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Storie di sesso di campagna - parte sesta: Un cazzo nuovo per Gina


di boschettomagico
11.02.2020    |    1.375    |    2 9.8
"Gina la guardava estasiata ma a tratti le tornavano in mente gli ammonimenti di Sara e un raggio di tristezza increspava allora il suo gioioso umore..."
Nei giorni a seguire Gina continuava pensare alla sua splendida avventura di quel giovedi: girare per il centro con Edwige, pranzare nel ristorante più "in" della città e fare poi l'amore con la sua donna senza limiti l'avevano portata in un mondo nuovo per lei.
Sicuramente quel giovedi era stato uno dei giorni più belli della sua vita.
Ora però da giorni rimuginava sulla promessa di Edwige..." Ti farò giocare con un cazzo vero " le aveva detto e lei giù a cercare di indovinare quale altra grande sorpresa avesse in mente per lei la sua amante.
E il lunedi mattina nel capannone del maglificio la situazione si smosse...Edwige le si avvicinò e le disse
- Controlla gli ordini che dobbiamo rispettare in settimana e scegli il giorno meno pesante che andiamo a divertirci in città.
Gina si è subito fiondata in ufficio e ha constatato che il martedi e il mercoledi erano le giornate meno impegnative, tornata in reparto si è avvicinata a Edwige e le ha detto
- Mercoledi è il giorno...più leggero
Questo perchè non voleva giocarsi la scopata fissa del martedi con il dottor Giorgio...
Edwige sorridendole le ha detto
- Bene mercoledi non venire...alle 9 passo prenderti con la macchina...
E la mattina del mercoledi alle 9 in punto la Lancia Appia era davanti al portone del suo cascinale.
Gina ha salutato Maurizio ed è salita dietro con Edwige, durante il viaggio il suo cervello ha cominciato a fare voli pindarici per cercare di indovinare la sorpresa promessa dalla sua principale...ma dopo un quarto d'ora ha cominciato a capire chi poteva essere il partner maschile...
Edwige ha abbassato il finestrino interno che separava il retro dell'auto dall'autista e con il solito tono di comando ha detto allo chaffeur
- Maurizio spero tu abbia obbedito all'ordine che ti ho dato ieri
- Si signora...ieri sera prima di addormentarmi mi sono fatto una bella sega...
- Vedi oggi giocherai con me e Gina...e siccome l'ultima volta che ti ho infilato nel mio letto con una bella fighetta giovane, sei venuto nel più bello del gioco...ho voluto cautelarmi...dovrai soddisfarci entrambe...spero tu sia in forma perfetta...
- Stia tranquilla signora...sarò all'altezza delle sue aspettative...
Gina ha strabuzzato gli occhi...il cazzo misterioso era quello di Maurizio, e la cosa la soddisfaceva in pieno in quanto l'autista era un gran bel figliolo.
Spesso si era chiesta se il rapporto di Maurizio con Edwige era limitato al lavoro e sempre si era rivelato in lei il dubbio di una loro relazione sessuale.
Edwige le aveva sempre detto che le piacevano i giovani di entrambi i sessi e Maurizio sicuramente era un ragazzo affascinante su cui la porca aveva sicuramente posato lo sguardo.
A Gina pensare che di lì a poco avrebbe potuto...assaggiare l'uccello dell'autista si è sentita ribollire dentro e un improvviso pizzicorio ha invaso la sua pelosa passera.
Hanno parcheggiato l'auto nel cortile privato dell'alloggio e sono saliti al primo piano.
Sara li ha accolti con il suo solito professionale calore, e da come ha salutato Maurizio ha capito che certamente il ragazzo si infilava nel letto di Edwige con una certa assiduità.
Se Gina era euforica Edwige non ne era di meno...era di buon umore e con tono insolitamente cordiale per lei ha detto alla domestica
- Sara hai acceso il caminetto in camera da letto?
- Certo signora alle sei in punto ho acceso ed ho appena fatto ora un nuovo pieno di legna...
In effetti entrati nella camera la temperatura era gradevolissima, nonostante la stanza fosse di grossa metratura; sicuramente Edwige aveva buttato giù una tramezza per usufruire del caminetto nella camera da letto che aveva ora però due porte di accesso.
Edwige ha subito liberato Sara e rimasti soli nella camera da letto con un tono radioso ha detto...
- Spogliamoci che ho una voglia matta di divertirmi...
Gina nel vedere Maurizio nudo ha avuto un brivido di piacere, in fin dei conti i suoi quattro amanti dal punto di vista della bellezza lasciavano tutti alquanto a desiderare...in un battibaleno i tre erano ora completamente nudi e Gina si è sentita molto lusingata dagli sguardi carichi di libidine che l'autista rivolgeva al suo corpo nudo.
Edwige ha ordinato a Maurizio di stendersi al centro del lettone e poi si è sdraiata alla sua sinistra invitando Gina a fare altrettanto a destra...poi guardandola fissa negli occhi le ha detto
- Forza diamoci da fare...facciamo alzare questo uccello...
e inginocchiandosi all'altezza dell'inguine del ragazzo ha cominciato a leccargli il cazzo come fosse un gelato; Gina ha prontamente replicato e ha cominciato a imitare la sua principale...leccando in contemporanea il cazzo le loro lingue spesso si incrociavano...era fantastico abbozzare un sensuale bacio con in mezzo quella barra di carne che stava lievitando a vista d'occhio fra le loro lingue.
Si limonavano appena sopra la cappella dell'autista che sentendosi solleticare dalle loro lingue e guardandole in quella loro oscena azione era ormai al massimo dell'erezione.
Poi Edwige si è alzata in ginocchio ha tirato su Gina e le ha schiaffato la lingua in bocca perlustrandogliela con vorticose oscillazione della sua lingua.
Le due donne erano al massimo della libidine...limonarsi così sfacciatamente e sentire il sapore del cazzo che si trasmetteva da una lingua all'altra le stava portando in una dimensione di estremo piacere...hanno continuato così per un paio di minuti poi Edwige si è seduta sul fondo del letto e ha chiamato Gina accanto a se si sono sdraiate vicine, hanno allargato le gambe e hanno invitato Maurizio a scoparle...Maurizio aveva gli occhi rossi per l'eccitazione e si è portato in ginocchio al fondo del letto...ha guardato Edwige per capire a chi doveva infilarlo per prima e la sua padrona gli ha detto
-Scopa prima la Gina...è la nostra ospite...
Il ragazzo ha appoggiato il cazzo alla fessura di quel triangolo peloso e con un colpo deciso è entrato senza il minimo sforzo dentro la figa strapiena di umori.
Gina ha accolto quella dolcissima penetrazione con un prolungato
- Ohhhhhhhhh...che testimoniava tutto il piacere che stava provando in quel momento...
Maurizio la scopava in modo perfetto, alternando una serie di colpi decisi ad altri di dolci andirivieni dentro di lei...Gina stava viaggiando verso un orgasmo da sballo quando Edwige ha allargato le cosce e ha detto a Maurizio
- Su ora prendi un po' anche me...
Il ragazzo è rimasto di primo acchito di stucco, non si aspettava di dover interrompere di colpo quel piacere che lo stava invadendo, ma ripresosi velocemente ha tolto il cazzo dalla figa della Gina e lo ha subito infilato nella passera rasata della sua principale.
Ora era Edwige che mugolava di piacere e incitava il bull a scoparla
- Su porcone fotti la tua padrona...fammi sentire che ti piace sguazzare dentro la mia figa calda...
Il linguaggio osè di Edwige dava la carica giusta a Maurizio che ora la stava letteralmente trapanando come un ossesso...ed era proprio quello che la donna pretendeva da lui
- Su pompa...pompa...non smettere...rompimi la figa che adoro essere presa così...
Per tre o quattro volte Edwige ha fatto saltare Maurizio da una figa all'altra...Gina si chiedeva se lo faceva per un piacere masochistico di interrompere la fase di piacere, o se per rendere sempre più libidinoso l'orgasmo che sarebbe arrivato in seguito...e pensava che lo scopo della porcona era proprio quello perchè sentiva crescere sempre più dentro di se il piacere di superare il traguardo.
Infatti Edwige a un certo punto ha quasi urlato a Maurizio
- Su ora falla godere...ma ricordati che dovrai venire solo quando avrai soddisfatto entrambe...
Maurizio non ha risposto ma con il capo annuiva in continuazione come per confermare alla sua padrona che era padrone di se stesso...
La Gina ha capito che ora era la volta buona, ha chiuso gli occhi e ha cominciato a godersi in pieno la cavalcata di quello stallone inesauribile...sentiva il piacere correrle lungo tutta la spina dorsale...sentiva che stava sbrodolando umori come se stesse pisciando, per poi esplodere in un urlo quasi disumano che ha accompagnato per parecchi secondi tutto il suo inappagabile godimento...solo quando ha capito che Gina era ormai in fase post godimento Edwige ha invitato Maurizio a soddisfare ora lei
- Su stallone fai godere ora la tua padrona... e spalancando le cosce il più possibile ha dato disco verde all'autista accompagnandolo con un unico ma incessante incitamento
-Dai....dai....dai....non smettere....dai...dai...
Se Gina era venuta con un urlo da Tarzan, Edwige è invece venuta con un sospiro prolungato durato quasi all'infinito...terminando con l'ennesimo ordine al ragazzo
- E ora riempimi di sborra calda...qui puoi... sono in meno pausa...vuotati le palle...te lo sei guadagnato...
Maurizio ha inarcato la schiena ha messo le mani sotto le ginocchia della porcona e sollevandole il sedere ha cominciato a scopare la sua padrona con colpi molto brevi ma continui...sembrava uno di quei cani che si scopano la cagna in mezzo alla strada...
- Su porco...sborrami dentro...allagami la figa...riempimi...
...e a quella supplica l'autista ha cominciato ha scaricare fiotti di sborra...
Gina non vedeva, ma immaginava la violenza con cui Maurizio si stava vuotando i coglioni ricordando i getti dello zio Francesco quando dopo averla fatta godere le inondava i seni...
Edwige era sudatissima, sembrava le avessero rovesciato addosso un secchio d'acqua, Maurizio invece stava sbuffando come una locomotiva che aveva appena valicato un passo quasi inaccessibile...quando si è ripreso si è tolto dalla padrona che gli ha detto
-Svelto prendi dal comodino un asciugamano che non voglio sporcare il piumone, il ragazzo ha accelerato verso il comodino ma Gina invece si è inginocchiata al suo posto e ha cominciato a leccare la figa di Edwige...vedeva i fiotti di sborra candida fuoriuscire dalla magica fessura della sua padrona, ma anzichè schifarsene raccoglieva prontamente quel sugo eccitandosi nel sentire quel sapore a metà di sborra calda e umori di figa della sua partner...Edwige si è abbandonata a quel nuovo piacere e dopo cinque minuti alla faccia dei suoi 45 anni ha agganciato il suo secondo orgasmo sborrando in faccia alla sua giovane amante.
Quando Gina si è alzata ha guardato Edwige...era rossa come un peperoncino con gli occhi lucidi come se avesse pianto.
La padrona quasi implorandola le ha detto...
- Vai in cucina a prendermi dal frigo una bottiglia di minerale sono completamente disidratata.
Gina si è infilata una camicetta ed è uscita dalla porta di destra della stanza ma come è entrata nel corridoio ha visto una cosa che l'ha letteralmente choccata...
Sara era accucciata all'altra porta e spiava dal buco della serratura, aveva le gambe larghe e con la mano destra si stava sgrillettando...
Come ha sentito la porta chiudersi si è girata e nel vedere Gina è letteralmente sbiancata alzandosi all'improvviso per ricomporsi ma capendo che la ragazza l'aveva scoperta...Ha seguito la giovane che stava andando in cucina...
- Mi scusi signorina, le chiedo scusa...non so cosa mi sia successo...la prego non dica niente alla signora....
- Tranquilla Sara, tranquilla...non le dirò niente...e non scusarti...in fin dei conti alla tua età vedere nudo un pezzo di ragazzo così... è normale che ci si possa eccitare...
Sara a quel commento ha guardato fissa negli Gina e le ha detto
- Signorina io non ero eccitata per vedere Maurizio...ma per la leccata che ha fatto lei alla signora...io sono lesbica...
Sono io che ho insegnato alla signora i piaceri del sesso saffico quando ero la sua cameriera giù al paese...sono stata la sua amante per oltre dieci anni...poi con il passare degli anni Edwige ha perso i suoi interessi per me... amava le ragazze giovani...mi ha confinata qui in questa casa e sono costretta a vedere la passerella di giovani amanti che si porta qui in città...
Non si innamori di lei signorina...perchè Edwige ha l'innamoramento facile...ora io lo so che stravede per lei...ma la conosco bene...alla prossima sbandata la metterà in un angolo...lei è fatta così...non se ne innamori...lo dico per il suo bene.
E' inutile era la giornata in cui le sorprese erano all'ordine del giorno...ma questa di Sara, Gina mai se la sarebbe aspettata...
Seppur stordita dalla rivelazione di Sara, ritornata nella stanza Gina ha trovato Edwige ancora nuda sdraiata a pancia sotto sul letto e Maurizio, pure lui nudo che la stava massaggiando...Le ha dato da bere e poi lei è immediatamente tornata alla posizione di prima sussurrando a Maurizio...
-Continua il tuo massaggio...sei fantastico...
Edwige accompagnava ogni carezza di Maurizio con un sospiro di piacere, sembrava che si fosse rigenerata in pochi minuti dal suo doppio orgasmo...mentre l'autista le stava massaggiando ora le natiche...così che la padrona con tono naturale si è rivolta al ragazzo dicendogli
- Maurizio ho voglia che mi inculi...ce la fai tesoro...ne ho tanta voglia...
Il ragazzo è rimasto preso in contropiede...e ha cercato di giustificarsi
- Signora lei sa che non ho mai avuto problemi nel fare la doppietta ma non dimentichi che ho alle spalle anche la sega di ieri sera...
- Ti prego Maurizio...ne ho tanta voglia...
Il ragazzo non del tutto convinto ha cominciato ad accarezzarsi il cazzo e ha detto in un modo non del tutto convinto
- Ci proverò signora...
A questo punto è entrata in campo la Gina, che cogliendo tutti in contropiede ha detto
- Ci penso io a rimetterti in forma Maurizio, sdraiati sul letto...
Il ragazzo ha obbedito e la Gina si è inginocchiata in mezzo alle sue gambe e con la punta della lingua ha cominciato a picchiettargli dei colpetti dolcissimi sulle palle...per passare poi a percorrergli sempre con la punta della lingua l'uccello in tutta la sua lunghezza...poi quando sentiva che l'uccello del ragazzo cominciava leggermente a pulsare tornava alle palle per poi scendere al buchino del suo culo, e lì la lingua della Gina cominciava il suo miracolo...e il cazzo di Maurizio in cinque minuti era di nuovo ritto come un totem indiano con grosso stupore da parte di Maurizio e soprattutto di Edwige che guardando fissa negli occhi Gina le ha detto
-Ragazza mia...quanto sei puttana...!!!...ora capisco perchè mio marito stravede per te...
E così dicendo si è messa a quattro zampe come una cagna di strada dicendo all'autista
-Forza cow boy...rompimi il culo...!!!
Maurizio si è accucciato dietro lei e ha cominciato a lubrificargli il buchino insalivandoglielo con la punta della lingua; e lì Edwige ha già cominciato a carburare accompagnando ogni suo colpo di lingua con dei molto significativi
-Ohhhhhh.....Mmmmmmm....Siiiiiii....
Gina nel vedere le smorfie di piacere della sua amante provava verso lei tanta tenerezza...ma pure tanta invidia perchè godere era pur sempre una sua prerogativa di piacere.
Si è seduta sul letto vicino alla sua compagna per poter ammirare da vicino tutte le sfumature dei suoi attimi di piacere.
Dopo un certosino lavoro...lubrificante...Maurizio con i pollici ha allargato le natiche della sua principale e ha cominciato ad affondare la sua verga nel suo culo, l'inizio è stato leggermente difficoltoso ma poi una volta che lo sfintere di Edwige si è adeguato al suo vigoroso uccello il ragazzo ha cominciato a inculare la donna con un regolare andirivieni che col tempo andava sempre più aumentando.
Edwige ora era nel paese dei balocchi e mugugnava ad ogni affondo dell'autista.
- Brutto porco ti piace inculare la tua padrona eh... meno male che avevi dei dubbi sulle tue possibilità amatorie...
- Signora è tutto merito di Gina, la sua lingua ha fatto il miracolo...perchè mi sentivo spossato...
- Si ho visto...pensavo di essere puttana io...ma evidentemente non sono l'unica...
Poi all'improvviso Edwige si è raggomitolata per offrire il buco tutto aperto e ha cominciato a godere
-Pompa...pompa brutto porco che comincio a godere con il culo...non fermarti fino a che non sbrodolo...
Gina ora era quasi ammaliata dai sospiri della sua amante, la invidiava perchè quello era un terreno in cui lei era ancora a digiuno di esperienze e quasi se ne sentiva in colpa...a ogni sospiro di Edwige provava dei brividi così che quasi senza accorgersene la sua mano a raggiunto la sua passera e ha cominciato a torturarsi il clitoride che era ormai gonfio come un fagiolo...
Edwige mentre viaggiava verso l'orgasmo anale ciondolava con la testa e girandosi verso Gina ha visto che si stava sgrillettando, al che le ha detto...
- Non sprecare tutto con un misero ditalino...siediti davanti a me e spalanca le cosce che ora tocca a me leccartela e renderti il piacere che mi hai dato un'ora fa...
Gina non se l'è fatto ripetere e si è accucciata davanti alla bocca della compagna offrendole in primo piano la sua pelosissima figa vogliosa di godere; la lingua di Edwige è entrata subito in azione facendo combaciare le sue leccate ad ogni sferzata che Maurizio le scaricava in culo.
Gli orgasmi dei tre sono arrivati così quasi all'unisono con mugolii, sospiri e grida di piacere...Gina quando è esplosa ha urlato volgendo il viso verso la porta di sinistra dove era quasi sicura che Sara stava spiandole tirandosi un ditale godurioso.
Si sono poi accasciati tutti tre nel letto...nella stanza c'era un odore strano, misto di sesso e di resina del legno che stava finendo di ardere nel camino.
Riprese le forze i tre hanno fatto la doccia a turno nel bagno della camera da letto per poi andare in cucina e assaporare le arti culinarie di Sara che certamente su ordine della sua padrona aveva preparato un ottimo pranzetto.
Spesso gli sguardi di Sara e Gina si incrociavano, la domestica la guardava con aria di supplica, ma la giovane ragazza rispondeva con i suoi occhi dolci rassicurandola che mai avrebbe rivelato di averla sorpresa a masturbarsi.
Alle 16 la macchina usciva dal cortile e riprendeva la strada verso il paese, Edwige aveva abbassato il finestrino separatorio tra il retro dell'auto e l'abitacolo dell'autista ripristinando la gerarchia delle distanze tra principale e dipendente.
Gina era al massimo della felicità, ha preso la mano di Edwige tra la sua quasi per trasmetterle la gioia che aveva vissuto in quella giornata, e la sua compagna ha risposto allo stesso modo stringendogliela a sua volta.
Gina la guardava estasiata ma a tratti le tornavano in mente gli ammonimenti di Sara e un raggio di tristezza increspava allora il suo gioioso umore.




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