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Il Club della Marchesa


di boschettomagico
26.09.2015    |    37.785    |    14 9.9
"Ho ricominciato a tremare come prima, ma stavolta i tremiti non erano di terrore ma di piacere, di estremo piacere..."
Mi chiamo Barbara, ho 21 anni, sono studentessa universitaria al terzo anno di economia e commercio.
Sessualmente mi definirei una bsx, anche se con il passare del tempo mi accorgo che provo più piacere a fare l'amore con una donna piuttosto che con un uomo, specie da quando frequento Michela, ventiduenne universitaria anche lei che condivide con me sia l'alloggio che il letto in cui viviamo.
Michela è lesbica convinta e frequenta in alcune sere un club priveè di lusso fondato da una facoltosa Marchesa, riservato a lesbiche attempate; dove soddisfacendo le esigenze delle mature signore alla ricerca di ragazze giovani e disponibili arrotonda in modo concreto l'assegno che le passano i suoi genitori.
Più volte ha cercato di convincermi a seguire le sue orme ma la mia morale non me lo permette per cui mi limito ad arrotondare con qualche serata da baby sitter.
L'altra sera cenando Michela mi ha detto
- Si è liberato l'alloggio sopra il nostro, l'ho visto, è uno sballo.
Perchè non lo prendiamo e ci togliamo da questo buco.
- Per il semplice fatto che costa 300 € in più al mese e per me è una cifra al momento inarrivabile.
- Potresti venire qualche sera dalla Marchesa e ti toglieresti tutti questi problemi economici, ma tu con tutte le volte che ti ho detto di venire solo a vedere come funziona la cosa senza impegno, ti trinceri dietro la tua paranoica correttezza.
Il giorno seguente stavo rientrando dopo una barbosissima lezione di tre ore, quando davanti all'ascensore ho trovato l'impiegata dell'agenzia immobiliare che vedendomi mi ha assalita con il suo sorriso da venditrice
-Signorina sto andando a fare delle foto all'alloggio che è rimasto libero per la locandina da esporre in agenzia, so che piace molto alla sua amica, perchè non viene a dargli almeno un'occhiata, pensi che il vostro alloggio saprei già a chi darlo e non perdereste nemmeno la cauzione.
All'inizio ho detto no ma poi dietro le sue insistenze ho accettato e sono salita con lei al quarto piano.
Come sono entrata sono stata colpita dalla luminosità di quell'alloggio, pieno di finestre e di luce, completamente all'opposto della catacomba del nostro; e dallo studio ampio con due scrivanie e non il tavolinetto in cui certe sere dobbiamo fare a turno per studiare con comodità.
Alla sera Michela sapeva che ero stata sopra e mi ha chiesto
- Barbara allora avevo ragione o no... hai visto che schianto di alloggio ?
-Si ma il problema lo sai quale è...
- Dai Barbara domani telefono alla Marchesa e fai un colloquio...
Ci ho pensato riflettendo e poi ho risposto quasi sottovoce
- Va bene ma ricordati senza nessunissimo impegno.
L'indomani ero alla macchinetta del caffè in una pausa tra le varie lezioni quando mi è arrivato un messaggio al cellulare: c'era scritto un indirizzo e in maiuscolo poche parole: ore 16,30 puntualità!!!
Alle 16,25 ero all'indirizzo indicatomi, un palazzo anni '30 ma appena ristrutturato che esaltava la sua bellezza in mezzo agli altri edifici scrostati del centro storico.
L'ingresso era un portone in legno massiccio con dei pomoli di ottone che luccicavano al sole come fossero stati appena lucidati, sul lato destro c'era una targa sempre in ottone con il nome del Club e un grosso pulsante che fungeva da campanello.
Stavo per suonare quando fui scossa da una improvvisa vibrazione del portone che cominciò ad aprirsi traballando per il suo peso enorme; mentre mi stupivo di come poteva aprirsi visto che non avevo ancora suonato fui affiancata da una macchina che si fermò al mio fianco attendendo l'apertura completa e compresi così che il portone si era aperto per il segnale di un telecomando a distanza.
L'automobile era stranissima, uno di quei veicoli anni '30 che si vedono nei film americani di gangster in bianco e nero; ma lucida e splendente che pareva appena uscita dalla fabbrica.
L'auto è entrata in un cortile ricoperto di ghiaietta bianca ed ha parcheggiato sotto un albero secolare.
Ne è subito scesa una ragazza sui trent'anni vestita in un modo curioso: una divisa blu con bottoni dorati e un cappello stile chaffeur, che è subito corsa alla portiera posteriore e l'ha aperta in modo ossequioso.
Ne è scesa una donna piuttosto anziana, sicuramente oltre la settantina, vestita con un tailleur azzurro e con un cappello con veletta che mi ha fatta venire subito in mente la regina d'Inghilterra.
E' scesa con lentezza e si aiutava con un bastone da passeggio nero con la punta d'avorio e l'impugnatura sempre d'avorio che raffigurava la testa di un coccodrillo.
Mi ha guardata dicendomi
-Barbara?...e al mio segno di assenso ha aggiunto,- brava amo la puntualità!
Siamo entrate nell'edificio e mi ha fatta accomodare in un ufficio arredato con mobili d'epoca elegantissimi
- Sei raccomandata da Michela e per me è una garanzia perchè è una delle mie migliori ragazze se non la migliore; sicuramente ti avrà parlato di questo Club, ma voglio premettere certe cose:
ho aperto questo locale trent'anni fa tra mille polemiche, ma ho subito messo tutto a tacere perchè ho sempre fatto di questo Club un emblema di serietà; per cui ti dico subito che qui la parola d'ordine è massima discrezione e riservatezza assoluta.
Qui possono entrare solo le socie, e credimi la tessera non la rilascio alla prima venuta, perchè il livello delle mie socie è sicuramente di alta aristocrazia.
Di tutto quello che vedrai e che farai tra queste pareti non dovrà uscire da quella porta nemmeno cosa hai bevuto come drink.
Potrai vedere donne famose, di cui la loro presenza ti stupirà sicuramente, ma dovrà essere un segreto tuo personale, sono sicura che Michela mai ti avrà detto chi è stata qui la sera.
Qui apriamo il mercoledi, venerdi, sabato e domenica e all'inizio della settimana dovrai compilare un modulo sulle tue disponibilità, ma per nessun motivo potrai mancare a un giorno prenotato, per cui evita di trarre scuse come emicranie improvvise o malattie di parenti stretti.
La Marchesa si è alzata e mi ha fatto segno di seguirla, uscita dall'ufficio ha acceso una lunga serie di interruttori e il locale si è illuminato a giorno.
C'era una pista da ballo circolare di cinque metri di diametro, con attorno tavolini molto eleganti e in un angolo un piccolo palco con un pianoforte con a fianco un impianto stereo di ultima generazione.
Sul fianco sinistro c'era il bar, di legno lucido e fregi di ottone con una fila di sgabelli davanti al bancone.
- Potrai avere una serata con contatto fisso prenotato , o una serata libera in cui starai al bancone in attesa di ricevere l'invito da parte di qualche socia.
Avrai il 20% su tutto quello che il tuo contatto consumerà, dalle consumazioni che qui sono raffinate e costose ai costi delle camere.
Qui non gira nessun tipo di stupefacente, non si fuma erba e non ci si ubriaca; anche se dovrai fingere di amare i superalcolici costosi, ma nei tuoi bicchieri ci sarà sempre solo thè al limone o alla pesca.
Vieni che andiamo al piano superiore.
Siamo salite con una ascensore al primo piano, un lungo corridoio che ricordava un albergo di lusso, con quattro porte per altrettante stanze in cui sopra c'era una scritta che determinava il colore d'arredamento: stanza Smeraldo, Topazio, Turchese.
Siamo entrate poi nella stanza Rubino, grande il doppio delle altre e caratterizzata da un grossissimo letto circolare con sopra uno specchio delle stesse dimensioni del letto e a fianco del letto un palo da lape dance.
La Marchesa mi ha detto
-Questa è la mia camera, difficilmente la diamo alle clienti, e vedendo che ero rimasta impressionata dalle dimensioni del letto ha aggiunto...è grandissimo perchè ogni tanto io amo giocare con le mie ragazze fuori dagli orari di apertura ufficiali, naturalmente in quelle occasioni so essere molto generosa.
Poi la Marchesa si è seduta su una poltrona e mi ha detto
- Su spogliati fammi vedere come sei fatta.
Io ero andata li per fare un sopralluogo ma la Marchesa dava tutto per scontato e il suo modo di fare molto autoritario mi condizionava senza darmi la possibilità di riflettere su una mia scelta...alla faccia del mio senza impegno...
Ero tesa e nervosa ma ho cominciato a spogliarmi; quando ho tolto le mutandine e la Marchesa ha visto la mia spazzolona nera molto pelosa mi ha detto
- Brava Barbara, hai un bellissimo corpo e a differenza delle tue coetanee non sei completamente depilata; qui l'età delle socie è piuttosto elevata e alle donne super mature il pelo piace molto, ai nostri tempi la depilazione era un argomento sconosciuto e vedere il triangolo nero ci fa fare un salto nel passato e ci fa sentire più giovani.
Tesoro mio con il tuo fisico e con quella boscaglia nera ne farai impazzire molte e potrai guadagnare bene.
Hai mai fatto l'amore con una matura?
Sono rimasta in silenzio riflettendo, poi ho risposto
- Mi sono incontrata qualche volta con una amica di mia madre che aveva 45 anni...
-Ah ah ah... tesoro, di 45 anni qui ne vedrai poche....Avresti problemi a baciare una donna della mia età?
- Non lo so!! Ho risposto...riflettendo sulla cosa.
Allora la Marchesa si è alzata è venuta vicino a me e senza dire nulla mi ha schiaffato la lingua in bocca sussurrando...Vediamo...
La sua lingua si è subito insinuata nella mia bocca e con l'agilità di una anguilla ha cominciato a cercare la mia lingua.
Io ho chiuso gli occhi e cercavo di immaginare che stavo baciando Michela...
La Marchesa mi ha presa per mano e mi ha portata sul letto chiedendomi di spogliarla.
Il mio primo istinto sarebbe stato quello di fuggire, mi sentivo tremare dentro ma sforzandomi ho cominciato a spogliarla; ho avuto un attimo di terrore quando le ho tolto il reggiseno e i suoi seni flaccidi senza la pressione del tessuto si sono afflosciati, ma lei mi ha sussurrato di leccarglieli.
Ho ancora chiuso gli occhi e ho cominciato a leccargli il seno, dopo pochi colpi di lingua i suoi capezzoli hanno cominciato a inturgidirsi e sono diventati lunghi e duri come due proiettili; non nascondo che la cosa mi ha stupita e non poco.
La Marchesa mi accarezzava la schiena sospirando e poi ha cominciato a spingermi giù la testa dicendomi
- Su tesoro toglimi le mutande e leccamela, vediamo cosa sai fare.
-Pian piano gliele ho sfilate, stavolta non ho chiuso gli occhi e mi sono trovata davanti una figa con pochi peli e quei pochi che aveva grigi o bianchi; avevo il terrore che potessi trovarmi degli odori sgradevoli ma invece la sua passera sapeva di pulito.
Le grandi labbra erano piuttosto chiuse ma il clitoride era roseo e piuttosto gonfio segno che la vecchia si era eccitata dalla leccata ai seni.
Ho cominciato a leccargliela, maledicendo dentro di me Michela che mi aveva coinvolta in quella avventura.
La Marchesa mi accarezzava i capelli e sussurrava in continuazione
-Si, si, così tesoro... sei brava sai, hai una lingua morbidissima.. non smettere tesoro mio, non smettere fammi godere...
Sentire quelle parole mi piaceva... e pian piano il terrore che avevo stava svanendo, poi le mani della Marchesa hanno abbandonato le carezze per spingermi contro di lei, il suo respiro si stava sempre più affannando e con un urlo è arrivata all'orgasmo.
Ho sentito la bocca invasa dai suoi umori, ho cercato di allontanare la faccia ma lei mi teneva con le mani contro di lei e mi diceva
-Bevi tesoro, bevi tutto il piacere che mi hai dato.
Mi ha poi tirata su al suo fianco e mi ha detto
- Baciami fammi sentire il sapore del piacere che hai saputo darmi... e così dicendo ha ricominciato a slinguarmi ma in un modo meno violento di prima e mettendo molta dolcezza.
Non ero entusiasta di quello, ma sentivo che ero molto meno tesa rispetto ai baci precedenti e che ero più rilassata, nel frattempo lei aveva cominciato a palparmela e la sua mano con una delicatezza incredibile aveva cominciato a a sfiorarmi le grandi labbra e titillarmi la clitoride.
Cercavo di controllarmi ma sentivo che pian piano mi stavo eccitando, ero indecisa se stare sulle mie o lasciarmi andare dimenticando che stavo lesbicando con una ultrasettantenne.
La mia passera cominciava a bagnarsi e la Marchesa con una agilità che mi ha sorpresa è scivolata sotto e con la bocca è andata a cercare la mia figa.
Se le sue mani erano delicate la sua lingua era di una morbidezza incredibile e lì ho capito che ora dovevo lasciare tutte le mie titubanze e pensare solo a godere.
La lingua della vecchia era di una abilità fuori del normale, con la parte tenera centrale mi massaggiava le grandi labbra, poi con la punta mi picchiettava colpetti stravolgenti sul mio grilletto ormai gonfio come un cece e infine la arrotolava e mi penetrava come se in mezzo alle gambe si fosse infilato un cazzetto
che instancabile mi riempiva tutta.
Stavolta l'urlo è stato il mio, ho sentito una scossa arrivarmi dalla schiena e inarcandomi tutta ho spalancato la mia topolona in faccia alla Marchesa che ha cominciato a dissetarsi di tutti i miei umori che colavano come se stessi pisciando.
Ho ricominciato a tremare come prima, ma stavolta i tremiti non erano di terrore ma di piacere, di estremo piacere.
Siamo state in quella posizione per diversi minuti, poi la Marchesa è uscita dalla tana in cui era imprigionata dicendomi
-Tesoro mio tu odori di gioventù.
Siamo rimaste abbracciate e mentre ci coccolavamo lei ha aggiunto
- Ora compilerai una scheda in cui specificherai tutto quello che sarai disposta ad accettare e fare, se accetterai il pissing e se lo vorrai fare solo da attiva o anche da passiva, se sai usare lo strap on e se sei disposta a riceverlo e in base a quello che accetterai noi sapremo trovarti il contatto ideale; logicamente più credenziali accetti e più alte sono le nostre richieste alle socie per il loro divertimento, e di conseguenza più alti saranno i tuoi compensi.
Io le ho detto che lo strap on non l'avevo mai messo e allora lei mi ha detto
- Vediamo subito cosa sai fare con quello, perchè tu non hai idea di quante clienti amano farsi scopare da voi ragazze camuffate da maschi, e aprendo un cassetto del comodino ha preso un cazzo di lattice con laccetti di cuoio nero per l'aggancio.
A quella vista io le ho chiesto se avrei dovuto provarlo con lei ma lei è scoppiata ridere
- Tesoro mio io sono una vera lesbica, a 74 anni sono ancora vergine come mamma mi ha fatta, ma ora chiamiamo chi sarà contentissima di mettere alla prova le tue capacità da finta maschia.
Ha suonato un campanello e dopo pochi secondi è entrata nella stanza la ragazza che faceva l'autista, la Marchesa con tono super autoritario le ha detto
-Spogliati che ti concederò il privilegio di godere.
Mentre la ragazza si spogliava la Marchesa mi ha detto
- Su giochiamo ancora un po' che la eccitiamo, facciamo un bel 69...e senza aspettare la mia risposta mi ha detto io sto sotto e con la stessa agilità di prima è tornata nella tana da dove era uscita pochi minuti prima.
Come ha cominciato a rileccarmela l'eccitazione ha tornato ad invadermi, mentre ce la slinguavamo a vicenda io riflettevo su come potevo aver abbandonato tutte le retrosie che mi avevano condizionata prima e di come potevo provare un così grosso piacere con una vecchia che poteva essere mia nonna.
La ragazza intanto, che si chiamava Sara, ormai nuda ci fissava in modo morboso, sicuramente avrebbe desiderato infilarsi con noi e leccare i nostri corpi.
Risentire il gusto della figa della Marchesa mi eccitava senza limiti e la sua lingua ancora una volta mi stava portando a livelli stratosferici di godimento, mentalmente facevo un paragone alla lingua di Michela e ammettevo a me stessa che la Marchesa era di un altro pianeta.
Nonostante avessimo già goduto entrambe l'orgasmo si stava ancora impadronendo di noi e li ho avuto sentore della enorme esperienza della Marchesa che ha saputo pilotare la cosa con la finalità di arrivare all'orgasmo in perfetta sintonia...è così infatti è stato.
Penso che quello sia stato il più grosso orgasmo della mia vita...mentre godevo ho affondato la faccia dentro la figa della Marchesa e la mia lingua e entrata tutta dentro di lei e con il suo umore mi dissetavo come un assetato del deserto che ha trovato una oasi.
Siamo rimaste in quella posizione per normalizzare la respirazione che era andata a mille, poi la Marchesa è riuscita per la seconda volta dal nascondiglio libidinoso della mia passera.
Si è avvicinata a Sara e con una mano le ha palpato la figa dicendole
-Troia sei bagnata come una fontana...scommetto che hai voglia di farti chiavare vero?
-Si padrona...ha risposto Sara che aveva gli occhi rossi di desiderio ed era sudata fradicia
La Marchesa mi ha dato lo strap on e mi ha detto
-Mettilo e vedi di stringere bene i laccetti stretti perchè non deve ballonzolare e devi essere padrona di tutti i movimenti, so che sei bsx e che quindi hai assaggiato anche l'uccello, ora vedi di ricordarti come facevano i tuoi ometti quando ti scopavano.
Mentre me lo mettevo Sara si è messa al centro del letto alla pecorina e vederla in quella sconcia posizione ho sentito il desiderio vivo di prenderla, ho puntato la punta dell'uccello contro la figa di Sara cercando il buco con il dito, era fradicia e come ha sentito la punta dell'uccello puntarla ha spinto il bacino verso di me e senza accorgermene mi sono trovata dentro di lei.
Sotto i miei colpi Sara sbavava e ansimava, mentre la Marchesa la aggrediva con una voce violenta e cattiva
- Ti piace farti fottere eh brutta troia... non ne hai mai basta di godere... guarda che stamattina ho visto che ti fottevi con il vibratore
- Si padrona, si padrona mi piace godere e tu sai farmi eccitare facendomi vedere che fai l'amore con le altre senza che io abbia mai potuto godere del tuo corpo.
La Marchesa allora ha messo un piede in bocca a Sara e le ha quasi urlato
- Allora ringrazia e venera la tua padrona
Sara ha cominciato a leccare il piede alla Marchesa infilandosi le dita in bocca e dando la netta sensazione che per lei non era un castigo ma un piacere enorme.
Io nel vedere quella scena mi sono caricata al massimo, vedere il mio uccello di lattice che entrava e usciva dentro Sara mi dava una sensazione di potere e di dominio che non avevo mai provato, praticamente cavalcavo la mia donna con una energia per me sconosciuta, quasi dimentica che ormai stavo facendo sesso da oltre due ore.
Quando avevo capito che Sara era vicina a godere ho aumentato il ritmo e la ragazza era ormai in mio potere
- Godo, godo, godoooooooooo ed è esplosa mentre la Marchesa le aveva quasi infilato tutto il piede in bocca.
Sono crollata sul materasso sfinita... ero esausta
La Marchesa mi ha sganciato lo strap on e lo ha dato a Sara
-Puliscilo con la bocca e vai farti una doccia che puzzi di sudore come una capra.
Poi si è rivolta a me e ha detto vieni andiamo a lavarci.
Siamo entrate in un bagno enorme con in un angolo una vasca idromassaggio a 5 posti che avevo visto solo nei centri benessere e mai in un bagno privato; non ci voleva molto a capire che le dimensioni erano elevate perchè la Marchesa durante i suoi giochi voleva tutte le sua ragazze a lavarsi con lei.
Sotto i getti dell'idromassaggio mi sentivo rigenerare...e guardando il soffitto cercavo di riordinare tutto quello che avevo vissuto in quelle tre ore.
La Marchesa mi guardava con estrema libidine
- Barbara mi piaci e sono sicura che qui diventerai la stella del locale.
Il mio comportamento con Sara ti avrà fatto pensare che sono una persona cattiva, crudele, ma credimi non è così...ognuna di noi ha le sue manie, i suoi lati deboli, Sara raggiunge godimenti da sballo solo se è trattata in quel modo; credimi ora è la persona più appagata di noi tre.
Ci siamo rivestite, la Marchesa era distrutta, capivo che alla sua età certe maratone erano sicuramente appaganti ma la distruggevano, aveva la voce roca e respirava con affanno.
Siamo scese nell'ufficio e mi ha dato la scheda con le presenze della settimana, prima di arrivare siccome Michela mi aveva detto di come funzionava la cosa avevo già deciso che avrei dato la mia disponibilità per una sola serata per cautelarmi...ma una volta presa la penna senza pensarci su troppo mettevo la crocetta sul venerdi, sul sabato e sulla domenica.
La Barbara bacchettona forse aveva scoperto una sua nuova identità.






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