trio
Videochiamata
di Cpcuriosa60
08.09.2024 |
6.641 |
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"L'ho bloccato dicendogli
- Sarà lei a parlarmene, dammi il suo numero, se pensi che a Michela faccia piacere..."
Come sia potuto succedere, non l’ho ancora capito.Vivere la trasgressione in un triangolo, io con una coppia, non mi era mai capitato.
E’ stato un gioco, sicuramente, ma mi hanno coinvolta come forse nessuno aveva mai fatto prima.
Sedotta a mostrarmi, a godere con loro, senza di lui.
E’ iniziato tutto una notte come tante di questa strana fine d'estate.
Un tuono ha interrotto il mio sonno e dopo l’ennesimo giro da un fianco all’altro mi sono arresa ed ho acceso il tablet.
E’ inutile, il richiamo del sito, dei racconti, delle foto è fortissimo in me.
Ho decine di chat aperte con uomini e donne, coppie, singoli e trans, persone conosciute di cui ho visto il viso, e non solo, nel mondo reale, ma perlopiù sono solo fantasmi di cui posso scrutare il corpo nelle fotografie a volte sapientemente annebbiate.
La mia mente si appaga, i sensi si stuzzicano, i mei sorrisi si sprecano, tanto che a volte il mio Amore mi sgrida dolcemente e mi reclama quando gli prende una voglia improvvisa.
- Con chi sei, a chi stai dedicando il tuo tempo, metti giù quel tablet, ho da dirti e mostrarti qualcosa, allunga la mano…
Quella notte Leo mi ha mandato un messaggio, il profilo era da coppia e ho risposto al suo "Ciao".
- Sono Leo ed ho il turno di notte, mi fai un po' compagnia?
La mia lei si chiama Michela ed è l'amore della mia vita.
Poi i soliti scambi di frasi (Giocate? Ed insieme? Perché proprio noi, siete giovani...)
Le parole scorrevano veloci, appassionate, percepivo il suo desiderio per la donna che era a casa a dormire.
- Mi manca poter passare la notte insieme ma qualcuno deve pur curare la gente.
Quando torno stanco al mattino, Michela magari è già uscita, non ho nemmeno un bacio per premio.
Vorrei trovarla a letto e sdraiarmi al suo fianco almeno un attimo.
Poi i suoi desideri si sono esposti, mi ha raccontato anche delle voglie di lei.
- L'ho riscoperta e non da molto, solo da quando la nostra bimba, finalmente, è partita per il mare coi nonni.
Ritrovarci per qualche sera insieme e poter fare sesso con la porta aperta, senza soffocare i nostri gemiti.
Ed è stata una sera di queste che, in cerca di un video o di un racconto per eccitarci, ti abbiamo trovata ed eravamo incerti se scriverti.
Perché lei vorrebbe parlarti, sapere, chiedere se sia normale per voi donne provare quello che sente lei.
L'ho bloccato dicendogli
- Sarà lei a parlarmene, dammi il suo numero, se pensi che a Michela faccia piacere.
Così ci siamo accordati per una sera in cui, lo sapevo, sarei stata sola.
Senza di Lui, che sapendolo aveva fatto una faccia stupita e mi aveva guardata senza capire del tutto, ma del resto ormai ha rinunciato a comprendere sempre.
Li ho chiamati, pasticciando come una sciocca, azzerando il volume, spegnendo il video, poi riaccendendo, li sentivo ridere.
Mi sono inquadrata, appena visibile per la luce soffusa della lampada sul tavolino, mi chiedo ancora cosa avranno visto di me: forse il mio volto a tratti, stavo attenta, le spalline di una canottierina “da casa”, nient’altro, avevo deciso.
Loro no.
Belli, alla luce piena che mi mostrava i loro visi giovani, gli occhi profondi, le bocche sorridenti.
La prima immagine è stata delle loro mani con due calici di vino, come se brindassero a qualcosa da festeggiare.
Leo a petto nudo, Michela con un qualcosa di rosso e di sexy, il seno appena coperto dal pizzo.
Avrei dovuto capire che non avremmo semplicemente parlato.
Mi hanno chiesto, di me, di noi, delle nostre esperienze e ogni tanto si guardavano, baciandosi.
Lui parlava, mi incitava, voleva capire come poteva essere il “gioco” per una donna innamorata.
- Raccontaci, se vuoi, la tua voce è così dolce ma nello stesso tempo eccitante.
Dimmi, com’è stato per voi, la prima volta.
Mi pareva di narrare una favola a due bambini che fanno fatica a dormire.
E dalla nostra serata di tanti anni fa, lui ed io ma con gli altri, fare l’amore in quattro seppur senza toccarci, siamo finiti a sognare sull’oggi, sui miei giochi con le altre.
Lei non parlava, mi fissava con quegli occhi stupendi, la vedevo accarezzare il suo uomo, sensuale ma decisa.
Gli sussurrava parole che io non sentivo, forse gli diceva che lo voleva, che smettesse di guardarmi mentre allo stesso tempo la mostrava ai miei occhi.
E quando non ho più visto il suo viso, ho capito che stava sfiorando il corpo di lui, con le labbra e le mani e la voce del maschio si incrinava, i sospiri si facevano udibili ed io raccontavo.
Mi chiedo se fosse davvero la prima volta per loro ma sono convinta di no.
Lui ha saputo mostrarmi la sua donna con così tanta maestria, inquadrando il suo viso, la sua bocca, fugacemente, perché avessi solo un' idea, un lampo delle labbra attorno al suo cazzo, del suo culo bellissimo, dei capelli che nascondevano il piacere che gli stava dando.
Non ho mai indugiato a guardare i filmati del sito, non mi piace eccitarmi con la voglia degli altri.
Ho il mio uomo che è felice se mi trova bagnata e vogliosa di godere, di provare il piacere che solo lui riesce a darmi.
Ma quella sera ero sola.
Li guardavo, lei era sopra, si prendeva con dolcezza tutto il piacere che lui le stava dando, eretto, bellissimo, tutto per lei.
La mia voce forse non era più così ferma, non ero eccitata, guardavo i suoi fianchi che danzavano ma sapevo benissimo che in quel momento lei era la regina del mondo, potente, dominante, padrona del suo uomo, sdraiato e disponibile come è un dildo, affascinato, silenzioso.
E ho fatto quello che mai avrei pensato.
Mi sono sdraiata, continuando a parlare, ho sfilato le mutandine e mi sono toccata come un’adolescente.
Lei gli ha chiesto di alzarsi, lui l’ha presa da dietro ed io guardavo, sfioravo, bagnavo.
Siamo venuti insieme, come se io fossi lì, mi sono sentita vicina anche se ero sdraiata a duecento chilometri.
Lui mi ha trovata scomposta, rientrando, non ho finto che stessimo solo parlando.
Non gli ho chiesto, non ancora, se si è sentito tradito.
Sicuramente è perplesso anche se l’indomani, abbiamo finto che non fosse accaduto.
Loro invece…
Ci hanno chiesto una telefonata tutt’insieme, così per conoscerci.
Ci hanno fatto sorridere, dicendoci che si erano riconcorsi tutto il giorno dopo, per una fame mai provata prima, per una voglia che non si placava.
Comprendiamo anche noi, per averlo vissuto, il desiderio che non ha spiegazione se non quella di
aver oltrepassato il limite dell’abituale, del lecito, dell’amore fatto in segreto.
E’ stato il primo passo e non sarà l’ultimo.
Loro, credo, mi vogliano e stavolta dal vivo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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