Prime Esperienze
I macellai
di Zozzoziano
19.12.2024 |
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"Sono un carnivoro cresciuto con la tradizione che nel periodo natalizio, prima dell’avvento di Maraia Carrey, ci si ritrovava con altre famiglie per la..."
Vicini alle feste natalizie, talvolta si fa d’obbligo tenere in casa quel qualcosa in più, di cibo; se arriva qualcuno all’improvviso. Diventa anche, l’occasione per assaporare prodotti freschi e genuini. Sono un carnivoro cresciuto con la tradizione che nel periodo natalizio, prima dell’avvento di Maraia Carrey, ci si ritrovava con altre famiglie per la lavorazione delle carni suine.
Mantenendo l’idea vado a comperare dei salumi presso una macelleria famosa della zona.
Fila interminabile, in un pomeriggio anonimo, sembrava che tutti avessero avuto la mia stessa idea, prendo il mio posto ed attendo.
Sono fuori dal negozio al freddo, mentre gli altri parlano d’età e qualità della vita, io guardo dentro e vedo due banconieri notevoli, sono affascinato dalla velocità d’azione che hanno dietro il banco, nel mentre che mi distraggo un attimo per rispondere ad un messaggio… si apre la porta e mi ritrovo davanti un ragazzone bello piazzato biondino che ci invita ad entrare, “non state al freddo venite”.
Lascio passare delle signore e poi entro io, lui dietro di me che si appoggia e non capisco se per distrazione o no.
Le loro mani si muovevano su quelle carni con maestria, i colpi dati da quei coltelli erano precisi, due samurai della ciccia.
Tocca a me, mi serve il morettino, ordino cosa desideravo e mi prepara il tutto, vado alla cassa e mi attardo nel pagamento. Esco vado verso la mia auto e mi sento chiamare… “scusi guardi ha lasciato lo scontrino del pos” ci guardiamo, muovo la mano per prendere lo scontrino e nel frattempo lui mi prende la borsa di plastica con la carne: “venga la prendo io, apra la macchina” sono stranito perché sento che devo andare oltre e mi lancio in una battuta… “tutta sta carne e sono solo mah!!!” La risposta non ci mette molto ad arrivare, “se cucina bene vengo io?”
Lascio il mio biglietto da visita e riparto verso casa, nel tragitto ripercorro come un film tutta la sequenza di azioni svolte dentro la macelleria. Scuoto la testa quasi a dirmi di non fantasticare e nel mentre leggo sul display della macchina un messaggio in arrivo!!!
Dove e quando e per che ora, il vino lo porto io!!!
Guido e non posso controllare chi è ma sospetto che… essendo un numero non registrato…
Arrivo a casa scendo la spesa e prendendo il telefono in mano rispondo, per le nove va bene?
La risposta non tarda ad arrivare, “ok alle nove siamo lì!”.
Inizialmente preso dalla agitazione della cosa non presto molta attenzione al messaggio nella sua interezza… preparo la carne e l’insalata, apro il vino e metto l’acqua a bollire, ho della pasta casareccia che vale la pena cucinare per l’occasione. Un flash e decido di rileggere il messaggio: “siamo lì” guardo la tavola ed io ho apparecchiato per due. Tiro la tavola e preparo anche il posto per il terzo commensale.
Suona il cellulare, rispondo e sento una bella voce che mi chiede se deve uscire a… intendendo l’uscita sulla superstrada, passa qualche attimo e il suono del citofono mi fa capire che ci siamo…
I passi lungo la tromba delle scale sono come la fanfara dei bersaglieri, imponenti eccoli i due macellai… il moretto che dice: “visto c’ero mi sono auto invitato” belli giovani e sorridenti. Due bottiglie di vino a testa, c’è da festeggiare!!! Si accomodano e con molta serenità mi dicono che avevano voglia di evadere e che le mie battute in macelleria li aveva incuriositi.
Ho il riscaldamento a palla e di lì a poco siamo tutti in maniche corte, ci mettiamo a tavola e il vino il vino ed ancora il vino, ed io ho un caldo pazzesco sudo. La cucina è una sauna, con la carne uno dei due scusandosi mi dice: “io mi spoglio” dopo il mio “fa come ti pare” è un attimo e sono in slip e calzettoni. Grossi grossi davvero grossi, hanno dei rotoli di cosce che sembrano colonne di marmo: “ragazzi però così non vale, mica sono di legno” sorridono come se già sapessero. Uno dei due mi confessa di seguirmi su di alcuni canali e… alzandosi mi si fa vicino, mi appoggia il pacco sul braccio e si abbassa per baciarmi… OHHH MIO DIOOO!!! Ma non solo, si alza anche l’altro e con la scusa di, non rimanere indietro, fa lo stesso.
Ho perso i freni inibitori, abbasso ad entrambi gli slip e inizio a massaggiare i due cazzoni, hanno delle vene enormi le cappelle sono umide e grosse uno più lungo l’altro largo.
Il dolce è in tavola che ci aspetta e noi siamo tra il divano ed il tappeto, il vino continua a scorrere ed io sono tra uno che mi lecca il culo e l’altro che si fa spompinare: “vieni in bagno” la casa è piccola e in bagno lo spazio è ridotto, mi mettono in doccia e mi inondano di pipì, apro la doccia e mi lavo, sono sul mio letto spaparanzati con quelle due nerchie dure, salgo sul primo e poi sul secondo e così fin quando non mi mettono a pecora sul bordo del letto ed a turno mi fottono il culo. La prima sborrata è tutta sul mio piattino del dolce. Una mezz’ora di relax e ripartiamo, io sul divano con in bocca un cazzo e l’altro che mi fotte, si scambiano un pugno e via si continua, mi fanno male le gambe, ho il culo bello rosso, non c’è tregua tra leccate sculacciate e scopate. L’ultima sborrata vogliono farmela dentro, a turno mi scopano e farciscono. Sono le tre di notte e noi finalmente siamo al dolce e frutta, li invito a rimanere vista l’ora, ma rifiutano e con…”tanto ci rivediamo tranquillo, mica ci scappi” salutano e tornano a casa.
L’indomani ricevo un caloroso buongiorno, due diversi messaggi e tutti e due con allegata foto eloquente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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