Prime Esperienze
Il massaggio

04.04.2025 |
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"Ogni suo tocco era calcolato, e il respiro regolare accentuava la ritualità del momento..."
Novembre 2021Circa due anni prima le avevo proposto di provare un massaggio erotico, tantrico e intenso. Poche ore prima dell’appuntamento, però, mi comunicò che non se la sentiva, e fui costretto a disdire. Dopo circa un anno riprovai, ma un paio di giorni prima dovetti annullare nuovamente perché da parte sua non notavo il benché minimo entusiasmo.
L’ultima volta, un mese prima, mi limitai a suggerirle di tenere libero il primo weekend di novembre per il famoso massaggio, assicurandole che le sarebbe piaciuto. Come nelle occasioni precedenti, non mostrò alcun interesse: niente domande, nessuna curiosità, solo passività. Ma, diversamente dal passato, decisi di non parlarne oltre.
Le settimane seguenti trascorsero normalmente, al punto che temetti di dover annullare di nuovo l’appuntamento con Leo, il massaggiatore.
Una settimana prima, una sera a letto, mi chiese del massaggio che avevo intenzione di farle provare. Le confermai che la prenotazione era fissata per la settimana successiva. Quando domandò dove si sarebbe svolto, le spiegai che avevo prenotato una stanza d’albergo e che Leo ci avrebbe raggiunti lì. Mi chiese se avrebbe dovuto essere nuda; risposi che presumevo di sì, dato che si trattava di un massaggio erotico.
Lei si incuriosì, chiedendomi se sarei rimasto nella stanza. Replicai che avrei voluto assistere, ma che se avesse preferito restare sola con lui, potevo aspettarla al bar. Ridendo, disse che preferiva non essere lasciata da sola e ammise che l’idea la eccitava. Poi iniziò a baciarmi e a toccarmi, finché non iniziammo a fare l’amore.
La sera successiva, ancora incuriosita, mi domandò se Leo le avrebbe toccato anche i genitali. Risposi che lo speravo, ma che non sapevo esattamente cosa prevedesse il massaggio. Lei confessò di sentirsi imbarazzata ma anche eccitata. Le dissi che credevo l’avrebbe fatta godere moltissimo, e che per me sarebbe stato una prova per capire se mi piaceva davvero vederla con un altro. Lei dubitò di poter raggiungere l’orgasmo, ma concordammo che l’importante era che si sentisse a suo agio. Poi, eccitata, mi disse che era di nuovo bagnata, e ricominciammo.
Nei giorni seguenti, la scena si ripeté quasi identica. La sera prima del massaggio, le regalai un body in pizzo nero trasparente, suggerendole di indossarlo per qualche foto prima dell’arrivo di Leo. Lo provò e lo mise in valigia.
Arrivammo in hotel due ore prima dell’appuntamento. C’era tensione elettrica nell’aria. Ordinammo del vino bianco, e lei uscì dal bagno indossando il body, posando per alcune foto sul terrazzo. Quando il cameriere arrivò con il vino, la guardò con ammirazione prima di andarsene.
Dieci minuti prima delle 17:00, le ricordai di farsi la doccia, come richiesto da Leo. Mi baciò e corse in bagno. Alle 17:00 in punto, bussarono alla porta. Aprii e mi trovai davanti un ragazzo più alto di me, con uno sguardo intenso e la mascherina ancora obbligatoria per il Covid.
Gli chiesi se fosse Leo, e lui confermò, chiedendo di entrare. Lo feci passare e gli dissi che mia moglie era in doccia. Mi domandò se fosse la nostra prima esperienza di quel tipo, e io ammisi di sì. Chiese anche se avessimo limiti particolari, e risposi che sarebbero stati decisi da lei.
Nel frattempo, Leo preparò il letto con un lenzuolo usa e getta, posizionò gli oli e un altoparlante per la musica, poi andò in bagno a cambiarsi.
Lei uscì dall’accappatoio, e Leo le chiese se fosse la sua prima volta, rassicurandola che non doveva preoccuparsi e invitandola a rilassarsi. Le domandò se avesse preferenze o limiti, e lei rispose di no.
Leo spiegò che avrebbe iniziato con un massaggio alla schiena, per poi farle cambiare posizione. Le suggerì di togliersi l’accappatoio e di stendersi a pancia in giù, coperta da un asciugamano. Poi andò in bagno a prepararsi.
Rimasti soli, ci scambiammo un’occhiata complici. Lei si stese nuda, e io la coprii con l’asciugamano.
Quando Leo rientrò, indossava solo boxer e mascherina. Iniziò il massaggio con movimenti lenti e profondi, partendo dalle spalle per poi scendere lungo la schiena, i fianchi e le gambe. Ogni suo tocco era calcolato, e il respiro regolare accentuava la ritualità del momento.
Dopo un po’, le fece divaricare le gambe e, guardandomi, sembrò comunicarmi che era pronta a farla godere. Annui, e lui iniziò a stimolarla con le dita, provocandole una serie di orgasmi intensi, incluso uno squirt, cosa che non le era mai successa prima.
Dopo circa 40 minuti e sette orgasmi, Leo la coprì con l’asciugamano e le chiese se le fosse piaciuto. Lei annuì, ancora senza fiato. Lui le domandò se avesse mai squirtato prima, e lei rispose di no.
Poi Leo si vestì, lo pagai, e se ne andò.
Lei era distesa sul letto, ancora scossa, e io non resistetti: la penetrai, ma lei mi disse di non sentire quasi nulla dopo il massaggio. Eiaculai sul lenzuolo, e lei, indicando le macchie umide, mi confessò di non aver mai provato nulla di simile.
Ci coccolammo per un po’, poi facemmo una doccia insieme, dove ci concedemmo ancora qualche momento di intimità prima di uscire a cena.
La serata proseguì senza altri eventi rilevanti, ma nei giorni seguenti il ricordo del massaggio funse da potente afrodisiaco per entrambi.
Il suo scopo era stato raggiunto: lei aveva capito che per me non era solo una fantasia, e io avevo confermato che mi piaceva vederla godere con un altro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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