incesto
Nonna Margherita...porca infinita
di boschettomagico
04.07.2018 |
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"Qui invece le labbra della nonna me lo stavano portando al massimo della libidine..."
Era un anno che avevo preso il diploma di geometra ma nonostante tutte le domande spedite non si muoveva nulla per cui quando una mattina mi arrivò una lettera dove mi offrivano tre mesi retribuiti di apprendistato in un cantiere, il morale mi si rialzò d'incanto...il problema era però che il cantiere era a Torino e seppur non lontanissimo dal mio paese io non avevo un'automobile...Mio padre faceva il rappresentante per cui aveva bisogno della nostra unica macchina , per cui dovevo assolutamente trovare un mezzo di trasporto.
Papà alla sera mi disse
-Chiedila ai nonni non la usano quasi più...
Mia madre fece una smorfia... i nonni non le erano molto simpatici, specie la nonna...che quando lei frequentava papà la criticava spesso per le sue minigonne e per il suo abbigliamento diciamo un po' libero...su quell'argomento avevamo passato intere giornate a parlarne...e mamma sulla nonna sparava a zero...Mi raccontava che aveva saputo dai pettegolezzi del paese che da ragazza la dava via molto volentieri e che quasi tutti i ragazzi del paese se l'erano fatta per poi sposare all'improvviso il tontolone del paese (mio nonno...) e scoprire che era incinta subito dopo il matrimonio...
In paese girava voce che papà era figlio del Sig. Matteo, il sindaco; che aveva avuto però il veto di sposare quella poco di buono dai suoi genitori...così che nonna si era salvata in corner abbindolando nonno Italo.
Logico che mamma sentirsi criticare da una che aveva certi precedenti...aveva alzato un muro contro la futura suocera e ancora oggi i rapporti si limitavano al minimo consentito.
Però su quello non c'erano altre prospettive per cui avallò la proposta di papà e la sera dopo mi recai dai nonni a fare la mia richiesta.
Contrariamente alle mie previsioni i nonni accettarono di buon grado anche se mi dissero
-A noi va bene, io la uso ormai pochissimo, però il primo luglio dovevamo andare un mese a Bordighera in ferie, e tu ci dovresti portare e venire a prenderci dopo a fine mese.
Accettai di buon grado, e il primo del mese accompagnai i nonni a Bordighera...il viaggio fu regolare ma piuttosto lungo per il fatto che il nonno che aveva problemi di prostata a ogni autogrill doveva fermarsi per pisciare.
La sera tornai a casa con l'impegno di andarli a recuperare alla fine del mese.
La macchina era una di quelle vecchie Mercedes enormi che però nonostante l'età avanzata aveva pochi chilometri e non dava problemi...il grosso vantaggio era che con i sedili ribaltabili diventava un comodissimo letto e io mi scopai Arianna, la mia ragazza, quasi tutte le sere al ritorno da Torino.
Il trenta di luglio era un sabato e partii di mattina così mi sarei fatto un giorno di mare con i nonni.
Arrivai per il pranzo e mangiai con i nonni...dopo pranzo il nonno disse
-Su andiamo in spiaggia a goderci l'ultimo giorno di vacanza...
Io mi misi il costume ma la nonna disse
-Andate avanti voi, che io comincio a pulire un po' la casa, così quando domani arriva la padrona a prendere i numeri dei contatori paghiamo il dovuto e possiamo partire subito.
Ci avviammo così verso la spiaggia, appena arrivati il nonno si sedette sotto l'ombrellone sulla sua sedia da regista aprendo il borsello, ma subito imprecò
-Accidenti...volevo farmi una fumatina ma ho dimenticato la pipa a casa...vado recuperarla...
-Dai nonno ci metti una vita...faccio una corsa io e te la vado recuperare...
Era il minimo che potevo fare...visto l'enorme piacere che mi aveva fatto prestandomi la sua automobile.
Arrivai in casa e aprii la porta, la pipa era subito lì sul mobiletto d'ingresso...la presi; stavo per urlare alla nonna come mai ero tornato ma...sentii dei mugugni arrivare dal corridoio...con cautela mi sono avvicinato alle camere da letto...la porta della camera dei nonni era aperta e io ho messo dentro la testa e lo spettacolo che mi si presentò mi lasciò tutto di sasso.
La nonna era stesa sul letto completamente nuda e si stava masturbando con un dildo nero di notevoli dimensioni, rimasi allibito, avrei voluto scappare in silenzio ma la scena era troppo arrapante...non avrei mai pensato che mia nonna a 67 anni avesse ancora certe voglie da soddisfare.
Rimanevo così lì imbambolato a fissare quella scena assurda e rimanevo colpito da due cose...prima di tutto dall'enorme pelo della figa di nonna Margherita...in mezzo alle gambe aveva un autentico bosco di pelo che le arrivava quasi fino all'ombelico e poi dalla abilità con cui nonna si manovrava quel cazzo di lattice; se lo fregava per parecchi secondi in orizzontale sulle grandi labbra per poi improvvisamente infilarselo dentro e farlo sparire interamente dentro di se a velocità supersonica per una decina di colpi per poi tornare a fregarselo...io ero affascinato dal fatto di vederlo sparire improvvisamente in mezzo a quella foresta di peluria mezza ramata e mezza grigia.
Il mio cazzo si era gonfiato improvvisamente per l'eccitazione...avrei voluto tirarlo fuori e segarmi senza ritegno, sicuro che dopo soli quattro o cinque colpi sarei venuto, ma avrei fatto rumore e la nonna se ne sarebbe accorta e avrebbe interrotto il suo spettacolo...per cui sono rimasto li a godermi quella visione surreale con il cazzo che mi pulsava in continuazione.
La nonna intanto aveva accelerato il ritmo e cominciato a mugolare dal piacere in quanto il godimento si stava avvicinando...ora la velocità con cui si penetrava era massima, e con un urlo accompagnò il suo orgasmo.
Ha fatto sparire dentro di se il pistolone chiudendo le cosce e dopo aver sospirato con lunghi lamenti di piacere lo ha poi estratto di colpo...il cazzo era lucido e brillava alla luce della camera, segno che era pieno di abbondanti umori; la nonna si è accarezzata entrambi i capezzoli con la cappella del dildo e poi ha cominciato a succhiarlo avidamente, rallentando pian piano il respiro che era diventato molto affannato per il godimento estremo che si era regalata.
Con cautela massima ho abbandonato il corridoio e molto lentamente ho rinchiuso la porta, volando poi di corsa dal nonno in spiaggia per non insospettirlo per il lungo ritardo.
Mi sono sdraiato subito a pancia sotto sul lettino per nascondere la mia erezione ma avevo il cazzo che scoppiava per cui mi faceva male schiacciarlo e sono volato allora in mare per raffreddare la mia eccitazione.
Dopo mezz'ora è arrivata la nonna e si è stesa su un secondo lettino di fianco al mio, mentre si sdraiava io la spiavo in mezze alle gambe e nel vedere l'abbondante peluria che fuoriusciva dal bordo del cavallo del suo costume intero ho avuto una seconda erezione.
Per tutto il pomeriggio era un continuo andirivieni dal lettino all'acqua per calmare i miei bollenti spiriti...ma dopo cena ho inventato la scusa che ero stanco e mi sono rifugiato nella mia camera da letto tirandomi una sega liberatoria e riempiendo ben tre fazzolettini di carta di sborra calda.
Il mattino siamo tornati in spiaggia e io continuavo a sbirciare i peli che fuoriuscivano dal costume della nonna cercando di non farmi scorgere perchè sarebbe stato troppo imbarazzante.
Alle due del pomeriggio della domenica dopo il pranzo arrivò la proprietaria, presero i consumi dell'acqua della luce e del gas, il nonno firmò l'assegno, caricammo i bagagli e partimmo alle 15,30 sotto il sole cocente.
Arrivati a Savona però trovammo la sorpresa che c'era un incidente in direzione Torino con trenta chilometri di coda, al che il nonno mi disse
-Esci dall'autostrada e facciamo la provinciale che passa per il colle.
Obbedii prontamente e ci ritrovammo così su una strada con meno traffico che si inerpicava su per la montagna, una sequela di tornanti ma almeno un traffico normale.
Arrivato in un piccolo paese il nonno disse
-Fermati a quel bar che prendiamo una bibita che io devo pisciare...
Ci siamo ristorati un po' ma al momento di ripartire seconda sorpresa del nostro viaggio...la macchina al giro di chiavetta nel cruscotto non ha dato il minimo cenno di mettersi in moto...Siamo scesi abbiamo aperto il cofano ma nulla da fare...
Davanti al bar c'era un distributore aperto, abbiamo chiamato il benzinaio che ha dato una occhiata e ha detto al nonno
-Sicuramente è partita la batteria...succede...
-Ne ha una nuova?
-Purtroppo no...non sono un meccanico...se volete io ve la faccio partire ma se poi vi si spegne il motore rimanete per la strada...Se date ascolto a me state qui e domattina mando il garzone a Savona e ve la cambio...
-C'è da dormire qui?
-L'unica pensione del paese è quella là nell'angolo della piazza ma ha solo quattro camere e siamo in stagione... comunque provate chiedere.
Ci siamo recati desolati alla pensione, era uno di quegli alberghetti di un tempo, con il proprietario magro e completamente calvo dietro a un banco di legno che fungeva da reception.
Il nonno gli ha chiesto
-Avete una matrimoniale e una singola per una notte?
-Mi spiace signore, ho solo quattro camere e di libera ho solo una piccola matrimoniale.
-Potete aggiungerci un lettino?
-Non ho lettini da aggiungere la camera è piccola...
Io ho subito detto
-Nonno prendetela per voi due, io posso dormire in macchina per una notte non è il finimondo...
La nonna però quasi infuriata ha urlato
-Macchè dormire in macchina mica sei una zingaro, ci adattiamo a dormire in tre, in fondo quando eri piccolo hai dormito con noi più di una volta.
E così abbiamo preso la camera...mentre il benzinaio e il suo garzone spostavano la Mercedes a fianco della cabina del distributore.
Abbiamo cenato in un piccolo ristorante del paese e poi siamo andati in camera...La nonna ha subito distribuito i posti
-Tu Italo dormi dalla parte vicina al bagno almeno se devi andare a pisciare non disturbi troppo, io starò in mezzo ed Edoardo sull'altro lato.
Ci siamo lavati a turno, per ultima la nonna...quando è uscita dal bagno le ho controllato l'abbigliamento, indossava una sottoveste di raso nera, cercavo di capire se aveva le mutande, mi sembrava di no perchè si vedeva il rigonfiamento della sua folta peluria al cavallo della sottoveste; in mezzo ai seni si è messa un fazzoletto forse per asciugare il sudore...anche se nella stanza pur non avendo l'aria condizionata la temperatura non era proibitiva...Poi è salita nel letto scavalcando il nonno e dicendogli
-Hai preso le gocce per dormire?
-Si le ho prese...Edoardo ti avviso che russo...quindi preparati a soffrire.
Abbiamo spento la luce ma dalle persiane filtrava il bagliore dei lampioni della piazza che dava una piacevole leggera luminosità alla stanza.
Dopo pochi minuti il nonno ha cominciato a russare e la nonna si è girata dalla sua parte girandomi le sue natiche...Io ho subito cominciato a pensare alla sua pataccona pelosa e il mio uccello si è subito indurito ed è fuoriuscito dalla fessura della patta dei boxer di cotone che indossavo, mi sono girato di fianco ma per quanto cercassi di stare sul bordo il mio cazzo sfiorava la sottoveste della nonna, avrei potuto girarmi a pancia in su ma quel contatto mi attizzava parecchio per cui rimanevo lì come inebetito sentendo il cazzo che pulsava contro le natiche di nonna Genoveffa.
Per un paio di volte mi sono accarezzato l'uccello, quanto avrei voluto tirarmi una sega liberatoria come quella della sera precedente, ma purtroppo non potevo, era troppo rischioso.
Il nonno russava come una caffettiera, Margherita sembrava dormisse, ho fregato ancora un paio di volte l'uccello contro la nonna e poi ho cercato di chiudere gli occhi per addormentarmi.
Dopo qualche minuto però è successa una cosa che certamente non mi aspettavo, la nonna ha allungato il braccio destro dietro la schiena e mi ha peso l'uccello in mano...sono rimasto allibito, il sangue mi si è raggelato e sono rimasto li ad aspettare la sua prossima mossa...
Margherita mi ha preso il cazzo in mano e impugnandolo ha cominciato a stringermelo, sentivo che le piaceva tastare la consistenza del mio cazzo...lo stringeva quattro o cinque volte e poi passava il pollice sulla cappella per poi tornare a tastarlo...ero al massimo dell'eccitazione...avrei voluto urlarle
-Perchè non me lo meni e mi fai venire...
Ma lei invece continuava in quel gioco che comunque mi dava momenti di piacere estremo alternati ad altri in cui la cappella solleticata dal suo pollice mi faceva quasi male...
Il piacere però prendeva pian piano il sopravvento e così all'improvviso ho sborrato e il primo schizzo si è infranto sulla sottoveste della nonna all'altezza delle sue natiche, come Margherita ha sentito che venivo ha fatto su la mano a ciotola e ha cominciato a raccogliere i miei seguenti schizzi...poi quando mi sono calmato ha preso il fazzoletto che aveva infilato nel seno e ha cominciato ad asciugare la mia innaffiata...
Poi si è girata a pancia all'insù con cautela si è tirata su la sottoveste, con la mano destra ha preso la mia sinistra, se l'è portata in mezzo alla folta peluria e me l'ha spinta contro la sua figa...ho subito accarezzato quel vello di sesso...c'era pelo in ogni angolo, con le dita cercavo la fessura ma non la trovavo, con la sinistra ero scomodo...allora mi sono girato su un fianco ho infilato il braccio sinistro sotto il collo della nonna e sono andato ad esplorare la passerona con la mano destra...
ora le dita potevano palpare con più precisione...ho trovato il tenero pertugio e con l'indice cercavo di imitare i movimenti che la nonna faceva col dildo il giorno prima, sfregandogli le grosse labbra e infilandogli poi con decisione il dito medio...la vecchia porca ha cominciato ad ansimare aiutata dal fatto che il nonno aveva acceso la vaporiera alla massima potenza... sentivo che le mie dita si infradiciavano piano piano, mentre la nonna a tratti spingeva il bacino contro di me scopandosi da sola...stava ormai per venire...io la fissavo in faccia col chiarore dei lampioni, bramavo di vedere le smorfie del suo viso mentre godeva, lei si è rivolta verso di me e ha tirato fuori la lingua cercando le mie labbra...ho avuto un attimo di indecisione ma poi ho risposto al suo bacio e le ho schiaffato la lingua in bocca.
La porca godeva mugugnando in silenzio e la sua lingua mi frullava in ogni angolo della bocca.
La mia mano era in un lago di umori, era come se mi avesse pisciato in mano.
L'incantesimo si è rotto per un improvviso sternuto del nonno, Italo si è seduto sul bordo del letto, ha cercato le ciabatte ed è andato in bagno...mentre sentivamo lo scroscio della pisciata del nonno Margherita mi ha sussurrato all'orecchio
-Domani dobbiamo trovare il sistema per scopare...
Il nonno è tornato a letto e la nonna dopo avermi accarezzato ancora una volta il cazzo con la massima naturalezza si è girata di nuovo verso il marito e si è addormentata.
Ho sentito il campanile battere le due, poi le tre e finalmente mi sono addormentato.
Alle otto in punto la sveglia orologio del nonno suonava, Italo si è alzato
-Su dormiglioni andiamo fare colazione che vado sollecitare il benzinaio... sento di odiare questo paese e voglio andarmene il più in fretta possibile.
Abbiamo preso un cappuccino nella piccola saletta colazione della pensione, poi il nonno è subito andato dal benzinaio e la nonna mi ha preso per mano e mi ha detto
-Dai andiamo su in camera...
Eravamo nella stanza, ho cominciato a spogliarmi mentre la nonna ha ispezionato la camera, ha aperto leggermente la finestra che dava sulla piazza e ha detto
- Non possiamo andare a letto, sarebbe troppo rischioso...vieni qui...
Si è avvicinata alla finestra si è tirata su il vestito si è tolta le mutande e appoggiando i gomiti sul davanzale e mi ha detto
-Su prendimi così...che io riesco controllare tuo nonno che è già là che parla col benzinaio...
Nel vederla in quella posizione sconcia con quella figa strapelosa per aria il cazzo mi è indurito al massimo e ho cominciato e cercare di infilarglielo in mezzo a quel labirinto di pelo...
La vecchia ha accolto il mio ingresso dentro di lei con un grosso sospiro di piacere e tenendosi su la gonna per darmi libertà massima di movimento ha aggiunto
-Su scopa la tua nonna...ma attento, non venire subito, guarda che voglio godere anch'io...
Ho cominciato a stantuffarla e Margherita ha cominciato subito a bagnarsi...era come Arianna... alla faccia dei suoi 67 anni...il mio cazzo scivolava dentro lei come lubrificato...era una cosa eccitantissima...avrei voluto subito riempirla di sborra ma ero frenato dall'ammonimento della nonna...allora per bloccare il mio orgasmo guardavo dalla finestra il nonno che gesticolava con il benzinaio; la vecchia porca però era forse arrapata più di me e sotto i miei colpi cominciava a viaggiare verso il piacere, il suo respiro era sempre più affannato e ora non aveva più freni e mi incitava
-Ti piace scopare la nonna eh...cosa credi...ti ho visto quando mi spiavi in casa mentre mi masturbavo, la tua immagine era riflessa sullo specchio dell'armadio...ho visto con che occhi mi guardavi...ho visto come ti si è gonfiato il cazzo....e lì ho capito che avrebbe potuto nascere qualcosa tra noi due...benedetta la batteria della macchina...
Su Edoardo spingi forte non fermarti sto godendo...mamma mia come mi scopi bene...dai che godo...dai che godooooooooooo....riempimi con quella sborra calda che mi sono sentita in mano questa notte...
A quel punto ho ceduto e ho cominciato a rovesciare sperma a volontà in quella vecchia foresta di sesso...
-Ti sento...ti sento...Mamma mia come è calda...sembra che mi stai facendo un clistere....
Ho sborrato tutto quello che avevo dentro e sono rimasto poi immobile con l'uccello dentro alla nonna a sentire le ultime gocce che fuoriuscivano...era bello stare li a sentire i sospiri di quella vecchia porca e vedere il nonno sulla piazza incosciente del fatto che gli stavo scopando la moglie...
-Ora toglilo Edoardo...
Ho tolto l'uccello e come è fuoriuscito ho sentito il mio sperma colare nelle cosce della nonna...
L'ho guardata in faccia da vicino...non l'avevo mai vista così serena e felice...Aveva ragione la mamma... a quella vecchia porca piaceva da morire il cazzo....
-Vieni in bagno che te lo lavo se no ti macchi tutto...
Non c'era il bidet in quella vecchia camera d'albergo per cui la nonna me lo ha lavato dentro il lavabo...con la mano me lo scappellava e me lo insaponava con delle carezze che hanno subito riacceso la mia voglia...La vecchia porca ha subito sentito che il mio cazzo stava riprendendo vita ma anzichè fermarsi continuava ad insaponarmelo e fare scivolare la sua mano il più morbidamente possibile sulla mia asta che pian piano è ritornata turgida.
Il mio cazzo ora era di nuovo duro come l'acciaio mentre la nonna ammirandolo per tutto il suo splendore continuava a dire
-Beata gioventù...beati i tuoi vent'anni...No... non posso lasciarti in questo stato sarebbe un peccato mortale...
Mi ha preso per mano e mi ha riportato alla finestra, mi ha messo in piedi davanti al davanzale e inginocchiandosi davanti a me mi ha detto
-Ora stai attento tu al nonno...controllalo che io ti faccio un bel pompino...
E senza aspettare risposta si è fatta scivolare in bocca il mio cazzo di nuovo turgido...Che morbidezza...Non avevo mai provato una sensazione così piacevole...Le rare volte in cui Arianna me lo prendeva in bocca sentire i suoi denti sulla cappella mi dava più fastidio che piacere...qui invece le labbra della nonna me lo stavano portando al massimo della libidine...Avevo due seghe e una scopata alle spalle eppure ero di nuovo lì a godermi i piaceri del sesso per di più con una vecchia di 67 anni che era oltretutto mia nonna...ma che nonna...
-Nonna sei fantastica...mi stai facendo impazzire...
Lei abbandonando per un attimo il mio cazzo mi ha detto
-Lo sento che ti piace...goditi questo pompino della tua nonna ma sta attento e controlla sempre quel cornuto di tuo nonno...che non arrivi all'improvviso...
Dopo qualche minuto ho cominciato a sospirarle
-Togli...togliti che sto per venire...
Ma lei senza degnarmi di rispondere ha cominciato a ingoiare la mia ennesima sborrata...e dai mugugni che faceva come le piaceva sentirsi scendere in gola la mia calda sborra...
Mi ha risucchiato fino all'ultima goccia poi staccandosi mi ha detto
-Erano anni che non sentivo questo sapore in bocca quasi me l'ero dimenticato...Ora però lavatelo da solo...Non vorrei che il soldatino sentendo le mie mani ritorna sull'attenti...
Ho guardato in piazza, la Mercedes aveva il cofano aperto e il nonno tutto soddisfatto guardava il montaggio della nuova batteria.
Sono andato al lavabo a lavarmelo e mentre me lo insaponavo vedendo la nonna tirarsi su le mutande le ho detto
-Ma tu non te la lavi?
-Scherzi tesoro mio...Mentre guidi voglio sentire il tuo brodo che mi cola e mi infradicia le mutande...La sborra fresca non bisogna sprecarla.
Mentre scendevamo le scale arrivava il nonno che tutto felice annunciava
-Forza squadriglia tutto a posto....si ritorna alla base...
La nonna con un sorriso gli ha accarezzato il capo e io nei suoi occhi ho letto la frase che voleva dirgli
-Si mio bel cornuto torniamo alla base...
Arrivati a casa la nonna ha detto a Italo
-Lascia la macchina al ragazzo...tanto tu non la usi dovessimo averne bisogno gliela chiediamo.
Poi venendo a salutarmi mi ha sussurrato
-Quando vuoi venire trovarmi io sono sempre qui pronta a soddisfarti...tuo nonno al pomeriggio va sempre alla bocciofila.
Il martedi non ho cercato Arianna, ero stravolto e solo il pensiero che mi chiedesse di scopare mi avrebbe traumatizzato, il mercoledi invece sono andato a prenderla e naturalmente siamo andati col Mercedes a scopare...nel vedere la sua fighetta fresca ma depilata non ho provato la solita eccezione, nel sentirla gemere in silenzio sentivo che mi mancava la volgarità degli orgasmi di Margherita...per venire ho dovuto pensare a mia nonna oscenamente aperta alla pecorina alla finestra...praticamente ho scopato Arianna materialmente ma virtualmente avevo scopato di nuovo mia nonna Genoveffa.
Il venerdi pomeriggio non ho resistito, sono andato con la bicicletta alla bocciofila e avendo visto il nonno impegnato in una partita all'ultimo sangue sono volato dalla nonna.
Come mi ha visto mi ha fatto un sorriso trentadue denti e mi ha detto
-Speravo tu venissi a trovarmi...
Senza dirci nulla siamo andati in camera da letto e ci siamo spogliati.
La nonna si è stesa nel letto e spalancando oscenamente le cosce mi ha detto
-Su tesoro mio finalmente possiamo scopare in un bel lettone...
Nel vedere il suo triangolone di pelo ho capito che quella donna sapeva eccitarmi come mai nessuna donna mi aveva eccitato prima di allora e ho cominciato a penetrarla selvaggiamente...
-Ti piace la tua nonna porca eh? Non è come quelle modelle che gironzolano per il paese ma che non sanno di nulla...
-Si nonna mi piaci...mi piaci da morire....sei una porcona e io voglio essere il tuo porco...e senza più freni ho cominciato a penetrarla...ero al massimo dell'eccitazione...e dopo solo qualche colpo ho cominciato a sborrarle dentro senza il minimo senso di moderazione...
La donna si è irrigidita, mi ha guardato con uno sguardo severo e mi ha ammonito
-Ti ho detto che se vuoi essere un buon amante devi pensare a far godere la tua donna, altrimenti rimarrai sempre un inetto come tuo nonno, che come sentiva l'odore della figa veniva subito e mi lasciava sempre a bocca asciutta
-Scusa nonna non ci ho pensato...scusa...
La nonna allora mi ha staccato dal suo corpo e guardandomi fissa negli occhi mi ha detto
-Hai detto che vuoi essere un vero porco, allora adesso leccamela fino a farmi godere.
Ha spalancato le cosce e mi ha messo la faccia in mezzo alla sua figa spingendola in mezzo al suo folto pelo, dal suo buco colavano i rivoli della mia sborra... ho avuto un principio di nausea ma poi me ne sono fregato e ho cominciato a leccargliela con la massima libidine...sentivo la mia sborra in bocca ma non ci facevo caso...il mio unico scopo era far godere la nonna...dopo un po' avevo la faccia stravolta, leccavo senza limiti ingoiando tutto, senza sapere se era sborra mia o umori di mia nonna...e la vecchia porca con un urlo da lupo mannaro è venuta spingendomi la testa dentro di lei quasi volesse farmi entrare il capo dentro la sua vecchia figa pelosa.
Prima di andarmene mia nonna guardandomi diritto negli occhi mi ha detto
-Non sentirti obbligato a venire, io so che non può durare in eterno questa storia ma sappi che ogni volta che avrai voglia della tua vecchia nonna porcona io sarò qui pronta a farti godere.
I fatti che vi ho narrato sono successi tre anni fa, con Arianna la storia è finita presto; ora ho una storia con una ragazza di due anni più di me che si chiama Antonella, mi piace ma non so se durerà, mi scopo anche Valentina, la fidanzata di un mio amico, si sposano a breve ma lei dice che le piace come la scopo e pur facendomi mille paranoie sulla mia mancata correttezza all'amicizia una volta la settimana le tolgo tutte le voglie represse.
La figa quindi non mi manca, ma una volta alla settimana vado ancora da nonna Margherita, anche se la sua passerona ha perso un po' di pelo e la percentuale dei peli grigi ha superato alla grande quella dei peli ramati, quella vecchia porca è come una droga per me e solo con lei io riesco a soddisfare tutte le mie più represse voglie di sesso vero.
A volte si fa inculare guardando mio nonno dalla finestra nell'orto mentre lavora, la cosa la eccita perchè lo ritiene un inetto in quanto non solo non l'ha mai saputa far godere ma si è mangiato tutti i loro risparmi al lotto.
Come mi ha detto lei tempo fa io non so fino a quando durerà questa storia ma mi sa che il mio cazzo avrà sempre una predilizione per quella vecchia porcona.
A proposito ho pure un lavoro, sono responsabile dell'ufficio tecnico del municipio, un posto che ho avuto grazie alla raccomandazione del Sig. Matteo l'ex sindaco del nostro paese...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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