Racconti Erotici > Lui & Lei > Durante un passeggiata nella città di Como
Lui & Lei

Durante un passeggiata nella città di Como


di Membro VIP di Annunci69.it Joel22
30.01.2025    |    31    |    0 8.0
"Ho già il cazzo che sta per esplodere, ma per il momento lo ignoro..."
(Storia reale che mi e successa circa 10 anni fa

Ormai è da un po’ che mi sta fissando. Sono salito sul bus al capolinea, poche fermate dopo è salita anche lei. Una signora anziana, sarà sulla sessantina, Ben tenuta, i capelli curati, rosso mogano coi boccoli, un sorriso dolce, con un spolverino che ne nascondeva un po le le forme. Sento lo sguardo insistente su di me, sul mio pacco, vede che la sto guardando e mi lancia un sorrisetto complice e torna a guardare la strada.

Arrivai al capolinea mi dirigo verso la mia macchina, vedo che mi segue. Apro la portiera, poggio lo zainetto e le chiedo se abbia bisogno di qualcosa.
Mi dice che è di una paesino appena dopo Como, visto il caldo e la distanza, non tanta ad onor del vero, ma alla sua eta faceva fatica, mi chiede un passaggio. Intuisco cosa stia cercando di ottenere, ma faccio finta di non capire.

Le apro la portiera da gentiluomo, salgo e metto in moto, arriviamo al primo incrocio e inizia a parlarmi di come abbia perso il marito da alcuni anni, di come si senta sola e di come io le ricordo lui da giovane.

Dicendomi che l’aveva conosciuto quando ancora erano giovani in riva al lago mi racconta, “veramente un bell’uomo. All’epoca era giovane, aveva un bel corpo. Abbiamo fatto il bagno insieme, ci siamo piaciuti subito a vicenda, C’è voluto poco, la sera stessa siamo andati a fare un bagno di mezzanotte in riva al lago, in quella serata ci siamo innamorati e non ci siamo più lasciati fino a quando…”

“ Perché mi sta raccontando questo, signora? le dissi”.
Mi risponde “Perché negli ultimi anni a causa di una disfunzione erettile non era più in grado di soddisfarmi, e avevamo iniziato ad invitare giovani a fare l’amore da noi. Ho smesso da quando è morto e non ho più incontrato nessuno, ma tu mi ricordi molto lui. A un certo punto poco prima di arrivare a casa sua, mi dice “La mia porta di casa sarà sempre aperta, se tu vuoi” ed avvicina una mano alla cerniera dei jeans.

La mia reazione non si fa attendere, nonostante la sua età , al suo tocco il mio cazzo divento duro come il marmo: le chiesi spavaldo “Immagino che la porta di casa non sia l’unica cosa aperta, o sbaglio?”.
Con un risolino mi apre la cerniera dei jeans e tira fuori il mio cazzo. Comincia una lenta sega: “Mi disse dovrai verificare tu, se sono aperta abbastanza o no” se hai piacere seguimi.

Arrivati a casa sua sulle alture della val d'Intelvi, appena entrati in casa chiude la porta a chiave alle mie spalle, salimmo la scala per andare al piano superiore, un appartamento semplice, arredamento spartano. appena entrati nella camera si gira e mi infila la lingua carnosa in bocca e inizia a mulinarla, per tutta risposta io le slaccio la lo spolverino ed il vestito che cade a terra. Il suo corpo rivela due tette grosse e sode. Lasciando la sua bocca la girai le calai le mutandine e tolsi reggiseno.
Ora è il mio turno mi disse, mi toglie la maglietta, mi accarezza il petto. Poi i pantaloni i boxer, scoprendo il mio cazzo, già scapellato e lucido.
Dicendomi tra il suo entusiasmo, eccitazione, paure che avevo un cazzo “ mostruoso, se ero normale e se avevo già avuto rapporti sessuali con altre donne senza sfondarle”.
La coricai sul divano, le apro le gambe e rivelo una figa stupenda, pelosa con lebbra enormi, con un piccolo tatuaggio sull'inguine, Avvicinai le labbra e iniziai a leccarla, le infilai la lingua fino in fondo. Con una mano mi prende la nuca, poi due. In un gemito di piacere, mi dice continua e non fermarti e inizia a a muoversi sinuosamente e lasciandosi andare dei gemiti di piacere ansimava con la mia lingua tra la sua figa oramai già bagnata, sentivo che già aveva avuto un orgasmo sulla mia lingua, poi la giro non faccio altro che leccarle il buco del culo, notavo che continuava a muoversi e il suo corpo vibrava di orgasmi. continuiamo così per qualche minuto: “ Mi disse Sto venendo!”. Cosa aspetti a possedermi, Allora riprendo a leccarla ancora più veloce e la vedo accasciarsi sul divano.
E inizio a giocare con le sua tettone. Ho già il cazzo che sta per esplodere, ma per il momento lo ignoro. Le succhio prima un capezzolo, poi l’altro, poi si alzo alzo, e mi infilo la lingua in bocca appassionatamente e sento che con una mano mi prende il cazzo. Allora mi metto coi piedi vicino al divano, lentamente glielo metto in bocca. aspetto che sia lei a fermarmi, poi inizio un lento avanti e indietro con quelle labbra carnose sulla cappella mi danno un piacere assurdo, la pressione che esercita con la bocca mi fa vibrare di piacere.

Mentre lei mi succhiava con passione il cazzo notati che aveva diversi tatuaggi sul seno e sulla schiena sicuramente fatti in gioventù. All'improvviso si sposta mi guardava negli occhi mentre si stendeva sul divano, ricambio il mio sguardo passionale, mi lascio andare dal mio istinto da porco, gli appoggio la cappella sulla figa cercando di fare entrare il mio cazzo duro come il marmo senza farle del male visto che aveva detto era oltre 10 anni che non aveva rapporti sessuali, Lascio le sue gambe aperte per lasciare entrare il mio cazzo dentro, all'improvviso l'ho presa all'imprevista e le ho spinto dentro con forza in cazzo dentro, “ fortuna e che la una casa con giardino e lontana dalle altre, nessuno oltre a me e lei ha potuto sentire le sua urla durante la penetrazione e piano piano sono diventate piacere, continuava a ripetermi non ti fermare continua fini a che non riesci più, fai di me una troia la tua troia.

Lo messa alla pecorina continuai a scoparla fino a quando non riusciva più a stare in ginocchiata a quel punto la giro di fianco e con uno sguardo mi dice che vuoi fare ,,” le ho detto , faccio che mi hai detto tu, di farti sentire troia”

le appoggio la cappella sul culo “ mi dice che lei non ha mai provato e mai fatto anale nella sua vita” gli rispondo tranquilla ce sempre una prima volta , se tu stai tranquilla puoi solo sentire, gli massaggiai il culetto con la lingua per prepararla e le ho messo un po di gel per agevolare la penetrazione, piano piano le infilai un dito dentro, poi due vedendo che provava piacere non ho esitato e provare subito a penetrala anale con il mio cazzo, all'inizio stringeva ancora le natiche , mentre la incoraggiavo a rilassarsi e sarebbe stato un piacere se lei si lasciava andare e pensava a godere e cosi e stato, “ si e lasciata penetrare anche se con dolore e sentivo le sue urla all'improvviso e diventato piacere liberatorio con un enorme orgasmo tra urla di piacere e uno squirt che ha bagnato tutto il divano, si e lasciata andare e farsi cavalcare ancora anale per 10 minuti, fino a quando le ho riempito il culo di sborra calda, poi le ho messo il cazzo in bocca e lo ha leccato tutto e pulito.
Dopo finito mi disse, se vuoi farti una doccia , nessun problema ti cerco l'accappatoio e asciugamani ho nuovi e mai usati, mi da il tutto e vado a farmi la doccia mentre lei aveva incominciato a preparare qualcosa da mangiare, visto l'ora, ci siamo organizzati e abbiamo mangiato insieme offrendomi una bottiglia di vino rosso locale che le avevano regalato degli amici ed abbiamo brindato insieme al nostro incontro.
Il pranzo vedevo che si stava allungando oramai eravamo almeno due ore a tavola a chiacchierare e bere la bottiglia, all'improvviso mi disse che se non avevo impegni visto l'ora potevo stare li a casa sua a dormire e partire all'indomani mattina a casa. Le ho detto ok anche vista l'ora,
“a un patto visto che hai piacere che io stanotte dormo qui con te insieme e assomiglio a il tuo marito da giovane, si fa solo che dico io” lei disse senza esitare perfetto accetto!. E mi guarda contenta, all'improvviso mi avvicino a lei e incomincio a baciarla di nuovo la sua bocca bollente, dopo tiro fuori dai boxer il mio cazzo gai duro e gli appoggio con piacere la cappella su la sua bocca, lei mi disse adesso voglio farti venire cosi succhiando , io dissi “ no adesso visto che hai detto di fare che voglio , faccio che veramente adesso voglio da te, il tuo culo da sfondare bene, e cosi si lascio andare l'ho fatta appoggiare sul divano a pancia in giù appoggiandole dei cuscini arcarle il corpo per sollevarla e farla sentire più comoda e non farle sentire dolore ai seno molto abbondante, nonostante lo avessimo fatto qualche ora prima il suo culetto era di nuovo chiuso e poco preparato ad essere penetrato . Ho di nuovo incominciato a massaggiarle il buco prima con la lingua, poi con il gel e le dita e infine l'ho penetrata e incominciato pomparle di nuovo prima dolcemente poi con tutta la mia forza visto che lei reagiva bene e sentivo stava godendo come una porca ed ho continuato a scoparla fino quando lei esausta, mi disse sono stanchissima, ma tu non ti preoccupare continua a scoparmi con tutte e tue forze anche se mi addormento, lei continuava a urlare e godere continuamente, da porco quale sono non le ho dato pace e ho continuato a scoparla tutta la notte tenendola nuda a letto nel dormi veglia, alla mattina appena ci siamo svegliati, avevo il cazzo già un po duro senza neanche chiederle le ho dato il buongiorno gli ho infilato il cazzo dentro la figa e immediatamente e diventato duro come il marmo ed di nuovo incominciato a pomparla come un dannato fino a farle avere ancora diversi orgasmi e un l'altro squirt enorme che ha bagnato anche il materasso , “ urlandomi, mi potevi almeno avvisare che mi volevi penetrare di nuovo che mettevo degli asciugamani sul letto” ,
Sicuramente le e ritornato il sorriso quando per il buon risveglio le ho sborrato tutto il suo seno enorme.

Mi ha preparato la colazione con tanto amore ed abbiamo fato colazione insieme, non contento della serata, volevo regalarle un buon ricordo e sperando che mi avrebbe richiamato a farle compagnia, l'ho abbracciata e baciata per incominciare i saluti sperando n un arrivederci arrivederci, all'improvviso incomincio a muoversi velocemente e spingere le sua chiappe che sporgevano dalla vestaglia la notte sul mio cazzo, anche se io ero ero già vestito
il mio cazzo non esito ed alzarsi e accettare ancora il suo saluto prima di andare via, Sorrido e le dico “ ok Gianna adesso vorrei regalarti il mio ultimo saluto per oggi , mettiti alla pecorina appoggiando le mani alla sedia e iniziai a spingerle il cazzo prima in figa e la sento mugolire di piacere, sento le sue tette dondolare e sbattere su e giù allora per finire la massaggio un po e la inculo di nuovo, poi senza più libidine prendo il cazzo in mano e le dico adesso dai giocaci un po con le tette e la bocca, “ lei mi disse adesso tu invece continui a scoparmi con forza come hai fatto fino adesso fino a quando quando non mi allaghi il culo o la figa, non sprecare la sborra e cosi ho fatto, facendola esplodere con un orgasmo intenso e un altro squirt sul pavimento, scherzosamente le ho detto adesso chiamiamo i pompieri e portare i salvagenti?

“Voglio che mi scopi ancora in futuro mi dice. Quando vorrai la mia casa e aperta se lo vuoi faremo ancora l’amore”

“E cosi e stato si siamo incontrati altre volte e continuato a farla urlare di gioia”
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Durante un passeggiata nella città di Como:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni