orge
Tanta compagnia, tanto piacere - parte prima
di Cpcuriosa60
19.08.2023 |
6.057 |
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"Marina da buona amica mi segue anche se un pensierino, vedendo la sua espressione, l'ha fatto
Sempre più stupite, scopriamo che anche il bidet per..."
Fare sesso fuori casa è complicato. In questo periodo la nostra è in ristrutturazione mentre Marina e Giacomo hanno figli, quindi non possono ospitare.Sentiamo parlare di un gruppo di coppie che si trovano in una cascina nella bassa mantovana e finalmente riusciamo ad avere un invito.
I maschi sono particolarmente su di giri perché pare che si tratti di "feste" con almeno venti partecipanti.
Noi donne invece siamo un po' preoccupate perché il sesso con chiunque e dovunque non fa per noi.
Marina ed io ci vogliamo bene.
Siamo apparentemente signore tranquille, morbide e ormai mature.
Marina si definirebbe giunonica. È alta, riccia, con un seno e un culo prorompenti. Sorride sempre ed è paziente col suo Giacomo, vero porcello. Ci piace la loro compagnia, ma gli uomini forse non hanno ancora capito tutto di noi.
Mentre siamo in viaggio verso la festa, ci scambiamo le nostre confidenze sottovoce mentre nei sedili anteriori i maschi parlano delle solite cose da maschi.
Arriviamo a destinazione e nel parcheggio della casa vediamo già una decina di macchine. Ci accoglie un uomo tarchiato e molto tatuato, già nudo come la sua compagna, molto più giovane ma altrettanto simpatica. Ci invitano a spogliarci in una stanza con vari piccoli armadietti appendiabiti e ci portano verso un locale scarsamente illuminato ma piuttosto affollato. Lungo le pareti della stanza ci sono dei tavolini con piccoli stuzzichini, bevande e vassoietti di preservativi. Arredamento ed organizzazione stile club prive' ma più rustico, nostrano.
"Bene, con il vostro arrivo ci siamo tutti. Se avete portato qualcosa da bere o mangiare posatelo pure sul tavolo in quell'angolo, ci penserà la nostra Giovanna". A queste parole del padrone di casa, ci si avvicina un ragazzo in perfetta divisa da cameriera, con tanto di grembiulino che nasconde l'inguine. Le natiche invece sono esposte agli sguardi di tutti.
Mi guardo intorno e vedo forse una decina di donne, mentre gli uomini sono più numerosi.
Tutti parlano a bassa voce, molti col bicchiere in mano come sarebbe ad una festa normale, ma tutti però sono nudi e qualcuno già visibilmente eccitato.
Marina ed io cerchiamo con lo sguardo la padrona di casa per chiedere dove sia il bagno, ma non la vediamo. Ci i viene però subito in soccorso Giovanna che vedendci sole (gli uomini si sono volatilizzati) ci offre i suoi servigi e ci accompagna nel bagno più strano che abbiamo mai visto.
Scopriamo che la mia amica ed io abbiamo a disposizione anche delle tazze personalizzate che ci aspettano, se vogliamo utilizzarle. Sono uomini accovacciati o sdraiati sul pavimento piastrellato , evidentemente amantil del pissing e aspettano la nostra "pioggia dorata": io però so già, per esperienza, che non riesco in questa pratica estrema e quindi preferisco un bagno più...tradizionale. Marina da buona amica mi segue anche se un pensierino, vedendo la sua espressione, l'ha fatto
Sempre più stupite, scopriamo che anche il bidet per rinfrescarci é originale, visto che un aitante ragazzo ci chiede di permettergli una leccata di figa seguita da una accurata pulizia con una salvietta inumidita. Stavolta ci facciamo servire, apprezzando la proposta galante.
Decise però a ritrovare i nostri compagni, torniamo nella stanza ora meno affollata e dove però l'atmosfera si è riscaldata. Vediamo i nostri cavalieri in un gruppo che osserva un trio, composto da due maschi ed una donna, intenti ad un classico sandwich in piedi. Li raggiungiamo, un po' sollevate dalla loro presenza rassicurante: non siamo novizie, però da sole non siamo del tutto a nostro agio.
Pian piano la stanza si svuota essendo priva di divani o altro per accomodarsi. Tutti stanno dirigendosi in un locale vicino dove capiamo subito il significato di orgia.
Le luci sono soffuse ma disposte in modo da illuminare una decina di divanetti ed altrettanti materassi.
I sensi sono colpiti dai suoni tipici dell'amore ma moltiplicati: gemiti, imprecazioni, lo schiocco che producono i corpi bagnati quando si avvicinano e si allontanano, qualche schiaffo forse su natiche rotonde.
Vedo schiene in movimento, gambe puntate verso il soffitto e grovigli di corpi.
Nell'aria, profumi diversi ma su tutti l'odore del piacere, inconfondibile.
E le mani, che mi stanno toccando e che non conosco. La mie sono saldamente in quelle del mio compagno e di Giacomo, che ci stanno portando, Marina ed io, in un angolo della stanza, dove troneggia un autentico baldacchino.
"Non vi preoccupate, questo lettone è una specie di zona off-limits, dove le ragazze inesperte possono sentirsi al sicuro. In questo apparente caos, esistono delle regole di comportamento, noi saremo sempre vigili, lo sapete. Ci teniamo, alla vostra virtù..." Giacomo fa lo spiritoso ma anche in questa occasione si rivela attento alle necessità della sua compagna e alle mie.
E che il gioco abbia inizio...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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