Gay & Bisex
Gelato 21

24.02.2025 |
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"Segue un attimo di imbarazzo perché nessuno sa cosa dire, è Luca a rompere il ghiaccio dicendo “andiamo in camera da me, ok?”..."
Giornata grigia e noiosa. Tra un’attività e l’altra al pc un po’ di cazzeggio nella famosa app gialla e nera. Cazzeggio perché ormai serve a poco o niente, la maggior parte lì sopra sono o fake o persone che non cercano quello che sto cercando io sia a livello di età che per il resto.Il tempo passa tra una notifica di spam, notifiche di persone troppo adulte, di profili senza alcuna foto ecc finché notifica di “Gelato 21” con saluto iniziale e allegati due album di foto di due persone diverse, tutte foto non di nudo.
“Ciao bello, siamo due studenti universitari, 21 e 23 anni, non siamo gay, ma cerchiamo un diversivo. Puoi essere interessato?”. Rispondo allegando a mia volta alcune foto e chiedendo cosa stiano cercando di preciso.
“Niente sex completo, niente baci. Abbiamo solo voglia di qualcosa di diverso rispetto alle fidanzate o a compagnie femminili”. Chiedo di essere più esplicito e mi risponde “vorrei che una volta bello duro me lo leccassi come un gelato partendo dalla base del cono (palle) percorrendolo tutto con la lingua fino ad arrivare al gusto (la punta della cappella) il tutto mentre il mio amico ci guarda. Poi tu gli porti il cazzo a pisciare a lui e se ha voglia gli tiri una sega. Può andare?”
Considerando che sono veramente due bei ragazzi mi ci vuole un attimo ad accettare, con molto piacere. Ultimi accordi (io resterò completamente vestito) ed ecco che li raggiungo a casa loro.
Mi apre il 21 enne, Luca, alto, risicato, capelli mori abbastanza ricci, indossa una felpa azzurra, pantaloni da tuta ed è scalzo con solo i calzini. Ci presentiamo dandoci la mano e arriva anche il suo amico coinquilino, Il 23 enne Riccardo, anche lui scalzo con solo i calzini ma con jeans e un maglione. Alto, capelli abbastanza corti castani tendenti al biondo. Segue un attimo di imbarazzo perché nessuno sa cosa dire, è Luca a rompere il ghiaccio dicendo “andiamo in camera da me, ok?”. Mi spiegano che con loro nell’appartamento ci sono altri due ragazzi, in altre due camere, ma che saranno fuori per almeno altre tre ore visto che hanno lezione e che comunque non sarebbero in ogni caso potuti entrare all’improvviso vista la chiave della porta dentro la serratura interna.
Entriamo in camera di Luca, Riccardo mi dice che vuole essere sincero, non sa se può essere effettivamente interessato a fare qualcosa, non ha mai avuto di quei pensieri ma scherzando più volte con Luca una curiosità la ha, mi dice forse solo di vedere due maschi giocare e non partecipare, ma questo lo potrà scoprire solo guardandoci. In ogni caso, di stare tranquillo, che l’uccello glielo potrò vedere in ogni caso e “se lo vuoi vedere sborrare al massimo mettiamo un porno etero”. Sorrido, mentre Luca mi chiede se preferisco stare in piedi e mettermi in ginocchio o mettermi nel letto tra le sue gambe con lui sdraiato. Sto per scegliere l seconda opzione quando è Riccardo a dire che “se inizia da in ginocchio forse a me piacerà di più nel vedere”.
Mi metto in ginocchio davanti al letto, Luca si avvicina, si slaccia il cordino dei pantaloni della tuta e lo fermo dicendogli che ci penso io e così faccio, gli abbasso i pantaloni liberando le gambe belle maschili, possenti, pelose al punto giusto e vedendo un bel bozzo, non ancora duro, dai boxer grigi che indossa. Pian piano glieli abbasso, liberando la banana ancora molliccia che penzola e alla cui base si vedono delle palle belle gonfie e pelose. Alzo lo sguardo e gli dico “woww” chiedendo come vuole che inizi. “Fai te, lecca i coglioni o mettilo in bocca e vedi se viene in tiro”.
Senza farmelo dire due volte apro la bocca con le mie labbra carnose pronte ad accogliere quel gran pezzo di carne che ancora moscio sta entrando nella mia bocca. Inizio delicatamente a succhiarlo facendo su e giù con la bocca, cercando di avvolgerlo il più possibile tra la morbidezza e il calore delle labbra. E lo sento crescere fino a raggiungere una certa consistenza, al che sfilandolo passo la lingua sulla cappellona che diventa sempre più turgida e con la lingua scendo percorrendo tutta l’asta fino a raggiungere le palle pelose che prima lecco delicatamente e poi prendo in bocca. Luca intanto inizia ad ansimare, le sue mani sono sulla mia testa, mi accarezza i capelli e mi intima di continuare dicendo “ohhh siiii ma quanto ti piace….cosi cazzoooo cosiiiiii, continua cosiiiii, non fermarti porca troia…..ohhhhh siiiii che gran bocca da pompiniiii.
E continuo fino a quando lui mi fa spostare, si sdraia sul letto, mi sistemo tra le sua gambe e mi prendo in bocca tutto quel fantastico pitone, turgido, maschio, voglioso, buonissimo. Succhio su e giù, avanti e indietro, lecco, bacio, palpo gambe e petto mentre non lo tolgo mai di bocca, dimenticandomi completamente di Riccardo, che è lì a guardarci. Ma io sono troppo impegnato a leccare quel gran cazzo che ha Luca percorrendolo tutto con la lingua e assaporando oltre alle palle, la meravigliosa asta e quella splendida cappella, finché Riccardo non lo vedo di lato, ormai con addosso solo degli slip neri che evidenziano una potente erezione. “Dove lo vuoi sentire?”, mi chiede mentre io imperterrito e senza ritegno continuo a succhiare il gran cazzone del suo amico.
Continua….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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