incesto
Successe un giorno, improvvisamente...


20.02.2025 |
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"Quando un giorno stavo inzaccherando con la figlia di Flavia, Chicca dicendoli che poteva innamorarsi di chiunque purché la trattasse come una regina, ..."
Ero ormai 2 anni che ero insieme alla mia ex compagnia Flavia e non avrei mai pensato che accadesse di una follia del genere. Quando un giorno stavo inzaccherando con la figlia di Flavia, Chicca dicendoli che poteva innamorarsi di chiunque purché la trattasse come una regina, Chicca aveva poco più di 18 anni e da quando era adolescente e frequentava l'istituto superiore, era fidanzata con Enrico, un ragazzo che abita nel nostro condominio nel quale viviamo. Il giorno in cui seppi della loro relazione non la presi proprio tanto bene, non era gelosia assolutamente no, era più il pensiero di lei che reputavo ancora una bambina e ritenevo che era troppo presto per stare con un ragazzo. Flavia la mia compagna invece non era della mia stessa opinione, pensava che questa cosa potesse in qualche modo avere i suoi benefici, Enrico non era affatto uno scapestrato, anzi frequentava già da un paio di anni le superiori ed i suoi voti erano ottimi, praticava sport, giocava a calcio con buoni risultati e questo lo rendeva anche prestante fisicamente, quindi alla fine mi tranquillizzai e lasciai che le cose procedessero in quella maniera. Chicca intanto promozione dopo promozione era giunta in quarta superiore e la relazione con il fidanzato procedeva a gonfie vele, a tal punto da fidanzarsi addirittura in casa, conobbi i genitori di Enrico e spesso in quel periodo, si fermava da loro anche per cenare insieme la sera. Tutto procedeva nella norma, le preoccupazioni verso la figlia Flavia di si erano oramai calmate, lei non mi dava più di che pensare, a scuola andava bene e poi aveva un ragazzo che la rispetta quindi io ero tranquillo ed anzi la sua assenza, delle volte mi favoriva anche nel rapporto di coppia con la mia compagna, in più di un'occasione eravamo finivamo per stuzzicarci già vicino ai fornelli prima di andare a letto. “Un giorno accadde il primo di una lunga serie di eventi che iniziarono a sconvolgere la mia vita, ricordo che, una sera mentre ero intento a farmi la doccia, mamma e figlia decisero di avere un colloquio confidenziale proprio nel bagno accanto a quello dove ero io, non ci avevo mai fatto caso ma stare dall'altro lato del muro potevo origliare, capire quasi tutto il senso del discorso e senza fare rumore cercai di comprendere il più possibile tutto quello che si stavano dicendo”.
"Sento Chicca che dice, mamma avresti dovuto vederlo, lo ha proprio enorme e poi quando lo tenevo stretto nella mano mi piaceva un sacco... purtroppo abbiamo dovuto smettere per non essere scoperti"
“Era chiaro che si parlava di sesso, Chicca si stava confidando con la mamma di questa cosa, magari era stata la sua prima esperienza dopo anni di fidanzamento. Flavia la mia compagna le rispose che se proprio lei desiderava trascorrere del tempo insieme a lui poteva farlo tranquillamente a casa nostra, quella sera stessa, visto che ci saremmo dovuti assentare per uscire a cena con degli amici”.
Avevo origliato abbastanza e quindi entrai in cabina doccia a lavarmi, dovevo accelerare i tempi e fare in fretta. Uscito dal bagno con ancora l'accappatoio addosso, mi stavo recando nella mia stanza per vestirmi e attraversando il corridoio buttai l'occhio verso la porta semiaperta della cameretta di Chicca, non volevo vedere cosa stesse facendo, ma semplicemente guardarla prima della serata che avrebbe trascorso in compagnia di Enrico. La sagoma di Chicca era dietro la porta dell'armadio era intenta a cercare qualcosa, magari stava scegliendo il vestito adatto per l'occasione speciale, ma poco dopo capii che mi sbagliavo perché spostandosi da li mi apparve lei completamente nuda e in mano stringeva l'intimo da indossare.
“Sarei dovuto andare via o al massimo distogliere lo sguardo da lei ma i miei occhi erano come incollati sulla su di lei. Mi soffermai a spiarla fin quando indossato anche il reggiseno poi mi dileguai verso la nostra stanza per paura di essere scoperto”. Rimasi un attimo interdetto per quello che avevo appena visto, non avrei dovuto ma mi aveva fatto eccitare, fece su di me un effetto che mai avrei immaginato.
La mia compagna in camera da letto si stava truccando di fronte allo specchio dell'armadio e proprio da lì si accorse dalla grandezza della mia erezione appena che tolsi l'accappatoio e lo gettai sul letto”.
“Esclamò il suo stupore vedendo il mio cazzo duro che avevo in quel momento, mi chiese il motivo di ciò ed io mascherai la cosa dicendole che tutto dipendeva da lei e di quanto fosse eccitante con quel vestito che aveva scelto di mettere, non avevo il coraggio di confessarle che il culo e le tette di sua figlia Chicca mi avevano poco prima portato a quella condizione”. Da gran troia qual'è, desiderò subito soddisfare la sua perenne sete di sperma deliziandomi con un pompino, la conosco oramai da anni e in certe circostanze non ha mai lasciato perdere l'occasione, ovviamente la mia mente perversa è corsa subito ad immaginare che al suo posto ci fosse sua figlia Chicca, hanno entrambe gli stessi occhi ed anche le labbra, abbastanza carnose da desiderare di essere baciate. Mentre era seduta sullo sgabello che abbiamo dinnanzi alla zona dove si trucca, le sue labbra erano già ricoperte di un rossetto rosso fuoco, aprì la bocca come se non aspettasse altro che farlo entrare dentro.
"Le dico..... dai … dai … succhia amore, fammi godere"
Riuscii a dirle solo questo appena sentii il contatto della la sua lingua, non sono durato a lungo, me lo sentivo ero già pronto ad esplodere per come stavo in quel momento. I suoi occhi mi guardavano fissi i miei come tutte le volta che facciamo sesso orale, mi dice sempre che adora vedere come cambiano le espressioni di godimento del mio viso, quando mi lavora il cazzo con la bocca”.
La mia mente era la figlia, a quel culo perfetto che avevo visto e alle sue tette, che seppur di una giovane donna erano già grandi.
Quando ero prossimo a sborrare mi accorsi di Chicca, per un secondo guardai lo specchio e vidi lei entrare per un attimo nella stanza e poi arretrate all'indietro fino all'uscio della porta, era vestita ancora come l'avevo spiata prima. Non andò via ma attese in silenzio, ci guardammo nel momento esatto che nella bocca di mia moglie stavano arrivando i primi schizzi di sperma, la mamma non si accorse di nulla perché io con il corpo le coprivo la visuale.
"All'improvvisa Flavia, … un urlo.... ma quanta ne avevi dentro, a momenti mi stavi affogando"
Quando dice dentro allude alla sacca delle mie palle che solitamente bacia terminato il pompino e ringraziarle come dice sempre lei.
Intanto io che mi stavo riprendendo dall'orgasmo guardai nuovamente in direzione della porta e di Chicca non c'era più traccia.
Conclusi i preparativi per l'uscita serale, io e Flavia andiamo via, la casa era libera e da quello che avevo ascoltato dal bagno, sua figlia si sarebbe divertita a fare l'amore con il suo fidanzato.............
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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