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Mirko il bull donatore di seme


di Membro VIP di Annunci69.it Joel22
06.03.2025    |    21    |    0 6.0
"Resto ad accarezzarle e baciarle le tette, gambe, mentre lei continua il lavoro con mani e bocca, il pompino e’ decisamente sublime, credo che sarà’ la..."
Da ormai oltre 15 anni anni sono iscritto a diversi siti oltre al centro donatori di sperma a Lugano, anche per aumentare qualche introito.

Finite tutte le analisi del caso nella clinica di Lugano, risulto un ottimo donatore, “il mio sperma e’ di primissima qualità ovvero distinto come “TOP”, per questo motivo vengo chiamato spesso, mi avvisano qualche giorno prima anche perché’ devo stare circa uno / due giorni senza avere rapporti sessuali.
In clinica all'accoglienza vengo ricevuto e seguito da una splendida e simpatica infermiera ormai diventati quasi amici vedendomi spesso in clinica, alla quale per darle noia le chiedo, ogni volta se mi da una mano per farmi eccitare, ovviamente, lei mi dice che l’unica mano, anzi deve essere il mio pene a fare un ottimo lavoro.

Una mattina mi telefona e mi dice:
-ciao Mirko, se sei digiuno da uno, due giorni, potresti venire in clinica nel primo pomeriggio di oggi?, ci sarebbe una donazione speciale da fare.
- va bene, fra quanto devo venire?
- alle 14.30 al massimo cosi’ ti spiego.
Arrivo in orario, fra di me penso chi fosse e con chi avrò’ da dilettarmi in quella stanza, entra l'infermiera che mi spiega.
- Vedi Mirko, ho pensato a te, quest’oggi, anche perché il tuo alto tasso di fertilità essendo da noi contraddistinto come “TOP” in quanto oggi ci sarebbe da fare una donazione speciale
-Le chiedo scusami, In che senso e speciale?
- Nel senso che che la donna che deve ricevere il tuo sperma, non lo vuole dalla provetta, ma naturale, direttamente da te.
- Da me?, spiegami meglio.
- Mirko , quando ti sei iscritto alla nostra clinica come donatore di sperma, ti abbiamo detto e spiegato quanto a volte e’ lunga e difficile e ogni volta la storia da raccontare e più o meno la stessa, insomma Mirko questa e’ una delle tante coppie che non riescono ad avere dei figli, lei e’ a posto, lui ne e’ la causa, dopo tanti discorsi hanno trovato l'accordo e sono disposti all’inseminazione, ma lei rifiuta quella artificiale, allora noi, la nostra equipe, ha proposto loro di farla naturale, loro ci hanno pensato moltissimo, ma poi hanno deciso, preferiscono avvenga in piano anonimato, e qui ti evito le domande e varie che ci hanno fatto.
- Ed io come dovrei fare?
-Mirko lei la nostra cliente ti aspetterà’ nel laboratorio di ginecologia, ti aspetterà’ a gambe aperte sul lettino e tu dovrai solo venirle dentro di lei fare il tuo lavoro tutto qui.
- Ma saremmo io e lei da soli?
- Certo Mirko, perché’ per legge e da loro richiesta, non vogliono e devono sapere chi e’ il donatore, lei sarà’ bendata.
- Mi sembra una cosa strana, e’ diversa dal solito e dalle altre volte, le chiedo tu mi aiuti? e se non ci riuscissi, non perché’ sono impotente, ma perché’ non mi piace? si insomma se quando sono li non mi si diventa duro?
- Mmmm, Mirko credo che per questo tu non hai problemi, lei e’ un tipino particolare, piccolina ma giusta in tutte le forme e misure.
- Posso vedere qualche sua foto o altre indicazioni, o come la vedrò una volta dentro il laboratorio?
- Mirko , naturalmente la troverai e la vedrai tutta nuda dall'ombelico in giù’,
- “E che dovrò fare io? Nel senso , oltre che penetrarla, potrò’..........??
- Mirko ufficialmente questa non e’ la prima volta che lo facciamo è lo hai già fatto diverse volte sia con noi che da solo, sai bene noi a voi maschi noi diciamo che voi dovete penetrare e basta, pero’ quello che succede dentro quella stanza lo sapete solo voi due, ovviamente, nessuno e sopratutto il marito,” Guarda bene quella che vedi sulla tua destra e’ l’entrata del laboratorio, fra poco, lei entrerà, da un altra porta ovviamente si preparerà’. Tu avrai tutto il tempo necessario per farlo e venirle dentro anche più volte e poi lei dovrà’ stare in questa posizione per almeno un ora, tu quando hai finito e vuoi uscire premi il pulsante, per farci capire che hai fatto, te ne esci, ti rivesti e ci vediamo la prossima volta.
- Ma non posso vederla per capire se....
- Senti, Mirko non potresti, ma tanto poi la vedrai, fai una cosa, fai una passeggiata lungo il corridoio a prenderti un caffe’ e ti metti intorno alla macchinetta, quando vedi la coppia arrivare, loro verranno da me, io faro’ accomodare lui e porterò lei all’ingresso dei laboratorio, penso che non avrai difficoltà’ a capire, con calma rientri in questa stanza e ti chiudi a chiave dall’interno.
- Ah, una cosa, se le parli, dille che se c'è’ qualche palpatina, fa parte delle regole del gioco.
- Mm Mirko questo non glielo posso dire, lo sai , le posso accennare che a volte può’ capitare, ma che lei deve far finta di non capire, in fondo sarà’ bendata.
- A che ora entra dentro?
- Fra cinque minuti, gli ho chiesto di essere puntuali.
- Ah se avrò’ bisogno tu una mano me la dai?
- Sei un vero porco, ma nessuno potrà’ entrare nel laboratorio oltre lei e te per legge.

Arrivano un sacco di coppie alla reception della clinica, io la immagino prima una bionda, molto bella, alta, ma l’infermiera, mi ha parlato di una donna piccolina, poi arriva una coppia con una lei mora , ma 'infermiera mi guarda come dire, mi dispiace non e’ lei.
Finché’ senza neanche accorgermene al banco dell'infermiera arriva una coppia con lui, un omone grasso e grosso, lei in confronto, minuta, entrambi di spalle, l’infermiera esce dalla sua postazione , e passeggia con entrambi parlando a voce bassa, lui si avvicina alla macchinetta del caffe, io faccio finta di non guardarli e come se pensassi a chissà cosa , sento l’infermiera avvicinarsi a lui e dirgli, che se preferisce può ’ fare un giro e tornare non prima delle 18,30/19,00 senza stare ad aspettare in una sedia per almeno tre ore, di stare tranquillo.

Nel frattempo do un occhiata a lei che era entrata in bagno con la giacca in mano, alta non piu’ di un metro e sessantacinque , capelli lunghi, sul biondino, lineamenti tipici della ragazza nord Europa estatica il suo uomo dice all’infermiera che e se fa un giro e che tornerà’ dopo, ma prima vuole salutare la moglie.
Questo avviene vicino a me, non piu’ di due metri di distanza, la tipa, come mia aveva detto l’infermiera e’ piccolina ma con due belle tettine, il maglione e’ pieno di curve, un bel culetto, con le scarpe a tacchi alti, che ne evidenziano il fascino e la sensualità.
Ed ecco finalmente l'infermiera chiama la ragazza e la porta in un corridoio, dove l’insegna indica “laboratori”, il suo uomo aspetta che sua moglie entri e dopo esce a farsi la passeggiata.
Io senza dare nell’occhio, mi alzo, entro in bagno, quello riservato a noi donatori, dove ce’ l’occorrente doccia ecc.
Mi do una sistemata alla meglio e mi reco verso la stanza di prima, l’infermiera mi aveva detto che sarebbe apparsa una luce lampeggiante all’entrata della porta per farmi capire che potevo entrare, mi chiudo dentro a chiave, mi spoglio, o meglio mi tolgo la giacca e la camicia, scarpe e pantaloni, metto un paio di infradito che erano a disposizione all'interno.
Passano altri dieci minuti, vedo la luce lampeggiare della porta e’ arrivato il momento, “entro nella stanza, finestre ovviamente tappate, con luci soffuse accese una musica di sottofondo, dopo qualche momento per orientarmi, vedo che di lato c'è il lettino con la donna sopra a gambe ben larghe la ragazza, forse su consiglio dell’infermiera, anzi ne sono piu’ che sicuro, si e’ lasciata la giarrettiera e le scarpe con i tacchi, nella parte alta la camicetta mezza sbottonata , con bell’evidenza a lato noto il reggiseno appeso o su uno spigolo della poltrona, anche questa sicuramente opera dell'infermiera.
Lei una ragazza minuta con la sua faccina giovanile, capelli lunghi, con una benda negli occhi, capisce della mia presenza, mi avvicino e le metto una mano sulla coscia, fa un sobbalzo, forse perché non si aspettava che il momento stava arrivando, la mia mano si muove sulle sue cosce in maniera delicata, i suoi movimenti dapprima tesi, si stabilizzano e mi permettono di accarezzarla per bene con dolcezza, lei muove la bocca, come se volesse dire qualche cosa, ma poi si blocca, sicuramente ha avuto l’ ordine di non dire niente, per evitare qualche brusco di calo della mia erezione.
Mi tolgo i boxer, mi avvicino con il mio cazzo duro a lei, le prendo la mano e avvicinandomi ancora glielo faccio prendere in mano, lei me lo stringe e incomincia a menarlo un po, io a questo punto mi avvicino con la mano e gli accarezzo la patatina dapprima rimane fredda, ma dopo poco le mie carezze fanno effetto e vedo alcuni suoi movimenti decisamente di piacere, lei si volta, quel poco che può verso di me e mi sega, mentre porta le sue mani sulle mie palle e me le massaggia In modo fantastico.
A questo punto mi stacco da lei e mi porto sulla sua bella fica, mi abbasso e inizio a leccargliela con le sue gambe cosi ben aperte che spalancano bene la fessura, la mia lingua entra dentro benissimo,
i suoi movimenti si fanno sempre più forti, lei a questo punto non resiste più’ ed inizia a gemere forte.
- Si, si , si che bello, continua mi dice, a questo punto incomincio a leccarla e infilarle prima un dito , poi due e masturbarla al meglio, con movimenti dolci ma decisi, vedo che lei si contorce sempre di più’
- Siiii, mmmm , che bello, mi stai facendo godere , dai dai continua fammi godere, mettilo dentro, non ne posso più’
Mi alzo e mi metto sopra di lei, prendo il mio cazzo e glielo struscio sulla sua fica, sulle sue grandi labbra, con una mano le apro la camicetta e gliela allargo tutta mettendo in evidenza le sue tettine, piccole come dimensioni, ma grosse di volume, due capezzoli enormi dritti, a questo punto sento che che e finalmente arrivato il momento, prendo il cazzo in mano e lo punto dentro al sua figa.
- Si , si, si fallo entrare, sento che sto impazzendo, fammelo sentire, presto che non ne posso più’.
- Incomincio con un movimento come piace a me e’ prima lento, ma poi deciso e secco, ops una forte spinta ed e’ tutto dentro, inizio a menarlo dentro, avanti ed indietro e con il corpo mi butto in avanti per cercare le sue tette, sento che una sua mano scende fra noi due, la faccio passare e capisco che si sta masturbando il clitoride.
- Siiiii, siiii, siiii che bello continua, sto impazzendo, sto impazzendo, siiii, siiii ,, siiii
A sentire i suoi mugoli, i suoi urleti, la testa non regge più’ la situazione e sento dentro quel piacere che non controllo più’ alcuni su e giu’ e via, via, via e via, sento esplodere il mio cazzo e inondarle la fighetta con tutto il mio sperma.
-si godo anche io, siiiiii, continua ancora, ancora, siiii....... non ti fermare ti prego......ti supplico, dai ancora. Siiiiiiii
Mai avrei pensato che una semplice donazione di sperma si sarebbe trasformata in una delle più’ intense e belle scopate della mia vita, anche se pur breve, rimango dentro di lei qualche minuto, sia per riprendermi, sia per rendermi conto della situazione, se la cosa e’ un sogno, mi rendo conto che e’ realtà’, lei si e’ abbandonata al piacere, con il seno cosi’ esposto, la cosa mi eccita ancora, mi alzo da lei e mi avvicino, le tette succhio le tette e avvicino il mio cazzo alla sua bocca, per sperare di risparare un altra cartuccia.
Lei apre la bocca e accoglie il mio cazzo, me lo succhia bene e con la lingua me lo pulisce bene, la situazione, mi riportano brevemente in tiro, porto la mia mano sulla sua patata, ma sento che lei me la ferma.
- No, no giù’ non toccare, non voglio rovinare nulla, mi hanno detto che devo restare ferma a gambe in su almeno un ora.
Resto ad accarezzarle e baciarle le tette, gambe, mentre lei continua il lavoro con mani e bocca, il pompino e’ decisamente sublime, credo che sarà’ la situazione, la sua bellezza, ma in poco tempo sono di nuovo in tiro, mi avvicino per permettere che il cazzo entri bene in bocca, senza che lei si debba muoversi molto.
Alcuni minuti di piacere e sento di nuovo il cervello perdere il controllo, ma la situazione e’ troppo bella, tiro fuori l cazzo dalla bocca, lei forse non capisce il perché’, me lo meno e le vengo schizzandole fra le tette.
- No sul seno, no, sul seno no,
ma ormai la frittata e’ fatta, lo schizzo decisamente meno copioso ma ugualmente abbondante e vederlo cadere in mezzo alle sue tette e’ di un eccitazione particolare, mi avvicino a lei per schizzarla
anche sulla faccia, quando lei sente arrivare questi sulla faccia si copre con le mani...
- Ma no, ma che fai, no cosi’, mi sporchi tutta, poi come faccio???
Resto zitto, mi avvicino per prenderle salviette e gliele porto una manciata, lei con queste inizia a pulirsi la faccia e il seno, rimproverandomi del pasticcio che ho combinato è chissà’ come mi avrai sporcata, che dirò’ a mio marito....
L’unica cosa che le dico e per tranquillizzarla.
- Stai tranquilla che ti aiuto un po anch'io io , non ti ho sporcata molto . io vado via, tra un po entrerà ad aiutarti l’infermiera, ... ah oltre che salutarti ti faccio i miei auguri e abbi cura, ricordati quando nasce e’ anche mio figlio, pensami.
Ritorno nella mia stanza mi rinfresco e dopo essermi rivestito, esco nel corridoio, vado verso la macchinetta delle le bibite e mi guardo in giro.
Il marito della donna e’ proprio al bancone con l'infermiera, mi avvicino per sentire quello che si dicono, lei parla piano, ma lui e’ chiaramente alterato.
- Quanto ci vuole ancora? Ma cosa succede e ormai oltre 4 ore e mezza che e dentro??
- Non si preoccupi, sua moglie ha già ’ finito da un pezzo, ma deve aspettare i risultati, ci vorrà’ ancora un oretta si calmi, e rivolgendosi verso di me mi dice un siiiiiiiii interrogativo?
- E io vorrei sapere di mia moglie, quanto ha ancora??
- Senta lei e’ un marito ansiosissimo, faccia una cosa se ne vada a mangiare qualche cosa e ritorni non prima delle 20.00 vada via che la vedo sconvolto.
- si ha ragione lei infermiera, dico guardando il marito in cerca di un suo conforto, sono sconvolto anch'io da tutta quest’attesa siamo tutti e due nelle stesse condizioni e meglio che vada a mangiare qualcosa poi ritorna con calma, l’omone mi guarda con aria di consenso, come dire che anche lui e’ nella stessa barca.


Un giorno, passando da quella zona e avendo un ora di attesa, sono entrato in clinica a salutare l'infermiera e fare due chiacchiere.
Appena entro nell’ingresso, la vedo dietro il bancone di accoglienza, lei mi vede, e con un sorriso convincente mi fa cenno di andare da lei.
- Oh Mirko, che combinazione, stavo per chiamarti al telefono.
- Ciao, bella, per propormi un altra inseminazione diretta?
- Ah, ah , ah no, no, quella cosa al momento no ma sono sicura che per te che sei il nostro “TOP” tra i donatori si ripeterà molto presto , ne sono certa’ comunque ti ho chiamato perché’ devi firmare dei nuovi moduli per via di leggi sempre piu’ severe, puoi venire con me nel mio ufficio?
, entra in ufficio, dove lei si chiude la porta dietro.
Ti spiego meglio cosa e’ cambiato.....
E mi parla di regole, leggi, comportamenti, dei quali non ci capisco nulla, dico di si a tutto e mi metto a firmare una serie infinita di pagine.
- Ahhh, finito, senti poi ti volevo chiedere, ma di quella donna, straniera vero?, come e’ andata poi a finire?
- Ah si, lei e del Kazakistan e’ sposata con quel ciccione, un bravo uomo Italiano che aveva lavorato anni in kazakistan e per portarla via dalla fame e dalla miseria, sposando questa bravissima ragazza, solo che lui ha dei problemi per fare dei figli e si sono rivolti al nostro centro e poi come ti ho detto , in una scelta difficile hanno preferito un rapporto diretto naturale conteni loro e contento anche tu immagino.
- Si, si meglio di cosi’..., ma lei che ti ha detto?
- Mmmmmm, Mirko come si dice, qui lo dico e qui lo nego, dopo che sei andato via tu, sono entrata dentro il laboratorio, lei doveva stare in quella posizione per almeno un ora, per non fare uscire nulla cosi come da protocollo, appena entrata le ho tolto la maschera, lei era preoccupata, perché’ mi ha raccontato che la cosa si e’ svolta in maniera molto diversa da come l’avevo preparata.
- Nataly perché’ tu cosa le avevi detto?
- Che probabilmente per avere piu’ successo ed un erezione con conseguente inseminazione piu’ efficace, piu’ l’uomo e’ eccitato e piu’ sono le possibilità’, perché’ detto fra di noi, le ho detto che non doveva fare nessuna storia, di tenersi dentro nel suo cuore che era successo tra voi due in quelle ore passate insieme e che qualche sacrificio lo doveva pur fare per avere questo figlio.
- Poi ho visto che le hai fatto togliere il reggiseno.
- Si, ho pensato che se tu eri allupato, gli ho consigliato che era meglio favorire i movimenti.
- E poi che ti ha detto?
- Mi ha detto che le sei venuto la prima volta e l'ha sentita un abbondantissima spruzzata dentro la figa e la seconda un po meno sul seno e in faccia, allora l’ho aiutata a ripulirsi per bene, consigliandole di restare tranquilla che a suo marito non le avremmo detto nulla per farlo stare sereno, piuttosto tu cosa hai combinato, dovevi venire dentro e basta.
- Mmm, si e’ vero ma poi ho approfittato della situazione, comunque penso di averla ripagata, perche’ anche lei ha veramente goduto, ma ti dico goduto e urlato come un pazza mentre sborrava.
- Si, me lo ha detto anche a me, che sei stato bravo, le hai fatto avere tanti orgasmi, ma dimmi dettagliatamente cosa le hai fatto?
Preso dalla situazione ho raccontato a Nataly quello che le ho fatto, e dato che lei mi chiudeva anche i dettagli, mi sono addentrato anche in quelli, mentre parlavo, scioccamente, non ho notato che lei aveva portato una mano sulle parti intime, fatto sta che durante il racconto ad un certo punto ho visto che chiudeva gli occhi e si e imbarcata e messa messa con la testa arretrata.
- Scusa, Mirko mi hai fatto eccitare mi sono toccata ed ora, mmmm, mmmmm sto provando piacere, dimmi, che sensazione hai provato quando l’hai penetrata...
“E mentre continuavo il racconto, lei ha aumentato il movimento del braccio e di conseguenza della mano nella sua patatina, fino al punto che ha goduto divinamente.
-ehila’’’’’ le dico Nataly con la mia inseminazione, ho fatto godere due donne, ora anche io voglio la mia paga, tesoro.
- mmm, Mirko, ora no, alle 14 stacco e devo andare via subito, ma la prossima volta che vieni a donare, stai tranquillo che ti darò una mano e non solo una mano”.
E quindi andai via dalla clinica deluso, ma contento per aver ottenuto per la prossima volta un qualche cosa di non sperato, d’altronde anche io non avrei avuto il tempo necessario perché’ Nataly aveva solo quaranta minuti di pausa, perciò non abbastanza per poterla accontentare.
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