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Il Porno ponte. (racconto vero)


di mario_cuck
27.06.2024    |    138    |    1 8.0
"Quando lui torna vado io in bagno..."
Prologo:
Gennaio 2024. É venerdì pomeriggio, fuori piove, i bimbi sono a casa di alcuni amici, ed io e lei sorseggiamo del buon prosecco. Chiacchieriamo tranquillamente e ci rilassiamo un po', considerando che la settimana è stata dura. Dopo un paio di bicchieri le faccio la domanda 'chiave', ma ciò che non mi aspetto, è la sua risposta:“E se ce ne andassimo un paio di giorni in barca? Saremmo io, te e uno skipper, magari complice. Pensa che carino sarebbe prendere il sole nuda, a prua, lontano da sguardi indiscreti. E magari potremmo coinvolgere anche lo skipper...” Non riesco neanche a finire la frase che mi risponde: “Ecco! Vedi? Questa è una cosa che mi intriga. Organizza e andiamo. Ma dove lo trovi uno skipper 'complice' ?” Le rispondo:“Non lo so, ma ci provo”.
Nei giorni successivi mi metto alla ricerca di qualcuno che abbia una barca. All'inizio cerco su siti specializzati ma poi mi rendo conto che è meglio cercare su altri tipi di siti web specializzati in triangoli e scambi di coppie. Valuto varie proposte. Alcune le scarto subito perché i presunti bull non mi danno molta fiducia, altre non sono fattibili perché nelle date che ci offrono non siamo liberi. Tra tutte però, una in concreto, la prendo in considerazione. Un uomo maturo, offre la sua barca per giochi con coppie. Qualcosa del genere recita il suo annuncio. Lo contatto, ci scambiamo i contatti Skype e dal primo momento mi trasmette una certa fiducia e sicurezza. Ha esperienze con coppie, una barca su cui può ospitarci, un fisico ancora atletico e, altro punto a favore, scrive in un italiano corretto. Mi manda le foto, sue e della barca, e una sera gliele mostro. Lei le guarda e mi dice sorridendo: “Va bene, è un uomo maturo ma si conserva bene. Direi che ha un fisico anche migliore del tuo”. Lo contatto il giorno dopo per poterci incontrare il primo week end di Maggio, ma mi dice che ha molti impegni di lavoro e non può confermarmi la sua disponibilità fino ai primi giorni di aprile. Intanto gli spiego che è la nostra prima esperienza, che non si possono commettere errori e che dovrà essere bravo nel coinvolgerla. Gli racconto delle nostre 'piccole' esperienze precedenti, di come è lei a letto, com'è il suo carattere e gli mando anche qualche foto. Lui continua a trasmettermi serenità e sicurezza. Noto subito che, a differenza di molti presunti bull, non è né un morto di figa e neanche un segaiolo. Per circa un mese non ci sentiamo fino a quando, come promesso, i primi di aprile mi contatta e mi dice che, se vogliamo, potremo essere suoi ospiti. Ne riparlo con lei e mi conferma che potremo raggiungerlo. La barca è ormeggiata molto lontano da dove abitiamo per cui compro due biglietti d'aereo perché raggiungerlo in macchina o in treno ci farebbe perdere quasi due giorni di viaggio. Nei giorni precedenti lei non mostra particolare entusiasmo ed io ho imparato a non farle domande soprattutto se è lei a non introdurre il discorso. Provo a farlo solo in un'occasione, una sera a letto, e inizio a notare un certo nervosismo e tensione per cui, tergiverso e cambio discorso. I giorni precedenti al viaggio parlo con lui chiarendo ulteriormente il nostro rapporto (mio e di lei), il fatto che non diamo nulla per scontato e la necessità da parte sua (di lui) di 'giocarsela' con lei. Tra l'altro, come temevo, gli comunico che in quei giorni avrà il ciclo e lui mi domanda se a lei piace il sesso orale o anale. La mia risposta è affermativa ma il ciclo potrebbe essere limitante non solo da punto di vista prettamente fisico ma anche psicologico, considerando gli sbalzi d'umore. Ancora una volta mi rassicura e si dice fiducioso sull'esito dell'incontro. Qualche giorno prima della partenza, noto che lei mette in valigia molti completini intimi sexy che ha e mi dice che sono un abbigliamento necessario per il “porno ponte”. Questa la sua definizione dei giorni che passeremo in sua compagnia. Nell'ultima conversazione che ho con lui gli scrivo dei completini intimi e di come ha definito il nostro incontro. Lui mi risponde: “ha chiaro ciò che viene a fare e questa è una cosa positiva, vedrai che andrà tutto bene”. Partiamo!

Giorno 1:
Appena atterrati gli mando un messaggio. Mi aveva detto che ci sarebbe venuto a prendere. I minuti d'attesa non passano mai e noto un certo nervosismo da parte mia. Impazienza, dubbi, e altre mille pensieri. Anche lei forse è nervosa ma non si nota. Lui arriva puntuale, mi presento, gli stringo la mano e gli presento lei. Ci domanda come sia andato il viaggio, come si senta lei e in 10 minuti siamo già sulla sua barca. Ci mostra la cabina dove alloggeremo e ci invita a metterci comodi mentre lui prepara un aperitivo e apre un prosecco. Ci sediamo, lei tra di noi. Stuzzichiamo qualcosa, sorseggiamo le bollicine. Lei è un po' tesa, ci ascolta, per lo più siamo io e lui a parlare, ma è bravo poco a poco a introdurre l'argomento. “Come l'hai definito il nostro incontro? Porno... Ah, sì porno ponte” Ridiamo tutti e tre. Poco dopo rincara la dose, rivolgendosi a lei: “Lui mi aveva mandato qualche tua foto ma devo dire che dal vivo sei molto meglio”. Lei accenna ancora un sorriso e timidamente ringrazia. Poco dopo le dice che, se lei vuole, potrebbe farle un massaggio nella stanza accanto, detta stanza dei massaggi o degli orgasmi. Ridiamo ancora, e man mano ci si va rilassando, la temperatura aumenta. Continuiamo a bere e mangiare e quando il prosecco finisce lui le prende la mano, la guarda negli occhi le dice: “ma quanto sei bella” e, dolcemente la bacia. Un bacio, poi un altro, poi le loro lingue si incontrano, le prime carezze. Lei è sempre seduta tra di noi, comincio ad accarezzarla anche io. Con un mano le sbottono un po la camicetta bianca che indossa, mentre l'altra scivola dietro la sua schiena e con un gesto rapido di indice e pollice le sbottono i due clip del reggiseno. Oramai è col seno in bella vista, i capezzoli turgidi dimostrano che anche lei è intrigata dalla situazione che si sta producendo. Noto la mano di lei che accarezza il suo membro duro da sopra i jeans. Lui la prende per mano, si alza e ci invita ad andare nella stanza accanto. In un attimo siamo tutti nudi, in piedi, lei tra di noi baciando lui, io dietro di lei. Con tatto ed eleganza le domanda se ha le mestruazioni, lei risponde di sì e lui le dice che c'è sempre il piano B. Lei all'inizio non capisce, poi pero si gira, appoggia le mani sul letto e gli offre il culo. Io salgo sul letto e inizio a farmelo succhiare. Giochiamo cosi per qualche minuto, poi ci stendiamo, lei tra di noi, mani lingue e carezze. Ora lei è rivolta verso di me e noto come ha difficoltà a baciarmi mentre lui le sta scopando il culo da dietro. Lei gode. Poco dopo mi metto in disparte, lei si stenda pancia sotto, lui su di lei, sempre scopandole il culo, aumenta sempre di più il ritmo annunciando che sta per venire. Glielo ripete più di una volta, quasi come a chiederle il permesso per venirle nel culo. Lei ansimando, gli dice che può godere e cosi le eiacula nel culo, restando poi steso su di lei, con il suo cazzo dentro un bel po, recuperando ossigeno e aspettando che si abbassino le pulsazioni.
Ci risistemiamo. Il tempo fuori è pessimo per cui optiamo per restare a cena lì. Il tempo passa rapido parlando di noi e verso ora di cena inizia a cucinare un buon piatto di pasta. Beviamo ancora un po a tavola e dopo cena dico loro che mi occuperò di lavare i piatti. Mentre lo faccio lei è in piedi appoggiata al mobile lui si avvicina si appoggia a lei e inizia di nuovo a baciarla e accarezzarla con gesti lenti e rilassati. Sto lavando i piatti e sono a cazzo duro mentre li guardo limonare. Poi si dirigono di nuovo verso la stanza degli orgasmi. Posso notare come entrambi sono senza maglia, le mani di lui sulla schiena di lei scendono lentamente sul culo e spariscono sotto i jeans che indossa. Si nota perfettamente come le afferra le natiche, le stringe e le solleva. Lei sbottona e abbassa prima i jeans di lui poi i suoi. Questa volta la fa stendere subito e la fa mettere comoda. Io finisco di lavare i piatti e quando arrivo lei è stesa pancia su e lui è in ginocchio, perpendicolare a lei, all'altezza della sua testa e se lo sta facendo succhiare. Lui le accarezza i capezzoli e la clitoride, lei ha la testa inclinata e noto come il cazzo di lui sparisce tra le sue labbra. Sono movimenti calmi ma di un'eccitazione pazzesca. Mi spoglio, mi metto anche io in ginocchio sul letto, ma dal lato dei suoi piedi, afferro le sue caviglie, me le avvicino verso il cazzo e mi inizia a segare con i piedi. Posso vedere la sua figa aperta, le mani di lui che accarezzano tutto il corpo e in controluce il suo cazzo che sparisce nella sua bocca. Lui le dice che è bravissima, mugola di piacere, andiamo avanti cosi un bel po'. Poi decide di scoparle di nuovo il culo la fa mettere su un lato e lui si stende dietro di lei, io mi alzo, mi metto in disparte e mi inizio a segare. Lui dura un casino, io a volte devo fermarmi per non venire. Lei gode. Alla fine lui la fa stendere di nuovo a pancia sotto e, come poco prima, si stende su di lei per venirle nel culo. Io mi stendo accanto a lei, la bacio, l'accarezzo e quando lui dice che sta per venire mi sborro addosso al culmine di una sega meravigliosa. Stremati, stanchi per il sesso e per il viaggio, decidiamo di andare a dormire.
Le domando come si senta, se stia bene e mi dice di sì, ma che è stanca. Ci addormentiamo.

Giorno 2:
Al risveglio l'atmosfera è rilassata ma lei non è particolarmente vogliosa. Facciamo colazione e decidiamo di visitare la città. Lui ci fa da Cicerone, compriamo qualche souvenir, facciamo qualche foto ricordo e ci sediamo al tavolino di un bar a prendere qualcosa da bere. Chiacchieriamo tranquillamente, di tutto, in modo rilassato e spensierato. Lui si alza per andare in bagno, ci baciamo e mi rassicuro che lei stia a suo agio. Mi risponde che sta bene. Quando lui torna vado io in bagno. Al mio ritorno lui è seduto, lei in piedi accanto a lui che le accarezza il culo. Una signora, seduta al tavolino accanto, dopo aver detto che lei è bellissima, ci domanda che tipo di relazione avessimo i 3. Sorridendo le rispondiamo che siamo amici. L'alcool poco a poco abbassa i freni inibitori e la situazione di stare in pubblico fa aumentare l'eccitazione. Decidiamo di mangiare in un locale lì accanto e continuiamo a sorseggiare vino. Ci balena per la testa anche l'idea di chiuderci in bagno ma evitiamo. Pago il conto e, passeggiando, rientriamo verso la barca. Sul lungo mare è molto eccitante passeggiare insieme, lei tra di noi, mentre la teniamo per mano. Arrivati in barca l'eccitazione è a mille. Mi siedo e mi gusto la scena di come, ancora in piedi e vestiti, si iniziano a baciare e ad accarezzare. Via le magliette, via il reggiseno, le loro lingua si cercano, si intrecciano, via le mutandine, ora sono nudi. Lui l'abbraccia da dietro, le lecca il collo, le tocca i seni, mentre lei cerca con la mano il suo membro duro. Poi si volta, si inginocchia e inizia a succhiarglielo. Oramai non ha più nessuna barriera, è eccitatissima, vuole farci godere ci domanda cosa vogliamo che faccia. Colgo l'occasione per alzarmi e chiederle di succhiare entrambi. Visione e sensazione sublime vedere come afferra i nostri membri e si alterna con la bocca dandoci piacere. Ci spostiamo nella stanza degli orgasmi. Lui vuole il culo, lei vuole dare e ricevere piacere. Lui propone di fare una doppia. La penetra dietro e mi invita a metterglielo davanti. Restiamo cosi un po di minuti ma è difficile muoversi per cui decido di uscire e restare a guardarli. Lui inizia a scoparle la figa, prima stendendosi su di lei, poi facendola mettere su di lui. É un amante generoso. Alterna movimenti lenti e controllati a colpi di bacino forti e ritmati mentre le afferra forte le natiche. Dopo circa 40 minuti le dice “sai dove voglio venire, vero?”. Lei sussurra qualcosa tipo“ fammi ciò che vuoi”. La fa stendere a pancia sotto, si stende su di lei, glielo mette nel culo e inizia a pomparla fino a esplodere dentro di lei tutto il suo piacere. Restano stesi stremati, sudati e con il fiatone. Mi stendo accanto a loro, la bacio, l'accarezzo. Sono ancora durissimo. Lui si alza per andare a pulirsi ed io la scopo in figa. Pochi minuti e vengo. Molto eccitante per me sentirla ancora aperta e sapere che fino a pochi minuti prima stava godendo con lui. Ci rivestiamo, facciamo una piccola merenda sorseggiando un prosecco e arriviamo così alla cena. Dopo cena lei ha ancora voglia, lui è sfinito e le dice con estrema sincerità “mi hai stremato ma se vuoi, domattina vieni a svegliarmi”. Lei sorride, lo bacia e andiamo a letto.Ha ancora tanta voglia di sesso e la devo accontentare. Ci spogliamo e iniziamo a scopare. L'idea che lui fosse di là, ascoltando i nostri gemiti mi eccita. Non duriamo tantissimo, appena lei viene, vengo anche io, ci rivestiamo e ci addormentiamo.

Giorno 3:
Al risveglio la bacio e l'accarezzo e le domando se vuole andare a svegliarlo. Mi dice che l'idea la eccita tantissimo ma che nello stesso tempo ha anche un po' di vergogna. La rassicuro e le ripeto che se lui l'ha invitata a svegliarlo è perché anche lui vuole, e se a lei la cosa eccita non ha nulla di cui vergognarsi o temere. Insisto dicendole che se vuole la posso accompagnare ma che la cosa più opportuna da fare è spogliarsi e infilarsi sotto lenzuola con lui. Non sa bene cosa fare, si avvicina nuda alla sua stanza, poi torna indietro da me. Alla fine mi domanda se le do il permesso di andare e le rispondo che non deve chiedermi il permesso, ma che lo faccia, se ne ha voglia. Prende coraggio e va. Questa volta decido di lasciarli soli, di restare nell'altra stanza e concedergli un minimo di privacy. Posso ascoltare i loro baci, e poco dopo qualche mugolio di piacere. Quando inizio a sentirli scopare mi avvicino furtivamente alla loro stanza sono a cazzo duro e mi sego. Hanno la porta aperta e posso guardare i loro corpi nudi, vicini, sbattere l'uno contro l'altro. Vado via, ma dopo poco ritorno. Voglio assistere ma non voglio disturbarli. Aspetto che godano, poi entro nella loro stanza ed esordisco con un solare “Buongiorno!”. Sorridiamo tutti e tre. Poi lui si alza per andare a lavarsi e un'altra volta ne approfitto per scoparla. Quando esce dal bagno sono già venuto. Facciamo colazione insieme e lui ci dice che ha la giornata impegnata ma che possiamo visitare un paesino molto pittoresco a qualche chilometro di distanza. Passiamo la giornata tra mercatini e bancarelle facendo un po di turismo. Chiacchieriamo, condividiamo le nostre sensazioni e rientriamo da lui nel pomeriggio dopo aver comprato qualcosa da cenare. Dopo cena gli dico che laverò le stoviglie e loro ne approfittano per iniziare a baciarsi e a palparsi. Dalla cucina posso vedere come lei, seduta sul letto glielo succhia mentre lui è in piedi e sento i suoi gemiti di piacere. Mi affretto ad asciugare i piatti, mi spoglio e mi unisco ai loro giochi anche se solo da spettatore. Dopo averle scopato il culo stesi su un lato, la fa sedere su di lui e inizia a scoparle la figa. Lei è già venuta due volte, sta avendo multi orgasmi pazzeschi e quando lei gli chiede di venire lui le dice: “no, ancora una volta tu e poi vengo io”. Meraviglioso vedere i suoi seni che ballano mentre lei salta sul suo cazzo. I loro corpi sudati che sbattono l'uno contro l'altro sono una visione sublime. A un tratto mentre lei lo cavalca inarca la schiena. Appoggia le mani sulle sue caviglie e si lascia scopare cosi. Dalla prospettiva in cui sto posso osserva il suo cazzo sparire nella figa bagnatissima e aperta, i suoi seni che sobbalzano, i capezzoli turgidi, gli occhi socchiusi e la bocca aperta mentre ansima forte. Poco dopo lei ha il 4º orgasmo e stremata si stende su di lui. A quel punto si ripete l'iter delle volte precedenti. Lui si stende su di lei, glielo mette dietro e inizia a scoparla fino a che non le viene dentro. Oramai sono già le 11 di sera, siamo tutti stanchi ma lei ha ancora voglia. Me lo dice, vuole ancora scopare e vuole che le scopi il culo. Andiamo nella nostra stanza mentre lui resta nella sua. Cerco di imitarlo la faccio stendere a pancia sotto e inizio a scoparla da dietro. La situazione mi eccita da morire e inizio ad aumentare il ritmo alla ricerca del piacere, che non tarda ad arrivare, le vengo dentro. Mi dice che ha sentito un po di dolore. Nonostante lui abbia un cazzo più largo del mio, mi dice che è molto delicato nel farlo e che in nessun momento le fa male, le dà solo un enorme piacere. Il giorno dopo lo dirà anche a lui “non faccio spesso sesso anale ma con te mi è piaciuto tanto farlo”
A ogni modo non è venuta e ha voglia di godere. Si rimette pancia sotto, si porta una mano tra le gambe e inizia a masturbarsi. Viene dopo circa 5 minuti con un orgasmo clitorideo stravolgente. Spegniamo la luce e ci addormentiamo.

Epilogo:
La mattina seguente si limitano solo a qualche bacio per darsi il buongiorno e per salutarsi. Dopo aver fatto colazione ci salutiamo e ci diamo appuntamento in autunno quando probabilmente lui sarà nostro ospite. Considerando che è stata la nostra prima esperienza possiamo considerarci soddisfatti. Lui ha saputo rispettare i suoi tempi, metterla a suo agio e portarla a livelli di piacere che non provava da un po. Lei è rimasta entusiasta dall'esperienza e tutti i suoi dubbi sono scivolati via dopo le prime carezza ad attenzioni da parte di lui. Sicuramente ha aiutato anche la cornice e il contesto di relax e fiducia che si è venuto a creare. Durante il viaggio di ritorno abbiamo parlato tanto, un confronto costruttivo in cui abbiamo analizzato vantaggi e rischi di vivere certe situazioni ma conveniamo entrambi che ogni tanto bisogna aprire le finestre e ventilare un po la casa e dare una nuova ventata d'ossigeno alla relazione.
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