I muratori

Settembre Ottobre, il mio vicino di casa decide di affittare l'appartamento sotto al mio, appena acquistato. Ci sono dei lavori di ristrutturazione da fare e quindi mette mano ad una ditta di muratori, i quali non perdono tempo ad iniziare i lavori.
Ed è cosi che un sabato mattina vengo svegliato "presto" da botte di mazzolo e martello pneumatico, non sono un tipo lamentoso e scontroso, ma: onestamente mi giravano.

Scendo le scale e da una finestra intravedo un lavorante e quasi mi viene voglia di inveire, ma poi la mia educazione ed il buonsenso mi fanno continuare a scendere la scala.

Rientro per il pranzo e: come si è soliti dire qua in toscana "agli zoppi calci negli stinchi", che sarebbe a dire, la situazione si era complicata. Avevano posteggiato il loro furgone proprio davanti al mio garage... è dunque necessario che io intervenga!!!

Salgo le scale e suono al campanello, la porta aperta sento una voce che dice di entrare.
Entro e mi ritrovo quattro energumeni che seduti a terra in terrazza mangiavano, educatamente chiedo scusa e spiego il motivo del disturbo. Loro sorridono e chiamando un certo Francesco mi invitano a parlare con lui, mi volto e... mi ritrovo davanti un bel maschio massiccio capelli bianchi barba bianca incolta con un accento pugliese in canotta e con i pantaloni in mano aperti.

"dimmi che problema ce?" esordisce quasi schernendomi
io deglutisco e mantenendo serietà dico: "cortesemente potreste spostare il furgone"
"potreste chi... devo spostare il mezzo?"
faccio si con la testa.
Esco dall'appartamento e li sento ridere, sono rosso in viso quasi imbarazzato.
Aspetto in macchina e non arriva, suono il clacson e lo vedo arrivare ridendo e con fare da sbruffoncello, apro il mio garage ed metto la macchina dentro, una mano mi si appoggia sulla spalla, sorridendo mi chiede di non essere arrabbiato. Spiego le motivazioni e invito ad osservare gli spazzi, lui continua a sorridermi e noto che si sta accarezzando il pacco.

Un attimo ed il mio sguardo è su quel pacco gonfio su quella mano muscolosa e rugosa, divento rosso, lui si appoggia sulla mia auto ed inizia a colloquiare. Parla un misto di pugliese e toscano con parole velocissime e quasi non lo capisco, ma intuisco che forse ha bevuto, faccio per uscire dal mio garage ma lui mi blocca: ed inizia a raccontarmi del suo passato da giocatore di calcio e fino a mostrarmi le sue gambe.

Si slaccia la cintura apre i pantaloni e li cala... due colonne di marmo abbronzato e con un intimo bianco con un evidente pacco. Mi guardo attorno con imbarazzo ma lui ha colto qualcosa, forse desiderio, curiosità o forse che ho bisogno di...

Afferra la mia mano e mi fa toccare i suoi muscoli e ironizzando dice: "ma forse a te non interessano questi" e si appoggia sul pacco la mia mano, la tiene con forza li sopra con l'altra mi afferra dietro il collo e mi mette la lingua in bocca.
Mi inginocchio e tirandogli giù lo slip un odore di sudore misto a urina mi pervade senza esitare prendo in bocca tutta quella nerchia dura e venosa. Si sposta un attimo, tira giù la porta del mio garage si toglie i pantaloni e sospingendomi la testa, mi ributta in gola tutta la sua prestanza.

Mi alza in piedi mi gira ed appoggiandomi con la faccia al muro mi tira giù i pantaloni, mi morde il collo e mi infila tra le cosce tutta la sua voglia e... dice. "oggi non ti scopo che non ho tempo, ma tieniti pronto troietta"

Io perdo la testa e sono un fiume in piena, sento una sua mano rugosa strizzare il mio soldatino, giocare con il mio glande umido per poi leccarsi le dita.
mi sborra tra le cosce obbligandomi a tirarmi su i pantaloni e tenermi il suo seme ed odore indosso. Rivestitosi se ne va sorridendo e dicendomi... "scusa per il furgone fuori posto, non risuccederà".
Ma non sarà cosi, perchè!!!