Lui & Lei

MASCHERE


di Pprossa
26.06.2024    |    149    |    1 9.3
"Ma so che dovrò mettere questo ricordo in un angolo remoto della mia memoria e affrontare la dura realtà, come se tutto ciò non fosse mai accaduto..."
LAURA

Forse mi sbaglio, ma in questo invito di Lara non ci vedo nulla di male o di malizioso, quindi al momento non mi pento di avere accettato.

Percorro l’ingresso e il chiacchiericcio è sempre più forte e si sente anche l’orchestra che ha iniziato a suonare, la festa deve essere in pieno svolgimento.

Entro nella stanza dove sono state sistemate delle maschere pronte all’uso per qualche ospite impreparato. Ne scelgo una nera con degli strass argentati, che si intona perfettamente al vestito che ho. Con mio sollievo, la cerniera si alza ancora e, anche se è leggermente più soffocante di un tempo, mi sta una meraviglia.

Ho sciolto i miei capelli, lunghi e ondulati, lego la maschera e stendo un velo di lipgloss sulle labbra. Non sono per niente male.

Mi reco verso la sala. I lampadari di cristallo illuminano un ambiente elegante e pieno di persone vestite per bene ma che non sono state troppo meticolose nel mascherarsi. L’orchestra, in un angolo della sala, suona una sinfonia allegra ma non chiassosa, questa stimola la vena ballerina degli invitati che hanno già occupato la pista.

Ne approfitto per bere un po’ di champagne prendendo una flute dal vassoio di un cameriere di passaggio, lo faccio anche se so bene di essere astemia e di poter combinare dei danni se esagero appena, ma ne ho bisogno. Gli occhi diventano lucidi, bevo un altro bicchiere.

Prendo un altro bicchiere e mi rendo conto che, se resto, volubile come sono adesso, potrei davvero combinare qualche guaio, quindi decido di battere ritirata. Sono a pochi metri dalla porta quando sento una voce maschile che mi chiama.

“Buonasera, bella Signora!”

Faccio finta di non sentire e affretto il passo, ma lui è più veloce e delicatamente mi sfiora un braccio chiedendomi di fermarmi.

“La prego, si fermi! Mia dolce visione.”

Mi giro, guardandolo negli occhi, coperti dalla mascherina. Indossa uno smoking che sembra James Bond.

Valuto se è il caso di urlare qui, su due piedi. Però scopro di non riuscire a muovere un muscolo e rimango a fissarlo a labbra schiuse, con il cuore che batte in gola. Persa nei suoi profondi occhi chiari.

ANTONIO

La serata si sta rivelando essere noiosa e logorante per uno come me. Mi rendo conto solo adesso che, con il mio carattere, chiuso e da orso, un evento del genere possa produrre l’effetto opposto rispetto a quello desiderato e rovinare i rapporti con la gente. Ci tengo al mio lavoro, ci tengo a farlo bene, è l’unica cosa che mi rimane, anzi è la sola cosa buona che mi sia capitata in tutta la mia vita.

Ho cinquant’anni, sono un diplomatico, e sono sposato da ventiquattro anni con una donna che amo.
L’amo più della mia vita, ma non c’è più il feeling, la complicità dei nostri trent’anni e l’uomo è cacciatore, ed io sono un uomo.

Il mio sguardo viene attratto da lei che si aggira da sola per la sala. L’abito che indossa, di un rosso violaceo, le sta un vero incanto, risalta il suo fisico tonico e formoso. Mi piace il suo modo di muoversi, ha una camminata sensuale. La maschera nasconde i suoi lineamenti, ma non le labbra carnose che sembrano luccicare, i capelli biondo cenere sono mossi e le ricadono morbidi sulle spalle.

Il modo in cui si aggira è curioso: si guarda intorno, osserva i volti eppure non saluta nessuno. Cerco nella mia memoria un nome che possa ricondurmi a lei: bella, non accompagnata, ma non mi viene in mente proprio nessuno.

La vedo posare la flute di champagne ormai vuota e sostituirla con un’altra. Che motivo avrà per bere così tanto? Penso con un sorriso.

A passo svelto, mi dirigo nella sua direzione, lei si sta avviando verso l’uscita. Siccome non so come si chiama, le urlo dietro.
Lei, invece di fermarsi, affretta il passo quindi sono costretto a trattenerla sfiorandole un braccio. La sua pelle sembra seta. “Si fermi, per favore.”

Lei è praticamente costretta a voltarsi e, quando mi scorge, dapprima rimane a bocca aperta, poi i suoi occhi verdi sembrano manifestare paura. Vorrei spostare la maschera e godere appieno di quella visione, eppure so di essere stato fin troppo maleducato.

“Mi scusi… non volevo spaventarla!”

Lei, in tutta risposta, rimane in silenzio. “Posso sapere chi è? Ha accompagnato qualcuno?” Ancora niente.

Dalle sue labbra sensuali non esce alcun suono.

“Mi scusi, probabilmente ho esagerato.”

“Oh… davvero? Mi dispiace, me ne stavo giusto andando.”

Ha bisbigliato. Si libera dalla mia presa e prende a camminare velocemente, ma io la blocco di nuovo.
La serata noiosa ora si sta trasformando in una delle più strane della mia vita. Questa situazione ha dell’assurdo.

Vedo che si guarda intorno agitata, evidentemente ha paura che qualcuno la riconosca, quindi ne approfitto per invitarla a uscire per una passeggiata. Lei protesta, scuotendo la testa ma non dice una parola

“Lei non è una donna mascherata qualunque, ma una che nasconde un grosso segreto e a me i segreti piacciono.”

Lei sorride e rassegnata prende il mio braccio. Insieme ci avviamo verso l’uscita.

La guardo nuovamente. Indossa ancora la maschera e un vestito che sembra essere uscito da una fiaba. Un vestito troppo scollato per questa serata gelida e, pur di rimanere qualche attimo di più da solo con lei, decido di fare il gentiluomo e di offrirle la mia giacca.

Mi fermo e lei mi guarda, di nuovo spaventata.

“No, non ho intenzione di chiedere di togliersi la maschera. Questo velo di mistero che aleggia intorno a lei alimenta la mia curiosità e rende ancora più magica questa strana notte.

“E allora cosa vuole?”

“Voglio solo un bacio…”

Lo so, sembra più una minaccia che una proposta, ma non sono capace di gesti affettuosi né di parole.

Però giuro che ce l’ho messa tutta per rendere il mio tono dolce, nonostante la voce roca dovuta alle strane sensazioni che ho dentro: curiosità, eccitazione, voglia.

In tutta risposta lei rimane in silenzio. La luna illumina tratti di pelle candida che la maschera non riesce a nascondere, gli occhi verdi mi sembrano ancora più grandi e profondi, le labbra schiuse così invitanti, quindi lo faccio.

Mi avvicino piano, chinandomi su di lei. L’odore della sua pelle è dolce e mi invade le narici. La sento sussultare quando una mia mano sfiora il suo seno per potere baciare appieno quelle labbra.

E le aspettative vengono superate di gran lunga: la pelle sembra seta sotto al mio tocco e quella bocca è dolce, morbida. La succhio avidamente, i miei denti stringono quella carne facendola gemere. Non resisto e assaporo anche la sua lingua.

Il cuore batte all’impazzata dentro di me, è un bacio dolce ma al contempo passionale. Sento che c’è qualcosa di più oltre al desiderio carnale, ma non capisco cosa, né me ne preoccupo.

Dopo attimi interminabili mi stacco dalle sue labbra per prendere fiato. Anche lei ha il respiro corto ed è rimasta senza parole. Ma non si è tirata indietro.

“Sei sposata?” China e rialza la testa.

LAURA

Si è staccato da me. Arrossisco e sorrido al tempo stesso se penso al bacio che ci siamo scambiati. Così intenso, così inaspettato, il cuore che batte ancora all’impazzata.

No, non mi era mai successa una cosa del genere prima. Però sono una donna intelligente e ammetto che forse è stata più la situazione suggestiva a condizionare il momento.

Mi batte il cuore perché sono in maschera, perché è tutto così assurdo, perché lui è lui ed bello, perché sa di buono.

Ma so che dovrò mettere questo ricordo in un angolo remoto della mia memoria e affrontare la dura realtà, come se tutto ciò non fosse mai accaduto. Intanto, mi spinge sotto un albero, nascosti dagli altri.

ANTONIO

Non credo al colpo di fulmine eppure sembra proprio che io ne sia rimasto vittima. La voglio, ma quasi mi tremano le gambe e mi sento un completo coglione. Cosa mi sta succedendo? Mi sono forse rammollito? È bastato un semplice bacio per andare completamente fuori di testa?

Rimango a fissarla in silenzio, ha lunghi capelli biondi e mossi. E sono davvero belli, così indomiti, corposi, voluminosi, illuminati dal chiarore della Luna.
Si vede che è imbarazzata, rimane in silenzio e non accenna a ricambiare il mio sguardo nemmeno per un secondo.

“La situazione sta diventando imbarazzante” dico di punto in bianco, arrabbiato solo con me stesso, ma di certo non vado a giustificarmi con lei.

LAURA

Non posso fare a meno di pensare che ha proprio un bel sedere, e sono ancora rossa in viso per i pensieri poco casti quando lui sbotta con quella frase.

E se lui mi ha scoperta? Se sa chi sono io? Inizio a tremare appena.

“Baciami.” dico piano mentre accorciamo le distanze.

Ho un groppo alla gola anche se sembra avere le migliori intenzioni di questo mondo. Non riesco a parlare.

Mi manca il fiato e il cuore batte all’impazzata. Mi porge la mano e io non posso non afferrarla, e quando mi stringe a lui per baciarmi, il suo profumo invade le mie narici e finalmente mi sento pronta.

Rimaniamo così, perfettamente incastrati l’uno all’altra. L’aria è fatta dei nostri respiri che si uniscono.

Mi aggrappo a lui e appoggio il mio viso sul suo petto, un petto che dietro a strati di muscoli nasconde un cuore che ora sta battendo all’impazzata e che non può mentirmi.

“Ti prego…” sussurra e io non posso fare altro che obbedire. Scendo più in basso e gli dono il mio amore.

ANTONIO

Le mie mani tremano mentre spingo la sua testa su di me. Incredulo che possa esistere un qualcosa di così delicato come i suoi capelli.

Con i pollici percorro i lineamenti del suo collo e resisto, cerco di godermi appieno l’attimo prima, l’attesa, il fuoco che brucia dentro me.

Ma poi lei chiude gli occhi e schiude le labbra. Mi allontana dal paradiso e mi porta all’inferno. Mi bacia e mi bacia, lì, a modo suo.

La bestia feroce che è in me assapora quelle labbra. La sento ansimare e questo brucia gli ultimi sprazzi di lucidità che possiedo. Non riesco a tenere a freno il mio corpo. Le emozioni accecano la ragione e la razionalità. La sua bocca mi aspira, la sua lingua mi delizia. Sono anni che non godevo così, ma non voglio essere egoista.

Ho desiderato così tanto questo momento che mi sembra di essere tornato in uno dei miei sogni, l’odore della sua pelle è sublime, le sue labbra dolci.

Adesso so che l’atto sessuale non sporcherà i nostri momenti, li renderà ancora più speciali, perché adesso sto per scopare non solo il suo corpo, ma anche la sua mente e il suo cuore. Mi spiace per mia moglie.

LAURA

È follia! Sta andando oltre ogni immaginazione, è qualcosa però di bellissimo e che non cambierei mai nella mia vita.

Non so come ci sia finita, ma sono stretta tra le sue braccia.

Il profumo della sua pelle ormai è un tutt’uno con il mio.

Mi sento stordita, quel bacio si è trasformato in una notte lunga in cui noi due non riusciamo a smettere di unirci e di portarci in paradiso, e poi all’inferno, un ciclo continuo, inarrestabile, finché esausti non siamo caduti sfiniti. Lo amo!

Siamo vicini, stretti in un abbraccio. Come è possibile una cosa del genere?

Il problema è che lui non si è ancora reso conto di ciò che è accaduto e la decisione più grande spetta a me.

“Antonio, amore mio.”

Sì scuote.

“Conosci il mio nome?

Mi sfilo la maschera. Leggo la sorpresa nei suoi occhi.

“Laura!”

Lo bacio come una belva ferita, fuoriosa, mentre la mano cerca la nuova eccitazione di mio marito.
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