Al campeggio estivo

Erano già diversi anni, che in estate frequentavo un campeggio con la parrocchia;
andavo volentieri per le lunghe camminate, per i giochi e altri motivi. All'interno dell'alloggi, rigorosamente separati quelli delle femmine da quello dei maschi, venivamo poi divisi in camere da quattro e talvolta da due; l'anno che vado a raccontare mi tocco' dividere la stanza da due con una sorta di tutor, essendo più grande di me di cinque anni, io 17 lui 22; erano responsabili di gruppo, ci seguivano nelle passeggiate , organizzavano i giochi e così via..
non era troppo simpatico Mario, troppo spavaldo, pieno di se, e mi prendeva spesso in giro.. non mi aspettava una settimana ottimale..
infatti, sin dalla prima sera, inizia con la sua arroganza, non aspettava altro che vedermi in mutande per prendermi in giro ..."eccolo piselloneeee.... sembri una femmina non hai niente davanti, e che culetto....mmmmm; era un continuo martoriarmi, ma io stavo al gioco, nonostante tutto era come se godessi di essere trattato in quella maniera; certo, ogni tanto rispondevo e reagivo, ma il più delle volte per provocarlo maggiormente..
lui ovviamente, non ostentava la sua superiorità nonché il sentirsi virile con tutti quei peli, il pisello grosso, che continuamente si toccava, e mostrava; adoravo il suo odore di maschio, il sudore delle sue ascelle, e quei piedi, erano un elisir per le mie narici...
la seconda sera, successe il fatto..
solite prese in giro, poi ad un certo punto mi tira un calzino bello odoroso, anche troppo, e mi chiede con arroganza di riportarglielo subito; iniziamo la solita tiritera, poi ad un certo punto lui si alza di scatto e lo ritrovo sopra di me a muso duro.." senti finocchietto sarà bene che tu mi ubbidisca altrimenti è peggio per te.. lo sai che io sono più grande e forte di te e posso fare tutto quello che voglio.. quindi se mi fai incazzare, peggiori la tua situazione.. "avevo il suo pacco a pochi centimetri dal mio viso, sentivo l'afrore che mi faceva impazzire.. mi teneva i bracci fermi e mi guardava dall'alto con quel ghigno malefico.. quella sera era diverso, più aggressivo, determinato.. mentre continuava a parlare un rivo di saliva esce dalla sua bocca e mi arriva sulla guancia... mi ribello, comincio a scalpitare, ma niente da fare... alla fine mi arrendo.. "va bene va bene, se mi lasci faccio tutto quello che vuoi tu... pero lasciami ora.."
"farai il bravo? dirai sempre di si al tuo padrone vero finocchietto? mi servirai in tutto vero?"
"si si ma lasciami ora.."
"brava bambina, vedi stai mettendo la testa a posto", e alzandosi, volutamente poggia il suo pacco sulla mia faccia, tenendomi fermo la testa..... resta in quella posizione e lo sento gemere... poi si alza. Mi alzo, prendo il calzino e lo porgo a Mario.. "bravo bravo.. vedi così devi fare.." una mano la tiene dentro le mutande e l'altra la alza e mi tocca il culo, "vieni mettiti giu'.." per regalo ti faccio annusare una cosa buona, e tirando fuori la mano dalle mutande me la mette sotto il naso, io resto fermo, lui poggia un dito sulle mie labbra, è umido, sono i suoi umori che mi mandano in estasi.." ti piace? sai se vuoi in questa settimana te ne posso dare tanto di questo succo.. vuoi?" senza aspettare la risposta la mano prende la mia testa e l'accompagna a contatto del suo pacco.. " vai, è tuo giocaci, leccamelo tutto.. lo so che ti piace.. fammi un bel pompino e bevi tutto, vai..."
abbasso le mutande, quel cazzo è troppo bello, lo prendo in bocca e incomincio a succhiarlo tutto.. a poco a poco diventa duro , sempre più umido, non dura molto che sento la bocca inondata di succo buono.. ingoio tutto e continuo a pulire la cappella.. alzo gli occhi un momento e vedo la faccia soddisfatta di Mario..
"bravo finocchietto, sai, penso che ci divertiremo tanto questa settimana.. faremo tanti bei giochini... bravo... vai pure nel tuo lettino, io vado a pisciare poi vengo da te e ti faccio vedere un altro giochino molto bello con lui.." e mi palpeggia il culo con decisione...
si mi attende una settimana calda...