trio
Nebbia e olio di sesamo
di Cpcuriosa60
24.02.2024 |
6.743 |
9
"Lui riesce a "gestirle" senza problemi, alte, prosperose, importanti, insomma..."
"Ti fermi a dormire da noi, quando abbiamo finito?" mi chiede, ed io me lo aspettavo, lo fa sempre."No, lo sai.
Lui mi lascia venire qui ma mi vuole nel nostro letto la notte" rispondo, mentre la prima goccia di olio tiepido mi cade sulla schiena.
Le sue mani la raccolgono con delicatezza e ungono la base del mio collo.
Sento già il corpo e la mente che si preparano a quello che seguirà.
"Prima di sera calerà la nebbia, é pericoloso andare in giro" insiste
"Non vedo perché dovrei fare tardi, sono le quattro ora, il massaggio durerà, che so, fino alle cinque, poi riparto subito, ce la faccio a trovare l'imbocco dell'autostrada e poi sono due caselli..." resisto, spiego,con calma.
Intanto, le mie spalle stanno dicendo "Grazie" alle sue mani magiche.
"Non riesco a capire, ti piace quello che ti faccio, perché non mi lasci fare di più?" e la sua voce si incrina appena.
"Oh, ascolta, te l'ho detto ancora, il nostro gioco dura il tempo di un massaggio, questa era la nostra fantasia, ricordi?
Gli avevo raccontato di quanto mi piaceva sentire le tue mani su di me e di come tornavo rilassata a casa.
Continuo a venire da te, anche in questo studio in culo al mondo.
Lui probabilmente ci sta pensando, a casa e forse, forse, è un po' geloso, accontentiamoci".
Cerco di parlare con voce ferma ma dolce nello stesso tempo, non voglio offendere, vorrei solo che capisse.
Ed intanto le sue mani sono arrivate quasi alla vita.
Tace ed io mi abbandono.
Mi piace e tanto, lo sa.
Forse sta elaborando la piccola sconfitta.
Mi chiedo se dovrò smettere di venire qui.
È faticoso sobbarcarmi cinquanta chilometri per un trattamento di un'ora ed in più dire sempre un "no" a chi mi desidera.
È tortura, punita dalle convenzioni internazionali?
Le mani passano leggere sulle mie natiche senza malizia, dopo che un'altra goccia d'olio é caduta su di me.
Ivo, una volta, ha voluto guardare, seduto sul piccolo sgabello nell'angolo della cabina massaggi.
"Una delle scene più sensuali che abbia mai visto" mi disse una volta a casa.
"I suoi gesti, armoniosi finché si ungeva le mani, quel tanto per far cadere poi giusto la quantità da ammorbidire la tua pelle.
Pareva una danza, tu non vedevi, peccato"
Non vedo, no, dovrei avere la testa ruotante come i rapaci...
Ed ora, i piedi.
Aaah, ecco.
Un mugolio mi esce spontaneo, forse, per assurdo, il momento più bello.
"Va bene, così?"
"Mmm" la risposta.
Rilancia.
"Non capisco, con me ti piace, ti è sempre piaciuto ed allora, perché no?
Staresti con noi, nel nostro letto, anche lei è minuta, dormiremmo senza disturbarci.
Dai, ti prego"
Non rispondo, non subito.
Beh, minuta proprio non sono, ho un posteriore ingombrante rispetto a lei, che sembra una Barbie in miniatura, capelli biondi e lisci compresi.
Se devo essere sincera, non è il mio tipo, semmai io avessi un "tipo" femminile preferito.
Ho giocato, adesso che ci penso, perlopiù con donne formose, le preferite da Ivo, beh, certo, non è un caso.
"Più ce n'è e meglio è" il suo motto.
Lui riesce a "gestirle" senza problemi, alte, prosperose, importanti, insomma...
Mi rendo conto che lui è nei miei pensieri anche ora, mi viene da sorridere.
Torno a concentrarmi sulle sue mani, che stanno coccolando i miei polpacci.
Rispondo.
"No, tesoro, dai, sarebbe troppo, davvero.
Ti ringrazio dell'offerta, ma sono sincera stare in mezzo a voi non mi attira, non offenderti.
Lei mi piace un sacco, credo sia quella giusta per te, mi sembrerebbe di essere solo un'intrusa.
Lo sai, io non ho freni, mi piace provare cose nuove, ma no, non insistere"
Tace, forse la rassegnazione finalmente ha fatto breccia.
Le mani ora sono sulle cosce e nel mio intimo so che è quasi arrivato il momento.
Mi aspetto, al solito, che con dolcezza mi farà aprirle "Per massaggiare l'interno" e poi inizierà la parte più difficile, per me, sopportare.
Sentire che sfiorando le gambe il bordo del palmo lambisce le mie labbra, prima quasi per caso, poi con più decisione.
"Fa parte del massaggio olistico" mi ha spiegato una volta "devi accettare il pacchetto completo" e rideva di me, così sensibile alle carezze.
Allora abbiamo fatto un accordo, ridurre quei momenti e poi in fretta a pancia in su.
Ed è così, anche questa volta.
"Girati" mi dice " fai con calma, mi raccomando".
Mi aiuta, abassandosi su di me e posso allacciare le mani al suo collo.
I nostri corpi nudi si sfiorano, solo un pareo copre i suoi fianchi, unico ostacolo tra il mio ventre ed il suo.
Mi stendo, chiudo gli occhi, cerco di rilassarmi.
Questa parte mi piace, le tempie, la fronte, il viso, il collo, toccati con delicatezza con movimenti che mi fanno quasi addormentare.
Ascolto la musica, niente delle solite nenie new-age, che dopo un po' mi irritano.
Oggi sono i Dire Straits a farci compagnia e "Brothers in Arms" la mia preferita, mi commuove, come sempre, mentre sento che mi tocca il seno.
Non insiste sui capezzoli, lo sa, non lo sopporto.
Sono collegati in maniera misteriosa al mio intimo, sono l'interruttore più evidente per accendere il mio piacere.
Una goccia calda sulla pancia ed il massaggio continua.
Non indugia più di tanto sul monte di Venere e sull'apertura sottostante, quasi senza interesse.
E di nuovo i piedi, ah...
Pian piano risale, ritorna alle cosce ed ora, lo so, devo arrendermi.
È il dolce prezzo da pagare alle sue dita e poi alla sua bocca.
Mi copre con un pile leggero il resto del corpo e lascia esposta la passera, che accarezza, bacia, esplora con smania crescente.
Io sto ferma, le mani lungo i fianchi, gli occhi chiusi e assaporo la sensazione dell'eccitazione che può salire e toccare la vetta dell'orgasmo.
Non mi tocco nemmeno, lascio fare a lei che mi conosce, forse meglio di me.
Entra, esce, accarezza e, lo so, si tocca a sua volta, da sola.
Gode, forse, di sicuro lo fa nella sua mente.
Poi mi lascia andare, via nella nebbia che oscura quel poco di sole che dovrebbe ancora brillare nel cielo invernale.
Grazie, Dany (alla prossima?)
…............
Per i massaggiatori, quelli veri, e per i loro lettini morbidi.
Parlo anche con te, sì e ti aspettiamo con lei
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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