono loro ad averle scattate”.. lo sai vero Giorgia...
“Sì, si, si ” mentre continuava a piangere”, mi stanno ricattando, devo fare tutto quello che loro mi dicono”..

“E ora lo... Giorgia fai anche con me tutto quello che ti dico?” e detto questo le ordinai di cambiarsi, volevo che indossasse qualcosa di più sexy, gonna, calze, tacchi.


Aprì l’armadio a testa bassa, sicuramente maledicendo quella gita scolastica che le era costata quelle successive umiliazioni, ancora più pesanti per un tipino altezzoso come lei, abituata a guardare tutti dall’alto in basso.
Mi stappai una birra presa dal loro frigo e mi stesi sul divano, in attesa che Giorgia tornasse. In effetti lo spettacolo che mi si presentò non era niente male.
Maglietta aderente rosa, che le fasciava in modo stupendo i seni, minigonna nera con spacco, come le avevo visto qualche sera prima di ritorno dalla discoteca, calze nere, tacchi, un filo di trucco, direi che si era data bene da fare....

“Brava, brava, adesso fammi vedere che biancheria intima hai indossato”...
Lei cominciò a spogliarsi, visibilmente imbarazzata si tolse la maglietta, rimanendo con un reggiseno di pizzo anch’esso rosa, poi lentamente e senza mai alzare lo sguardo si fece scivolare la gonna, mostrandomi il sottile perizoma anch’esso rosa.
Le ordinai di togliersi il reggiseno e il perizoma restando nuda solamente con calze e tacchi.
Lei arrossì ma mi obbedì in silenzio...... Mi portai davanti a lei e le ordinai di inchinarsi....




Era veramente una bella ragazza, la pelle chiara e i capelli biondissimi erano in contrasto con il nero delle calze e dei sandali col tacco alto che calzava.
Mi sganciai i pantaloni, estraendo il cazzo già durissimo, e glielo infilai in bocca. Lei serrò le labbra, cominciando a succhiare, stuzzicando il glande con la lingua.
“ Le dissi.....Succhia troia, come lo succhiavi ai tuoi compagni di classe in quelle foto” ….la insultai un po e afferrandola per i capelli la feci alzare e la sdraiai sul tavolo di salotto, infilandole la testa tra le gambe e cominciando a leccarle la fighetta....



Era da tanto che non facevo sesso con una ragazza così giovane, aveva una pelle morbidissima e una fighetta un buonissimo sapore.
Si doveva depilare non con frequenza, aveva infatti una peluria corta. Sentii che stava perdendo rigidità e cominciava a bagnarsi.
“Ti piace allora essere trattata così” , pensai, e capii che evidentemente essere trattata male ed umiliata le faceva aumentare non poco la sua eccitazione e il suo piacere.
Era per questo che aveva quelle foto nel computer, con le quali evidentemente si eccitava e masturbava, ricordandosi di quando era stata alla merce dei suoi compagni di classe.

Gli puntai il cazzo tra le sue gambe, volevo penetrarla..... La trovai discretamente bagnata, e non feci fatica ad entrarle dentro. Giorgia cominciò a gemere, godere sempre più , evidentemente il piacere cominciava a prenderla e l’imbarazzo della situazione si stava sciogliendo.
Aumentai ben presto il ritmo dei colpi, e lei perse ogni pudore , Giorgia era in estasi ormai, iniziando ad incitarmi di scoparla sempre più forte. Le feci alzare le gambe in modo da penetrarla meglio, e cominciai a scoparla in maniera selvaggia, incitato dalle sue urla e dai suoi gemiti.
Dopo una trentina di affondi profondi sentii la mia sborra salire , feci appena in tempo a levarlo e le schizzai tutta la mia sborra sulla pancia.


Rimanemmo qualche secondo fermi, senza avere il coraggio di guardarci, quando venimmo gelati da una voce alle nostra spalle.

“Ma bravi…ma bravi.... altro che antivirus. Guarda che maiali.... siete proprio dei gran maiali”....
Era Betty, che evidentemente non era più andata dalla sua amica, ed era tornata a casa. Presi dalla foga della scopata di oltre un ora e dell’amplesso non l’avevamo sentita rientrare, e così ci colse sul fatto.

Io ero imbarazzato, ma non era niente in confronto a Giorgia , diventata rossa paonazza. Corse in bagno inciampando goffamente coi sandali, mentre la sorella commentava …..“guarda che puttana…sei un a puttana …..vatti a lavare tutta la sborra che hai addosso, troia”....

Io rimasi nudo in mezzo alla stanza, guardando Betty che sorrideva maliziosa.... Cercavo di immaginare che piega potesse prendere la situazione, quando fu lei a rompere gli indugi.

“Ma bravo... bravo Mirko il nostro vicino di casa…con la scusa del computer si sfonda quella stronza altezzosa della mia sorella…ma bravo... Mirko...... da quanto tempo va avanti sta storia e ti sfondi la troia di mia sorella?”...




Io le spiegai che era la prima volta, accennandole solo vagamente alle foto e al ricatto con cui mi ero approfittato di Giorgia...

Naturalmente la sorellina insistette e volle vedere le foto compromesse. Le osservò con grande soddisfazione e, appena Giorgia ricomparve in salotto, con addosso un accappatoio, gliele sbatté in faccia.


“Da oggi i nostri rapporti cambiano, cara la mia troieta succhiacazzi.... da oggi in avanti comando io, faccio quello che mi pare, e tu starai ai miei ordini…se no..... sai che faccio??.... Queste foto finiscono su tutti i muri della facoltà di giurisprudenza…nonché sulla scrivania di papà”..

Giorgia si mise a piangere, inginocchiandosi e pregando la sorella di non fare niente di tutto questo. “Da oggi in avanti farò tutto quello che mi dici di fare, te lo giuro Betty”...

Betty la guardò con un sorriso malizioso, poi si volse verso di me che nel frattempo mi ero rivestito e cercavo di guadagnare l’uscita.
“E te dove credi di andare, caro vicino.. Mirko?.... Questa zoccoletta è ai nostri ordini…approfittiamone.. dai”....
Sinceramente non credevo alla piega che stavano prendendo, ma Betty voleva che approfittassi di nuovo della sorella, il ricatto stavolta lo esercitava lei, ed io ero ben felice di sottostarvi.
Ad una Giorgia sempre più paonazza e terrea in volto ordinò di andarsi a cambiarsi, poco dopo tornò vestita solo di un completino intimo nero, mentre io e Betty la attendevamo seduti sul divano.

“Brava…troia.... mettiti a quattro zampe adesso”, le ordinò la sorella. Appena eseguito l’ordine, Betty le scostò il filo del perizoma, mettendo in mostra il filo delle natiche.
“Dai…leccale il culo.... Mirko”, mi incitò. Io non mi feci pregare e cominciai l’operazione, mentre la sorella più piccola, ma evidentemente assai molto di più perversa, abbassatisi i pantaloni si masturbava senza ritegno sul divano.

“Leccami la fica, troia”, ordinò alla sorella, che sempre carponi iniziò a leccarla, mentre io alle spalle continuavo a stuzzicarle il culo e con le dita le penetravo la fica.
“Cosa aspetti.... falle il culo.. Mirko .. dai sfondala” ….”Non lo vedi che non aspetta altro” ..urlò Betty, sempre più preda di una eccitazione irrefrenabile.


Giorgia tentò di divincolarsi, pregandoci di desistere perché era vergine e non lo aveva mai preso dietro, ma tra la furia della sorella e l’eccitazione mia non ebbe scampo....
Le puntai il cazzo, durissimo, sul forellino, ed iniziai a spingere.
Era strettissimo, la saliva non aveva lubrificato più di tanto, e le urla di dolore di Giorgia si mescolarono ben presto a quelle di scherno della sorella minore, che la insultava.

Quando le fui dentro per più di metà del mio cazzo... cominciai a spingere con una certa decisione, il suo culetto seppure a fatica si stava abituando.
L’eccitazione era massima, inculare la mia biondissima vicina di casa era un’idea che fino a quella mattina non era passata neanche nelle mie fantasie più perverse, e ciò avveniva mentre lei era costretta a leccare la fica della sorellina, che pure la insultava e la trattava come una troia.


Aumentai il ritmo, schiaffeggiandola sui fianchi e insultandola anch’io, sentivo montare nuovamente il piacere.
“Levalo…levalo Mirko.....devi sborrarle in bocca a questa puttana” disse con un filo di voce Betty... ormai in preda ad un violento orgasmo

Estrassi il cazzo, mi alzai in piedi e afferrata Giorgia per i capelli glielo infilai in bocca senza neppure curarmi di ripulirlo.
La costrinsi a succhiarlo per tutta la sua interezza, arrivandole praticamente in gola, la sborrai abbondantemente .. provocando la sensazione di vomito da quanta gliene avevo messo in bocca e non riusciva ad inghiottirlo del tutto….



Rossa paonazza, fu costretta ad ingoiare tutta la sborra, tossendo.
La sorella minore, ormai rilassata dopo essersi masturbata, applaudì... “Bravi, bravi.... bullismo spettacolo…il nostro vicino maiale e la sorella puttana…mi sa che ci divertiremo sempre di più di oggi in avanti”...
Giorgia piangeva, ma sua sorella non aveva ancora finito il suo trattamento.
“Sdraiati sul pavimento, che ingoi qualcos’altro…così la smetti di piangere, schifosa”...
Mentre Giorgia, ormai inerme, era sdraiata sul pavimento, la sorella si mise sopra di lei e cominciò a pisciarle sul viso, ordinandole di tenere aperta la bocca...

“Bevi tutto, troieta…altrimenti ti faccio leccare il pavimento fino a stasera”....
Giorgia si fece pisciare in bocca e ingoiava, senza opporre resistenza.
Quello che più mi colpì è che mentre eseguiva come un automa gli ordini della sorella minore, con una mano tra le gambe si toccava... evidentemente l’estrema umiliazione la eccitava....

Era un meccanismo estremamente perverso, la sorella maggiore che provava piacere a farsi umiliare, e quella minore con chiare tendenze... perversa e dominatrice…e con tutte le armi per potere comandare a piacimento, visto che possedeva le foto...

Rimanemmo in silenzio senza guardarci, poi io tentai di rilassarmi e rivestirmi...
“A presto Mirko”..... fu il sibillino saluto di Betty ..“lei da oggi in avanti fa quello che le dico......mi fece, indicando la sorella, ancora distesa sul pavimento..... quando vuoi svuotarti le palle me lo fai sapere”..... disse strizzandomi l’occhio…
E VEDRAI MIRKO COME CI DIVERTIREMO TUTTI E TRE INSIEME. …
ANZI .. MIRKO CHE NE DICI GIA DOMANI..... I NOSTRI NON SONO A CASA........COSI GIORGIA .. AVRA IL TEMPO PER RIPOSARSI UN PO.........E LA VEDRAI DOMANI COME SARA ANCORA PIU IN FORMA LA TROIA...............
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