Gay & Bisex
Galeotta fu la palestra
di Piterpan90
13.08.2024 |
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"Era il classico esaltato col fisicaccio definito che finito ogni esercizio passava davanti lo specchio per guardarsi e cercare miglioramento, sempre col..."
Racconto di base reale, condito con un pizzico di fantasia.Sono un ragazzo di 34 anni, mi reputo un ragazzo normale, nel senso che credo di essere carino ma non certo il figo che quando cammina per strada fa girare la gente per guardarlo.
Ho sempre fatto sport, mi piace tenermi in forma, non sono un patito dell'alimentazione corretta, quindi fisico tonico ma non scolpito.
Sono sposato con Melissa, abbiamo un bimbo bellissimo e sono innamorato della mia famiglia.
Sono sempre stato etero convinto, o almeno credevo di esserlo!
Ho sempre fatto sport dicevo, ma ho sempre preferito gli sport all'aperto, cercando di evitare per esempio la palestra, ma da un po' di tempo, per una serie di motivazioni mi ci sono iscritto.
Vicino casa c'è una palestra aperta H24, per non "rubare" tempo alla famiglia ho preso l'abitudine di andare ad allenarmi la mattina presto , prima di lavoro con il beneficio di trovare pochissima gente in sala e sentirmi meglio durante la giornata.
Con le settimane che passavano ho conosciuto Riccardo, uno dei pochi frequentatori della palestra la mattina presto.. all'inizio ammetto, non lo sopportavo.
Era il classico esaltato col fisicaccio definito che finito ogni esercizio passava davanti lo specchio per guardarsi e cercare miglioramento, sempre col bibitone proteico in mano e l'aria di chi si sente mr Olimpia.
Praticamente ciò che ho sempre odiato.
Mentre in sala ognuno faceva i suoi esercizi, capitava spesso di finire allo stesso orario, e trovarci quindi in spogliatoio.
Mi dovetti ricredere, iniziando a parlarci di tanto in tanto era pure simpatico!
Col passare del tempo però mi rendevo conto di essere ipnotizzato dai suoi pettorali definiti.
Fare la doccia nelle cabine vicine era diventato normale, dal momento che eravamo sempre gli unici e parlavamo del più e del meno..avevo ovviamente notato la sua dotazione ben definita anche quella, ma appunto non ne fu mai interessato.
La scorsa mattina, passai davanti di lui mentre si faceva la doccia, buttai uno sguardo al solito pettorale e cercai di andare avanti, ma questa volta cambiò qualcosa..
"Vedo che ti piacciono i miei pettorali, mi sento spesso il tuo sguardo addosso"
Spiazzato
"Beh... effettivamente te li invidio..poi a dir la verità sarei curioso di toccarli"
"Beh , fallo, vieni"
Uscì leggermente dalla doccia, io imbarazzatissimo davanti a lui.. si fece avanti... Allora allungai la mano..era incredibilmente marmo..lo strinsi come strinrege un seno..bello . duro.. sodo..mi piaceva...i capezzoli suoi erano turgidi...e quel piercing sul capezzolo era così ipnotico...la mia mano scese anche sugli addominali..non capivo più niente..ero attratto per la prima volta da un uomo e non riuscivo a fermarmi.
Ero confuso, ma mi piaceva tantissimo..
Non ero l'unico a provare piacere però perché il suo membro iniziava a crescere..
Sguardo complice, sorriso e poi istintivamente mi buttai ..iniziai a leccare i suoi capezzoli, mordicchiare quel suo pettorale che non pensavo potesse essere così duro..
Giocare con la lingua col suo piercing mi piaceva tantissimo..eravamo entrambi durissimi.
In un attimo Riccardo mi tirò a sé, aprì di nuovo la doccia, mi prese il polso e senza rendermi conto mi trovai per la prima volta in mano un cazzo che non era mio.
Era duro.. grosso e con una cappella enorme e rossissima...era tutto nuovo, tutto eccitante..senza mai togliere la bocca dal suo petto e dal suo collo inizia a segarlo, piaceva a entrambi.
La mia mano accelerava per dargli piacere ma avevo una voglia improvvisa.
Mi ritrovai così in ginocchio, sotto la doccia, con un cazzo enorme in bocca a fare il mio primo pompino. Ero eccitato da morire.
Mi sentivo un po' impacciato all'inizio, ma preso in ritmo giusto, era puro godimento per entrambi.. Riccardo delicatamente ma con decisione mi fece poggiare la schiena al muro e iniziò lentamente a scoparmi la bocca, mi sentivo una troia e mi piaceva da morire..continuavo a gustarmi quella grossa cappella che a fatica tenevo in bocca mentre con una mano gli massaggiavo le palle..stava per venire, lo sentivo irrigidirsi...non sapevo che fare....sento le sue mani prendermi la testa..appena in tempo riesco a tirarlo fuori da bocca e mi regala una mega sborrata in faccia..il frutto del mio lavoro di bocca, un bel getto caldo che mi inondò il viso..ero appagato..lui mi guardò, mi sorrise, e se ne andò dicendo:
"Lo sapevo!"
Stronzo, pensai..ma aveva ragione e sapevamo entrambi che sarebbe stata solo la prima volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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