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Gay & Bisex

I poliziotti alla riscossa...


di Zozzoziano
12.01.2024    |    309    |    1 8.0
"Arriva questo personaggio, il classico magnaccia in carne con occhiali scuri, sigaretta elettronica, cellulare e rolex al polso..."
Ai primi tepori di primavera ecco che un pomeriggio, mentre sono in ufficio a lavoro, squilla il cellulare, non conosco il numero ma rispondo ugualmente, pronto a richiudere la telefonata qualora fosse il solito call center.
"ciao zio come sta..." ecco che una voce familiare ed una risata mi fanno capire che il comandante di stazione di polizia si è ricordato di me.
Una telefonata molto gradita, cordiale e simpatica; "che ne dici di rivederci, abbiamo una proposta per te".
Curioso come non mai accetto, uno di loro passa da casa mia e gentilmente mi accompagna, "dove andiamo?" esordisco io, lui sorridente e carino come sempre mi rassicura dicendo che sarà una serata divertente.
Arriviamo vicino Arezzo, incontriamo gli altri e tra baci abbracci e qualche palpata saliamo tutti su di una macchina direzione...
Siamo in aperta campagna difronte ad una mega villa entriamo e subito ci viene offerto un prosecco, posto di lusso con bellissima gente, perlopiù presenza maschile e poche donne, ma tutti rigorosamente ben vestiti.
Passiamo nella zona della cena, un buffet ben organizzato e tutto molto light, dove un angolo beverage di tutto rispetto spicca per colori luci e cocktail davvero buoni.
Inizio a pensare ad una serata particolare ma che i tre baldi giovani hanno voluto regalarmi in previsione della nuova stagione estiva. A tratti ero anche eccitato sentendo il mio piccolo guerriero bagnarsi.
Ad un certo punto noto che uno dei tre baldi giovani miei accompagnatori si apparta con un gruppetto di signori, e noto che per distrarmi dalla cosa gli altri due mi si fanno addosso tra coccole e baci, imbarazzato noto però che altre piccole situazioni analoghe si stanno creando nel grande salone.
Preso per mano scendiamo una scala e come dentro ad un camerino sono invitato cosi come i miei compagni d'avventura invitato ad indossare una mascherina ed a mettermi in slip... L'eccitazione è palpabile e visibile, tutti siamo con i membri in tiro.
Usciamo ed arriviamo in una specie di teatro, tutto molto chic in velluto rosso e con luci molto soft. Vengo preso per mano da uno sconosciuto ed invitato a salire su di un palchetto, in parte bloccato dalla paura in parte eccitato quasi come incontrollato mi lascio accompagnare. Parte una musica pop, e non una musica qualsiasi ma una di quelle che io spesso ascolto a tutto volume in auto, da sotto i miei tre compagni mi dicono "vai zio... facci vedere" iniziano a muoversi mani e tutto sembra diventare una discoteca. L'ho sempre sognato di essere un cubista ma visto il mio fisico ho sempre lasciato perdere, in questo caso mi disinibisco ed inizio a pensare agli spettacoli che avrei voluto fare davanti a qualche bel maschio desideroso di me.
Una dietro l'altra e sembra che abbiano copiato la mia playlist, due nerboruti maschioni salgono sul palchetto con me ed il ballo si fa molto provocante e sexy, noto da li sopra che sul fondo ci sono dei tipi molto strani, senza offendere li definisco magnacci, i classici maschi grossi ben piazzati con evidente benessere sia indosso che tra le gambe.
Arriva un mio amico che all'orecchio mi dice che un imprenditore vorrebbe parlarmi.
Scendo dal palchetto e accompagnato arrivo in un angolo della sala dove su di un tavolino ci sono champagne e due bicchieri.
Arriva questo personaggio, il classico magnaccia in carne con occhiali scuri, sigaretta elettronica, cellulare e rolex al polso. Oltre l'immagine, a tratti poco rassicurante, un gran signore educato il quale mi rassicura e subito offre da bere, un dialogo strano fuori dal contesto e molto concentrato sul mio ruolo e professione. Un paio di minuti e noto un evidente eccitazione da parte sua, molto evidente quasi imbarazzante per l'abbondanza che sembra voler uscire da quel misero slip, ovviamente di marca con la marca Kalvin Clain in bella mostra.
Lui nota un po' di imbarazzo misto a curiosità e passandomi un braccio dietro la testa mi avvicina a lui, è caldissimo un pò sudato ma con un buon profumo, un profumo di maschio, mi toglie il bicchiere di mano e abbracciandomi mi bacia. La sua lingua la sento fin giù nello stomaco, le sue mani poderose afferrano il mio piccolo guerriero e sentendolo bagnato lo cominciano a masturbare. In breve tempo siamo stesi sul divano, mi gira e con la sua lingua investiga il mio buco, "adesso entro" e sento aprirsi come non mai il mio buco, ci sa davvero fare mi scopa alla grande sino a venirmi dentro.
Nel primo step, ormai disinibito chiedo che posto è quello, poche risposte ma... "questa è casa mia", vado al bar indossando il mini slip in dotazione e noto che i miei compagni si stanno divertendo con alcune donne e uomini, d'un tratto vedo che il padrone di casa si avvicina a loro e afferrando per i fianchi una delle donne inizia a fotterla. Il comandate si alza e avvicinandosi a lui viene afferrato e baciato avidamente, una situazione assurda. Da dietro mi sento invitare a sedermi, un bellissimo signore con i capelli bianchi ma con un fisico da trentenne mi invita a sedermi e gustarmi la scena. Mi parla quasi a bassa voce, faccio fatica a capirlo e quindi mi avvicino, forse mal interpretato lui allunga una sua mano e la mette sotto il mio culo, ed inizia a giocare con il mio buchetto, mi chiede di abbassargli lo slip e sorpresa una mega mazza turgida bagnata e venosa esce fuori. Prendendomi per la testa mi abbassa sopra quella meraviglia ed inizio a spompinarlo. Nella penombra dell'ambiente un pò chiudo un pò tengo gli occhi aperti, ad un certo punto sento che parla con qualcuno, non ho tempo di girarmi che sentendomi afferrare per i fianchi sento entrare dentro di me un gran maschio. Momenti infiniti fin quando voltandomi vedo il proprietario di casa che leccandomi la schiena e fottendomi si complimenta con uno dei miei accompagnatori arrivato li per baciarmi ed informarsi come stessi.
Sono le cinque di mattina e pieno di sborra pieno di prosecchi e stanco decido di sentire come proseguire, siamo invitati ad appoggiarci ad una delle camere ai piani superiori, noi siamo tutti e quattro in una stanza. Fatta la doccia crolliamo a letto ed al risveglio...
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