trio
Mirko e l'amica d'infanzia Carmen al funeral


11.04.2025 |
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"Poi la feci alzare e le dico ” girati Carmen ”… e chiudo la bocca..."
Finalmente sono arrivate ferie estive... Dopo un anno di lavoro.... Ormai nella mia testa pensavo a come poter rilassarmi e godermi queste vacanze, ma soprattutto come godere tutti i giorni delle ferie e come stimolare la mia lei di turno a farla godere a farmi godere. La mia amica era una bellissima ragazza, beh adir vero per me tutte le ragazze lo sono …. Noemi ha gli occhi verdi, mora, terza di seno, e un culo stupendo…rotondo, sodo, una bellezza mediterranea...ogni volta che si mette un vestitino non posso fare a meno di tirarglielo su e baciarlo.Sono con lei da oltre un anno ho un feeling stupendo. Decidiamo quindi di trascorrere le ferie in Sardegna, insieme a sua mamma mia futura suocera e la mia cognata, anche se io inizialmente non ero d’accordo perché volevo trascorrere questi giorni solo con lei io e lei. Eravamo arrivati da due giorni, ed io avevo già sfinito, distrutto la mia amica Noemi .. scopandola anche.....anche più di quattro due volte al giorno, dove capitava, anche nella radura o in spiaggia.
Scopare tra la natura o in spiaggia mi dà un immensa eccitazione, Ci arrivò però la notizia della morte del padre di una nostra carissima amica nel paese dove abitavo. Ma come facevamo ad andare??...appena arrivati e sistemati dovevamo ripartire... nessuno voleva farsi 1 ora di aereo e 1 di auto per andare al funerale e poi mia amica aveva organizzato una mostra di pittura era il suo hobby, la sua passione.
“Vai tu Mirko mi Mi disse” io, mamma e Gianna rimaniamo qua e ti aspettiamo, tanto sarà questione di un giorno, dai ci rappresenti, poi ritorni”
Mi giravano i coglioni a mille, ma consapevole che era una cosa giusta il giorno seguente mi metto in viaggio e arrivo puntuale alla Chiesa dove sarebbe stato celebrato il funerale. C’erano i parenti del defunto nostri carissimi amici e coetanei e pochi altri in quanto era Ferragosto.
Rimasi sorpreso nel vedere Carmen amica e coetanea. Era molto tempo che non ci incontravamo, ovviamente rimasi lì con lei a parlare del più e del meno. Era sempre stata un a bellissima donna, ma quel giorno era più bella che mai, bionda, con i capelli raccolti, occhi verdi penetranti e fisico niente male. Indossava un vestito di seta nero con gonna lunga e maglia, quei vestiti che lasciano intravedere, dove si vede molto in trasparenza e un paio sandali con laccetto.
Non vi nascondo che prima di mettermi con Noemi avevo provato a sedurla, ma lei mi aveva sempre respinto, mi diceva “ non sei il mio tipo Mirko”.
Prendemmo posto a sedere in Chiesa, avevamo scelto una posizione un po’ defilata, dove suona l’organista, in fondo sul piano rialzato.
Durante la funzione eravamo seduti molto vicini quasi attaccati anche per il dispiacere e per la sofferenza della scomparsa. Già ci eravamo abbracciati più volte per conforto. Ad un tratto, senza motivo feci cadere il mio braccio destro lungo la sua schiena e il fianco e vedevo che non diceva nulla nè mi spostava la mano.
In effetti non stavo facendo niente di male.... Poi la mia mano quasi incontrollata, cominciò a scendere sul suo giro vita magrissima ed iniziai ad accarezzarla. Lei non batteva ciglio, non diceva niente, ma sentivo il suo respiro che cambiava…quasi si eccitava....
Le mie dita iniziarono a sollevare il lembo della gonna ed entrarono sotto. Si trattava in effetti di un vestitino molto sottile come un foglio di carta, e cominciai ad accarezzare le natiche. Mi accorgevo che non fiatava, non era infastidita. Anzi.....Sembrava le piacesse.....
Carmen era rigida e guardava sempre dritto, senza scomporsi, pian pianino la mia mano scivolò dentro completamente, non trovando alcuna resistenza. Le sollevai le mutandine fino al taglio del culo.
Cominciai anche a guardarmi intorno per vedere se nessuno potesse accorgersi di quello che facevo. Solo l’organista avrebbe potuto notarci, ma era concentrato e intento a suonare.
Sentivo lei deglutire, ma anche lì nessuna reazione, Il mio pene era sempre più duro non sapevo più che fare, se fermarmi o continuare, lei era una silenziosa consenziente. Ma oramai ero dentro... quindi dopo averle accarezzato il culo compreso il buchetto, peraltro sudato per il caldo e per l’emozione mi spostai in avanti verso la figa.
Sentivo i peli, pochi, radunati in un filo al centro… lei continuava a non battere ciglio, sempre dritta a guardare la messa ma mi agevolava mandando in dentro la pancia che in realtà non l'aveva......
Allora con le dita cominciai a passarle ripetutamente sulla figa, di tanto in tanto penetrandola, fino ad arrivare a farle un ditalino.
Una leggera colata calda della sua figa mi bagnò le dita, Carmen era venuta....
Io intanto continuavo a guardare se nessuno si accorgesse di qualcosa. Lei allora allargò le gambe che inizialmente erano strette e se la fece menare meglio. Intorno nessuno solo l’organista ma è intento a suonare. D’un tratto lei prese l’iniziativa..... Finalmente... iniziò con la sua piccola mano a tastare sopra i pantaloni il mio pene duro, che ora stava esplodendo. Apri la cerniera e con le dita spostò il miei boxer e prese il mio cazzo, cominciando a segarlo alla meno peggio.
Le dissi “ Carmen io ….. Ti voglio ....ti voglio ora, ti ho sempre voluta”…lei annui con il capo, non diceva nulla.
Cosi le dissi “seguimi” e mi alzai spostandomi dietro i tendoni rossi che orlano una parete all'uscita della Chiesa a pochi passi da un balcone dove non ci poteva vedere nessuno.
Dopo un minuto arrivò anche lei che in un attimo melo prese con le mani e cominciò a spompinarlo e a succhiarlo con avidità.
Era eccitatissima.... Poi la feci alzare e le dico ” girati Carmen ”… e chiudo la bocca. L ei come stupita mi disse “ non qui sei pazzo, non ..io le risposi “girati Carmen ora o mai più”
Lei allora ubbidiente si girò repentinamente, io le alzai la gonna e le infilai il cazzo tutto dentro la figa ormai fradicia.
Lei mugolava di piacere, mi diceva sotto voce “ spingi... spingi più forte si mi piace molto..... dai...dai... ancora ancora”. ….All’improvviso mi accorsi che il tendone rosso si muoveva e che un ombra dietro stava lì a sentirci e guardarci…Era l’organista che si era accorto della nostra tresca e ci aveva seguito silenziosamente Aveva il suo cazzetto in mano…di molto più piccolo del mio .
Carmen non si era accorta di nulla. L'organista... si stava segando Io non mi scomposi e continuai a sbatterla ripetutamente, con vigore, le avrò dato una trentina, quaranta colpi, che divennero ancor più forti nel vedere l’altro che si masturbava. “ vengo.. vengo Carmen le sussurrai”, strizzando in gola un urlo e notai che l’organista aveva spruzzato il suo sperma che colava sul lembo rosso del tendone.
Anche Carmen nonostante aveva avuto ripetuti orgasmi, era venuta insieme a me con uan fontanella di squirt che mi aveva completamente bagnato tutto incluso i pantaloni...con il suo caldo squirt...
Ci ricomponemmo, lei si tirò giù il vestitino, io mi richiusi la cerniera, l’organista aromi era sparito da tempo...Carmen non si era accorta di niente.
Ritornammo a sederci dove eravamo prima e aspettammo la fine della messa . Lei era di nuovo dritta e tesa come all’inizio. Aveva goduto era fracida ed era molto imbarazzata.
Finisce la messa....
La prendo per mano e le dico “ ora seguimi Carmen ”…lei senza dire niente assecondò il mio movimento e usciti dalla Chiesa ci dirigemmo verso la mia auto. Ero eccitatissimo, con una mano tenevo il volante, l’altra era tra le sue cosce. Dopo qualche chilometro fermai la macchina, in prossimità di un campo di mais. Scendemmo e quasi correndo entrammo nel campo per cento metri, il mais era sempre alto.
A quel punto le saltai letteralmente addosso, la spogliai, tirandole su completamente il vestito, vidi il suo corpo nel suo completo splendore, e d’un tratto il mio cazzo o fu di nuovo duro e voglioso. Lei fece lo stesso, mi spogliò. Eravamo tutti e due completamente nudi.
La distesi sul giaciglio, le aprii le gambe e cominciai a leccargli la figa, era bagnata per l’eccitazione. “ Godoooo, godoooo si così continua, non ho mai goduto tanto nella mia vita”….io avidamente la tenevo stretta alla mia bocca con le braccia e giocavo con il suo clitoride, poi di tanto in tanto la penetravo con la lingua, leccando la sua calda fighetta.
Poi fu la sua volta, mi afferrò con la mano il cazzo, se lo portò alle labbra e cominciò a pomparlo, niente a che vedere con quello che era successo in Chiesa. Pompava così forte e bene che quasi venivo.
Non volevo finire cosi però...... la girai e la misi alla pecorina, le dissi “ ora ti sbatto come nessuno a mai fatto, spalanca le gambe e fammi entrare”.
Cominciai come un martello pneumatico a andare avanti e indietro, la sua figa colava, era un fiume in piena, squirtava in continuazione.....
Carmen era così eccitata che ad un tratto mi disse...... “ Mirko ora infilamelo in culo, quanto ti voglio”. Io non persi tempo, lo sfilai dalla figa e la penetrai in culo, devo dire che gli piaceva di più ora.....
Mi fece distendere sul grano e mi montò sopra, era incontrollabile adesso…si mise il mio membro nel culo e rivolta verso di me cominciò a cavalcarmi …e come scopava..... devo dire che non c’erano paragoni con la mia amica Noemi.
Mi guardava e gemeva dal piacere, gli venni nel culo e finalmente urlai di piacere, quell’urlo che mi era strozzato in Chiesa e che ora mi faceva sentire finalmente appagato….
Carmen si distese accanto a me, credo siamo stati una mezz'oretta lì abbracciati. Poi ci rivestimmo e io ripresi la strada per tornare alle mie ferie ..
Grazie di esistere Carmen... TVB
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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