incesto
Il piccolo ribelle 1


22.04.2023 |
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"La prima volta con Tommy fu molto diverso..."
Maria era disperata , quel ragazzino cresceva e non cambiava.. ormai andava verso i 14 anni, ma sembrava in preda al demonio; la scuola era un fallimento, tanto che a giugno fu bocciato, e lei, rimasta prematuramente vedova doveva pensare a lavorare per mandare avanti la casa; come ultima speranza si appello' a suo fratello Giacomo che viveva da anni in campagna con la moglie e il figlio Giorgio ormai adulto.. magari un periodo in campagna, fuori dalle brutte amicizie della città, e la presenza di una figura maschile, imponente e rude quale era Giacomo avrebbe aiutato a mettere in riga quel ragazzino ribelle ..cosi, dopo una settimana, antonino fu accolto a casa dello zio;
i complimenti della zia Sonia, gli abbracci dello zio e del cugino.. tutto molto bello..
ma a antonino non gli andava di dover passare tutta l'estate in quel posto sperso..
dopo la cena, fu accompagnato in camera che divideva con Giorgio, un ragazzone di 25 anni, tutto muscoli e pelo.. appena si spoglio' il cugino emano' subito un forte odore di sudore e piedi puzzolenti che fece schifo al ragazzo.. erano di poche parole entrambi e ben presto il sonno prese forza e si addormentarono.
La mattina seguente, segui lo zio nei lavori della fattoria, ma ben presto annoiato si allontano' insieme ad Ettore, un cane meticcio, di casa, che sembrava essere ribelle come lui;
Ettore era incantato dalle galline e quando si metteva fuori del gabbiotto iniziava ad abbaiare e agitare quelle povere bestie; ad antonino venne un guizzo, apri il cancellino e fece entrare il cane dentro. Fu il pandemonio.. le galline spaventate a morte correvano disperate, il cane ogni tanto ne morsicava una, e il ragazzino se la rideva a crepapelle..
tutto questo frastuono richiamo' l'attenzione dello zio che intervenne prontamente ..
le galline quel giorno dallo spavento non fecero uova..
"allora ha proprio ragione tua madre, sei un demonio.. bene iniziamo subito a chiarire le cose..ad ogni brutta cosa che combini ti tocca la punizione, vieni nipote..." e preso per la colletta porto' il ragazzino nel ripostiglio degli attrezzi..senza parlare se lo mise sulle ginocchia e comincio' a sculacciarlo.. ma quello se la rideva.. tanto da far arrabbiare cosi tanto lo zio che si alzo' di scatto, chiuse a chiave la stanza e butto giu' in un colpo i pantaloni ad antonino e comincio' con le cinghiate.. a quel punto il giovanotto smise di ridere.. e comincio' a chiedere scusa.. lo zio ormai preso dalla foga termino' con altre due cinghiate per poi calmarsi e osservare il lavoro fatto.. il culetto bianco del nipote era rosso.. e quando lo tiro' su una goccia scese sulla guancia.. lo abbraccio e disse che questa era una lezione importante, che doveva capire.. "fatti vedere, girati, si è rosso ma passerà velocemente..
dai vieni qui, ho un unguento che uso per i cavalli, girati ecco.. piegati bene..
ecco cosi bravo.. allargati da solo le chiappe.. ecco.. il giovane bizzarro reduce di una recente profanazione in cambio di una T.shert firmata.. sapeva bene come fare..
allo zio non resto’ altro che godersi quello spettacolo di culetto rosso con un fiorellino invitante e largo.. lo avrebbe leccato all’infinito e poi… ma indugio’, e solo un dito arrivo’ al buchetto..
ma il membro dello zio non sentiva storie.. era duro e pronto, e antonino lo apprezzo’ …
quando si mise in piedi ringrazio’ lo zio con eccessiva devozione arrivando a toccare il pube e constatare la durezza;;mmm. pero’…
la sera, il cugino era inquieto e furioso.. “allora.. ti sei divertito stamattina…sai le galline sono la mia passione.. specialmente la Lola, la prendo spesso e a volte dorme con me..ci gioco, la stuzzico con il dito.. si insomma .. ma adesso è terrorizzata per colpa tua.. e tu stasera paghi.”
“ma lo zio mi ha già punito”… e stasera avrai il resto..togliendosi il calzino, e ti conviene stare zitto altrimenti questo te lo metto in bocca…
girati e fammi vedere il culetto rosso.. ecco, apri bene.. bravo babbo bel lavoro… allarga dai, muoviti… che bel buchetto.. mmm.. non sembri vergine… e con un dito bagnato di saliva penetra il solco…. brutto finocchietto di merda.. quanti ne hai presi?
Antonino giro’ il viso in tempo per vedere il cugino che si toglieva lo slip.. un cazzone enorme già barzotto minacciava il suo culetto.. la prima volta con Tommy fu molto diverso.. aveva un cazzo simile al suo.. ma quello…
aspetta aspetta, ti prego, parliamo.. mi fai male.. faccio tutto quello che vuoi..
allora prendilo in bocca, subito.. la cappella violacea era ricoperta di umori.. con una mano il cugino prese la testa e con l’altra ha indirizzato l’uccello proprio in bocca.. era enorme, sapeva di piscio e sudore.. emanava precum in continuazione che era costretto ad ingoiare..
ben presto provo’ un senso di piacere e senti il suo cazzo crescere..il cugino non parlava, nessun segno di godimento ma dal suo membro usci una quantità di sperma enorme..
Bravo, e da domani si inizia con gli allenamenti..
Antonino non comprendeva il senso di quella frase, ma era esausto e si addormento’..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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