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La vicina di casa.


di pisellone69
24.09.2016    |    2.521    |    0 8.0
"Dopo un pò ordinammo delle pizze e nel frattempo si beveva e si fumava, la serata proseguiva bene, cominciammo a sfidarci sulla scoreggia più lunga o..."
Quel sabato sera decidemmo di tracorrerlo in casa di un nostro amico, una serata di soli maschi senza rotture, mangiare pizza bere birra fumarsi qualche canna e magari fare una partita a poker,le classiche cavolate.
Ci trovammo alle 20 eravano in sei due, come al solito, avevano dato buca, ma chi se ne frega pensai meglio pochi ma buoni.
Salimmo in casa del nostro amico e Mirko il più casinista di noi urlò : "evvai fratelli stasera serata casinista e ci sballiamo come ai bei vecchi tempi" e lanciò sul tavolo un pacchetto di "fumo", Luigi il padrone di casa "ragazzi non facciamo gran casino quella rompi coglioni della vicina è rientrata questa mattina dalle terme e fracassa per i minimi rumori, quindi mi dispiace ma cerchiamo di trattenerci"
Mirko:" che palle te pareva"
Suonò il campanello e Luigi andò ad aprire e d era la vicina che lo riprese per gli schiamazzi di poco prima, si scusò e tornando "avete visto è già venuta a rompere...."
Mirko: " ma per cosa ?Per il mio urlo di prima? Ammappa che orecchio fino ma questa non tromba mai ?"
Luigi:" Ma che ne so, so che vive da sola e che rompe le palle"
Antonio " Ma se non tromba mai per quello che è acida, avrà le ragnatele nella passera poi avrà una boscaglia nascosta dalle mutande della nonna"
e tutti scoppiamo in una risata
Carlo iniziò a rollare un cannone e io andai ad aprire qualche bottiglia di birra.
Mentre ero in cucina sentì Carlo e Luigi discutere sulla preparazione delle canne (come al solito ) e poi una sedia venne rovesciata e cadde sul pavimento.
Io: "Ragazzi state buoni altrimenti la vicina torna" non feci in tempo a terminare la frase che il campanello suonò nuovamente, e Luigi si prese il secondo cazziatone, quando tornò in sala scoppiammo tutti in una risata e iniziammo a fumare e a bere.
Dopo un pò ordinammo delle pizze e nel frattempo si beveva e si fumava, la serata proseguiva bene, cominciammo a sfidarci sulla scoreggia più lunga o rumorosa , a parlare ruttando insomma tutte le solite cavolate che si fa da giovani e in compagnia,
Mangiammo la pizza e Antonio dopo aver bevuto un bicchiere di coca cola emise un rutto micidiale che ci fece saltare tutti in piedi e applaudirlo con una standing ovation, poco dopo suonò il campanello e via con il terzo cazziatone.
A cena finita mentre sistemavamo il tavolo per prepare la partita a poker Mirko, urtò una bottiglia di birra che cadde sul pavimento andando in frantumi, Luigi andò a prendere la scopa per raccogliere i pezzi di vetro e drin drin il campanello, a questo punto andai ad aprire io , già sapendo chi poteva essere.
Aprì la porta e mi trovai dinanzi un donnone alto 1.70, bionda, un pò in carne un bel seno, indossava un maglioncino rosa e una gonna bianca, che mi aggredì verbalmente come una macchinetta, dopo essersi accorta che non ero Luigi mi diede uno spintone ed entrò in casa andando in sala.
Li trovò Luigi e vedendo le bottiglie di birra e le canne ne disse di ogni, io nel frattempo avevo chiuso la porta di casa e li avevo raggiunti in sala, Luigi cercava in ogni modo di far ragionare la vicina ma cone esiti negativi.
A questo punto notai che Antonio si stava alterando e le si avvicinò alle spallee con un mano le tappò la bocca, e con l'altra le bloccò il braccio dietro la schiena (le lezioni di autodifesa che aveva seguito erano servite a qualche cosa pensai) e disse con voce estremamente calma:
"allora ora ci hai rotto le palle, non stiamo facendo molto casino, un urlo, una bottiglia rotta non è nulla di male, stiamo bevendo si ma non siamo ubriachi, stiamo fumando si , ma vorrei sapere chi non si è mai fatto una canna, quindi non rompere le palle, e se vuoi scaricare la frustazione della tua vita di merda su noi, io non lo accetto e nemmeno i miei amici,la vita deve essere presa per divertimento non per tortura e secondo me il suo più grande problema dell'acidità è la mancanza di scopare." e la fece sedere sul divano.
Dopo averle liberato la bocca. e il braccio si abbassò i pantaloni e boxer e le prese la mano e la mise sul suo cazzo e iniziò a segarsi
"avevo o no ragione, da quanto tempo non lo vedevi, non lo toccavi ", la vicina era rimasta senza parole con lo sguardo fisso sul cazzo di Antonio mentre lo segava.
"ora ne potrai vederne sei tutti assieme li potrai sentire dentro di te" e poi rivolgendosi a noi " su ragazzi spogliatevi che sistemiamo la vicina"
Ci spogliammo e ci avvicinammo alla vicina e iniziammo a spogliarla.
"Su ora prendimelo in bocca e inizia un bel pompino, ti ricordi ancora come si fa vero"
e finalemente la vicina rispose "si" e iniziò a ciucciare il cazzo,
io nel frattempo dopo aver tolto il maglione le tolsi il reggiseno che mise in mostra una seno grosso (una quinta pensai) con due grosse aureole rosa e due capezzoli duri che inizai a morderli e a ciucciarli, nel frattempo Luigi dopo averle sfilato la gonna le stava sfilando le mutande e poi cominciò con un ditalino nella figa
"Ragazzi sta troia è già tutta bagnata"
Antonio " e il culo com'è ?"
La vicina si fermò e lasciando il cazzo che aveva in bocca, seria disse " no il culo no quello no"
Antonio " ah non lo mai preso ? Vedrai ti piacerà"
"no vi prego il culo no"
ci cambiammo di posizione e la vicina aveva sempre un cazzo in bocca e ne segava altri due qualcuno le leccava la figa o la sditalinava poi Luigi fu il primo a penetrarla,
oramai era in nostro possesso, un cazzo in bocca, un cazzo in figa, due cazzi in mano mani che le palpavano le tette, le strizzavano i capezzoli cominciò ad ansimare e Antonio dopo essersi leccato un dito della mano, lo mise nel culo della vicina la quale si contrasse, e poi dopo essersi abitutata al dito iniziò un ditalino , noi nel frattempo ci alternavamo, poi le dita diventarono due e poi tre e a questo punto disse
"ok è pronta anche per il culo" chi la vuole sverginare per primo e decidemmo che doveva essere Luigi.
Il cazzo di Luigi si avvicinò al culo e dopo averci sputato lo fece leccare dal cazzo e poi punto il culo ed entrò piano piano, la vicina emise un gemito ma continuò a spompinare , il cazzo di Luigi entrò completamente fino ai testicoli e lo lasciò li il tempo necessario per far dilatare l'ano e poi iniziò a pomparla con un ritmo che aumentava. di colpo in colpo.
Antonio "Visto ora hai un cazzo in culo , uno nella figa , uno in bocca, e due in mano , sei proprio una troia"
Continuammo a scoparcela per circa un ora cambiando posizione e cercando di non venire mai mentre la vicina troia ebbe numerosi orgasmi poi uno a uno decidemmo di sborrare adosso tranne nella figa , non eravamo sicuri che prendesse la pillola e non avremmo voluto metterla incinta, così ebbe una sborrata nel sedere , una in bocca, due sul seno e rimanemmo Antonio ed io per la sborrata finale, e io decisi di sborrarle in bocca e Antonio nel sedere.
"Ora vacca che non sei altro, ci ripulisci la cappella a tutti quanti e poi te ne ritorni alla tua vita di merda e se diventi di nuovo acida, chiedi a Luigi che ti rifacciamo la festa"
La vicina ci ripulì il cazzo ad ognuno e poi torno mansueta come un agnello a casa sua.
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