trio
lei, lui, io (Cuckquean?)
di Cpcuriosa60
29.05.2024 |
7.229 |
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"Li hai guardati senza farti lacerare il cuore..."
- Che fai, non dormi?Lo vedo online e gli mando subito un messaggio.
(lui) - Ho dormito troppo ieri pomeriggio, ero sfinito; sono messo bene, mezz’ora con il fisioterapista e poi mi manca il fiato per ore, nemmeno me lo fossi scopato (faccina con linguetta).
Ma anche tu sei sveglia, pensieri?
Gli rispondo che siamo tornati tardi da un giro in un privè e faccio fatica a prendere sonno.
Per lui, essere sveglio alle tre di notte è ormai routine.
Cerca di essere allegro, ma è ricoverato ormai da un mese e ancora non si è del tutto ripreso.
L’operazione al cuore è stata inattesa ed impegnativa, improvvisa davvero anche se ha avuto il tempo di cancellarsi dal sito.
Ma io gli avevo estorto, prima, il suo nick su Telegram e dal tablet del mio Signore riesco a raggiungerlo per un saluto e per ricominciare le nostre chat notturne.
Non ci siamo mai visti, ma sappiamo “cose” l’uno dell’altra; a dire il vero, io ho saputo “cose” di lui, tanto da farne dei racconti che, mi ha detto, gli hanno fatto compagnia anche in questi giorni.
Loretta in versione medicinale, buffo.
(lui) – Allora, già che ci siamo, non mi racconti niente della vostra gita?
Mi metto comodo, è molto meglio della fisioterapia.
(Io) – Allora, il locale è carino, diverso dai privè che abbiamo frequentato negli anni ’90.
Ci avevano detto che quasi tutti hanno una Spa e poi la zona dove si fa sesso.
Anche lì è così, un tentativo, direi ben riuscito, di creare un luogo per i preliminari, forse per permettere a chi poi si “incontra” di arraparsi un po’, non so se mi spiego.
Siamo stati un po’ in ammollo, guardandoci intorno: la piscina era piuttosto grande, con un’acqua piacevole e le coppie si scambiavano coccole, parlando sottovoce.
C’era qualche singolo che si muoveva da una coppia all’altra, avvicinandosi per guardare e forse attendendo un cenno di invito.
Ma a noi si è avvicinata lei…
(lui) – Una singola, no dai…
Non è possibile, dicono sia un’invenzione, come l’unicorno, mi prendi per il culo (sai che potresti, vero…vieni a trovarmi, uno strap-on e via…)
(Io) – Davvero, lo giuro, non ti dico una bugia.
Una Signora, della mia età, forse appena più grande.
Più alta, di molto, ma è un gioco facile…
Si è messa in fianco a me e mi ha sorriso, chiedendomi se eravamo lì per la prima volta.
Le ho detto che sì, eravamo nuovi soci e piuttosto inesperti.
Le ho confessato che da anni non entravamo in un privè.
Ha voluto sapere di noi, se avevamo esperienza e le ho raccontato qualcosa.
(lui) – Ah, ah, avreste dovuto prendervi una settimana di tempo allora… (faccina che ride con le lacrime)
E Lui?
Che ha fatto?
Gli spiego che il mio Signore, mi teneva in braccio, seduto su di una specie di sedile sommerso e mi accarezzava dolcemente il seno, sorridendo.
Non è mai intervenuto, ascoltava i nostri sussurri, chiedendomi a volte di ripetergli una frase che era stata detta troppo sottovoce.
Era tranquillo, appena eccitato dalla situazione, sentivo un’erezione piacevole sotto di me.
E poi lei, ci ha chiesto di andare “di sopra”, negli stanzini.
Così, senza tanti giri di parole, come avrebbe fatto un uomo.
“Perché no” le ho risposto e con gli occhi ho guardato lui che ha annuito.
Siamo usciti dall’acqua, passati dalle docce e poi saliti al piano di sopra.
(lui) – Cavoli, diretta, la Signora! (faccina con linguetta)
Ma hai capito subito che voleva fare sesso o ti aspettavi solo un tour turistico?
(Io) – Non ho avuto dubbi, lei mi aveva già sfiorato il seno, coprendo la mano di lui con la sua.
E ho percepito la loro stretta, come un reciproco consenso, e ho anche intravisto i loro sguardi..
Mi aspettavo che sarebbe andata, come poi è andata.
Non digito per qualche istante, cerco di raccogliere le idee, so che lui ora mi chiederà com’è stato…
E infatti…
(lui) – Avete cercato uno stanzino appartato, ce n’erano chiusi agli sguardi, ci sono sempre?
E poi?
Poi…
Gli racconto che siamo entrati in una stanza appena rischiarata da una luce rossastra e da brave donnine abbiamo preparato il lettone con un telo pulito.
Lui ha chiuso la porta, oscurato gli spioncini dai quali qualcuno avrebbe potuto guardarci , poi si è seduto in un angolo del letto, sorridendoci e facendo un gesto con la mano per dirci “Vi lascio tutto lo spazio che volete”.
Io mi sono tolta l’accappatoio e sdraiata, in attesa; provavo un insieme di desiderio e di timore, non avevo mai ricevuto delle avance così chiare da una donna e che donna!
Lei è bionda, perfettamente pettinata anche in quel momento, con la bocca ancora disegnata da un rossetto scuro, malgrado il passaggio in piscina.
Mi ha baciata, assaggiandomi appena, per vedere la mia reazione ed io ho contraccambiato.
E, come mi aspettavo, appena distaccate le labbra, le nostre lingue si sono incrociate, e da lui è uscito un sospiro, forte, speciale, e le sue solite parole “Che meraviglia, siete bellissime!”
Nulla, nulla, lo fa andare in estasi come vedermi baciare una donna, io lo so e mi mostro per il suo piacere.
“Vieni anche tu” gli ha detto lei che mi stava baciando tenendomi la testa appena sollevata col braccio.
“Vieni” gli ha ripetuto, con voce ferma che non ammetteva repliche.
Hanno giocato con me, sì è vero, ma poi li ho visti pian piano staccarsi ed io sono rimasta quasi in disparte.
Non mi sentivo sola, no, a guardarli finchè si baciavano, si accarezzavano, si gustavano in un 69 lento e silenzioso, lui sotto, lei sopra.
Ad un certo punto mi sono staccata del tutto e sono stata ferma, solo accarezzando piano la schiena di lei e guardando il viso di lui tra le sue cosce.
Mi toccavo, ma senza quasi desiderio, appagata dalla scena dei corpi appena illuminati di rosso.
L’ho sentita gemere, sempre più forte e dentro di me assaporavo quello che stava provando, leccata dalla lingua di lui, succhiata dalle sue labbra, che sono mie da sempre.
Ha gridato senza vergogna , senza pietà, staccandosi da lui solo per poco.
E ho poi accolto i suoi sospiri, l’ho sentito dire “Sì, così…”
Per la prima volta non ero a mia volta impegnata con un uomo (o con due…) e guardavo, soltanto.
Affascinata, solo questo, non sentivo di essere altro.
E poi l’ho visto, abbandonarsi sul letto, stringendo ancora, con forza il culo di lei, gridando il suo piacere.
Lei lo ha tenuto in bocca, finchè veniva e le ho invidiato in quel momento le labbra accoglienti, capaci di racchiuderlo tutto.
E dopo sono tornata tra loro, accoccolandomi al suo fianco, le sue braccia grandi ci contenevano ambedue senza problemi.
L’ho baciato, sentendo lieve il gusto di lei ed è stato forse quel bacio a risvegliargli la voglia di me, di farmi godere, di godere a sua volta nella mente, come mi dice accada quando ascolta i miei orgasmi.
(lui) – Cazzo!
Grande esperienza, davvero, mi sono eccitato e non dovrei.
Nella mia carriera di scopatore di donne, nella mia prima vita, non mi è mai capitato.
Ma…
(Io) –Ma, cosa?
(lui) – Non è per caso mi stai prendendo in giro e ti sei inventata ogni cosa?
Gli confermo che è tutto vero.
Anzi rilancio.
Tra due settimane lei verrà da noi.
E’ in città per un convegno, noi abbiamo sempre una camera vuota….
L’ho proposto io, senza pensarci troppo, lui mi ha guardata e sulle sue labbra ho letto un “Grazie!”
Prego, di niente, sarà un piacere…
(lui) - Sei cambiata, sei cresciuta, più sicura di te stessa.
Li hai guardati senza farti lacerare il cuore.
Ora dormi, farò lo stesso.
Vorrei averti nei miei sogni.
Per chi mi ha detto : “Tienilo per te” non serve parlarne.
Può darsi che io scriva ancora.
Fin qui sono arrivata, del resto, di quei nostri tre giorni insieme, vedrò che farne...
Credo che si sia chiuso un cerchio…
Noi
E poi noi con loro
Ma anche noi con lui.
Lei, è l’ultimo passo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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