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Gay & Bisex

Che Voglia di Palestra - 11


di Marcus95
09.10.2021    |    11.577    |    14 9.1
"Sono imbarazzato nel vedere che ho ancora in mano le mutande di Nicola..."
Sono imbarazzato nel vedere che ho ancora in mano le mutande di Nicola. Sono belle morbide e decisamente profumate. La cosa che più mi imbarazza è che davanti a me c’è Federico, suo fratello. Non so bene cosa fare così Federico mi dà un suggerimento.

“Dai mettile nel tuo zaino così non le vede” mi dice lui.

Io corro in camera di Nicola e mi accorgo che il mio zaino è rimasto in macchina. Sono proprio nella merda. Guardo Federico che mi ha seguito fino in camera di Nicola. Capisce il mio disappunto. Fa spallucce perché neanche lui sa cosa fare in queste situazioni. Poi si guarda verso il basso e vede che il suo pacco è moscio.

“Dammele pivello” dice veloce prendendosi le mutande di Nicola in mano. Le arrotola bene e se le infila nelle mutande. Il suo pacco è enorme adesso. Ma lui avendo già un pisello grosso sembra che sia in erezione.

Ritorniamo in salotto da Nicola e lo saluto perché me ne vado prima di essere beccato con le sue mutande. Anzi, le sue mutande sono dentro a quelle di suo fratello. Mi avvicino velocemente alla porta e Federico mi segue a ruota. Poco prima di chiudere la porta si sfila i boxer di Nicola dai propri e me li lancia. Io li afferro al volo e li metto dentro alla tasca dei miei jeans che ho messo poco prima di uscire.

Corro in macchina e sfreccio verso casa. So già cosa voglio fare con quel bottino che ho in tasca. La strada non è molta ma per me sembra tanta. Ho davvero voglia di avere un momento privato con quei boxer e farmi tutte le seghe che voglio. Sto impazzendo dalla eccitazione.

Appena arrivo in casa corro in camera mia senza quasi neanche salutare i miei. Mi chiudo dentro e tiro fuori i boxer di Nicola e li butto sul letto. Poi mi spoglio rimandando in slip. Mi chino su quei boxer e li annuso nuovamente. Questa volta non c’è solo l’odore del cazzo di Nicola ma anche quello di Federico. Cavolo sto andando fuori di testa. Tutti quegli odori dei genitali dei due ragazzi più carini che io abbia mai incontrato non mi sta facendo pensare lucidamente.

Mi butto sul letto premendo bene la faccia dentro a quei boxer. Annuso e annuso ancora. Voglio sentire tutto quello che c’è da sentire. La mia erezione tira forte contro gli slip che sto portando e che tra poco mi esplodono. Non riescono a contenere la mia eccitazione. Me li tolgo velocemente e li butto per terra.

Ritorno ad annusare quei boxer mentre con una mano mi sego il pisello in erezione. Sento la cappella bagnata e questo è un buonissimo segno. Vorrei poter avere Nicola sotto di me in questo momento. Vorrei poter ricevere il suo pisello dentro la mia bocca. Vorrei accogliere il suo odore dentro di me e anche il suo magnifico pisellone. Dopo aver sentito il pisello di suo fratello Federico mi piacerebbe sentire anche il suo.

So di non poter mai avere una storia con Federico, per quanto la cosa mi farebbe impazzire. Siamo due persone troppo diverse. Lui ha dei gusti molto diversi da quello che posso essere io. A lui piaceranno sicuramente più palestrati mentre io sono così magro che mi possono scambiare per uno stuzzichino. Nicola invece è etero, altro grande sogno proibito. La cosa bella di Nicola è che ama il cameratismo. Posso giocarmela su quello ma suo fratello sa bene che a me piace Nicola e che ci sto assieme solo per avere una qualche chance di andare a letto anche con lui. Non so se la cosa accadrà mai ma in questo momento la mia mente è da tutt’altra parte.

I boxer odorano ancora molto sia del pisello di Nicola che di Federico. Hanno un odore pazzesco entrambi. In base a dove è il mio naso sui boxer posso sentire l’odore pungente delle palle sudate di Nicola, il suo pisello con un odore più delicato. Oppure riesco a sentire anche il vero odore di uomo del pisello di Federico. Che cosa magnifica che sono quei due ragazzi.

Ripenso ai loro piselli grossi e a come sarebbe bello poterli soddisfare. Rivedo le loro verghe davanti a me e con le mani ancora aggrappate al mio pisello sento l’eccitazione avvicinarsi. Tolgo sfortunatamente le mutande dal mio naso e le posiziono vicino alle mie palle che vanno avanti e indietro. I getti di sborra non tardano ad arrivare. I piccoli fiotti sparano proprio contro le mutande di Nicola. Anche se sono bianche vedo che il mio sperma ha preso proprio la parte centrale dei boxer. La cosa mi manda fuori di testa.

Ansimo forte mentre anche le ultime gocce lasciano il mio pisello per finire in quei boxer. Una volta finito prendo le mutande in mano e mi pulisco tutto il pisello che si sta abbassando. Che goduria avere queste mutande in mano. Me le porto alla faccia dopo averle riempite per bene e annuso tutti quegli odori che ora contengono. Una cosa magnifica.

Mi sdraio nel letto con ancora le mutande sul naso e mi addormento contento e con il pisello che piano piano si indurisce.

***

La mattina seguente mi sveglio e non ho voglia di andare a lezione. L’unica cosa che mi fa alzare dal letto è il fatto che questa sera devo andare in palestra e rivedrò Luca e Nicola, ma per il resto non ho voglia di andare a lezione. Vorrei stare tutto il giorno a crogiolarmi nel letto caldo insieme ai boxer di Nicola che emanano l’odore tutti e tre. Quei boxer sono così speciali in questo momento che ho paura ad abbondarli nel letto.

Controllo il telefono e vedo che c’è una notifica da parte di Federico.

‘Sborrato bene nei boxer di mio fratello?’ recita il messaggio.

Io non posso non ridere a questo messaggio. È stato lui a darmi questi boxer ed è stato lui a dirmi che potevo farci quello che volevo, soprattutto sborrarci dentro. Tutto era venuto da lui, io ero solo una marionetta che eseguiva quello che faceva.

Decido di non rispondergli al messaggio e di alzarmi per andare a fare la doccia anche se non ne ho molta voglia.

La giornata passa veloce e anche le lezioni non sono così noiose come immaginavo ma la parte più divertente sta per venire.

Ritorno a casa per prendere lo zaino per andare in palestra dove già mi attende Luca. Prima di uscire di casa metto i boxer di Nicola dentro al mio zaino. Ho una voglia matta di allenarmi con i boxer di Nicola ma non so bene se lo voglio fare davvero, così me li porto e poi decido.

Arrivato in palestra mi dirigo verso lo spogliatoio e noto Luca seduto dove di solito mi metto io.

“Ciao, sei quasi in ritardo” mi dice con un sorriso.

“Quasi ma non in ritardo” rispondo appoggiando lo zaino sulla panca. Lo apro e osservo i boxer di Nicola in bella vista.

“Non si saluta” sento una voce dietro di me.

Non ho neanche bisogno di voltarmi per capire che Nicola è nello spogliatoio con me. Con un gesto rapido affondo i boxer dentro al borsone e mi volto a salutarlo. Nonostante abbia affossato i boxer nella pila di vestiti nel mio zaino, l’elastico è ancora ben visibile.

Con Nicola ci intratteniamo per una piccola conversazione ma ad un certo punto Nicola si fa vicino e non posso non notare che il suo sguardo cade sul mio zaino e sull’elastico dei boxer bianchi che appartengono a lui. Fa una piccola smorfia con il naso ma non mi dice nulla. Continuiamo a parlare come niente fosse.

Io mi cambio e vado nella sala pesi ad allenarmi. Luca e Nicola mi seguono e iniziamo tutti assieme il nostro allenamento. Ci alleniamo molto e la cosa che più mi piace è vedere Nicola e Luca che sudano molto e vedo il loro sudore su alla loro maglietta e sotto le loro ascelle. Non solo posso vedere tutta quella bellezza ma ogni tanto passo vicino a Nicola per sentire quell’odore di sudore che mi fa impazzire ogni volta.

Ho gli occhi di Nicola puntati addosso e i miei erano su Nicola. Entrambi ci guardavamo mentre i nostri vestiti lasciavano i nostri corpi lasciandoli nudi per essere ammirati dalla gente circostante. I nostri occhi di incontrano ogni tanto e ogni volta che succede sorrido divertito per la scena. Entrambi sappiamo che ci stiamo guardando ma nessuno vuole ammetterlo apertamente.

Mentre ho gli occhi puntanti sul pacco di Nicola prima di togliersi le mutande e di rimanere completamente nudo, mi arriva un messaggio che noto essere di Federico. Dovrebbe sapere che sono assieme a Nicola. Loro si dicono sempre tutto.

‘Esci con me stasera. Non dire niente a mio fratello’

Un messaggio molto conciso ma la cosa che mi fa arricciare il naso è che non c’è nessun punto di domanda. Non è una domanda il fatto che devo uscire con lui, non me lo sta chiedendo, me lo sta imponendo. La cosa non mi piace molto ma non posso fare altro che alzare lo sguardo e guardare il volto di Nicola che mi fissa quasi a cercare di capire quello che c’è sul mio schermo. Io sorrido ma non dico nulla su Federico.

In effetti ho voglia di uscire con Federico, ho voglia di passare del tempo con lui e di capire meglio come vive. Capire quali sono le sue abitudini. La cosa che più mi lascia perplesso oltre a non sapere dove vuoi portarmi, è il fatto che voglia uscire in pubblico assieme. A quanto ho capito fino ad ora, tutti i suoi amici sanno della sua omosessualità e ha anche moltissimi amici gay. Io non sono ancora pronto a fare un coming out con tutta la popolazione.

Inoltre, la mia paura più grande che spero possa essere condivisa anche con Federico, è che non voglio che Nicola lo sappia. Non sono ancora pronto a dire addio a un rapporto così bello che si è creato con suo fratello. Alla fine ho conosciuto prima Nicola di Federico, quindi mi sembra più che giusto che Nicola abbia la precedenza.

Con tutte queste menate in testa andiamo nella doccia e nonostante abbia gli occhi di Nicola ancora sul mio corpo la mia mente vola verso il futuro con tutti gli scenari possibili. Cosa mai potrebbe accadere.

Dopo la doccia Luca accenna a un aperitivo che Nicola accetta con grande piacere girandosi verso di me. Io purtroppo sono costretto a declinare. Mi spiace dargli buca una seconda volta ma Federico viene prima di Luca. Mi spiace di ciò ma ho voglia di uscire da solo con Federico e vedere che cosa ha in serbo per me. Metto tutte le mie cose nello zaino ed esco dalla palestra trotterellando verso Federico con gli occhi di Nicola puntati sulla mia schiena.






Scusate ancora per il ritardo. Questo racconto è moooooolto calmo lo so ma ho qualcosa in mente per il prossimo capitolo.
Vediamo se indovinate!
XOXO
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