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Regina Nera - La passeggiata nel privé


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
12.12.2024    |    380    |    0 9.3
"Lui fa scivolare un dito tra le sue pieghe bagnate, trovando il suo clitoride pulsante..."
Le scene forti del Dungeon mi hanno eccitato molto. Le immagini della ragazza frustata sulla vagina che godeva dal piacere rimarranno come una fotografia scolpita nella mia mente.
Risalgo le scale e davanti a me vedo un uomo sdraiato a terra con il cazzo che esce da una specie di tavolino e una donna che lo calpesta.
La pratica bdsm si chiama trampling.

Trovo lo spettacolo estremamente sconvolgente e sinceramente io non lo farei mai. L'uomo sdraiato geme di piacere mentre la donna calza i suoi stivali con il tacco alto proprio sul suo membro eretto. Calpesta ritmicamente il suo sesso vulnerabile, lasciando impronte rosse sulla pelle tesa.
Lui si contorce sotto di lei, supplicandola di continuare. Lei sorride estasiata, godendosi il potere che ha su di lui. Con un movimento fluido, si abbassa e gli lega saldamente i polsi con delle corde di cuoio, immobilizzandolo completamente.
Ora ha il controllo totale. Accarezza lentamente la sua asta pulsante con la punta dello stivale, stuzzicandolo. Lui si lamenta, fremendo dal desiderio insoddisfatto. Improvvisamente, lei preme con forza, schiacciandogli il cazzo sotto la suola. Un grido di dolore misto a piacere gli sfugge dalle labbra.
La tortura continua, alternando carezze gentili a dolorose pressioni. L'uomo è ridotto ad una massa di nervi scoperti, completamente alla mercé della sua padrona. Distolgo lo sguardo, ma mi accorgo che ci sono altri 2 uomini vicino alla gabbia della discoteca che si stanno facendo calpestare. Un terzo cerca di convincere una giovane ragazza a provare.
La ragazza esita, titubante di fronte alla richiesta insolita dell'uomo. Lui la guarda con occhi supplicanti, pregandola di concedergli questo piacere proibito. Lentamente, quasi ipnotizzata, lei allunga un piede e lo posa delicatamente sul suo inguine.
L'uomo rabbrividisce al contatto, il suo membro che si contrae sotto il piede di lei. Incoraggiata dalla sua reazione, la ragazza aumenta gradualmente la pressione, godendosi il potere che ha su di lui. Ben presto, anche lei viene catturata dall'eccitazione del momento.

Intorno a loro, l'atmosfera si fa sempre più carica di tensione erotica. Gemiti e lamenti di piacere si mescolano alla musica pulsante della discoteca. Coppie si formano spontaneamente, i corpi intrecciati in danze lascive mentre esplorano i confini del piacere e del dolore.
Io rimango in disparte, affascinato e turbato allo stesso tempo da questo mondo di desideri oscuri e proibiti. La visione di corpi sottomessi e dominanti, avviluppati in un intreccio di passione e potere, mi infiamma i sensi come mai prima d'ora.

Un sussurro mi distoglie dai miei pensieri. Una donna misteriosa, avvolta in latex lucido, mi si avvicina sinuosa. I suoi occhi scintillano di malizia mentre mi accarezza il viso con uno frustino.

"Ti andrebbe di esplorare nuovi orizzonti del piacere con me, bel ragazzo?" mormora con voce suadente e un po' mascolina. Questo mi fa supporre che non sia propriamente una donna.

“Grazie per l’offerta, ma sto aspettando un’amica.”

La sconosciuta mi fissa intensamente, un sorrisetto malizioso sulle labbra rosse.

"Peccato... Sono sicura che ti saresti divertito con me. Ma se cambi idea, sai dove trovarmi."

Con una lieve frustata giocosa sulla mia guancia, si allontana ancheggiando, il suo corpo sinuoso che si fa strada tra la folla. Non posso fare a meno di seguirla con lo sguardo, ipnotizzato dal luccichio del latex sulla sua pelle.
Scuoto la testa per schiarirmi le idee. Cosa mi sta succedendo? Non sono il tipo da farsi tentare così facilmente. Eppure, l'atmosfera di questo posto sembra risvegliarmi istinti che non sapevo di avere.

Mi giro sulla destra e noto che una piccola folla si sta radunando attorno ad un tavolo. Mi avvicino e noto una ragazza completamente nuda sdraiata sopra. Un uomo muscoloso che indossa un vestito fatto esclusivamente di cinghie di cuoio la sta legando. Il corpo dell’uomo è una perfetta scultura, il viso coperto da una barba curatissima è in contrasto con la testa completamente rasata. L’espressione del viso è di pura concentrazione.
Il corpo della ragazza è magnifico. Il seno svetta verso l’alto pieno e sinuoso.
Le gambe lunghe e toniche fremono mentre l'uomo stringe i nodi che le immobilizzano. Con movimenti esperti, le lega caviglie e polsi, bloccandola in una posa vulnerabile ed esposta.
Lei geme dolcemente, un misto di piacere e sottomissione.

Sono come ipnotizzato da quello spettacolo erotico. Il mio sguardo scorre sui capezzoli turgidi della ragazza, sulla pelle d'oca che le increspa l'addome piatto. L'uomo le accarezza lentamente le cosce, risalendo fino al pube completamente depilato. Lei rabbrividisce e si inarca, implorando un contatto più deciso.
Improvvisamente, l'uomo estrae una benda nera e la posa delicatamente sugli occhi della ragazza, privandola della vista. Lei ansima, eccitata dall'amplificazione degli altri sensi. Lui prende un cubetto di ghiaccio da una ciotola e inizia a passarlo sul corpo fremente di lei, facendola sussultare ad ogni tocco gelido.

La folla attorno a me osserva in un silenzio carico di tensione erotica. Sento il mio stesso corpo reagire, il battito accelerato, il respiro corto. L'uomo ora sta utilizzando una piuma per solleticare la pelle sensibile della ragazza, facendola contorcere nelle sue restrizioni. I suoi gemiti si fanno più forti, più disperati.

Non riesco a distogliere lo sguardo mentre l'uomo continua la sua dolce tortura. Ad un certo punto prende un contenitore e lo rovescia, un olio denso e giallo cade sul corpo della ragazza. Abili mani lo spalmano.
L'olio caldo e scivoloso viene massaggiato su ogni centimetro della pelle esposta della ragazza. Le mani dell'uomo si attardano sui seni sodi, pizzicando i capezzoli tesi. Lei si contorce e geme più forte, il piacere che monta dentro di lei.

Lui fa scivolare un dito tra le sue pieghe bagnate, trovando il suo clitoride pulsante. Inizia a massaggiarlo lentamente, con movimenti circolari. Il corpo di lei si tende come una corda di violino, i muscoli guizzano sotto la pelle sudata.
Poi il massaggio si interrompe. Si abbassa per prendere qualcosa posto sotto il tavolo. Sono due bacchette, simili a quelle usate dalla regina di fuoco. Le accende e con abili movimenti, l'uomo fa roteare le bacchette nell'aria, creando scie di fuoco che illuminano i volti eccitati degli spettatori. Lentamente, lui abbassa le bacchette roventi verso la sua pelle oliata.
Il primo tocco è delicato, quasi una carezza. Ma basta a far inarcare la schiena alla ragazza in un grido di piacere. L'uomo continua, tracciando linee di fuoco lungo il suo ventre, sui seni, sfiorando i capezzoli. Ogni tocco fa sobbalzare il corpo della ragazza, strappandole gemiti sempre più forti.

La folla trattiene il respiro, ipnotizzata da questo spettacolo di sadismo e piacere. Sento il calore crescere tra le mie gambe mentre osservo le bacchette danzare sulla pelle della ragazza, lasciando scie rosse sulla sua carne.
L'uomo ora si concentra sul suo sesso esposto, sfiorando le labbra gonfie e il clitoride con la punta ardente. Lei urla, il corpo scosso da tremiti incontrollabili mentre un orgasmo la travolge. Ma lui non si ferma, continua a tormentare la sua carne sensibile fino a farla venire ancora e ancora.
Alla fine, quando la ragazza è ridotta a una massa tremante e sudata, l'uomo spegne le bacchette e le posa. Con gesti lenti, slega i suoi polsi e le caviglie, liberandola dalla sua dolce tortura. Lei scivola giù dal tavolo, le gambe instabili per il piacere intenso che ha provato.

L'uomo l'avvolge in un abbraccio, baciandola con passione mentre la folla applaude. Le loro lingue si intrecciano in una danza erotica, le mani di lui vagano sul suo corpo nudo, accarezzando i segni rossi lasciati dalle bacchette.
Altre sensazioni devastanti si fanno strada in me, fortunatamente sono quasi le 23, quindi mi reco davanti ai distributori di acqua e ne approfitto per bere. Tra poco scoprirò chi si cela sotto il nome di Alessia.

Sono sempre più convinto che non sia una donna. Ma poco importa, non le ho fatto promesse e se dovesse rivelarsi un uomo, forse potremmo diventare amici dopo tutto. Mentre sorseggio il mio bicchiere di acqua sento: “Ciao Giorgio, sono Alessia.” Mi giro lentamente.

"Ciao Alessia, piacere di conoscerti," rispondo con un sorriso, mantenendo un’espressione neutra. Alessia è alta quasi quanto me, con spalle larghe e mani grandi, ma il suo viso è truccato con maestria e indossa un abito nero attillato che mette in risalto le sue forme artificiali. Ha una parrucca bionda a caschetto e gli occhiali nascondono parzialmente gli occhi.

"Piacere mio." risponde Alessia con voce profonda e modulata. Mi guarda con sguardo intenso da dietro le lenti scure, un mezzo sorriso sulle labbra rosse. Nonostante il travestimento elaborato, sembra essere una persona simpatica e affabile. Ci scambiamo tre bacetti di saluto sulle guance.

"Ti andrebbe di prendere qualcosa da bere insieme? Per conoscerci un po'..." propone, appoggiando delicatamente una mano sul mio braccio.

“Si, nessun problema, dai andiamo!” Con Alessia che mi segue, mi dirigo verso il bancone e chiamo Roberto per ordinare da bere.
Roberto ci osserva con uno sguardo dubbioso malizioso mentre prepara i nostri drink. "Vedo che hai trovato compagnia per la serata, amico mio" commenta con un occhiolino, porgendoci i bicchieri. Prendo un sorso del mio cocktail, lasciando che l'alcol mi scaldi la gola.

“Ci siamo appena conosciuti, lei è Alessia!”

Alessia sorride a Roberto e prende il suo Gin Tonic. Poi ci allontaniamo e ci andiamo a sedere su un divanetto.

“Allora Giorgio, dimmi, ti aspettavi di incontrare una come me?”

Guardo Alessia negli occhi: “Voglio essere sincero, il tuo profilo, leggendo tra le righe, mi ha fatto supporre che questa sera avrei incontrato una persona particolare. Però non mi precludo mai nessuna opportunità.”

Alessia mi guarda intensamente, il suo sorriso si allarga.

"Bene, mi piace la tua sincerità e la tua apertura mentale." Prende un lungo sorso del suo drink, lasciando una traccia di rossetto sul bordo del bicchiere.

"Sai, non tutti hanno il coraggio di avventurarsi nell'ignoto come stai facendo tu stasera. Hai già avuto incontri con dei travestiti?"

Questa volta è il mio turno per sorridere maliziosamente: “No, Alessia. Non ho avuto incontri con Trav, anche perché sono etero e sinceramente non provo attrazione.”

Alessia si avvicina, posando una mano sulla mia coscia. Il suo tocco mi manda un brivido lungo la schiena.

"Beh, forse ti manca solo un po' di esperienza nel campo," mormora con voce suadente. "Lascia che ti mostri come una Trav possa farti provare sensazioni mai provate prima con una donna..."

“Ti ringrazio per l’offerta, ma devo declinare. Tuttavia, possiamo essere amici se ti va.”

Alessia ritira lentamente la mano dalla mia coscia, mantenendo il suo sguardo intenso fisso nei miei occhi.

"Ah, peccato. Mi sarebbe piaciuto farti esplorare nuovi orizzonti di piacere" sussurra con un sorriso enigmatico.

"Ma apprezzo la tua franchezza. L'amicizia è sempre un buon punto di partenza."

Prende un altro sorso del suo cocktail, lasciando aleggiare un momento di silenzio carico di sottintesi tra noi. Poi si sporge verso di me e abbassa la voce in tono cospiratorio.

"Ti va di accompagnarmi sopra al privé per dare uno sguardo? È la prima volta che vengo qui.

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