Gay & Bisex
Prendiamo la patente
di Zozzoziano
22.03.2022 |
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""Che ne dici zio!!!", è cosi mi chiamano la maggior parte delle persone che mi conoscono, e sorridendo si aggiusta il pacco..."
Metti che: viste le tue molteplici esperienze lavorative, tu sia stato anche un istruttore di teoria in una scuola guida, non ti venga richiesto di.Un amico cuoco mi chiede di aiutare un suo collega, responsabile di sala, nel superare il temuto esame di teoria per la patente.
Metti che il giovane in questione sia un gran bel pezzo di ragazzo, beh che dire: anche l'occhio vuole la sua parte, e quindi decida di aiutare il giovane.
La serpe, con simpatia, del mio amico, informa il giovane: si della mia serietà ma anche della mia apertura mentale ed anale, ironizzando sul fatto che essendo io gay ed essendo anche una persona molto di spirito goliardico possa fare battute.
Il giovane un po' intimorito viene una mattina presso il mio ufficio, vestito di tutto punto, quasi che fosse ad una premiazione o ad una degustazione di vini pregiati.
Subito lo accolgo con un sorriso e salendo le scale per arrivare in ufficio, non posso non notare una gran bella struttura, partendo dai polpacci e salendo su fino al quel gran bel culo che sensualmente mi provocava. Ci mettiamo a sedere ed accomodato al tavolo mi ritrovo davanti un dio greco, bellissimo nel suo imbarazzato sorriso che traspare tanta timidezza. Passa la prima ora e decido di fare una pausa: "hai bisogno di qualcosa, del bagno?", con una raggiunta tranquillità mi dice di si e quindi, indicandogli dove è il bagno, mi concedo per preparare un caffè e prendere qualche biscotto.
Uscendo dal bagno, con la coda dell'occhio non posso non notare i bottoni aperti della patta dei pantaloni, ma preferisco rimanere in silenzio. Iniziamo a scambiare qualche chiacchiera, extra lezione, su il suo lavoro, su le sue frequentazioni amicali e finiamo a parlare di donne!!! Il giovane manzo cambia tono e deluso mi parla di tutte quelle situazioni che non lo hanno portato ad avere relazioni stabili. "le donne mi usano e basta..." una esclamazione che mi apre a chiedere perché!!! e ad affondare con alcune mie battute...
La risposta che ne segue, mi spiazza!!! il giovane decide di confidarsi sentendosi sicuro perché rassicurato dal mio amico: Che gli avrà detto???
E' un fiume in piena, fino a quando dalla patta aperta non intravedo lo slip nero sotto, la testa mi parte, vado di fuori il rossore sulle mie guance è evidente... ed allora decido di scendere sul personale fisico.
Come immaginavo, ha un cazzo enorme, e le ragazze non tutte sono disposte a prendere, da un non esperto, tutta quella roba. La mia curiosità è alle stelle e parlando di Figa noto che il giovane si sta eccitando, fino a quando non esce con evidenza dai pantaloni il bozzo nero; subito lui cerca di ricomporsi diventando rosso e nel mentre che io lo rassicuro.
Come un lenone con la preda io ho bisogno di avere quel ragazzo, è giovane alto e muscoloso, ha un pene importante e guardando oltre la giacca e la camicia intravedo anche il petto villoso; sono totalmente in balia del desiderio... ma rientrando nel ruolo riprendo la lezione. Mezzogiorno, suonano le campane del paese e furbamente ed un po' stufo il giovane mi chiede una nuova pausa. Vuole offrirmi il pranzo e quindi decidiamo dove andare.
Durante il percorso fino al self service è un continuo parlare del mio amico cuoco delle avventure che con lui ha avuto e dei racconti che lo stesso gli ha fatto di me. A pranzo continuo a guardare quel bel pacco gonfio e mi rendo conto che anche lui si accorge del mio interesse, finiamo a parlare del mare delle mie uscite al mare e del mio frequentare spiagge gay. Vino e cibo gli sciolgono la lingua sino a ritrovarmi più in difficoltà io di lui.
Rientrati in ufficio, riprendendo il discorso di estate e mare e occasioni gli propongo di venire con me al mare, lui rispondendo affermativamente aggiunge: "tanto io sono tuo e quindi non temo gli altri..." mi abbraccia e mi bacia sul collo... ALLARME!!! il collo per me è la miccia che incendia il tutto, lo abbraccio e con una mano, casualmente, finisco sul culo.
Un culo marmoreo, perfetto e con un pò di timidezza oso dirgli: "ma giochi a calcio, perché hai un fisico pazzesco". Si stacca dall'abbraccio, temo per un pungo o altro ed invece inizia a spogliarsi, sono imbambolato incapace di fare o dire qualcosa ed in breve mi ritrovo davanti un giovane dio greco in slip nero che mi mostra la sua fisicità...
"Che ne dici zio!!!", è cosi mi chiamano la maggior parte delle persone che mi conoscono, e sorridendo si aggiusta il pacco... mi inginocchio e venendomi incontro mi struscia il suo pacco sul viso, "è da quando sono entrato che volevo farlo" dice sorridendo e con spregiudicatezza si abbassa lo slip. "Adesso devi insegnarmi come usarlo", ed io non posso fare altro che accarezzargli le cosce iniziare ad odorare quella meraviglia, sa di pulito misto all'odore di pelle, la cappella è totalmente bagnata, ed il resto del meraviglioso pisello è venato alla perfezione con le palle belle gonfie. Lo giro ed inizio a leccargli il culo... "ma io non lo prendo dietro" afferma con decisione, due colpi di lingua ben assestati ed il suo gemere mi fa capire che è pronto, allora con la testa gli passo sotto le gambe leccandogli lo scroto e sino ad arrivare a prendere in bocca tutto il suo sapore, profumo e prestanza. Mi afferra per la testa, non fa in tempo a dire vengo, che sono con la bocca piena di sperma.
Gli attimi che seguono sono misti tra imbarazzo e confusione, in bagno ci laviamo e sorridendo torniamo sui quiz per la patente.
Sono le cinque del pomeriggio e sento suonare il campanello, scendo ad aprire e mi ritrovo davanti il cuoco, amico e compagno di avventure. Saliamo e come vede il giovane lo sgama subito; "mica avrai importunato lo zio" esclama, ed il giovane arrossendo nega immediatamente. Ci sediamo offro un caffè e tempo zero accade l'imprevisto: passando affianco all'amico mi afferra per il culo e facendo una battuta mi da una pacca, si alza il giovane e sorridendo rivendica la proprietà!!! Risata generale e mi ritrovo in collo il giovane, il quale in evidente stato di eccitazione, non passo inosservato al furbacchione del cuoco, il quale si apre la patta dei pantaloni e mi invita a succhiargielo.
"vieni a prendere il cazzo zio" esclama, tirando fuori quel bel cazzone largo ed abbassandosi i pantaloni, alzo il giovane e gli slaccio i pantaloni, afferrandogli il cazzo mi metto in ginocchio e mi avvicino al maiale del cuoco. "Guarda come si fa divertire lo zio" esclama, ed afferrandomi la testa mi spinge in gola tutta la sua prestanza. Sento il cazzo del giovane pulsare, quasi esplodere, allora abbandonato il cuoco mi volto e prendo tutta la potenza del giovane. Nel frattempo il cuoco si spoglia, mi afferra per i fianchi mi alza e dopo aver sputato saliva sul mio buco entra con decisione, colpi decisi e ben assestati, tanto da farmi entrare tutto il cazzo del giovane in gola; sento che è immobile, tra lo stupore e l'imbarazzo, alzo gli occhi mi stacco dal cazzo ed alzandomi lo bacio. In un attimo sono girato il giovane prende con decisione la porta del mio culo, sostenuto ed incitato dal cuoco il quale si volta e mi fa leccare il culo. Il ritmo del giovane è godurioso a tratti spasmodico a tratti delicato, sorride e mi sussurra "zio tu sei mio". Il cuoco vuole sborrarmi in faccia, mentre il giovane vuole mettermi incinta, prendo il loro nettare caldo e gli offro di fare la doccia. In ufficio ho una doccia gigante ed è quindi il pretesto per farla tutti e tre insieme, ovviamente tutti abbiamo lo stimolo della pipì ed allora decido di mettermi in ginocchio e di prendere tutta la loro pioggia dorata.
Asciugati e rivestiti, il cuoco parte per casa dove lo attende la fidanzata ed io riaccompagno a casa il giovane il quale giunti vicino casa, mi abbraccia mi bacia e mi dice di essere stato davvero bene e...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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