tradimenti
Un giro in macchina
di Pprossa
30.08.2024 |
1.313 |
3
"Mi aiuta salire sul sedile posteriore della macchina, scivolo accanto a lui e lo spingo, ridendo, avendo bisogno di più spazio..."
Mi aiuta salire sul sedile posteriore della macchina, scivolo accanto a lui e lo spingo, ridendo, avendo bisogno di più spazio. Mi gira la testa per tutto l’alcol che ho bevuto dentro il pub. Appoggiò le spalle al suo petto e sollevo i piedi sulle gambe di lui
Stasera mi sono divertita. Il mio ragazzo ha tante aspettative.
“Perché sorridi, principessa?”
La sua voce profonda mi avvolge, facendomi rabbrividire di desiderio. I suoi occhi scuri brillano.
“Ti sei divertita?”
Mi piace il modo in cui mi guarda. Mi fa venire in mente ogni tipo di depravazione.
Fa scorrere un dito su è giù per i miei polpacci, il suo tocco mi fa venire i brividi dietro la schiena.
Mi avvicino a lui e le mie labbra si avvicinano alle sue. L’attesa mi fa tremare.
Lui chiude la distanza tra noi e le nostre labbra si incontrano in un bacio infuocato.
Gli avvolgo le braccia intorno al collo, tirandolo più vicino mentre la sua lingua mi devasta la bocca.
Una mano si appoggia sul mio fianco, tenendomi stretta, mentre l’altra mi accarezza i seni attraverso il vestito.
Interrompe il bacio e fa scorrere le sue labbra lungo il mio collo, pizzicando e succhiando la mia pelle sensibile. Mi tira su il vestito intorno alla vita, scostando le mutandine e facendo scorrere un solo dito nella mia fessura.
Mi guarda con un sorriso carnale.
“Vieni a sentirla.” dice.
Mi appoggio al petto, e allargo le gambe in modo che possa raggiungermi.
Arrivano le prime carezze, stuzzicandomi.
“Così bagnata, principessa.” Sussurra.
Ritira la mano e si sposta ai miei piedi. Slaccia con cura le cinghie delle mie scarpe.
Il tormento delizioso, intanto, continua ed io gemo.
“Mi piace quando fai quel suono. Non smettere.”
Ridacchia, “Sempre così impaziente, principessa.”
“È una sensazione bellissima.” dico.
Le dita si occupano rapidamente delle scarpe, slacciando la chiusura e gettando i tacchi sul lato della macchina.
“Principessa” mormora con approvazione mentre i miei gemiti si fanno più frequenti. La sua mano scivola più in alto. Spinge le mie ginocchia mentre scende verso le sue. Lui mi tiene ferma, le sue braccia mi cingono la vita.
Mi fissa. Prende un coltello dalla tasca e ne apre la lama. Le mie pulsazioni aumentano.
“Cosa stai facendo?” chiedo, tremando.
Sorride e fa scorrere la lama di metallo freddo sulla mia coscia, agganciandola sotto la mia biancheria intima di pizzo.
“Apro il mio regalo.” ringhia, tagliando il pizzo. I resti delle mie mutandine cadono via, lasciandomi completamente esposta.
Deve piacergli quello che vede perché si lecca le labbra prima di alzare lo sguardo verso di me.
“Perfetta” dice. Si lecca di nuovo le labbra, appoggiando le mani sulle mie ginocchia e posizionandosi davanti a me. Le sue dita mi scavano mentre mi divarica le cosce.
“Posso assaggiare, principessa?” Bacia l’interno di una coscia e poi l’altra.
“Principessa!” ringhia, diventando impaziente. “Questa è l’ultima volta che te lo chiedo. Fammi assaggiare.”
“Fallo, per piacere” imploro.
La mano di lui mi accarezza la pelle mentre la sua lingua mi lambisce il clitoride, provocandomi piacere.
“Ti piace essere mangiata così, vero, principessa?” chiede. Il suo respiro mi solletica l’orecchio.
“Credo che voglia di più.” La sua lingua mi gira intorno, lambendo la mia entrata e poi sfregando il mio clitoride.
Poverina. È così bisognosa. Credo di doverla assaggiare.” I suoi denti mi sfiorano la pelle. La sua bocca si muove contro il mio collo.
“È meglio che ti sbrighi. È così bagnata. Non credo che durerà così a lungo.”
Infila un dito dentro di me, pompandolo e piegandolo contro la mia parete interna.
Lui mi sfila il braccio dalla vita e mi bacia la testa prima di scendere a terra e inginocchiarsi.
C’è appena lo spazio necessario perché si possa giocare. Allargo le gambe il più possibile.
Passa un dito al centro. “Cazzo! Principessa, sei così bagnata. Hai un sapore così buono.”
Prende il dito è lo preme contro le mie labbra finché non apro la bocca.
“Succhia.” ordina. Le mie labbra si chiudono intorno al suo dito e sento il mio sapore sulla sua pelle. Lui mi succhia il clitoride più forte.
“Così desiderosa, la nostra puttanella.” Mette le dita dentro di me.
“Principessa, allargati per chi ti guarda. Stai già per venire.”
Il mio corpo trema. La mia testa cade all’indietro contro il sedile. Lui accarezza il mio clitoride con la lingua. Le sue lunghe dita sono dentro di me, mentre il mio corpo scoppia.
Quando le ultime scosse lasciano il mio corpo, lui mi bacia dolcemente. Mi pulisce prima di tirare giù il vestito.
Si spostano per sedersi ai miei lati mentre sento l’auto che incomincia a rallentare. Si ferma davanti alla casa. La portiera si apre.
Sbircio fuori e vedo Arturo, l’autista, il mio fidanzato, in piedi ad aspettarci.
“Sei bellissima. Io sono Sandro, lui Ivano. Avremmo voglia di presentarti i nostri…”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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