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Regina Nera - Lo Spettacolo


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
05.12.2024    |    7.328    |    1 6.0
"La ragazza distesa ha grandi forme è una splendida bbw da seni immensi e un meraviglioso culo..."

Premessa: Terza parte dell' esperienza intensa che ho avuto durante l'evento Regina Nera al Bolero Palace. Questa parte è un po' diversa dalle altre, perché qui sono un semplice spettatore che assiste ad un travolgente e intenso spettacolo. I miei occhi e i miei sensi hanno gioito e spero che la fantasia di che leggerà le prossime righe non sarà da meno. Se poi avete problemi con l'immaginazione, allora vi consiglio di partecipare al prossimo evento...

*********

Sono ancora seduto sul letto, un’altra sconosciuta con la quale ho fatto sesso. Oggi sembra una moda non conoscere il nome delle donne che incontro.

Mi alzo e indosso i miei vestiti, chiedendomi se la rivedrò dopo in disco. Probabilmente, forse, ma non importa. Ormai sono abituato a questi incontri fugaci, a queste notti di passione senza impegno.
Prima di uscire dal privé controllo il cellulare e trovo il messaggio della mia nuova amica di Tinder: "Ciao Giorgio, verso le 23 sarò dentro al club, ci vediamo come concordato davanti al distributore di acqua."
Le rispondo un didascalico ok, ripongo il telefono dentro la tasca dei pantaloni e scendo in Disco.

Nella sala centrale c’è tantissima gente. Molta indossa abiti in latex e costumi fetish. Davanti la console del DJ ci sono un paio di gogne e delle croci di Sant’Andrea, dei tavoli con manette e innumerevoli attrezzi da tortura.

La musica è alta e sul palco centrale sale una ragazza con i capelli lunghissimi e occhiali da sole. Indossa un corpetto nero molto attillato con un impermeabile di pelle lucida. Le gambe sono celate da calze nere semi trasparenti sorrette da un reggicalze borchiato. Il vocalist la presenta come la regina del fuoco.
Lei inizia a passeggiare in tondo sul palco facendo finta di fissare ogni singolo spettatore e ride in modo molto plateale. La musica si ferma per un secondo e la regina fa cadere a terra l’impermeabile. Avvicina la mano destra al seno e con un gesto veloce strappa la parte superiore del corpetto e il seno guadagna la libertà. I capezzoli sono nascosti da croci nere di plastica.

La folla inizia a urlare e fischiare alla vista del seno nudo della regina del fuoco. Lei sorride maliziosamente e porta le mani dietro la schiena, tirando fuori due lunghe bacchette che immerge subito in una ciotola. Poi, con un accendino accende il fuoco.

La regina avvicina le bacchette fiammeggianti ai suoi seni nudi, facendole danzare pericolosamente vicino alla pelle. La folla trattiene il respiro mentre le fiamme lambiscono i suoi capezzoli coperti dalle croci nere. Con un sorriso diabolico, fa scorrere lentamente le bacchette ardenti lungo il suo corpo, tracciando un sentiero rovente dal petto fino all'ombelico.
Poi, con un gesto repentino, la regina porta le bacchette dietro la schiena e le preme contro la pelle nuda. Un sibilo si leva dalla folla quando il fuoco bacia la sua carne, lasciando segni rossi sulla schiena pallida. Lei inarca la schiena e geme di piacere e dolore, mentre le fiamme danzano sulla sua pelle.

La musica riprende a pulsare e la regina inizia a muoversi a tempo, facendo roteare le bacchette infuocate intorno al suo corpo. Le fiamme creano scie ipnotiche nell'aria, illuminando il suo viso in un bagliore rossastro. La folla è in delirio, incitandola a spingersi oltre.
Con un ultimo gesto teatrale, la regina del fuoco porta le bacchette alla bocca e spegne le fiamme con un soffio potente. Poi, con un ghigno malizioso, getta le bacchette fumanti ai piedi della folla adorante e si avvia verso il retro del palco, ancheggiando provocatoriamente.

La scena cambia. Entra un’altra ragazza, questa volta vestita di rosso e nero con un guinzaglio in mano, davanti a lei un ragazzo nudo a quattro zampe.

La ragazza cammina lentamente sul palco, tirando con fermezza il guinzaglio. Il ragazzo la segue a carponi, la testa bassa in sottomissione. Arrivata al centro del palco, la padrona si ferma e si gira verso il suo schiavo. Con un sorriso crudele, tira bruscamente il guinzaglio, costringendo il ragazzo ad alzare la testa.

"Baciami i piedi, verme!" ordina con voce imperiosa. Il ragazzo obbedisce prontamente, premendo le labbra sulle scarpe lucide della sua padrona. Lei ride, compiaciuta dalla sua obbedienza.
Poi, con un rapido movimento, la padrona afferra una frusta appesa alla sua cintura. La fa schioccare nell'aria, a pochi centimetri dal viso del suo schiavo. Lui trasale, ma non osa muoversi.

"Adesso, striscia intorno a me come il miserabile verme che sei!" comanda la padrona. Il ragazzo inizia a strisciare in cerchio attorno a lei, il suo corpo nudo che sfrega contro il pavimento ruvido del palco.

I spettatori eccitati incitano la padrona a punire ulteriormente il suo schiavo. Lei sorride, godendosi il potere che ha su di lui e sul pubblico. La rossa padrona conduce il cagnolino schiavo davanti ad una croce di Sant’Andrea.
Con un gesto rapido, la padrona lega saldamente lo schiavo alla croce, braccia e gambe divaricate. Lui è completamente esposto e vulnerabile, alla mercé dei desideri perversi della sua padrona.
Lei fa scorrere la punta della frusta lungo il corpo nudo dello schiavo, tracciando lentamente i contorni dei suoi muscoli tesi. Lui rabbrividisce al tocco del cuoio sulla sua pelle.

"Ti piace essere legato e indifeso, non è vero schiavo?" sussurra la padrona con voce roca.

"Rispondi!"

"Si mia padrona, mi piace essere alla vostra mercé," risponde lui con un filo di voce.

La padrona sorride compiaciuta. Poi, senza preavviso, schiocca la frusta sul petto dello schiavo. Lui si inarca sulla croce, un grido strozzato gli sfugge dalle labbra. Il dolore si irradia sul suo corpo, mescolandosi stranamente al piacere dell'essere dominato.
La rossa continua a colpire metodicamente con la frusta, decorando la pelle dello schiavo con striature rosse. Il pubblico acclama ad ogni colpo, eccitato dalla crudele esibizione. La torturatrice si ferma, slega lo schiavo e lo fa girare, legandolo poi nuovamente. Afferra gli slip e li abbassa, lasciando il sedere dell’uomo scoperto.
Prende una specie di paletta e inizia a batterla sempre più forte sulle natiche dello schiavo. I colpi risuonano nella sala, mescolandosi ai gemiti di dolore e piacere dell'uomo. La sua pelle diventa sempre più rossa e bruciante ad ogni impatto.
La musica è stata abbassata per enfatizzare la scena.

"Conterò fino a venti" sibila la padrona. "E tu ringrazierai per ogni colpo, schiavo."

"Uno!" La paletta si abbatte con forza.

"Grazie mia padrona!" geme lui.

"Due!" Altro colpo, altra fitta di dolore. "Grazie mia padrona!"

La conta continua inesorabile. Lo schiavo trema e si contorce, le lacrime agli occhi, ma continua a ringraziare. Il suo membro è dolorosamente duro, tradendo quanto in realtà ami questo trattamento.
Arrivati a venti, la padrona getta la paletta e afferra rudemente i capelli dello schiavo, tirando indietro la sua testa. Con l'altra mano raggiunge i suoi genitali e inizia a massaggiarli con vigore.

"Pensi di meritarti un premio, schiavo? Pensi di esserti comportato abbastanza bene?" gli ringhia in un orecchio.

"Solo se voi lo ritenete, mia signora" ansima lui. "Io sono solo un vostro umile strumento."

Con un ghigno compiaciuto, la padrona aumenta il ritmo della mano fino a portarlo al limite. Poi all'improvviso si ferma, lasciandolo insoddisfatto e col fiato corto.

"Oggi mi sento generosa. Forse più tardi, se continuerai ad essere un bravo schiavo." Detto questo lo slega e si allontanano insieme, così come sono entrati.
La musica riprende a suonare alta.

Ancora emozionato e un po’ eccitato decido di fare un giro. Vicino alla sala cinema, scorgo un uomo che armeggiando con delle corde sta legando una donna seminuda.
La donna è in piedi, le braccia sollevate sopra la testa mentre l'uomo le lega i polsi con corde rosse. Il corpo formoso della donna è coperto solo da lingerie di pizzo nero, i capezzoli duri premono contro il tessuto sottile. Geme sommessamente mentre lui stringe i nodi, il suo respiro accelera per l'eccitazione e un po' di paura.
Una volta che le braccia sono saldamente legate, l'uomo fa scivolare una benda sugli occhi della donna. Lei rabbrividisce quando il mondo diventa buio, completamente alla mercé del suo partner. Lui le gira intorno, facendo scorrere le dita sulla sua pelle nuda.

"Sei stata una brava ragazza?" le domanda con voce roca.

"Meriti una ricompensa o una punizione stasera?"

"Qualsiasi cosa tu voglia darmi, padrone," sussurra lei. "Sono qui per servirti e compiacerti."

Con un sorriso, l'uomo le pizzica rudemente un capezzolo attraverso il reggiseno. Lei sussulta e geme più forte.

"Vedremo" dice lui enigmatico. Le scopre i seni e inizia a passare una corda tutt’intorno.

Mentre lui le lega i seni, lei geme dal piacere contorto dalla corda che morde la tenera carne. I suoi capezzoli si inturgidiscono ancora di più, sporgendosi oscenamente. Le corde iniziano a diventare un vestito sensuale. Arrivano a lambire anche le altre parti intime, si intrufolano nella spaccatura vaginale e vengono serrate.
La donna ansima e geme mentre il suo corpo viene manovrato e sospeso, completamente immobilizzato dalla corda stretta. La sensazione delle fibre ruvide che mordono la sua pelle delicata mi stimolano dei brividi di piacere lungo la sua spina dorsale. Ammiro i suoi capezzoli che sembrano pulsare dolorosamente contro i loro vincoli.
L'uomo le gira intorno, ammirando la sua opera. La sua schiava è un'opera d'arte oscena, appesa indifesa e aperta per lui. Allunga una mano e le percorre la schiena con le dita, facendola rabbrividire.
Senza preavviso, la schiaffeggia forte sul sedere. Lei grida per la sorpresa e il dolore bruciante. Lui continua a sculacciarla, lasciando impronte rosse sulla pelle diafana. Lacrime di piacere e dolore le rigano le guance sotto la benda.
Quando il suo fondoschiena è caldo e pulsante, l'uomo si ferma e le accarezza dolcemente la carne maltrattata.

Mi sto eccitando tantissimo, decido di continuare la mia perlustrazione scendendo nel Dungeon per vedere cosa troverò. Quello che trovo è ancora più eccitante. Sopra ho assistito a degli spettacoli con dei professionisti, mentre qui di sotto sono persone normali che giocano in modo molto più audace e l’eccitazione è palpabile.

Mi dirigo verso una coppia particolarmente intrigante che si trova nell'angolo destro della saletta di ingresso. La donna è legata a una croce di Sant'Andrea, con le gambe divaricate esposte vulnerabilmente. L'uomo le sta girando intorno, facendo scorrere una frusta di cuoio lungo il suo corpo tremante.
Con un sibilo, la frusta colpisce l'interno coscia della donna, proprio vicino alla sua intimità. Lei urla e bestemmia, il suo corpo si contorce contro i vincoli. L'uomo sorride compiaciuto e continua il suo assalto, mirando deliberatamente alle zone erogene.
Osservo affascinato mentre la pelle della donna si arrossa e si scalda sotto la frusta. I suoi capezzoli sono duri e tesi, la sua eccitazione evidente nonostante il dolore (o forse proprio a causa di esso). L'uomo aumenta il ritmo, alternando i colpi di frusta a carezze intime che la fanno gemere.
Alla fine, incapace di resistere oltre, l'uomo getta via la frusta. Libera il membro eretto dai pantaloni e si posiziona tra le gambe spalancate della sua sottomessa. Con una spinta decisa, la penetra, strappandole un grido di piacere.

La scopa con foga primitiva, torcendole i capezzoli mentre si spinge in lei. La donna si dimena impotente, travolta dalle sensazioni. I loro gemiti riempiono l'aria, mescolandosi ai suoni degli altri giocatori nel Dungeon.

Supero la coppia ed entro nella sala nel retro. Qui 2 padrone torturano una terza donna stesa a novanta gradi su una panca. La ragazza distesa ha grandi forme è una splendida bbw da seni immensi e un meraviglioso culo.
Le due padrone si danno il turno, torturando la schiava con abili mani. Una di loro le stringe i capezzoli tra pinze di metallo collegate a catene, tirandole ritmicamente. L'altra affonda un grosso dildo nel suo ano, spingendolo fino in fondo senza pietà.
La ragazza urla, il suo corpo scosso dagli spasmi. Le padrone ridacchiano, godendo del suo tormento.

"Ti piace, troia? Lo vuoi più forte?" Una di loro le schiaffeggia il culo, lasciando un'impronta rossa sulla pelle chiara.

In risposta, la schiava può solo gemere e annuire freneticamente, troppo sopraffatta per parlare. Le padrone aumentano il ritmo, scopandola da entrambi i lati senza sosta.
I seni della ragazza ballonzolano oscenamente, le pinze tirano i capezzoli ad ogni movimento. Il suo ventre soffice trema per l'impatto. Gocce di sudore rotolano tra le sue tette, giù per la pancia.

"Guardala, la troia! Sta per venire solo con il culo. Che brava puttana." Le padrone la lodano e la insultano allo stesso tempo, portandola al limite.
Con un lungo gemito gutturale, la schiava viene, il suo corpo scosso da tremiti incontrollabili. Le padrone non si fermano, continuando a scoparla attraverso l'orgasmo, prolungando il suo piacere quasi dolorosamente.
La osservo, ipnotizzato dalla scena depravata. Il mio cazzo pulsa, duro come la roccia nei miei pantaloni. Muoio dalla voglia di tirarmi fuori e masturbarmi, ma resisto.

La notte è ancora giovane e vorrei poter essere attivo quando incontrerò la mia sconosciuta di Tinder...

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