orge
I tre moschettieri alla Corte di Re Artù
di Zozzoziano
15.03.2022 |
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"Subito vengo informato della cena, di cosa la bella signora aveva preparato, tutto fresco e genuino, qualche accorgimento qua e la ma tutto sommato ben..."
...ricevuto in regalo ben due costumi attendevo il momento di poterli indossare con i tre maschioni dell'Arma. L'occasione non tardò ad arrivare, un ex comandante amico dei ragazzi li invita nella sua residenza da pensionato, una modesta villa vista mare convertita in parte in agriturismo.
Un venerdì pomeriggio ci mettiamo in macchina direzione Bolgheri, musica a palla e via andare, tutti avevamo bisogno di staccare un po' la spina, liberandoci dello spettro della precedente uscita dove i tre bontemponi mi lasciarono a bocca asciutta.
Posto fantastico immerso nella macchia mediterranea con un affaccio sul mare da togliere il fiato; ci vengono incontro l'ex comandante con la moglie, una simpatica piemontese trasferitasi per amore in toscana. Empatia immediata con la signora che mi prende sotto braccio e mi trascina in cucina, per non farci prendere alla sprovvista, anche se la zona di Bolgheri offre dei vini stupendi, mi ero portato in soccorso del buon Chianti e una selezione di dolci tipici senesi, che anche se prettamente invernali sarebbero comunque stati graditi.
Subito vengo informato della cena, di cosa la bella signora aveva preparato, tutto fresco e genuino, qualche accorgimento qua e la ma tutto sommato ben preparato. Sempre a braccetto della padrona di casa, sono portato in giro per la proprietà che mi affascina sempre di più fino a quando non vedo la piscina a sfioro illuminata ed è li che mi innamoro degli invitati, oltre a noi, alla serata. Un gruppo di imprenditori dei trasporti che anch'essi in pensione si godevano un meritato riposo. Amici che negli anni l'ex comandante si era fatto e che adesso ospitava ogni tanto nella sua struttura.
Da subito sono presentato come il giullare della serata, i simpaticissimi imprenditori, dallo spiccato accento romagnolo e romano, mi chiedono cosa ho portato di buono, come sapessero che non arrivavo a mani vuote, e nel mentre sono presentato arrivano i bontemponi dei miei amici già docciati ed in costume, subito appetibili per il gentil sesso.
Accompagnato alla mia stanza, rapidamente mi doccio e sistemo per la serata, indossando uno sgambatissimo costumino nero, regalo dei goliardici della spada.
Seduto su di un pouf mi rilasso, bella atmosfera, tempo, compagnia e cibo sono un toccasana per l'anima. Ma ecco che ad un certo punto una scintilla di desiderio sembra infiammare la serata: la padrona di casa invita le signore in piscina e andando verso la zona si slacciano il reggiseno. i commenti dei mariti sono scontanti, da chi aveva il senso più bello al culo più capiente.
Il Comandante rivolgendosi verso di me mi invita a seguire le signore... alzandomi e seguendo le signore mi tolgo la camicetta di seta, generando un battimani ed una risata collettiva dei maschioni. Acqua bellissima le signore subito mi confessano aver voglia di svegliare un pò i mariti, e sapendo di essere riuscito a coinvolgere i tre maschioni dell'arma mi chiedono consiglio. Come sapere senza chiedere, le signore, complice qualche bicchierino di troppo mi raccontano di aver già fatto del buon sesso con i tre dell'arma e di aver saputo della mia avventura avuta in spiaggia. Riaffiora un pensiero negativo che mi fa subito girare male ma... l'arrivo del bestiame mi distrae.
Neppure a dirlo solo roba naturale, tranne i seni delle signore, le sigarette erano di buona stagionatura, entrano in acqua i ragazzi ed il comandante venendo vicino a me mi abbraccia e bacia, subito le signore commentano positivamente e qualcuna di loro è rapita dai due colleghi che tra carezze e baci tolgono via anche l'inutile perizoma.
Sembra di essere in arena, ci sono le belve che attaccano, una decina di signore tutte bagnate, in tutti i sensi, che si strusciano al vice comandante ed all'appuntato ed altre che attorno a me ed il comandante tifano per me. Il bel vichingo, comandate della stazione, mi sussurra all'orecchio, che non si ripeterà la situazione precedete, e sento che ben eccitato mi appoggia al bordo baciandomi mentre mi toglie il costume, una delle divoratrici di uomini lo bacia sulla schiena e giratolo affonda la sua lingua nel bel maschione. La temperatura della piscina sale, ed arriva il padrone di casa che tolto il costume mi afferra tirandomi a se e chiedendomi di farlo divertire.
Salgo sul bordo piscina, faccio mettere a sedere il bel padrone di casa ed in ginocchio davanti a lui comincio a succhiarlo, lui prende un sigaro in una mano e nell'altra gli passo una bottiglia di birra. Ha una fava esagerata, non tanto lunga quanto larga, a fatica riesco a tenerla tutta in bocca, invito gli altri suoi amici ad avvicinarsi tre signori con i capelli bianchi mi sovrastano con le loro mazze in tiro, uno di loro, il più audace, si mette in ginocchio dietro di me e mi penetra mentre gli altri due si segano, a turno mi sfondano il culo. Alzandomi mi siedo sopra la mazza di Re Artù, gemo di dolore e piacere, ma lui preso confidenza mi afferra per i fianchi e mi trattiene a se, un altro mi afferra per il collo e mi spinge in gola la sua minchia, non riesco neppure a divincolarmi, il bel monarca mi afferra e tirandomi indietro mi mette la lingua in bocca.
Arriva il vichingo del comandante, mi alza e abbracciandomi mi bacia un attimo ed è seduto sopra al Re, subito vengo afferrato dalle signore che iniziano a strusciarmi i loro seni addosso, una di loro si inginocchia e mi comincia a succhiare il soldatino, una mi lecca il culo non capisco più niente ed afferrando la padrona di casa gli succhio i capezzoli. Arriva qualcuno che sposta la lingua investigatrice dietro di me e entra con tutta la sua imperiosa furia, mi volto ed è l'appuntato che nel frattempo con le dita investiga la vagina di una delle signore. E' un mix di sapori e giochi, sino alla sborrata, fiumi di sborra scorrono sui corpi e alternativamente ci si rilassa sorseggiando birra...
Ho Voglia di esagerare, voglio riprendermi ciò che ritengo mio e appoggiandomi al vice comandante chiamo anche gli altri due invitando tutti e tre ad orinarmi addosso... mi inginocchio ed è subito una pioggia d'orata di piacere, gli altri maschietti non resistono e vogliono provare ed allora vengono nel prato, dove insieme alle signore ci concediamo gocce di piacere... prendo gli invitati li stendo a terra e lascio che siano le signore adesso a bagnare quei meravigliosi manzi.
Sono le due di notte quando: con doccia normale bordo piscina, decidiamo di ritirarci nelle camere, sono a letto e gioco in solitario con il mio soldatino; per me è sempre difficile eiaculare, nel buio illuminato solo dalla luce dei faretti esterni intravedo la sagoma di qualcuno venire sul mio letto, il bel vice comandate non ha ancora sonno, viene ed inizia a coccolarmi, i pettorali sono enormi ed il suo addome duro come il marmo, ho il cazzetto che mi esplode è un bagno di precum, sento la sua mano investigare tra le mie palle ed il bagnatissimo cazzetto, con la sua lingua scorre, dalla mia bocca e lungo i miei seni giù fino al piccolo cavaliere. La sua bocca è un forno rovente, la sua lingua un serpente umido, piego la testa all'indietro ho le palle che mi fanno male, i suoi colpi di lingua sono ritmati e interminabili le sue mani mi afferrano le mele del culo, un tempo interminabile... vengo vengooo senza esito alcuno prende tutto il mio sperma e risalendo deglutisce mentre mi bacia. "adesso sono tuo" mi sussurra all'orecchio e si stende accanto a me...
Riesco a chiudere gli occhi che già albeggiava incredulo non della goliardica serata ma del termine della serata. Mi risveglio con quel dio greco abbracciato a me, impossibile persino di immaginarlo, ed invece era reale.
Dopo qualche ora eco che nel mio letto siamo tutti riuniti e tutti mi confermano di voler rimanere con me... regalandomi una collana con lucchetto ed ognuno dei tre aveva la chiave.
Il resto del fine settimana... fatemi riprendere e poi vi racconto!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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