incesto
Mi sono risposato...con mia madre
di boschettomagico
16.11.2015 |
63.210 |
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"La sera dell'ultima la toccai più del dovuto e dopo volai in bagno a mi tirai una sega da sballo pensando al culo di mia madre e dopo un anno riprovai un..."
Separarsi a quarantacinque anni è una esperienza traumatica, sconvolgente, snervante...A me è successo e mi sono ritrovato di colpo come una barchetta a vela in mezzo a una tempesta, specie dopo 22 anni di matrimonio che io pensavo felici e invece con mia moglie Emilia, che col tono con cui mi avrebbe detto che aveva rigato la macchina ritirandola in garage mi ha squassato la vita dicendomi
- Ti lascio, ho trovato un altro più giovane di te che mi ama follemente, mi spiace ma dobbiamo separarci.
Dopo due giorni sono andato ad abitare da mia madre, che ha sessantotto anni ed è vedova da quasi dieci, con la speranza segreta che di li a poco Emilia mi avrebbe telefonato un giorno dicendomi di tornare a casa, che la sua sbandata era passata e che mi chiedeva scusa; e sarei tornato di corsa perchè amavo follemente mia moglie e l'avrei sicuramente perdonata.
I giorni però sono diventati settimane, le settimane mesi e ora è quasi un anno che sono qui da mia madre e non riesco a capacitarmi di quello che mi è successo.
Qualche giorno fa ho sentito squillare il cellulare e comparire il nome di mia moglie sul display, ho risposto pieno di speranze ma la sua voce metallica ha solo detto
-Siamo al 7 del mese e non mi è ancora arrivato l'assegno di mantenimento; e sono ricaduto così nel mio stato depressivo.
Mia madre sta facendo di tutto per tirarmi fuori da questa situazione, due mesi fa ha invitato a cena la nostra vicina di pianerottolo mia coetanea, separata anche lei da oltre un anno, ma ci siamo quasi compatiti a vicenda e non è successo nulla.
Il mese scorso invece ha invitato la figlia di una sua amica, una trentottenne piuttosto carina che mi dava l'impressione anche che gli ero piuttosto simpatico... mia madre spesso si assentava da tavola per permetterci di parlare, ma io ero di una malinconia incredibile e la ragazza delusa se ne è andata via dopo poco più di un'ora.
Come è uscita di casa mia madre mi ha investito di insulti...
-Esci da questo guscio di commiserazione, hai 45 anni e devi rifarti una vita, non ne vale la pena...
Io con un tono sconsolato ho risposto con apatia
-Mamma ci ho provato...ma non riuscivo a spiaccicare due parole, io sono ancora innamorato di Emilia!!!
Al che mia madre è scoppiata a urlare investendomi con tutta la rabbia che covava in corpo
- Sei ancora innamorato di una grande troia, che in tutti questi anni ti ha sempre riempito di corna, io l'ho sempre saputo ma per il quieto vivere sono stata sempre zitta quando invece avrei dovuto aprirti gli occhi
- Non è vero!!! Lo dici per smontare dalla mia mente la sua immagine.
-Non è vero!!! Caro mio prima Graziano il militare, poi Adelmo il barista e alla fine Sergio, il tuo più grande amico; svegliati Arturo apri gli occhi e dimentica quella gran puttana.
Sono andato a letto arrabbiatissimo con mia madre, ma poi sotto le lenzuola ho cominciato a riflettere e mi è venuto in mente che spesse volte al mercoledì quando andavamo giocare a calcetto con gli amici a Sergio suonava il cellulare molto spesso e improvvisamente inventava delle scuse e saltava la partitella; e una sera ritornando a casa l'avevo incrociato con l'auto vicinissimo a casa mia.
Da quel giorno l' immagine di Emilia cominciò a perdere la brillantezza che vedevo in lei ma le cose arrivarono a un bivio una sera che tornai a casa e trovai mia madre a letto con la schiena bloccata per il classico colpo della strega e mi disse
- E' appena andato via il dottore e mi ha prescritto sei iniezioni di un cocktail di farmaci, valle subito a comprare e mi fai subito la prima, che sono quasi paralizzata dal dolore.
Essendo capace di fare le iniezioni sono volato in farmacia e ho acquistato i medicinali e le siringhe e giunto a casa ho fatto subito l'iniezione a mia madre, ma vedendole il culo nudo ho subito provato per lei una fortissima eccitazione, una reazione che non avevo mai provato verso di lei in passato.
Ogni sera seguente non vedevo l'ora di farle l'iniezione per poter ammirare il suo culo ed eccitarmi cercando di toccarglielo oltre il dovuto di quello che richiedeva una semplice iniezione.
La sera dell'ultima la toccai più del dovuto e dopo volai in bagno a mi tirai una sega da sballo pensando al culo di mia madre e dopo un anno riprovai un orgasmo e schizzai dappertutto risvegliando di colpo la mia virilità di uomo.
Dentro di me ringraziai il fatto che era l'ultima iniezione e che l'accaduto sarebbe rimasto uno sporadico episodio fine a se stesso.
La sera dopo però mia madre mi disse che era stata dal medico perché aveva il sedere pieno di lividi e lui le aveva detto che era una conseguenza delle iniezioni troppo potenti e le aveva prescritto una crema emolliente che naturalmente dovetti spalmarle io.
Mentre le accarezzavo il culo ho sentito subito il cazzo che reagiva in maniera energica entrando subito in piena erezione.
Toccare il culo di mia madre mi eccitava come non mai e vedevo l'ora di correre in bagno per farmi la mia sega liberatoria.
La sera dopo però con la mano ho allargato lo spazio del massaggio per arrivare a sfiorare con il medio i peli della figa di mia madre, mi aspettavo che mi bloccasse con un rimprovero ma invece avevo notato che lei alzava il bacino e mi dava quindi più spazio per sfiorarla nella sua intimità.
Il mio dito medio allora si è insinuato pian piano in mezzo alla sua peluria e dopo un po', trovata l'apertura del buco si è spinto dentro di lei.
Mamma sospirando mi ha detto
- Arturo che massaggio fantastico mi stai facendo...
E da lì ho preso il coraggio per cominciare a masturbarla.
Ha cominciato a gemere e dopo un po' è esplosa con un orgasmo da sballo urlando tutto il suo godimento e dicendomi
- Arturo sei stato fantastico...dopo dieci anni sono tornata a godere e così dicendo si è girata e mi ha offerto la completa visione della sua figa...ancora molto pelosa e con due labbrone sporgenti che mi hanno fatto andare il sangue alla testa e gonfiare il cazzo a dismisura.
Mia mamma mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto
- Lo so che non è una cosa giusta ma sento che questo è l'unico modo per toglierti Emilia dalla mente, e così dicendo mi ha palpato l'uccello che pulsava come una locomotiva a vapore.
Mi sono slacciato i pantaloni e come ho abbassato le mutande il mio uccello si è librato nell'aria duro come non mai.
Sono rimasto lì fermo, a riflettere su ciò che desideravo fare cercando di trovare il coraggio di fermarmi, ma l'odore degli umori e della sua figa mi sconvolgevano e non ho saputo così ragionare come il mio dovere di figlio voleva.
Le ho puntato il cazzo tra la folta peluria cercando il buco della sua figa e trovatolo, con una leggera spinta sono entrato dentro di lei.
Era piena di umori causati dal mio ditalino e l'uccello è scivolato senza il minimo sforzo quasi risucchiato dalla voglia che aveva invasato anche mia madre.
Lei era ormai in estasi e io nel sentire quel tepore ho riscoperto il piacere di fare l'amore con una donna dimenticando però che quella donna era mia madre.
L'ho presa con una energia sconosciuta per me e sforzandomi per non venire subito ho cercato di fare combaciare i nostri orgasmi, anche mia madre era però in arretrato e il piacere di ritrovare il gusto di un cazzo l'ha mandata in orbita per cui siamo esplosi entrambi dopo solo pochi minuti in un orgasmo da sballo e ho cominciato a scaricare fiotti di sborra dentro il suo meraviglioso corpo.
Ci siamo baciati a lungo e quella notte abbiamo fatto l'amore per altre due volte.
Da quel giorno ho dormito regolarmente con lei e una sera mentre eravamo abbracciati le ho detto
-Mamma ti ringrazio, hai riaperto per me la porta della vita
-Lei guardandomi mi ha detto
- Credimi, mi vergogno per quello che ho accettato di fare, ma il mio istinto di madre mi faceva capire che eri alla deriva e che avevi bisogno di una decisa svolta per dimenticare il male che ti ha fatto tua moglie.
Mi hai detto che ti ho aperto una porta, ora voglio aprirtene un'altra, una porta che ad oggi non avevo mai aperto a nessuno, nemmeno a tuo padre.
Si è allora messa alla pecorina ha alzato il sedere in aria e mi ha detto
-Prenditi il mio culo, voglio farti il regalo di una mia verginità e che il nostro rapporto sia ancora più incestuoso di prima.
All'inizio sono rimasto titubante ma poi nel vederla così in quella posizione sconcia ma eccitante, ho cominciato a leccarle il buco e nel vedere che pulsava di piacere e pian piano ho cominciato a violarle quella via inesplorata.
Mamma ogni tanto aveva un piccolo gemito di dolore al quale mi fermavo ma poi ricominciavo la mia opera certosina e pian piano sono arrivato a violarle quell'invitante culone.
Lei era al massimo del godimento e mi incitava
- Dai Arturo, dai Arturo rompimi il culo e fai tutto quello vuoi di me purché riesci a dimenticare quella puttana.
Vedere così mia mamma mi esaltava e quella sera provai una emozione nuova e un piacere che non avevo mai provato.
Ormai la nostra sintonia era diventata perfetta e anche in quella inedita occasione sono riuscito a far combaciare il nostro orgasmo, e mentre mia madre mi urlava
-Tesoro mio mi stai dando un piacere unico che non avevo mai provato... io sono esploso riversandole nelle viscere una quantità industriale di sborra.
Ci siamo staccati e stavamo recuperando le forze mentre mia mamma baciandomi mi diceva
-Arturo sei un amante perfetto.
All'improvviso il mio cellulare ha suonato
Era Emilia, ho risposto e lei con una voce suadente mi ha detto
-Arturo sono due giorni che volevo chiamarti, ho capito molte cose, ho capito che ho sbagliato e ho capito che voglio tornare con te; mia madre li vicino sentiva tutto e io sentivo il suo cuore battere come un martello sull'incudine.
Leggevo nei suoi occhi il terrore che potessi farmi ancora infinocchiare ma mi sentivo finalmente forte e le ho risposto
-Emilia io ho una nuova relazione, con una donna fantastica che mi ha fatto capire che tu a letto eri una nullità, non so che farci, anzi da già che sei qui volevo dirti che sono stato dall'avvocato e sapendo che mi sono accollato il mutuo della casa mi ha detto che il tuo assegno dal prossimo mese sarà decurtato di 150 Euro.
Dimentica il mio numero di cellulare buona fortuna, se non ti va ci troveremo in tribunale.
Per la prima volta avevo vinto la soggezione che avevo sempre nutrito nei confronti di mia moglie e mi sentivo veramente guarito e sapevo che a darmi quel coraggio era stata mia madre, la mia adorata mamma.
L'ho abbracciata con libidine e le ho schiaffato la lingua in bocca slinguandola con una passione incredibile e poi le ho detto
-Mamma rimettiti come prima che ho voglia ancora del tuo culo.
Voglio scopare con te tutta la notte, anzi tutta la vita...da ora in avanti sarai la mia donna.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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