orge
Stai fermo li e guarda!!!
di Zozzoziano
25.03.2022 |
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"Siamo seduti intorno a lui, fino a quando, non si alza e facendoci gattonare ci obbliga a seguirlo in bagno, stretti nell'angolo doccia ci baciamo e..."
Capitano quei pomeriggi invernali che non hai voglia ne modo di uscire, il giorno dura pochissimo, il freddo la pandemia etcc... Capita che una domenica pomeriggio hai voglia solo di coccole, cioccolata calda, divano e plaid e...Chiami qualche amico con cui poter fare quattro chiacchiere, messaggiare insieme sperando di trovare un divertimento.
Ed è cosi che un sabato pomeriggio d'inverno riesco ad organizzare un cioccolata party con due miei amici, tutti e tre versatili e tutti e tre gran maialoni. Come arrivano subito entrano nel mood della serata e quindi in jockstrap plaid per tutti e tazza di cioccolata, computer collegato alla tv e via andare di navigazione a vista tra i vari siti di incontri.
Mi squilla il cellulare, un conoscente napoletano, gran gnocco, e personaggio eclettico mi chiede se potevo indicargli qualche albergo nella zona, perché stava accompagnando un amica per una visita in day hospital all'ospedale vicino casa mia. L'occasione fa l'uomo ladro, e quindi senza pensarci troppo gli propongo di stare da me. Un uomo imprenditore nel mondo degli eventi, soprattutto eventi orsi o per meglio dire Gay Friendly.
Sono le quattro del pomeriggio, fuori già è buio e mentre noi fantastichiamo ecco suonare il campanello, bello maestoso ed anche un po' presuntuoso, diciamo quella prosopopea tutta partenopea che ha me stimola molto. Mostrata la camera subito mi chiede di potersi docciare e mentre gli preparo il bagno e l'occorrente noto che già si stava intrattenendo con i miei amici.
Entra in doccia e niente privacy, porta aperta e dialoghi a distanza, noi siamo tutti e tre infoiati di voglia di desiderio, eccolo che con un mini asciugamano in vita si siede sul bracciolo del divano ed esclama: "allora signore cosa facciamo?", poi rivolgendosi a me con fare molto autorevole mi chiede di preparagli una cioccolata calda. La temperatura dell'appartamento è davvero alta ed in cucina ancor di più, sono li da solo che preparo un altro giro di cioccolata per noi e per lui. Non sento rumori solo voci sommesse e la musica in sottofondo, preso il vassoio con le tazze esco dalla cucina e vado nello studio...
Le due cagne sono già in ginocchio davanti al bel napoletano che sfoderata la sua gigantesca mazza le ammaestra come leonesse. Non ho il tempo di apri bocca che: "stai fermo li e guarda" mi comanda, appoggio il vassoio sul tavolo del pc e percepisco tutta la carica erotica del maschio, le loro lingue sono come quelle delle leonesse che si puliscono, solo che queste due stanno leccando le palle del re della serata. Le obbliga a mettersi a pecora sul divano, mettendogli in bocca il suo slip quasi a litigarselo e mentre affonda a secco nel culo di uno con le dita prepara l'altro. Io sono li in piedi come una statua ho il culo umido e il pisello completamente bagnato.
"adesso tira via lo slip e mostragli il tuo pisello" mi ordina, sorride e mi deride per le dimensioni, loro nel frattempo godono di piacere. "vai in camera mia e prepara il letto", non capisco ma sono come ipnotizzato, entrano in camera uno su l'altro a sessantanove e lui in piedi scopa il culo di quello a pecora ed a turno si sposta e scopa quello sdraiato. Ho voglia anche io e provo ad avvicinarmi a loro, ma con un movimento della gamba mi allontana: "tu devi stare li e guardare".
Sono momenti interminabili, momenti nei quali vorrei essere uno di loro, la sua mazza è gigantesca e le loro bocche ed i loro culi sono completamente aperti. Li incastra con la testa sotto il fondo del letto, loro sono completamente con la testa bloccata ed allora mi obbliga a lubrificargli il culo con la lingua, mentre io lecco il culo lui mi struscia la cappella in faccia... "non preoccuparti ce ne è anche per te" dice con voce maschia.
Sono in ginocchio davanti a lui con le loro bocche aperte ed allora lui mi afferra mi abbraccia e baciandomi mi sospinge in ginocchio, sborra come un fiume in piena sulle loro bocche e prendendomi per i capelli mi spinge su di loro a pulire il suo nettare. Facendoli alzare li costringe a segarsi ed a sborrarmi in faccia, "non ripulitevi troie voglio che sappiate di me". Come delle marionette siamo completamente in balia delle sue voglie.
Siamo seduti intorno a lui, fino a quando, non si alza e facendoci gattonare ci obbliga a seguirlo in bagno, stretti nell'angolo doccia ci baciamo e lecchiamo mentre lui ci urina sopra; la sua pioggia dorata è caldissima e stranamente inodore, solo alla fine ci lascia lavarci.
Ceniamo, tutti nudi attorno a quel bel toro, durante la cena ogni pretesto era buono per poterlo toccare ed ironizzare, ricordare e sperare di essere nuovamente scopate, le due leonesse erano davvero a caccia. Lui nel frattempo si divertiva ad umiliarmi, faceva cadere il tovagliolo, cadeva la forchetta ed ogni cosa assumeva un carattere di repressione della mia persona; e la cosa mi piace. Sono completamente bagnato, mi ordina di entrare sotto al tavolo e di mettermi con la testa tra le sue cosce; sono in ginocchio davanti a quella meraviglia di cazzo, che umido piano piano si ingrossa, sono tra quella morsa di ferro, delle sue gambe, che mi stringe ed accarezza. Con voce molto sensuale ordina alle due leonesse di andare sul tappeto: "ora vi scopo per bene", facendomi uscire da sotto il tavolo mi ordina di lubrificare i loro buchi, afferrandomi per la testa mi spinge tutto il suo uccellone in gola, è enorme non riesco a respirare e soffoco, ma lui continua a spingere, ho le lacrime agli occhi per lo sforzo un conato, sbavo completamente, allora toglie il suo uccellone e lo infila con grade forza nel primo buco.
La leonessa si dimena sente dolore, ma con una presa la blocca e inizia a colpire con un ritmo pazzesco, mi ficca una sua mano in bocca, raccogliendo la bava e subito infila tre dita nel buco dell'altra, "adesso leccami il culo" mi ordina, siamo tutte e tre in balia della sua folle regia. Passa da un buco all'altro e quando è asciutto si gira, cerca la mia bocca, si lubrifica e continua.
Toglie l'enorme cazzo dal buco di uno dei due, mi afferra per un braccio mi appoggia al muro ed entra con una dolcezza inusuale dentro di me, mi sussurra cose bellissime quasi impercettibili, le due leonesse sono obbligate a leccargli i piedi, ad un certo punto si volta con la sua schiena al muro e sempre comandando le due leonesse, gli ordina di succhiarmi il cazzo. Sento di dover orinare, sento di dover venire, sento un fiume uscire... mi morde il collo, gode sborra dentro di me ed io con lui nelle bocche fameliche. Esce da dentro di me ed è sopra le due vogliose, le loro lingue raccolgono quelle gocce di nettare e poi si baciano, lui mi afferra mi abbraccia e baciandomi mi ringrazia.
L'indomani io e lui andiamo in ospedale e...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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