Lui & Lei
Sensazioni d'Autunno
di Cpcuriosa60
15.10.2024 |
3.249 |
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"Povero tesoro, mi ricorda un agnellino in un branco di lupi..."
In estate il desiderio nasce da solo.Basta dare uno sguardo ad una schiena nuda o ad seno che si intravvede dalla scollatura, ma anche ad uccello che si scopre eretto nei pantaloncini.
I vestiti si accorciano e diventano minimi, le notti umide fanno ricoprire la pelle di un velo che unisce i corpi.
E le occasioni di fare sesso al di fuori delle unioni, a volte salde ma spesso già pericolanti, sono infinite.
Ma l’autunno è faticoso.
Non è ancora l’inverno che porta a ritrovarsi al caldo magari sotto ad un piumone in dolce compagnia oppure in una spa piena di vapore.
L’autunno è triste, noioso, instabile.
Unica soluzione che abbiamo trovato per risollevare gli animi, è stato radunare gli amici di sempre per festeggiare il compleanno di Sandra.
Del gruppo storico, tutti ex commilitoni e rispettive compagne, ormai siamo rimasti in nove anche se la stessa Sandra, ex-moglie di Enzo, ogni volta che ci vediamo porta un “numero dieci” sempre più giovane.
Venire a cena con noi che ci conosciamo da una vita, per il povero ragazzo di turno è una prova del fuoco di tutto rispetto.
Perché noi non siamo dei comuni amici, siamo una specie di confraternita.
Ognuno ha, negli anni, fatto sesso con gli altri, da solo o in piccoli gruppi, secondo l’estro del momento.
Anche se spesso torna alla mente che festeggiare il passaggio al nuovo millennio è stato motivo di valicare ogni limite, in un allegro groviglio di corpi.
Credo fossimo in venti quella sera ma nessuno di noi ha ricordi precisi di quel capodanno.
Bei tempi…
In ogni caso eccoci ancora tutti insieme o almeno chi non si è perso nelle traversie della vita.
Casa nostra, di Donato e mia, è comoda, in una zona poco popolata, ideale per riunioni un po’ hot.
La regola numero uno, appena entrati è mettersi comodi, togliendosi tutti i vestiti.
Prima prova per il giovane Tom che però la supera brillantemente con soddisfazione della sua amica cougar e di tutte le signore.
L’abitudine è occupare il salotto ed ognuno si siede dove vuole, sui divani oppure per terra.
Io faccio avanti ed indietro dalla cucina, perfettamente calata nella parte della chef-cameriera indossando un bellissimo grembiulino e delle ciabattine con i pon-pon.
Ogni volta, per tradizione, mi scelgo un aiutante maschio, pure lui con il grembiulino ma a piedi nudi.
Inutile dire che, potendo farlo, “assumo” il toy boy di Sandra godendomi la sua compagnia.
Lo sbircio, ogni tanto, e vedo i suoi occhi fissi sul mio culo nudo.
Povero tesoro, mi ricorda un agnellino in un branco di lupi.
Ha la voce un po’ tremante anche se io cerco di essere gentilissima e quasi materna.
Gli parlo guardandolo in viso, diretta, lui fa fatica ad alzare gli occhi dal mio seno scoperto.
Purtroppo questo mio gioco, del tutto personale, finisce quando sul tavolo al centro della stanza ormai c’è tutto e devo sedermi anch’io, ma con Tom vicino, vicino.
I nostri amici stanno raccontando aneddoti delle loro ferie estive e dopo soli cinque minuti l’uccello del ragazzo è già, di nuovo, in erezione.
Questo è sempre, costantemente, il gioco iniziale, prima di passare a qualcosa di più hot: stuzzicare il malcapitato di turno per valutarne il diritto a far parte del gruppo.
C’è da dire che Sandra sa sceglierli con grande competenza e finora non è stato necessario allontanarne nessuno.
Peccato che lei sia ancora instabile, incapace di reggere una relazione che vada aldilà di sei mesi.
Penso che forse con Tom potrebbe essere finalmente la volta buona per vederla sistemata visto che il giovane è interessante, di sicuro per il fisico ma ha portato anche interessanti idee per intrattenerci.
Lo scopriamo appassionato di letture erotiche e di studi psicologici in tema.
Ci affascina e qualcuno gli chiede cos’abbia studiato recentemente.
- Converrete con me che ognuno di noi abbia, nel sesso, una particolare predilezione per l’uso di uno dei cinque sensi, ci avete mai pensato?
Ci guardiamo l’un l’altro e proviamo a rifletterci.
Donato da buon padrone di casa si apre per primo
- Credo il tatto, anche se il gusto non è trascurabile.
Toccare la mia donna o le altre, sentire la pelle prima fresca e che poi si scalda, percepire le vibrazioni.
Ed introdurre le dita nella fessure più calde ed umide, assaporare le contrazioni dell’orgasmo. Ed anche leccarle, poi e…
Qualcuno lo blocca, prima che la pressione nel gruppo si alzi troppo.
Alcuni però concordano con Donato, altri affermano che “ Va bene toccare, ma anche annusare, guardare ed udire hanno un loro perchè.”.
Io ascolto e poi lentamente mi si affaccia un’idea
- Allora facciamo un gioco
I nostri prossimi incontri saranno “a tema” nel senso che insieme vivremo il sesso preferendo lo sviluppo di uno dei cinque sensi.
Anzi di quattro perché stasera festeggiamo Sandra che predilige…
- L’udito, sicuramente – risponde lei.
Noi la guardiamo, sorpresi e lei allora spiega.
- Sentire, mentre si fa l’amore.
Le parole, i sospiri, i gemiti.
Ma direi le parole, soprattutto.
Perché non è facile, esprimersi, un po’ si fatica.
La bocca, nel sesso, si usa per dare piacere oppure per sospirare.
Quello che senti dentro in quel momento non lo dici o almeno quasi mai.
Invece a me piacerebbe essere sicura, perché me lo dice, che il mio uomo davvero gode in quel momento, se lo succhio bene, se sono brava, se gli sta piacendo.
Vorrei che me lo comunicasse, sussurrando od urlando, non importa.
Solo pochi hanno saputo ammaliarmi del tutto.
- Accidenti, Sandra, non ci avevo mai riflettuto.
Avevo un amante che quando veniva diceva le cose più porche.
Non come il signorino, qui, che appena appena sospira.
E’ Mirco che parla ed con l’occasione bacia il suo compagno.
E Michela continua, diventando un po’ rossa.
Lei parla poco, non si espone, e quindi ci sorprende il suo intervento.
- E a me piacciono le parole spinte, gli apprezzamenti che a volte a lui escono finché mi è sopra, sentirgli dire che vorrebbe che ci fosse un altro, lì con noi.
Oppure che un’altra insieme a me gli succhiasse l’uccello.
Ed infatti Claudio, il suo uomo, conferma
- A me piace parlare.
E tanto.
Le do della troia ma non per offenderla.
Lei mi fa provare sensazioni bellissime, mi piace vederla all’opera con me e con altri.
E’ la mia dea del sesso che fuori dal letto sembra così tranquilla.
Perché vedi, hai ragione, Sandra…Sandra?
Finché noi parlavamo la nostra amica si è appartata con Tom.
Non sappiamo se a loro piacerebbe essere guardati ma possiamo sempre ascoltare.
Ci avviciniamo in silenzio alla “stanza dei giochi” ed udiamo le voci, più forti dei loro gemiti.
E scopriamo che il ragazzo ci sa fare con le parole, ma non solo…
Torniamo in salotto, per questa sera la bocca ci servirà solo per mangiare e bere.
E per raccontarci, ancora, di quella notte in cui…
Nota di Loretta: prova a pensare, tu che stai leggendo.
Quale dei cinque sensi ti stimola di più mentre fai sesso?
Gli amici del gruppo torneranno per dirci cosa ne pensano loro…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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