Le tette di mia zia pt 1

Questo è un racconto basato su fatti realmente accaduti e condito da un po' di fantasia.

Ho 34 anni e da ragazzino vivevo con i miei genitori in un piccolo paesino del Friuli, in provincia di Pordenone.
Lavorando tutto il giorno, per i miei genitori era difficile durante il periodo estivo trovare il modo per non lasciarmi sempre da solo, quindi spesso trascorrevo le settimane al mare, a Caorle, da una zia paterna.
A me la cosa andava molto bene perché andavo al mare, stavo fuori casa, mi trovavo spesso con i miei cugini (figli di altri zii) che abitavano lì vicino e mi ero pure fatto degli amici.
Mi zia all'epoca era una formosa cinquantanme mediterranea, la classica zia dal fianco largo, ma non troppo, con qualche chilo di benessere,ma non obesa.
Ciò che sicuramente però dava all'occhio erano i suoi seni naturali esageratamente grandi, credo avesse tipo un'ottava.
Insomma, la bellezza fisica non apparteneva proprio a mia zia, anche se le piaceva prendersi cura ed apparire come una bella signora.
Le sue tette però, così grandi e burrose erano diventate ipnotiche e fonte di eccitazione per me 15enne nel pieno bisogno di ammazzarmi di seghe.
Quando andavamo in spiaggia, ricordo che capitava di farmi un solco sulla sabbia per poter stare sdraiato e nascondere l'eccitazione alla vista di mia zia , sempre in costume intero, ma con quelle tettone sempre in vista ed i capezzoloni perennemente turgidi.
Lei era amorevole nei miei confronti, c'era un bel rapporto tra noi e noi faceva assolutamente nulla per stuzzicare le mie fantasie, o almeno non lo faceva volontariamente.
Mia zia però era diventata la mia fantasia, il mio sogno erotico, la mia fonte di eccitazione ed erano i pensieri di lei ad accompagnare e alimentare le mie seghe giornaliere, ma questo lei non lo sapeva....o forse si...

Aiutavo mia zia nelle faccende domestiche, un po' per piacere, un po' per noia nel passare le giornate. Capitava spesso che stendessi i panni ad asciugare, mi piaceva farlo e mi piaceva ammirare l'intimo di mia zia, le mutandine di vario genere che collezionava. Era un'amante della lingerie e dei completini intimi. Ne aveva di tutte le forme, di tutti i colori...era eccitante immaginare mia zia indossare quei tanga ricamati..oppure quel perizoma in pizzo nero che scatenava le mie fantasie.
Passavano le settimane e mia zia stava diventando la mia fantasia, il mio pensiero fisso, la mia perversione, la mia ossessione.
Ma un giorno qualcosa cambiò.
Sapevo che mia zia era di sopra quel pomeriggio , stava sistemando le camere e doveva prepararsi per uscire per una commissione.
Il suo telefono squillò un paio di volte, presi il telefono, lo portai di sopra per portarlo a mia zia, percorsi il corridoio andando verso la camera, vedendo però una cosa inaspettata! Mia zia stava uscendo dalla doccia, e la porta era socchiusa.
Un sogno che si stava realizzando!
Rimasi sulla porta a spiare mia zia ..bella, nuda, ignara di tutto!
Il mio cuore aumentò sensibilmente il battito, ero eccitato, e il mio cazzo durissimo alla vista di quelle tettone in libertà, coperte solo dall'asciugamano che passava per asciugarle.
Non capivo più nulla..non riuscivo a smettere di guardare quella figa davanti a me coperto da un po' di pelo nero.
Senza rendermene conto mi stavo masturbando sulla porta davanti a mia zia che innocentemente si stava asciugando e vestendo. La mia mente era satura di tutte le fantasie.
Per non correre rischi, decisi di andare a finire quella sega in camera mia.
Bastò pochissimi colpi per finirla, ma tu la sega più bella della mia vita!!
Mia zia uscì, e anche io andai a giocare a calcio al campetto del paese.
Ma avevo un pensiero fisso.
Mia zia e le sue tette.