lesbo
Voglia di lei
di Cpcuriosa60
24.09.2023 |
18.841 |
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"Siamo eccitate al massimo per aver prima giocato l'una col compagno dell'altra..."
Marina è stata la mia unica e indimenticabile, vera, esperienza lesbo. Non la definisco bisex, perché quando eravamo insieme le attenzioni maschili erano inopportune.
Niente mani pelose o uccelli invadenti, solo pelle morbida, bocche e fiche dal sapore di miele.
Con lei ho imparato ad esplorare la passera, a succhiare il clitoride, ad infilare le dita muovendole al ritmo dei suoi sospiri.
E nessuno osava disturbarci, i nostri uomini si godevano lo spettacolo, scoprendo delle nuove donne, un po' meno sicuri del potere dei loro uccelli, ma non per questo meno attizzati nello scoparci con vigore una volta soli.
Ci facevano da guardie del corpo (in senso letterale) quando davamo spettacolo, involontario, nei prive' o negli incontri tra più coppie. Guai a chi ci disturbava, i nostri giochi erano sacri.
Nella vita di tutti i giorni tornavano le donne di sempre, nessun contatto tra noi, nessuna ricerca di sostitute quando purtroppo ci siamo perse di vista.
Fino a questo momento.
Sono sdraiata al centro del letto e Lei è sopra di me. Siamo eccitate al massimo per aver prima giocato l'una col compagno dell'altra.
La serata è partita bene, la proposta di una cenetta a casa nostra è stata gradita. Tra battute e doppi sensi, racconti di esperienze passate e desideri, l'antipasto è stato servito e gustato.
E l'atmosfera si è surriscaldata, anche perché la serata è tiepida.
Naturalmente è il mio Signore a fare il primo passo : "Non so voi, io ho caldo..." E in cinque secondi rimane nudo.
È il test decisivo ma Lei lo supera splendidamente, togliendosi la camicetta e mostrando le tette subito oggetto delle attenzioni del mio lui, che la prende per mano e la trascina in salotto.
Io ed il nostro nuovo amico ci guardiamo in faccia ridendo ed iniziamo anche noi a spogliarci, stupefatti dell'accelerata impartita al gioco.
Visto che il salotto è occupato ci appropriamo della stanza da letto iniziando a conoscerci con mani e bocche.
Mi fa sdraiare e inizia a leccarmi con maestria. Sono in paradiso, rilassata, divertita ed eccitata dai suoni che arrivano dall'altra stanza e che però improvvisamente si interrompono. Non mi preoccupo più di tanto, visto che qui sul letto tutto procede alla grande. Finora...
D'improvviso lei è sopra di me, deve aver reclamato un ...passaggio di consegne al suo compagno.
Mi guarda fissa negli occhi, con quei suoi gioielli splendenti dalle lunghe ciglia.
"Chiedimelo" mi sussurra. Non capisco..."Chiedimi di leccartela", mi intima.
Certamente non rifiuto una richiesta così allettante da una donna che, ho già capito, è una bomba erotica.
Ed inizia la danza tra di noi: Lei si abbassa e subito sento la sua bocca sulla fica, la lingua che saetta dal clitoride alle labbra, succhia e lecca, bacia e beve.
Poi le mani, alzate verso il mio seno, le dita nella mia bocca e di nuovo giù, a mimare un un cazzo che mi scopa.
L'eccitazione è alle stelle, gli uomini si sono conquistati due angolini nel letto e ci guardano estasiati, smanettandosi come adolescenti.
Lei risale il mio corpo per infilarmi la lingua in bocca. "Senti il sapore della tua fica, adesso assaggia tu la mia" mi sussurra e continua a baciarmi con passione.
Guardo il mio lui, è ammaliato dalla scena e improvvisamente mi ricordo che qualche giorno fa, riposandoci dopo l'amore, ci siamo scambiati le solite intime confidenze che iniziano sempre con "Cosa sogni, che faresti se..., cosa vorresti vedere" .
Una sua frase mi ritorna alla memoria, raccontava di lingue guizzanti in bocche femminili. Coincidenza, non credo...
Ma ora sono sul letto con lei sopra di me, che reclama la sua parte di piacere. Cosa meglio di un acrobatico 69 con lei sotto, ora, e io sopra.
Faccio la conoscenza ravvicinata della sua fica: è deliziosa, profumata, eccitante.
So cosa devo fare, lo devo alla mia Marina che mi ha insegnato come dare piacere ad una donna.
Dalla memoria riaffiorano i gesti allora amati, i movimenti della lingua, il succhiare delle labbra e il delicato sfioramento delle labbra più piccole che nascondono l'apertura più intima.
E non sto sbagliando, il suo ansimare può essere solo per il piacere e lentamente la porto all'orgasmo.
Provo la stessa sensazione di quando faccio un pompino al mio amore, come se il suo piacere volasse dentro di me, nel profondo.
Mi giro, riportando il viso sul suo, fregando la mia fica sulla sua coscia, baciando la sua bella bocca e perdendomi nei suoi occhi.
Ho l'impressione che gli uomini abbiano sopportato abbastanza e penso di dedicarmi al suo lui che in breve mi innonda pancia e passera.
Vedo che anche il mio Amore non è da meno e viene con grandi espressioni di apprezzamento per noi donne e per quello che siamo...
É successo ieri sera, loro se ne sono andati tardi e io non ho sistemato la camera degli ospiti dove di solito giochiamo.
Entro e vedo ancora le candele accese, il copriletto stropicciato ma soprattutto annuso nell'aria un profumo diverso.
È il suo, rimarrà qui a lungo se non apro le finestre e tengo chiusa la porta.
Entrerò ogni tanto, chiudendo gli occhi e rivivendo nella mente il nostro gioco tra donne.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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